TRASIMENO, ORA E’ LA LEGA A PUNTARE SULL’OSPEDALE UNICO

TRASIMENO, ORA E’ LA LEGA A PUNTARE SULL’OSPEDALE UNICO
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“Quello che la sinistra per anni ha promesso senza mantenere, lo realizzeremo noi grazie alla Giunta Tesei, compreso il polo unico del Trasimeno… Confidiamo che i sindaci di oggi siano più coraggiosi, come alcune delle loro recenti dichiarazioni ci fanno sperare, e condividano quindi le richieste della Lega al di là dell’appartenenza politica e dei campanilismi che troppo spesso hanno penalizzato il Trasimeno”.

Così affermano il Senatore della Lega, Luca Briziarelli e il Consigliere regionale Eugenio Rondini.

Per i due esponenti leghisti il Trasimeno è al di sotto di tutti i parametri previsti per i servizi da assicurare ai cittadini. La situazione dell’emergenza-urgenza, della medicina del territorio e della rete ospedaliera è palese. L’approvazione del prossimo “Piano sanitario regionale” sarà l’occasione per dare finalmente quelle risposte che da tempo la cittadinanza aspetta. Sulla carta l’Umbria è addirittura sovradimensionata rispetto a quanto previsto dal Dm Balduzzi, ma in realtà squilibri e scelte politiche non razionali  compiute nel tempo, hanno fatto sì che interi territori rimanessero indietro e il Trasimeno è proprio uno di questi”.

Briziarelli e Rondini promettono che “come Lega chiederemo che sia mantenuta nel “Piano sanitario” l’indicazione del polo unico che dopo la realizzazione dell’ospedale di Branca, di Pantalla e dell’annunciato completamento dell’ospedale unico a Narni e Amelia, concretizzerebbe con quasi vent’anni di ritardo, l’unica scelta razionale compiuta dal centro sinistra, ossia quella di assicurare ad ogni territorio un nosocomio attrezzato, funzionale e in rete con le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni”.

Quindi adesso è la Lega a riprendere in mano la bandiera del’Ospedale unico del Trasimeno. In mancanza di idee, tanto vale prenderne a prestito qualcuna degli altri.

Nel frattempo, cioè nell’attesa che il polo unico venga realizzato, il partito della governatrice Tesei afferma che “sarà indispensabile garantire la piena funzionalità sul piano delle strutture, delle attrezzature e del personale per quanto riguarda l’ospedale di Castiglione del Lago e a Città della Pieve la presenza di un presidio di area disagiata”. Altra richiesta sarà quella di “integrare in maniera congrua tutto il territorio del lago, e in particolare le aree che presentano meno collegamenti, alla rete di elisoccorso che su proposta della Lega sarà realizzata dalla Regione ponendo fine a uno dei record più negativi per l’Umbria, ossia l’essere rimasta l’unica realtà italiana a non essere dotata di tale servizio”.

Per anni – fanno sapere Rondini e Briziarelli – “si è sopperito a questa assenza attraverso una onerosa convenzione con le Marche dalla scarsa utilità, vista la difficoltà di superare gli Appennini in caso di maltempo”. Altro impegno assunto dai due esponenti della Lega quello di “potenziare la rete di medicina del territorio che dovrà operare in sinergia e piena integrazione con quella ospedaliera. In tal senso presenteremo un Atto di indirizzo in tutti i consigli comunali, nel consiglio dell’Unione dei Comuni e in quello regionale che confidiamo possa essere sostenuto all’unanimità”. Il 25 gennaio prossimo, la Lega terrà una consultazione web dei propri iscritti e delle proprie strutture territoriali, per poi presentare il progetto alla Regione nelle prossime settimane.
L’assessore Coletto, appena sbarcato in Umbria dal Veneto, tra le prime cose che disse, affermò che “non si può pensare di avere tutti l’ospedale sotto casa”, Ora la Lega, il suo partito, sembra aver cambiato idea assumendo come scelta strategica quello che era stato uno dei cavalli di battaglia della sinistra del Trasimeno, poi azzoppato da un lato da diatribe campanilistiche e dall’altro dal potere centrale umbro che privilegiò territori più forti dal punto di vista economico, politico ed elettorale. Nei pressi di Villastrada, una decina di anni fa era già stata individuata e picchettata l’area, l’ospedale unico sembrava cosa fatta, sarebbe sorto a metà strada tra Città della Pieve e Castiglione del Lago e a pochissimi km da Paciano e Panicale, in posizione baricentrica rispetto al territorio interessato e non lontano dalla strada per Perugia…
Ma prima Maria Rita Lorenzetti, poi Catiuscia Marini invece della classica prima pietra, ci misero una pietra sopra.
Sappiamo colme è finita anche la loro stagione. Ma certo, per il Pd dell’area del Trasimeno sarebbe uno smacco se l’ospedale unico dovesse realizzarlo la giunta a trazione leghista. Una giunta che, come quelle di centrosinistra, sembra voler continuare a ragionare comunque in ottica solo umbra senza tener conto, per esempio, della vicinanza degli ospedali toscani di Nottola e della Fratta coi quali potrebbe essere trovata qualche forma di integrazione (che già sussiste nei fatti).
Cambiano i suonatori, ma la musica più o meno è sempre la stessa. E sempre più stonata.
Nella foto: il rendering dell’ospedale unico del Trasimeno che doveva sorgere 10 anni fa… 
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