C’E’ ANCHE MONTEPULCIANO DENTRO LA VICENDA DELLE FOSSE ARDEATINE

MONTEPULCIANO Ieri, 24 marzo, ricorreva l’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il 78esimo. Il 24 marzo del 1944, a Roma i nazisti occupanti, aiutati dai collaborazionisti fascisti, prelevarono dalle loro abitazioni e anche dalle carceri 335 persone, tra ebrei, comunisti, antifascisti già arrestati, le portarono in una cava d tufo lungo la via Ardeatina e lì dentro le trucidarono tutte con un colpo alla nuca… La strage fu decisa come rappresaglia in seguito all’attentato di via Rasella, compiuto dai partigiani gappisti il giorno prima: 26 uomini del Polizeiregiment “Bozen” morirono nell’immediatezza dell’esplosione e altri nelle ore successive per le ferite riportate. Alle ore otto del mattino del 24 marzo si contarono trentadue morti, numero in base al quale gli alti comandi della Wehrmacht stabilirono il numero di prigionieri da fucilare secondo la proporzione di dieci per ogni soldato ucciso. Dopo l’emanazione di detto ordine morì un trentatreesimo militare, cosicché Kappler aggiunse di sua iniziativa all’elenco dei condannati a morte i nomi di altri dieci ebrei arrestati in mattinata.
Tra le vittime della strage delle Ardeatine figura anche Elio Bernabei nato a Montepulciano (Siena) il 29 ottobre 1907, ingegnere. Bernabei era Ispettore capo delle Ferrovie dello Stato. Militante del Partito d’Azione, durante l’occupazione nazista, fu attivo nella Resistenza romana e divenne comandante di una brigata cittadina che organizzava azioni di sabotaggio, squadre armate e diffusione di stampa clandestina. Catturato dalla famigerata banda Koch, fu rinchiuso nella “Villa Triste” di via Romagna dove fu a lungo torturato. I fascisti lo rinchiusero poi nel carcere di Regina Coeli, dove i tedeschi lo prelevarono la mattina del 24 marzo per condurlo alle Fosse Ardeatine dove fu trucidato insieme con altri 334 ostaggi.. A Montepulciano c’è una strada intitolata a suo nome.
Ma Bernabei non è l’unico “legame” tra le Ardeatine-Via Rasella e Montepulciano. Del gruppo di gappisti (partigiani comunisti) che organizzarono l’attentato di via Rasella, comandato da Carlo Salinari, facevano parte anche Franco Calamandrei e Maria Teresa Regard, che poi sarebbe diventata sua moglie. Calamandrei partecipò direttamente all’azione, la Regard no, perché riteneva sbagliata la localizzazione dell’ordigno: “era un budello da cui non si usciva”… Due mesi prima, a gennaio, insieme a Guglielmo Blasi aveva però compiuto un altro attentato, alla stazione Termini, che causò la morte di tre ufficiali tedeschi e il ferimento di altri 19 soldati. Nel ’44 aveva 20 anni.
Franco Calamandrei e Maria Teresa Regard che si sposarono dopo la liberazione della Capitale hanno avuto un legame stretto con Montepulciano, dove la famiglia Calamandrei (Franco è figlio di Piero Calamandrei, il giurista fiorentino, antifascista, famoso per il discorso sulla Costituzione) aveva ed ha ancora delle proprietà e dove esiste un “Fondo Calamandrei” che custodisce opere, diari e documenti, sia di Piero che di Franco Calamandrei e di sua moglie Maria Teresa Regard, entrambi diventati dopo la guerra giornalisti e corrispondenti per l’Unità, Vie Nuove, Noi Donne e altre testate vicine al Partito Comunista. Interessanti i loro reportage dalla Cina e dal Viet Nam. La Regard fu testimone al Processo Priebke che portò alla condanna all’ergastolo dell’ex capitano delle SS a Roma.
La figlia di Franco e Maria Teresa, Silvia, vive tutt’ora a Montepulciano ed è attiva nella società civile poliziana.
Insomma dentro la vicenda delle Fosse Ardeatine c’è un bel po’ di Montepulciano. Questo per dire che quella tragedia, connessa alla tragedia della guerra, ci riguarda anche da vicino…
m.l.
Nelle foto: in alto l’eccidio delle Fosse Ardeatine visto da Renato Guttuso. Sotto: Maria Teresa Regard nel ’44.
Caro direttore,stai FALSANDO la storia !
Franco Calamandrei e Bencivenga furono gli esecutori materiali della strage delle fosse Ardeatine !
Sarebbe bastato si fossero costituiti,invece preferirono scappare !
GLI ITALIANI li hanno MANTENUTI perché, purtroppo sedettero in parlamento nelle file del PCI !
La storia è questa ! Inutile girarci intorno !!
Curioso il ragionamento per cui i partigiani si sarebbero dovuti costituire. Con la stessa logica probabilmente non sarebbe dovuta esistere nemmeno la Resistenza. Certo, perché disturbare l’ottimo lavoro che stavano facendo fascisti ed invasori nel periodo dell’occupazione. Davvero incredibile che li abbiano disturbati non facendogli fare i loro comodi. Com’è che diceva Jannacci….eh si eh beh si beh si già…
Il suo ragionamento non fa una piega !
Quella che fu perpetrata in via Rasella non fu un atto di resistenza ma, di pura delinquenza ! Fu fatto apposta per scatenare la reazione dei Tedeschi ! Non so chi fu più vigliacco in quel caso !!
Sapevano benissimo la reazione che avrebbero avuto i Tedeschi !
Sapevano che avrebbero mandato al massacro 10 Italiani per ogni Tedesco ucciso ! Se lei giustifica la strage ….auguri !
Comunque lei legge il mio nome lei si nasconde dietro uno pseudonimo , come sltre persone !
Caro Niccolò io mi chiamo veramente così, anzi ad essere precisi il mio nome all’anagrafe, grazie anche ad una buffa legge del ventennio ancora in voga,è scritto nel seguente modo Ciarli. Di cognome faccio Del Buono e vivo a Castiglione del lago. I nomi d’arte li lascio agli artisti. Sulla sua disamina non mi trova d’accordo ma, immagino, ce ne faremo una ragione entrambi. Buona serata
In realtà io mi chiamo davvero cosi. All’anagrafe, grazie ad una legge del Ventennio ancora in vigore ad inizio anni 70, sono stato registrato come Ciarli, vivo a Castiglione del lago e di norma i nomi d’arte li lascio agli artisti. Ovviamente non concordo con il suo ragionamento che per osmosi squalificherebbe qualsiasi tipo di resistenza. Le guerre esclusivamente fra eserciti si fanno a Risiko. Ciò detto le auguro buona serata.
Lei scambia atri di resistenza con un atto criminale con conseguenze nefaste no per i militari ma per i civili…e i due delinquenti lo sapevano ! Se poi lei li vuol difendere a tutti i costi è libero di farlo. Io rispetto la sua idea ! Non la condivido ma la rispetto !
X Niccolò. Scusa un momento Niccolò, secondo te codesto è un modo di ragionare che possa riguardare un paese in guerra ed una guerriglia atta a far uscire dal territorio il nemico qualunque esso sia ? Cioè-tanto per capire- prima si fanno le azioni di guerra e di logoramento e poi ci si costituisce al nemico dichiarando chi sia stato,come se il nemico non ne conoscesse le motivazioni ? Allora secondo codesto discorso durante la guerra del Vietnam ma come in ogni occasioni di guerriglia e guerre guerreggiate in ogni parte del mondo i vietcong ed i vietminh si sarebbero dovuti consegnare agli americani ed ai loro protetti dopo aver fatto le incursioni nelle basi americane ed avuto scontri a fuoco ? E’ una bella visione codesta ! Secondo tale teoria balzana ci sarebbero ancora gli americani in Vietnam…lascia stare che poi ci sono rientrati lo stesso dopo 40 anni ma in condizioni se mi permetti un tantino diverse da quelle di come erano prima come padroni….Ma lasciamo stare gli esempi ma allora tutte le guerriglie sarebbero state inutili se chi l’avesse prodotte si fosse consegnato al nemico.E dopo cosa sarebbe successo ? La guerriglia sarebbe stata annientata o oppure no ? Gli esempi personali su questo terreno ci sono stati in ambedue i fronti ma la tattica militare e le ragioni di una guerra sarebbero state cancellate permettendo sempre e continuamente agli invasori di avere partita vinta. Tutte le guerre di liberazione in Asia, in Africa ed in America latina hanno prodotto il logoramento dell’avversario fino-nella maggior parte dei casi-a far trionfare gli ideali di chi si considerava giustamente padrone del proprio territorio e che non era in accordo con coloro che lo governavano e che gli avevano messo il piede sul collo.I casi personali ci sono stati ma sono stati quei casi nei quali chi aveva compiuto azioni di guerra e di guerriglia si sia consegnato quando il loro nemico proditoriamente aveva catturato ostaggi innocenti che nulla avevano fatto ed aveva dichiarato di ucciderli per rappresaglia se non si fossero consegnati i responsabili.Tale comportamento della rapresaglia è un comportamento inammissibile e contrario a qualsiasi etica umana anche in tempo di guerra ed in effetti nel caso della Ardeatine Kappler è stato arrestato e detenuto per strage.Dentro al numero dei 335 detenuti (ebrei ed antifascisti) trucidati per vile rappresaglia ci fu anche il Prof. Gioacchino Gesmundo insegnante di un Liceo romano e medaglia d’oro della Resistenza amico della mia famiglia e della famiglia Marchini orginaria di Moiano ove in casa loro si svolgevano le riunioni clandestine del PCI con Amendola ed altri e del quale fra l’altro ho le foto con inquadrature molto esplicite al fatto di quale fosse la parte politica dove militava. Questo per dire che tu nel tuo intervento li identifichi che sono stati MANTENUTI dal popolo Italiano poichè in Parlamento si trovavano nelle file del PCI ed io ti rispondo che ce ne fossero stati altrettanti come loro che a rischio della loro vita come Carla Capponi e la gente che frequentava casa Marchini e tantissimi altri ai quali in parte sono state inferte torture indicibili da coloro che erano considerati PATRIOTI” dell’Italia fascista e simbolo dell’Italianità mentre la loro italia l’avevano svenduta loro ad Hitler dopo 20 anni di repressione e di potere assoluto che aveva causato la guerra nel nostro territorio con le conseguenti rovine e lutti.Quindi non sono stati affatto MANTENUTI come dici te ma MANTENUTI erano coloro che si sono arricchiti in quel ventennio nero e buio dove i poveri languivano sotto lo stivale degli agrari e degli industriali che capirono sin da subito che investire su Mussolini portava loro convenienza e che assoldavano le squadracce di picchiatori ( i poveri )per mandarli contro comunisti e socialisti.Il nostro territorio ne ha viste di queste vicende ed oggi la gente purtroppo non se le ricorda più che ci siano state.Quindi coloro che sedettero in Parlamento il loro dovere di italiani l’avevano compiuto sia prima che sotto il fascismo pagando con repressione, galera ed anche con la morte. Quindi sarebbe bene che prima di parlare in quel modo le idee fossero un po’ più chiare.Certo e sicuramente quando c’è la guerra la violenza spesso risponde alla violenza portata si cerca ogni mezzo per battere l’avversario ma davanti ad un esercito d’occupazione come era quello tedesco ormai segnato dalla disfatta credo che le azioni partigiane siano state doverose anche nei casi di azioni terroristiche proprio perchè rispondenti ad una tattica di guerra che avrebbe ancorpiù segnato l’avversario e ridottolo ad andarsene. Di Salvo d’Acquisto la storia ne ha registrati pochi e difatti ha giustamente il monumento in molte città d’italia. Ma a parte lui che il monumento se l’è meritato ancor oggi c’è gente in italia che considera partigiani come banditi che terrorizzavano i contadini e che rubavano loro il cibo ed anche altro. Purtroppo codesta storia è la storia di un italia che ancora oggi è considerata detentrice di bellezze e di arte come pochi paesi al mondo hanno ma è l’ignoranza a farla da padrone e che regola tali menti, e quando non è l’ignoranza è l’ipocrisia fatta materia che spunta fuori affinchè possa servire a deviare i pensieri, e spesso in quel binario che percorre ci riesce.Questo è il dramma vero ! Con le dovute differenze questo succede dappertutto ma in altri paesi europei molto di meno e bisognerebbe dirlo che tutto questo non è casuale, perchè la ragione esiste e si spiega tenendo presente il modo e la storia di come l’Italia è stata dominata culturalmente e costituita. Perchè l’oggi è la conseguenza di ciò che è stato ieri.E questo ultimo principio da parte dei nostri governanti attuali e pregressi non lo si sopporta e lo si ritiene ignorantemente inutile e dannoso (dannoso per loro però) e la gente gli ubbidisce.Vedi Niccolò,-poi mi cheto- io capisco e condivido il fatto che vi possan essere idee diverse ed anche contrapposte su singoli argomenti della storia ma occorrerebbe avere l’onestà intellettuale da parte soprattutto di chi ci governa di tener presente il principio diciamo e chiamiamolo ”delle cause”.Invece la retorica dei nostri canali d’informazione e ciò che ci fanno vedere a senso unico (nota che se lo possono permetere perchè in Italia non esiste praticamente opposizione nè in Parlamento nè nel paese reale poichè è stato scardinato tutto e tutti i presupposti perchè vi sia una opposizione) e la gente si ritrova con una mano davanti e l’altra detro. Ed allora quando l’opposizione c’era ed era democratica il paese nel complesso andava avanti e passo passo progrediva.Questo lo possiamo dire noi che ormai siamo anziani perchè quel periodo l’abbiamo vissuto.Oggi a chi ha 30 anni gli è stato insegnato dalle famiglie, dalla politica, da tutti gli esempi che si ha intorno che l’unica cosa che possa valere è la prevalenza dell’un sull’altro perchè in uno stato che applica le regole del capitalismo il più+ forte prevale e spesso il più forte non è il più giusto od il più mertitevole. L’inquinamento delle menti è quello ed è soprattutto che la ricerca delle ragioni possa apparire come una perdita di tempo od una cosa da non curarsene e che non possa pesare. Ci si rifiuta di esaminare le cause che hanno portato fino a tale stato.Questa credo che debba essere definita come la pasturazione e la veicolazione dell’ignoranza.E non è affatto vero che sono tutti così come si creda e che siano come le tinche del lago di Chiusi che per prenderle all’amo prima le devi pasturare. Ce n’è qualcuna che vede cadere i bocconi della pasta nel fondo e che non li mangia e li lascia mangiare a tutte le altre che abboccheranno all’amo una volta che il pescatore smetterà di pasturarle.Ed il pescatore in questo caso è il governo che c’è sempre stato in Italia anche e soprattutto cambiando nome ma mai contenuto.E la pasta continua ancor oggi a calare nel fondo del lago.Basta vedere le reazioni della politica dei più.
X Charlie. Sarebbe interessante ed oltremodo curioso sapere il motivo o diciamo l’etimologia del suo nome.Dico questo perchè soprattutto nel nostro territorio, ma anche in tutto quello dell’Italia centrale a partire dal dopoguerra ma anche da prima di essa le famiglie non proprio frequentemente ma ogni tanto battezzavano i loro figli con i nomi di personalità politiche o con riferimenti relativi a ”idealità” politiche. Non sò se lei lo sappia, ma ”Charlie” era il nome con il quale i militari americani durante la Guerra del Vietnam identificavano i guerriglieri comunisti sia del Vietnam del Nord prima, sia dell’ARVN nel Vietnam del sud dopo.Qui nel nostro territorio-poi è stata una abitudine che presto è andata affievolendosi con il diminuire della contrapposizione sociale, ma anch’essa comunque è durata comodamente per decadi e decadi più anni che però dopo la seconda guerra mondiale è andata via via diminuendo. A Chiusi che io sappia vi erano nomi che rispecchiavano riferimenti durante il ventennio fascista come ”Ardito”,come ” Vincere” come Romano ( Riferimento delle prime lettere sillabe e vocali all’ allora esistente ”Asse” Roma-Berlino-Tokyo od alle figure storiche di imperatori dell’Impero di Roma),come ugualmente lo era dei nomi di città o zone dello stesso periodo fascista come ”Derna” od altri. Mia madre infatti era stata battezzata col nome di Derna( omonima città della Libia occupata dagli Italiani nel 1911) mentre mio padre si chiamava Benito in onore non di Benito Mussolini ma del Presidente rivoluzionario Messicano Benito Juarez eletto come conseguenza della Rivoluzione Messicana di Pancho Villa.Mio zio si chiamava Solismo sinonimo di ”Socialismo” per esempio,mentre sua sorella-mia zia- battezzata solamente con il nome scritto all’anagrafe di Libera era stata chiamata in tal modo dal nome pronunciato da Angelica Balabanoff a Villastrada-Vaiano quando fu affidata nelle sue mano per l’aspersione con l’acqua di una fontana davanti una folla di contadini riunitesi per lo sciopero del bestiame,col nome di ” Libera Ribelle Germinale” al grido ”se non la battezza il prete la battezziamo noi” (se si clicca su Google il nome completo c’è in breve la storia della genesi del nome) ed anche qualche articolo da me scritto anni fa su tale tema.E per finire e per cosa riguardi il nome ”Charlie” ho nel mio archivio a dimostrazione di quanto ho detto poc’anzi anche i flyers della guerra psicologca che usavano lasciare i GI’S americani nei locali e nei bar che frequentavano nel Vietnam del sud ed in specialmodo a Saigon dalla seconda metà degli anni ’60 alla metà degli anni ’70. Chi volesse può controllare come erano fatti andando sul mio sitoweb http://www.thefaceofasia.org e cliccare su ”Galleries” poi di seguito sulla cartella ”Vietnam” e di seguito su quella nominata ”L’Asia delle Agenzie” e procedendo in avanti con le freccette di scorrimento fino all’ ottava immagine dove se ne vedono due di questi flyers con scritto sopra ” Ti ho visto Charlie ma ti ho lasciato vivere.Ritornerò per ucciderti ”, e l’altra con un altro teschio dove stà scritto in vietnamita ”Sat Cong” cioè uccidi i comunisti. Evidentemente da quando mondo è mondo in guerra si usa ogni metodo per intimorire il nemico e terrorizzarlo soprattutto psicologicamente.Nel caso di cui si parla dal ” terapeuta” a guerra terminata ci dovettero andare gli americani ma non dopo di aver fatto non meno di 2.500.000 morti vietnamiti.E tanto per finire ritornando ai tempi cupi odierni che odorano di bombe e di morte, chi pensa che l’attuale guerra sia cominciata in sostanza solo oggi come ci vorrebbero far credere i nostri complessi mediatici tutti allineati ad una sola logica che è quella di un mondo plasmato a nostra immagine e somiglianza occidentale e che non tiene conto delle ragioni dell’altro perchè una visione bipolare o tripolare diventa un impedimento al ragionamento come vorremmo che invece fosse il nostro , si assiste alla mistificazione che va in onda ogni sera in ogni canale.Le sparute voci che si alzano-non a difesa di Putin- ma a ricordare che le guerre sono fatte solo ed esclusivamente per interesse, tutto questo non si può dire, tante le volte qualcuno pensasse e potesse insinuare il sospetto che si voglia creare le condizioni per mettere le mano nelle immense riserve energetiche di un paese che ha ben 8 fusi orari nel suo territorio facendolo scoppiare dell’interno….ma che scherziamo ? Quando mai ! Noi siamo democratici sono gli altri a non esserlo e queste cose non si fanno, noi non arrestiamo chi ci contesta…. nessuno. …Povera Italia e poveri embedded italiani…non mi pare che ci attenda un bel futuro.Speriamo di non vivere sotto le bombe, ma nella miseria, nell’insicurezza ed anche al freddo e con poco cibo le garanzie di una vita futura e decente si allontanano quasi senz’altro.Tutto questo dovrebbe dare non solo a chi legge ma anche a tutto il nostro popolo la cognizione che la politca ” O LA FAI O LA SUBISCI ” ed è per questo che l’unica nostra salvezza credo che sia quella che tutti si impegnino per dire la loro e non deleghino più a questa genia di politici il governo del nostro paese.Di cosa d’altro ci sia bisogno ancora in più di tutto questo non è dato di capire….
La scelta fatta dai miei genitori ad inizio anni settanta fu un mix di una serie di fattori. Principalmente c’era la voglia di scegliere un nome corto, non abbreviabile e possibilmente unico. L’attualità del tempo, con la guerra del Vietnam, ebbe ovviamente il suo peso al pari della passione per i Peanuts. Ovviamente l’amico che stigmatizza l’operato della Resistenza italiana può chiamarmi Carlo se preferisce, nome decisamente più italico