RIGASSIFICATORE A PIOMBINO: CENTRO DESTRA DIVISO. I MODERATI DI BRUGNARO DICONO SI’, IL SINDACO (FRATELLI D’ITALIA) DICE NO. COME I COMUNISTI

mercoledì 31st, agosto 2022 / 16:31
RIGASSIFICATORE A PIOMBINO: CENTRO DESTRA DIVISO. I MODERATI DI BRUGNARO DICONO SI’, IL SINDACO (FRATELLI D’ITALIA) DICE NO. COME I COMUNISTI
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CHIUSI – il chiusino Gaetano Gliatta, candidato nel listino per la Camera per “Noi Moderati“, l’aggregazione promossa dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dal governatore della Liguria Toti e da Maurizio Lupi, quarta “gamba” del Centro destra, in un post su Fb rilancia l’ottimismo di Brugnaro (“supereremo la soglia del 3%”) e dice di rivolgersi “soprattutto a quel 35-40% di cittadini che on hanno ancora deciso, ai delusi dalla politica”. E lo fa puntando, secondo il Brugnaro Style, sul “fare”: “I rigassificatori devono essere realizzati, bisogna sbloccare i permessi per l’eolico e il fotovoltaico. Le cose vanno fatte!”.
In questo sembra di sentire uno del Pd. Differenze poche.
Ma anche su questo tema del “fare” e in particolare sul tema rigassificatori, anche il centro destra è tutt’altro che unito. Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, di Fratelli d’Italia, per esempio la pensa in maniera diversa: “La posizione del partito è chiara: in linea di massima Fdi è favorevole ai rigassificatori, ma la scelta di Piombino è assolutamente sbagliata”, dice e annuncia “manifestazioni di piazza per dire NO al rigassificatore anche se dovesse essere un governo di centro destra a decidere per la realizzazione dell’impianto”. In questo il primo cittadino piombinese è più d’accordo coi comunisti duri e puri di Marco Rizzo e con Unione Popolare (Potere al Popolo e Rifondazione) che coi capataz del suo partito.
Gaetano Gliatta la mette sul piano della “Normale dialettica politica”. Ma tanto normale non è.
Quanto al rigassificatore Gliatta spiega che “Noi Moderati ritiene che sia opportuno e poi ne precisa i contorni:
“Il rigassificatore che sarà realizzato da Snam a Piombino rimarrà tre anni in porto e poi, in intesa con la Regione, sarà installato su una piattaforma off shore a 12 chilometri di distanza dalla costa.
Questo tipo di impianto, di larghissimo impiego, risulta essere molto sicuro e garantisce una fondamentale opportunità dal punto di vista della indipendenza energetica. Il sindaco di Piombino, credo, si confronterà con il proprio partito a livello regionale e nazionale e troveranno, come immagino, una punto di incontro”. 
“Glielo dico io al sindaco!”, ha detto in una trasmissione Tv Ignazio La Russa, anche lui favorevole all’impianto.
Ma intanto tra gente che scappa dalla Lega per accasarsi con Giorgia Meloni, che dopo il voto potrebbe trovarsi nella condizione di avere più poltrone che culi, e fibrillazioni locali su temi di grande impatto, come quello dei rigassificatori, che qualcuno ritiene siano vere e proprie bombe piazzate sotto costa, anche il centro destra sembra un caravan serraglio, in cui parole come unità, compattezza, coesione, sono smentite dai fatti un giorno sì e l’altro pure. Giorgia Meloni è data da tutti per sicura vincitrice, ma al di là dell’aspetto inquietante di quella fiamma sul simbolo che richiama Mussolini e poi Almirante, anche su temi molto concreti e tutt’altro che ideologici, qualche problemino di credibilità, il centro destra ce l’ha. Ed è sul piano programmatico che i meloni possono risultare indigesti…
m.l.
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