CHIUSI, IL PD ESCE ALLO SCOPERTO. PRONTO IL PATTO COL DIAVOLO. MA REGGERA’?

lunedì 10th, maggio 2021 / 16:35
CHIUSI, IL PD ESCE ALLO SCOPERTO. PRONTO IL PATTO COL DIAVOLO. MA REGGERA’?
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI – E alla fine anche il Pd il ragno dal buco lo ha tirato fuori. L’annuncio lo ha dato oggi la giornalista Francesca Campanelli, annunciando nel tg di Nti delle 12,00, una intervista che andrà in onda questa sera, sulla stessa emittente alla segretaria Simona Cardaioli. Facendone il riassunto e proponendo uno stralcio dell’intervista, la conduttrice di NTI lancia la bomba, che poi è una bombetta, anzi una… “miccetta”, nel senso che la cosa era nota da tempo, e non è certo un fulmine a ciel sereno. La notizia è che il Pd ha deciso che “non ci sarà un secondo mandato Bettollini” (non con il Pd almeno) e che  il partito di maggioranza chiusino punta a costruire una “grosse coalition” di centro sinistra, con Italia Viva, se ci sta, ma anche con le due attuali forze di opposizione. Ovvero M5S e Podemos. La stessa giornalista, interpretando le parole di Simona Cardaioi, indica anche il nome del possibile candidato a sindaco della nuova santa alleanza: Chiara Lanari, già assessore con Scaramelli e vicesindaco di Bettollini, al momento nello staff dell’assessorato alla cultura della Regione Toscana. Quindi, da parte del Pd, nessuna concessione alla proposta avanzata da Scaramelli, per una lista civica, senza simboli di partito e con un imprenditore candidato. Meglio un esponente della politica. E Chiara Lanari sarebbe la “figura ponte”, l’unica capace di mettere tutti d’accordo e non scatenare veti incrociati, ma anche figura con buone entrature in Regione. Cosa che non guasta, nella logica del Pd.

Simona Cardaioli, già nello spezzone di intervista mandato in onda da NTI definisce sia il M5S che Possiamo “due forze di sinistra”. Possiamo in effetti il termine “sinistra” ce l’ha anche nella denominazione sociale. Sul M5S chiusino qualche dubbio invece permane. Sia per la storia personale delle due consigliere comunali, sia per le posizioni assunte dal Movimento sia prima della campagna elettorale del 2016, sia durante che nei 5 anni di legislatura, sempre controvento rispetto al Pd locale, tranne – se vogliamo andare a vedere il pelo nell’uovo – sul caso Acea, quando i 5 Stelle pur appoggiando il Comitato Aria e criticando il sindaco e la giunta, non presero mai una posizione netta, facendo arrabbiare non poco alcuni esponenti del Comitato stesso, in precedenza vicini o organici al movimento (vedi Romano Romanini, Fiorani o Lucia Lazzeri Contini).

Insomma quella che si profila, secondo l’intervista della segretaria del Pd chiusino è una alleanza-coalizione inedita e larga, tra il partito di maggioranza, le due forze di opposizione e la costola di Italia Viva fuoriuscita da Pd… Roba che se si dovesse giudicare dal pregresso, sta in piedi come una macchina con la carrozzeria legata con lo spago…  Una squadra fatta da giocatori che se le sono dette di tutti i colori per 5 anni, che se le sono anche date di santa ragione, che non hanno mai smesso di guardarsi in cagnesco e non hanno mai risparmiato battute acide reciproche anche tra coloro che il patto lo firmeranno.

La politica fa miracoli, i 5 Stelle sono passati in men che non si dica dalla alleanza con Salvini e la Lega all’alleanza con il Pd. Poi dal “via dall’Euro” all’appoggio al governo Draghi. Quindi tutto può succedere.  In questo caso i 5 Stelle passerebbero dalle accuse di malversazione congenita al sistema di potere Pd in Toscana (sui rifiuti, sulla gestione dell’acqua ecc.) sostenute anche a livello locale ad una coalizione con chi a detta loro faceva parte d quel sistema marcio e malato. E anche i Podemos, dopo aver sostenuto alle regionali la lista Fattori, senza voto disgiunto anche per Giani presidente, perché Giani non era votabile, entrerebbero in coalizione con il partito che ha sostenuto Giani e Bezzini e con un candidato a sindaco vicinissimo allo stesso Giani. Quando si dice idee chiare e posizioni coerenti.

Il Pd, probabilmente ha capito che non ha più i numeri per governare da solo e che i voti di Scaramelli potrebbero non bastare a puntellare la baracca, così pur di sbolognare Bettollini adesso è pronto fare il patto col diavolo, cioè con i suoi stessi detrattori, sia pure in nome di una presunta aderenza alla linea nazionale.

Certo la candidatura eventuale di Chiara Lanari più che un elemento di garanzia e di equilibrio, sembra essere solo quella che garantisce meno fibrillazioni. Non è una figura invisa a nessuno. Non si è mai esposta più di tanto. Viene da chiedersi se mai perché a pochi mesi dalla chiamata in Regione in un ruolo ben retribuito, sia disponibile (ammesso che lo sia) ad un ritorno al paesello… Ma questo si vedrà più avanti. Così come si vedrà quale sarà la reazione-risposta di Stefano Scaramelli alla bocciatura del suo progetto. Cioè se il suo “mai coi 5 Stelle” diventerà un “si può fare”, pur di non rimanere isolato, col cerino in mano.

La squadra che si appresta dunque ad affrontare la sfida elettorale e il prossimo campionato 2021-26, al di là dei candidati che scenderanno in campo ad ottobre, adesso vede una rosa composita, piena di gente che nello spogliatoio neanche si parla. Schema 3-5-2:  la segretaria Pd Cardaioli in porta, ultimo baluardo, poi pacchetto difensivo con Del Re, Agostinelli e Sonnini a fare la diga; sugli esterni, a destra Martinozzi e a sinistra Lottarini. In mezzo Nasorri in regia, Micheletti e il referente di Italia Viva Canini nel ruolo di mezzala;  Lanari di punta e Luca Scaramelli a supporto. Allenatore Paolo Scattoni, con Lino Pompili. direttore tecnico. Serve esperienza per gestire uno spogliatoio così.

Se salta l’apporto di Italia Viva, pronti ad entrare Bruna Cippitelli che predilige giocare sulla destra e Paolo Giglioni centrocampista di contenimento e di raccordo, che ama giocare da fermo… Il partito cambia nome, bandiera, segretari, sindaci, alleati, ma lui non si sposta. Una squadra che al confronto la Fiorentina allestita da Pradé e che da tre anni si batte per non retrocedere, sembra il Real Madrid.

Noi ci scherziamo, ma c’è poco da scherzare. Se l’eventuale aggregazione civica trasversale può sembrare una minestra riscaldata e ormai un po’ acida, messa in tavola da gente che non si è mai arresa (e questo è un punto di merito), ma ha passato la sessantina e da 30 anni e più  propone sempre la stessa soluzione, l’alleanza Pd-M5S-Podemos-Italia Viva (se ci sta) rischia di di fare la fine della maionese che impazzisce alla prima cucchiaiata incerta…

Auguri Chiusi!

m.l.

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Consorzio di bonifica
Mail YouTube