CHIUSI, IL CASO “LA VILLETTA” SI SGONFIA. IL TAR NON CONCEDE LA SOSPENSIVA DEGLI ATTI

mercoledì 10th, novembre 2021 / 17:43
CHIUSI, IL CASO “LA VILLETTA” SI SGONFIA. IL TAR NON CONCEDE LA SOSPENSIVA DEGLI ATTI
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CHIUSI – Questa mattina sul proprio profilo facebook Giorgio Cioncoloni, ex capo della Primavera, ha rivolto un accorato appello al sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini affinché rompa il silenzio e si pronunci sulla vicenda de “La Villetta” per “fare chiarezza: “Se hai seguito il dibattito che in questi giorni si sta svolgendo ti sarai reso conto che c’è bisogno che tu faccia completa chiarezza sulla delibera che avete adottato per la costituzione in giudizio, a seguito del ricorso al Tar della Toscana che richiede l’annullamento degli atti relativi all’affidamento dei locali della cosiddetta Villetta” (che, lo ribadiamo, non è una bifamiliare, ma un locale che fa parte di un complesso scolastico ed è stato assegnato in comodato ad una Fondazione privata che gestisce un corso parauniversitario nel settore moda). è un ex oppositore che sostiene la nuova coalizione di centro sinistra e la candidatura Sonnini,  ma vede troppa titubanza e troppi silenzi nell’affermare il nuovo corso e la rottura rispetto alle amministrazioni precedenti. E in qualche modo tira per la giacchetta il nuovo sindaco, affinché – dice, rivolgendosi a Sonnini – “non vengano deluse alla prima occasione le aspettative di chi aveva visto nella tua elezione un elemento di novità, in grado di dare nuovo stimolo alla partecipazione attiva dei cittadini all’attività politica e amministrativa, che i tuoi predecessori avevano completamente affossato”.

In sostanza Cioncoloni chiede a Sonnini di dichiarare apertamente che la volontà della nuova amministrazione – sul caso specifico – è quella di andare in direzione diversa rispetto agli atti approvati a suo tempo dalla giunta Bettollini. Il che dal suo punto di vista è legittimo. E anche comprensibile. Il silenzio alimenta sempre congetture.

Solo che in attesa del pronunciamento chiarificatore di Sonnini, è arrivata la sentenza del TAR della Toscana, che in data odierna, non dà torto a nessuno, ma nei fatti lascia le cose come sono al momento. Il Tar infatti non ha concesso la sospensiva degli atti a suo tempo approvati dall’amministrazione comunale di Chiusi, come richiesto dal Preside Marra nel ricorso presentato, non ha annullato dunque l’efficacia e la validità degli atti e delle delibere sub judice. Dichiara, nella sentenza che “le opere da eseguirsi sull’auditorium “La Villetta” ad opera della Fondazione controinteressata appaiono per lo più di natura manutentiva e sono, comunque, agevolmente reversibili” e quindi non le blocca. La Fondazione Lombardi può continuare a farle.

Nello stesso tempo però il Tar, pur non concedendo la sospensione cautelativa, lascia aperto uno spiraglio per il ricorrente, cioè per l’Istituto Superiore Valdichiana, ordinando all’Istituto stesso di “chiamare in giudizio la Provincia di Siena, mediante notifica del ricorso introduttivo e delle memorie difensive delle controparti, entro il termine del 31 gennaio 2022”. Cosa questa del coinvolgimento della Provincia chiesta anche dal legale del Comune di Chiusi nella sua memoria difensiva.

Se il preside Marra vorrà insomma andare avanti nella controversia dovrà chiamare in giudizio anche la Provincia, con la quale il Comune aveva a suo tempo stipulato un accordo per la gestione del complesso scolastico e delle sue pertinenze. Nella sentenza il Tar afferma anche che “il ricorrente non ha documentato di fare dell’auditorium un utilizzo tale da non poter essere sostituito, nelle more del giudizio, dai locali alternativi offerti dal Comune con la nota indirizzata all’Istituto “Graziano da Chiusi” (la sala “San Francesco”), la cui messa adisposizione è stata rinnovata in giudizio nei diretti confronti dell’I.I.S.”Valdichiana”.

Apparentemente la partita sembra essere finita in pareggio. In realtà il primo round lo ha vinto Bettollini, che non si vede annullare o sospendere gli atti che a suo tempo ha deliberato. La scuola e il preside Marra hanno adesso la possibilità di presentare un ricorso ordinario contro quegli atti, chiamando però in causa anche la Provincia, come richiesto dal Comune. E questa possibilità può essere letta e interpretata anche come un segnale, come un invito a cercare e trovare una soluzione alternativa condivisa, così come chiesto dalla maggioranza di centro sinistra al sindaco e alla giunta due giorni fa… Ma qui siamo nel campo delle interpretazioni. Gli atti formali dicono che la decisione adottata dalla giunta Bettollini, impugnata dal preside Marra, non è stata sospesa, né annullata e che il Comune che ha deciso di difendersi in giudizio contro il ricorso Marra ha avuto sostanzialmente ragione. A questo punto la continuazione della controversia apparirebbe come un vero e proprio braccio di ferro che poco ha a che vedere con le esigenze della scuola e con quelle della Fondazione Lombardi, e più in generale con quelle della cittadinanza.

Quanto alle spese della controversia il Tar ha deciso per la compensazione. Ognuno paga le sue. In entrambi i casi, essendo sia il Comune che la Scuola istituzioni pubbliche, a pagare sarà in realtà la comunità, cioè saranno  i cittadini. Nessuno tirerà fuori i soldi di tasca, anche se è diversa a posizione di chi ha presentato ricorso e chi è stato costretto a difendersi.

La vicenda dell’auditorium “La Villetta” assurta quasi ad affare di stato e a paradigma del cambio di passo, di atteggiamento e di prospettiva rispetto all’amministrazione precedente, finisce per ora con un nulla di fatto e con la conferma degli atti. Chi ne ha fatto un cavallo di battaglia (o un cavallo di Troia) per scardinare l’era Bettollini e accreditare il nuovo corso dovrà ora trovare altre strategie e altri argomenti. Questo è evaporato.

Non sappiamo se e cosa risponderà Sonnini a Cioncoloni. Lo vedremo. Sarebbe interessante sapere con quali argomentazioni il Comune si è presentato in giudizio. Quelle già chiarirebbero ulteriormente il quadro. Ma, nei panni del sindaco, noi cominceremmo ad occuparci anche di altro, che di problemi sul tappeto Chiusi ne ha diversi.

Marco Lorenzoni

 

 

 

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