CHIUSI: LA FESTA DELLA REPUBBLICA, LA COSTITUZIONE AI 18ENNI E LA PIAZZA RINNOVATA

venerdì 03rd, giugno 2022 / 11:05
CHIUSI: LA FESTA DELLA REPUBBLICA, LA COSTITUZIONE AI 18ENNI E LA PIAZZA RINNOVATA
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CHIUSI – Ieri, 2 giugno, nel cuore della Fiera alla Stazione, come da tradizione il sindaco Sonnini insieme alla giunta e ad alcuni consiglieri comunali ha celebrato la Festa della Repubblica consegnando una copia della Costituzione ai neodiciottenni. Ragazzi che già il 12 giugno in occasione dei referendum voteranno per la prima volta.

Sonnini insieme alla carta fondamentale della Repubblica ha consegnato ai ragazzi e alle ragazze neomaggiorenni anche una copia del discorso che Piero Calamandrei pronunciò il 26 gennaio del 1955 di fronte agli studenti milanesi e che egli stesso ha letto per ampi passi:  “La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità“…

La cerimonia si è svolta nella rinnovata Piazza Garibaldi, finalmente finita, con i nuovi alberi piantati al posto di quelli che si erano seccati, con le fioriere e il monumento ai caduti nella lotta al nazifascismo che sarà forse spostato e sul quale una mano ignota ha affisso un cartello con su scritto “Non sono un tavolino, non sono un appoggio, sto qui a ricordare i tanti ragazzi che sono morti in guerra per difendere la libertà. La libertà d tutti compresa la tua. Rispetta il monumento che li ricorda”.  Un gesto di educazione civica, un messaggio a chi, tra un gelato e l’altro, ci si siede sopra o lo usa come appendiabiti…

Ad accompagnare il discorso del sindaco, come sempre, la Filarmonica Città di Chiusi diretta dal maestro Roberto Fabietti, con la partecipazione del “tenore” Danio Picchiotti che ha eseguito alcuni brani. Proprio per la presenza di quel monumento e perché se c’è stato e si celebra un 2 giugno è perché prima c’è stato un 25 aprile, noi “Bella Ciao” l’avremmo suonata. Tanto più che era presente – giustamente – anche una delegazione dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani, con la propria storica bandiera.

Il sindaco, prima di pronunciare il discorso politico sulla festa della Repubblica, ha voluto ringraziare quanti anno contribuito alla realizzazione della nuova Piazza Garibaldi, con il rifacimento anche di via Leonardo da Vinci. Non ha citato tra i ringraziamenti l’amministrazione precedente, che l’opera l’ha voluta, progettata, realizzata e finanziata. Sarà stata una svista, che a molti però non è sfuggita.

In ogni caso la piazza, anche ieri, ha svolto bene la funzione per cui è stata ridisegnata, che è quella di avere un luogo di ritrovo e socializzazione nel cuore dell’abitato e anche un luogo per eventi di una certa consistenza. Così com’è adesso, Piazza Garibaldi si presta. Ed è sicuramente meglio di prima. Più ariosa e più fruibile.

Una cosa abbiamo notato, durante la consegna della Costituzione ai neo diciottenni. A differenza degli anni scorsi, quando la percentuale di ragazzi e ragazze con cognome di origine straniera era piuttosto alta, qualche anno oltre il 25%, ieri questa percentuale è apparsa molto limitata, pressoché irrisoria. E’ un segnale, evidentemente, che la comunità straniera si sta assottigliando e di sicuro è diminuita rispetto a qualche tempo fa. Dall’inizio degli anni ’90 in poi l’arrivo e la presenza degli immigrati, come una iniezione di gioventù, di linfa vitale,  ha consentito di salvare scuole che altrimenti avrebbero rischiato la chiusura. Adesso la tendenza si è invertita. Buon segno? Data la consolidata tendenza al calo delle nascite, solo lievemente scalfita dai due anni di pandemia, che hanno visto una leggerissima ripresa dei parti, no, non è buon segno. Perché significa che l’Italia e le cittadine come Chiusi stanno perdendo attrattività anche tra gli immigrati.

m.l.

 

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