CHIANCIANO, IL “BRUCO” VA ALL’ASTA. L’OPPOSIZIONE CHIEDE UNA DISCUSSIONE PUBBLICA

giovedì 28th, ottobre 2021 / 19:37
CHIANCIANO, IL “BRUCO” VA ALL’ASTA. L’OPPOSIZIONE CHIEDE UNA DISCUSSIONE PUBBLICA
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CHIANCIANO TERME – Il “Bruco”, ovvero il Palamontepaschi  del parco Fucoli  andrà all’asta il prossimo 27 gennaio 2022. La struttura realizzata negli anni d’oro della Fondazione Mps, come contenitore per spettacoli, convegni congressi ecc. potrebbe dunque passare di mano… Negli anni ha ospitato la Festa della Musica e molte altre iniziative. Ma adesso, con la crisi di Chianciano come stazione termale e del Monte dei Paschi come banca, anche il vecchio (ma non troppo) “Bruco” viene messo sul mercato, sperando che qualcuno lo rilevi.

Si tratta di una tensostruttura con telaio in legno e metallo e una copertura in Pvc, con una sala principale di m. 26×46, altezza massima di 12 metri e minima di 3,80, con palco dotato di maxischermo, più due sale laterali, bar, guardaroba, locali di servizio… Base d’asta 410 mila euro.

L’asta è indetta dall’Associazione Nazionale Istituti Vendite Giudiziarie e avverrà in Monteriggioni (Siena) via del Pozzo n.1 per conto del Tribunale di Siena (giudice Valentina Lisi; liquidatore Eugenio Giommarelli). Un anno fa il Comune di Chianciano sembrava intenzionato ad acquistare la struttura. Adesso non si sa.

Paolo Piccinelli, capogruppo di opposizione in consiglio comunale, commenta così la notizia:
“Se ci fosse una strategia nota sul futuro della città, questa notizia potrebbe portarci a fare riflessioni (le faremo nei prossimi giorni) anche contrastanti tra loro. Oggi, arriva come una tegola, l’ennesima, sulla nostra comunità che rischia di perdere una struttura funzionale allo svolgimento di attività turistiche e non solo.
E’ probabile che l’Amministrazione, che lo scorso anno aveva manifestato la volontà di comprarlo, si faccia di nuovo avanti, in caso contrario, credo debba essere aperta una discussione nel paese perché perdere oggi il Palamontepaschi, sarebbe davvero rischioso”.

Piccinelli dunque sembra vedere di buon occhio un eventuale intervento pubblico, cioè da parte del Comune, adombrando invece scenari nefasti, qualora il Comune non si facesse avanti e il “bruco” finisse in mani private. La parola passa ora al sindaco Marchetti e alla sua giunta. Forse una discussione sulla questione sarebbe opportuna.

 

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