ALTA VELOCITA’, LA STAZIONE C’E’ GIA’: E’ CHIUSI. MANCANO I COLLEGAMENTI. SONNINI E RISINI PENSANO A UN COMITATO DEI SINDACI…

ALTA VELOCITA’, LA STAZIONE C’E’ GIA’: E’ CHIUSI. MANCANO I COLLEGAMENTI. SONNINI E RISINI PENSANO A UN COMITATO DEI SINDACI…
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I Sindaci di Città della Pieve Fausto Risini (Lista civica) e quello di Chiusi Gianluca Sonnini (Centro sinistra) lanciano l’idea della creazione di un Comitato dei Sindaci della Valdichiana e del Comprensorio del Trasimeno, per aprire un confronto con le rispettive Regioni sui temi delle infrastrutture e della Perugia-Chiusi.

L’idea l’ha lanciata il primo cittadino pievese e il suo collega chiusino si è detto d’accordo a cominciare la battaglia. Che – sia chiaro – è per avere l’aggancio all’alta velocità e collegamenti adeguati di contorno, non tanto per costruire una nuova stazione in linea, per risparmiare 5 minuti sulla tratta Milano-Napoli… Perché di questo si tratterebbe.

Sonnini, interpellato in proposito è stato chiaro: “Noi puntiamo al mantenimento dell’alta velocità sulla stazione di Chiusi. Se per qualche motivo dovessimo perdere questa battaglia, ci acconteremmo della stazione in linea a Montallese, ma solo come ultima ratio, e sarebbe comunque una sconfitta…”.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra i presidenti delle regioni Toscana e Umbria Giani e Tesei, nel quale si è parlato molto anche di infrastrutture. Tra queste anche della nuova stazione dell’Alta Velocità Media Etruria, che le due regioni chiederanno al Governo di realizzare e “per la cui localizzazione ci si affiderà ad una specifica commissione governativa per individuare la migliore soluzione tecnica, infrastrutturale e ambientale da discutere poi con tutti gli attori coinvolti nel progetto”. “Progetto che – si legge in un comunicato della Regione Umbria – dovrà realizzarsi in coerenza con l’obiettivo che vede il collegamento tra Roma e Milano in meno di tre ore e con l’indispensabile piano di velocizzazione della linea ferroviaria Foligno, Perugia, Terontola“.

Ecco dunque che l’intesa Umbro-Toscana sembra spostare l’asse della discussione verso la Media Etruria, magari a Farneta, comune di Cortona, ma praticamente sulla Perugia-Bettolle, non lontano da Terontola. Neanche a Montallese che invece è l’idea dei comuni della Valdichiana, che hanno inserito il progetto Media Etruria tra i progetti da finanziare con  fondi del PNRR.

Sonnini su questo non è molto d’accordo: “a Chiusi la stazione per l’alta velocità già c’è e non si devono spendere altri soldi, RFI ci ha speso 7 milioni di euro nel 2018 per adeguarla allo scopo. Si può discutere di un progetto che costerebbe altri milioni di euro per guadagnare al massimo 5 minuti rispetto alla fermata a Chiusi? I soldi sarà bene spenderli per ammodernare le reti, per avere servizi migliori… “. E’ quello che su questo giornale diciamo da sempre.

Il rischio è che sull’altare della “Media Etruria” adesso possa essere sacrificata anche la fermata del Frecciarossa a Chiusi nel periodo giugno-dicembre attiva dal 2019. Al momento infatti non vi è ancora la certezza che venga confermata per l’anno in corso, cioè da giugno prossimo. Se Chiusi perdesse la fermata, verrebbe meno uno dei punti di forza della stazione attuale. Ma Sonnini su questo dovrà stare attento anche al fuoco amico, perché nella sua stessa maggioranza ci sono figure e forze politiche che a suo tempo definirono la fermata del Frecciarossa “un’operazione di facciata e di propaganda bettoliniana”. Gente insomma che potrebbe gioire di una eventuale soppressione del servizio in una logica iconoclasta di “cancellazione” di tutto ciò che fa parte dell’era Bettollini.

A questo proposito va ricordato ciò che disse il presidente della Regione Toscana Giani il 13 giugno del 2021, a Chiusi, quando nello stesso giorno vennero inaugurati il Palasport, l’hub vaccinale e la stessa fermata del frecciarossa per il terzo anno consecutivo. Anche allora non era scontata perché la pandemia aveva  costretto Trenitalia a tagliare treni e posti per l’utenza.  In quell’occasione Giani rispondendo all’allora sindaco Bettollini, disse che era pronto a mettere sul piatto i soldi richiesti da Trenitalia (un milione e 600 mila euro)  come compartecipazione, per avere la fermata a Chiusi tutto l’anno e non solo da giugno a dicembre. Bettollini invitò i consiglieri regionali presenti, Scaramelli, Paris e Rosignoli, ad appoggiare il presidente in questa scelta.

Quindi un anno fa si giocava al rialzo (cioè si puntava ad ottenere di più, anche con la partecipazione della Regione) adesso Chiusi rischia di perdere anche quello che ha. E’ una strana partita. E come sempre succede in politica, c’è chi ha memoria corta e gioca a seconda della convenienza del momento… Speriamo sia solo un’impressione.

La questione alta velocità-Chiusi-Media Etruria coinvolge ovviamente, per ragioni territoriali, anche l’Umbria. Sia la storia che la geografia farebbero pendere l’ago della bilancia dalla parte di Chiusi. In questo senso assume un peso determinante l’ammodernamento sia dei servizi ferroviari diversi dall’alta velocità, sia quello delle infrastrutture stradali di collegamento. Parliamo dei treni regionali e intercity, della linea Siena-Chiusi, della strada Perugia-Chiusi attraverso l’adeguamento e un “tratto finale” della Pievaiola.

Sulla linea Chiusi-Siena, anch’essa inserita nei progetti da finanziare con il PNRR dai sindaci della Valdichiana,  Sonnini  sostiene che raddoppio ed elettrificazione siano una priorità irrinunciabile e una grande opportunità, anche dal punto di vista turistico”… si pensi al fatto che Siena e Perugia sono le due città dei patroni d’Italia Santa Caterina e San Francesco. E qui Sonnini fa notare che con la guerra in corso in Ucraina non è escluso che i fondi PNRR debbano essere rimodulati, quindi meglio pensare a interventi prioritari che a cattedrali nel deserto. Meglio insomma investire sulla Chiusi-Siena e sulla strada Perugia-Chiusi piuttosto che sulla improbabile e tutta da costruire Media Etruria. Che se tutto va bene sarebbe pronta fra 10 anni…

Sull’adeguamento della Pievaiola il sindaco di Chiusi si dice “assolutamente d’accordo” e pronto a lavorare con tutti i sindaci della zona sul lato umbro, per affrontare questo tema.

Il sindaco pievese Risini è sulla stessa lunghezza d’onda e molto motivato: “1) perché la strada si chiama pievaiola, è una connessione diretta con Città della Pieve che ha sempre avuto nella Valnestore un elemento del proprio sviluppo; 2) perché attualmente gran parte del traffico da e per Perugia passa per  Moiano e per la “strozzatura” di Palazzuolo, creando non pochi problemi sia agli automobilisti che ai residenti”. “Questa è per me una grande preoccupazione” dice Risini, il quale con Sonnini qualche abboccamento sul tema lo ha già avuto.

Per completezza di informazione, va detto anche che in Umbria c’è pure chi punta all’aggancio all’alta velocità ferroviaria per il nord a Farneta/Terontola e per il Sud a Orte, usando la linea Perugia-Foligno-Orte. Questa la tesi dell‘assessore regionale ai trasporti Melasecche, per esempio. Distanza Perugia-Orte via ferrovia 121 km, un’ora e 40 di percorrenza. Da Perugia ad Arezzo i Km sono 77 e il tempo la percorrenza intorno a 1 ora…

La proposta Melasecche sembra più il classico tentativo di “curare” il proprio collegio elettorale, più che l’interesse dei perugini e degli umbri. Cartina alla mano c’è una ratio in tutto ciò? No, non c’è.

A Chiusi si può prendere l’alta velocità sia verso nord che verso sud. E con l’adeguamento stradale il tempo di percorrenza Perugia-Chiusi potrebbe essere inferiore alla mezz’ora.

Chiusi, dopo 3 anni di prova del Frecciarossa, con risultati positivi, nonostante la pandemia, meriterebbe forse una attenzione maggiore da parte della Regione Toscana che a differenza dell’Umbria, finora non ha pagato un’euro per la fermata. L’Umbria 1 milione e mezzo l’anno per il Frecciarossa a Perugia, per Arezzo-Firenze…

Certo Chiusi è una realtà piccola, non ha molto potere contrattuale.  Ma un’iniziativa dei sindaci, magari con la nascita di un “comitato di confine” tra comuni della Valdichiana e dell’area Trasimeno-Valnestore sulla partita infrastrutture, potrebbe risultare decisiva.

I due Presidenti di regione Giani e Tesei per definire le tematiche ed esigenze emerse nell’incontro prima citato, hanno fatto sapere che chiederanno un incontro a breve con il Ministro Enrico Giovannini.

Ecco, ci vadano anche Sonnini, Risini e il loro comitato, se riusciranno a metterlo in piedi… Si facciano invitare e chiedano quantomeno di essere ascoltati.

Renato Casaioli e Marco Lorenzoni

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