CHIUSI, DAL 13 TORNA IL FRECCIAROSSA. E INTANTO IL “CASTELLO ANTI BETTOLLINI” SCRICCHIOLA DA TUTTI I LATI…

CHIUSI, DAL 13 TORNA IL FRECCIAROSSA. E INTANTO IL “CASTELLO ANTI BETTOLLINI” SCRICCHIOLA DA TUTTI I LATI…
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CHIUSI – “Non ci credevate più eh? E invece …”  Ormai Bettollini si diverte. Segna punti sulla sua lavagnetta e aspetta che i cadaveri dei nemici passino sotto il ponte trasportati dalla corrente. Forse a questo “punticino” non ci credeva più nemmeno lui. E invece… Per il terzo anno consecutivo, anche stavolta Trenitalia ha confermato la fermata del Frecciarossa alla stazione di Chiusi. Solito treno, solito orario: alle 8 del mattino per Roma, Napoli, Salerno… alle 21,11 per Firenze, Bologna, Milano… Servizio di nuovo attivo da domenica 13 giugno. 
Data fatidica, perché nella stessa giornata il Comune ha già previsto l’inaugurazione del nuovo Palasport in loc. Pania e l’apertura ufficiale dell’hub vaccinale al Palasport di Poggio Gallina. Probabilmente è un caso, non una cosa studiata. Ma di fatto il 13 giugno sembra proprio “una giornata particolare”, per citare Ettore Scola…
La fermata del Frecciarossa non era scontata, perché la pandemia ha costretto Trenitalia a tagli e restrizioni e molti treni sono stati cancellati. Invece, nonostante le difficoltà, Chiusi resta un punto centrale nei piani turistici di Trenitalia. “La conferma del Treno Alta Velocità rappresenta la prova del grande lavoro che tutto il territorio della Provincia di Siena e del Trasimeno in Umbria hanno costruito in sinergia affinché questo risultato fosse possibile” scrive il sindaco chiusino Bettollini che ringrazia “tutte le amministrazioni comunali che hanno creduto in questo progetto, l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, l’Amministratore Delegato di Trenitalia, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per l’enorme vicinanza e collaborazione per mantenere attivo il servizio AV su Chiusi e con lui l’Assessore Regionale ai Trasporti Stefano Baccelli”. 
“Per il terzo anno consecutivo – continua Bettollini –  il Treno Alta Velocità ci permetterà di incrementare l’appeal turistico di un territorio che come sappiamo rappresenta un sogno di vacanza e bellezza in tutto il mondo. Abbiamo tutte le carte in regola per ottenere grandi risultati, ma per farlo sarà ancora una volta necessario un lavoro sinergico che metta al centro la promozione e la valorizzazione delle bellezze e attrattività” . E quel riferimento-ringraziamento esplicito a Giani, all’assessore regionale, ai comuni limitrofi toscani e umbri è anche una “stilettata” a quanti in questi mesi lo hanno dipinto come un sindaco isolato che ha isolato la città di Chiusi dal resto del mondo…
E in effetti, nessuno dei suoi predecessori negli ultimi 15 anni, o dei sindaci limitrofi può vantare un risultato simile, come risultato di area, che non è certo venuto per caso o solo per congiunzioni astrali favorevoli, ma è frutto si impegno e lavoro, di relazioni. Così come è un ottimo risultato “di area” l’apertura imminente del Centro Vaccinale Territoriale che darà una spinta decisiva alla vaccinazione di massa e quindi all’uscita dall’emergenza Covid di Chiusi e del sud senese…
Il silenzio sull’hub vaccinale, sul Palasport, sul Frecciarossa del gruppo dirigente Pd è “assordante” ed è sintomo di imbarazzo: è un po’ più complicato di fronte a operazioni del genere, sostenere che il sindaco andava cambiato. E il “castello” costruito dalla segretaria Cardaioli per sostenere tale tesi si sta sgretolando come lo stesso Pd.
Ci sono ex candidati podemos (Piergiorgio Mencarelli, per esempio) che irridono le polemiche sollevate dalla consigliera Lottarini sulla consegna dei sacchetti della raccolta differenziata da parte del sindaco e del vicesindaco, vista come un’azione tendente a farsi propaganda, il che vuol dire che l’area Possiamo è tutt’altro che unita. Poi, a difendere gli amministratori scesi in campo direttamente e di persona nella con segna dei sacchetti è stato, oggi, l’assessore Micheletti, uno dei “papabili” alla successione di Bettollini, e anche questo è un altro segnale di “scollamento” del castello di cui sopra.

Ma non è finita. Ieri anche la consigliera M5S Bonella Martinozzi ha postato una dichiarazione alquanto sibillina:  “Il M5S è uno stato d’animo, è libertà. Osservate ciò che è accaduto a Chiusi negli ultimi dieci anni e ciò che sta accadendo adesso. Segreterie che impongono alleanze a sinistra e a destra, creando spaccature. Nel M5S sono i gruppi locali che decidono come agire, quali alleanze stringere ed a quali condizioni. Non chiedetemi perché sono grillina. Chiedetevi, piuttosto, perché non lo siete voi e perché accettate di subire imposizioni dalle segreterie di partito.

Ricordatevi che solo chi ha le mani libere, può liberamente intraprendere una strada senza scendere a patti, a compromessi.
E noi vogliamo avere le mani libere per scegliere insieme ai cittadini, per affrontare i problemi irrisolti, quegli stessi problemi che coloro che hanno governato a Chiusi per anni ed anni si ripromettono di risolvere ora ma che non hanno mai affrontato quando potevano farlo!
Il M5S a Chiusi ha mantenuto la sua integrità, la sua dignità, la sua coerenza”. 
Non è del tutto chiaro a chi sia rivolto il messaggio. Sembra che Bonella Martinozzi parli soprattutto ai suoi (e saremmo curiosi di sapere chi sono e quanti sono, perché da anni non si ha più percezione, al di là dell’azione consiliare della stessa Martinozzi e di Bruna Cippitelli, di una presenza visibile, riconoscibile, organizzata a livello locale, del Movimento 5 stelle), ma forse parla anche al Pd e  a chi forse ai piani più alti spinge per l’alleanza con il Pd.
I politica le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti, e se uno dice “solo chi ha le mani libere, può liberamente intraprendere una strada senza scendere a patti, a compromessi” significa che le alleanze non le vuole fare. Perché le alleanze sono “patti” e “compromessi” per definizione…
Ovviamente ogni posizione è legittima.  Ma con i Podemos frantumati quanto e più del Pd, con i 5 Stelle che si “sfilano”, con chi andrà a parlare e a stringere patti Simona Cardaioli per conto del Pd? Il partito di maggioranza rischia di ritrovarsi davvero isolato e con il cerino in mano, senza stampelle cui appoggiarsi. E con un Bettollini giubilato che sta portando a casa risultati e punti a favore della città.
Con le posizioni di Daria Lottarini e anche quelle di Bonella Martinozzi sembra difficile, oggi, ipotizzare una coalizione Pd-Podemos- M5s e… se salta tale ipotesi cosa succede? chi rimane al Pd come possibile alleato? Italia Viva? E quale prezzo fisserà Scaramelli? Se alla fine rimanessero solo Italia Viva e magari Marco Nasorri come potenziali partners, che operazione avrebbe fatto il Pd chiusino, scaricando Bettollini? Ai posteri l’ardua sentenza…
m.l.
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