CHIUSI; L’AUDITORIUM DELLA DISCORDIA, L’ALLEANZA PD-5S-POSSIAMO NAUFRAGA PRIMA DI NASCERE

giovedì 08th, luglio 2021 / 18:29
CHIUSI; L’AUDITORIUM DELLA DISCORDIA, L’ALLEANZA PD-5S-POSSIAMO NAUFRAGA PRIMA DI NASCERE
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CHIUSI – Le elezioni si avvicinano e nonostante la crisi latente dei partiti (tutti) e l’impasse generale da cui nessuno sembra saperne uscire, qualche sussulto si avverte. Scossette, niente di più. Che però fanno parlare. Per esempio, le forze di opposizione M5S e Possiamo, che sembravano in procinto di stringere un inedito patto con il Pd, si stanno smarcando e da qualche giorno sembrano cercare pretesti per sparare sul sindaco, sulla giunta e anche sulla maggioranza, di cui il Pd fa parte…
Se si tratti di messaggi subliminali per alzare il prezzo della futura collaborazione o di messaggi alla parte avversa per dire “noi siamo sul mercato, non abbiamo sposato nessuna causa” è da verificare. Ma il fatto è che comunque l’alleanza Pd-M5S -Possiamo sembra tutt’altro che solida. Anzia  dirla tutta sembra molto lontana.
Ultima pietra dello scandalo, la vicenda dell’Auditorium La Villetta, che non è una villetta bifamiliare ma un locale scolastico, usato fino ad ora dall’Istituto Professionale, dall’Istituto Comprensivo e da altri sodalizi, in via della Villetta n.3. Praticamente sul retro della vecchia Ragioneria. Il Comune ha emesso un avviso per la concessione dello stesso locale in comodato d’uso. E la cosa ha scatenato la reazione delle opposizioni che vi hanno intravisto l’ennesimo atto di gestione disinvolta del patrimonio pubblico, con il dubbio che la questione sottintenda pure qualche favoritismo. Non solo i Podemos e i 5Stelle, ma anche Giorgio Cioncoloni ex leader della Primavera e adesso tra i promotori del comitato civico “Confronto Aperto” ha preso cappello sulla questione, evocando scenari da “cosa nostra” (parole sue)…
Ovviamente è giusto e sacrosanto che le minoranze tengano gli occhi aperti sulle operazioni dell’aministrazione, soprattutto quando c’è di mezzo il patrimonio pubblico. E’ normale che chiedano chiarezza e trasparenza. Un po’ meno normale è l’evocazione continua e reiterata di fantasmi. L’avviso pubblicato dal Comune parte da una delibera di giunta del 2 luglio. Nella quale si dice chiaramente che qualcuno ha manifestato interesse per l’utilizzo di quel locale. E da questa manifestazione di interesse, è partita a procedura. Che non è una “assegnazione in comodato gratuito” già avvenuta “alla mutina”, ma solo l’inizio di un eventuale procedimento.
Le cose stanno così: la scuola di moda privata che ha sede nel Palazzo delle Logge (davanti al Comune) e che ha utilizzato negli ultimi 2 anni alcuni locali delle scuole superiori chiusine ha manifestato interesse all’utilizzo dell’Auditorium la Villetta. In seguito a ciò il Comune ha aperto la procedura. Fissando tempi stretti, questo sì, ma nei limiti previsti dalla legge. Tempi che riguardano comunque la manifestazione di interesse e non una precisa offerta. O una concessione. Una volta scaduti i termini, anche in presenza di una sola manifestazione di interesse, l’assegnazione dovrà seguire un preciso iter, tramite bando pubblico, prima di arrivare all’assegnazioine.  Niente è già deciso. Pare che anche la scuola superiore abbia manifestato interesse. Quindi i soggetti interessati saranno almeno due… E in ogni caso il Comune ha già concesso all’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi l’uso della sala San Francesco, più accogliente e attrezzata, qualora ne abbia necessità…
Vedremo come andrà a finire, per il momento questa vicenda sembra più la classica tempesta in un bicchiere d’acqua che un “casus belli” di quelli che fanno cadere i castelli e i fortini, di sicuro però sta spostando M5S e Podemos su posizioni più lontane dal Pd, che come sempre tace.
Non può stupire che in campagna elettorale (anche se ancora non ufficialmente dichiarata) forze e soggetti di opposizione cerchino di sfruttare ogni occasione e ogni pretesto per portare acqua al proprio mulino. E’ nell’ordine delle cose e della politica.
Qualcuno ci segnala che i locali in questione, in via della Villetta 3, sono stati utilizzati nel recente passato anche da associazioni connesse in qualche misura con il Professionale, ma di tipo privato, animate da persone che oggi sono in prima linea nella contestazione della procedura comunale. Se la contestazione fosse una sorta di azione di resistenza per mantenere quell’utilizzo non ci sarebbe nulla di cui stupirsi. Sarebbe naturale. Nell’0rdine delle cose, anche questa. Salvo prendere atto del fatto che di verginelle immacolate in questo mondo non ne esistono più. da tempo.
Dei tanti problemi che ha Chiusi (e ne ha), questa vicenda non ci sembra il principale. Sarà bene venirne a capo con chiarezza, ma davvero ci sembra una questione marginale. Stiamo parlando di un “auditorium” dui cui il 99% della popolazione non conosce l’esistenza, con la scuola che ha i locali dentro casa che si è accorta del problema ed ha manifestato interesse all’utilizzo di quei locali solo dopo che la questione è “esplosa sui social”.
“Esplosa” forse è una parola grossa. Diciamo che è scoppiato un petardo che ha messo in crisi la nascente coalizione progressista, ecologista e di sinistra, questo sì…
m.l.
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