CHIUSI, IL FASCINO INDISCRETO DELLE MOTOSEGHE: DECAPITATO UN BEL LECCIO NEL CUORE DELLO SCALO. MA PERCHE’?

martedì 07th, giugno 2022 / 15:57
CHIUSI, IL FASCINO INDISCRETO DELLE MOTOSEGHE: DECAPITATO UN BEL LECCIO NEL CUORE DELLO SCALO. MA PERCHE’?
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CHIUSI SCALO – E’ passato meno di una settimana dalla chiusura del cantiere in Piazza Garibaldi con la messa a dimora di 5 nuovi alberi (gelsi) al posto di quelli che si erano seccati . Un’operazione venuta abbastanza bene peraltro, date le premesse e le polemiche seguite al rifacimento della piazza. Ma ecco che qualcuno ha pensato bene di ristabilire subito le proporzioni. Per 5 alberi adulti, ma non ancora “grandiosi” ripiantumati, un bel leccio fronduto è stato decapitato e mutilato degli arti come facevano i turchi con gli infedeli presi prigionieri…  E’ successo all’angolo tra via Mameli e via Morgantini, nel cuore, anche geografico, di Chiusi Scalo.

Quel leccio faceva ombra ad una panchina, davanti alla sede dell’associazione “Amici per sempre” nella succursale di Banca Tema (ex Bcc Valdichiana). Un albero bello, di una trentina d’anni che restituiva aria e ossigeno e adesso sembra un “Cristo morto” sulla croce… Solo che l’albero, dopo un trattamento così, è difficile che risorga.

Non sappiamo se a ordinare la decapitazione o capitozzatura a raso e il taglio dei rami (tutti) sia stato il privato (ovvero Banca Tema) o la pubblica amministrazione. La pianta si trova in una aiola tra marciapiede pubblico e edificio privato.  In ogni caso non si comprende la logica di un’operazione del genere. L’albero non sembrava e non sembra, guardando il fusto e i rami tagliati, malato o pericolante. E in un paese come Chiusi Scalo, che per ragioni anche orografiche, d’estate è un forno crematorio,  eliminare le piante adulte e il verde urbano appare quantomeno un autogol. Ma c’è anche chi parla di “attentato” alla salute e al benessere dei cittadini

A chi e a cosa desse fastidio quel leccio non è dato sapere. Fatto sta che adesso chi abita o lavora in quell’incrocio respirerà peggio di prima.

Questa storia del taglio indiscriminato degli alberi, sia pubblici che privati, ha assunto negli ultimi anni i contorni di una vera e propria emergenza. Sembra essere una moda molto diffusa e inarrestabile. Ovunque. Stupisce che nel 2022, mentre tutti applaudono Greta Thunberg, le motoseghe abbiano un fascino cosi sfacciato…

m.l.

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