ANCHE SCARAMELLI LANCIA L’ALLARME: “LA SANITA’ PUBBLICA NON TRASCURI LE PATOLOGIE EXTRA COVID!”

martedì 17th, novembre 2020 / 11:29
ANCHE SCARAMELLI LANCIA L’ALLARME: “LA SANITA’ PUBBLICA NON TRASCURI LE PATOLOGIE EXTRA COVID!”
0 Flares 0 Flares ×

E INTANTO IN TOSCANA ARRIVANO TAGLI ALLA GUARDIA MEDICA NOTTURNA…

CHIUSI – “E’ corretto che in questa fase la massima attenzione sia destinata ai malati Covid. Ma il sistema sanitario pubblico non può dimenticare le altre malattie. Dovremo vivere in questa situazione ancora diversi mesi. Ictus, infarti, patologie tempo dipendenti, tumori o malattie psichiatriche, solo per fare alcuni esempi, esistono oggi come ieri. E se trascurate rischiano di fare maggiori vittime”. Ecco il rovescio della medaglia dell’emergenza Covid. La frase riportata tra virgolette è di Stefano Scaramelli, che fino a settembre era il presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana e ora è vicepresidente del Consiglio Regionale. Dunque è una voce autorevole. Scaramelli sa come si fa politica, sa quali corde toccare per agganciare consensi e spesso le sue prese di posizione hanno proprio il consenso come scopo principale. Ma in questo caso ha ragione, e fa bene a lanciare l’allarme per l’indebolimento delle cure per tutte le patologie extra covid. Noi, lo scriviamo da sempre, fin dalla prima fase. Lo abbiamo ripetuto, più volte anche in queste ultime settimane:

Domenica scorsa scrivevamo: “Il covid è terrible e sugli anziani colpisce duro, perché sono più deboli, spesso affetti da altre malattie, hanno difese immunitarie più basse… Ma non si può escludere che molte morti siano dovute all’assenza o rarefazione delle cure per le patologie normali e preesistenti, sia a domicilio che nelle strutture ospedaliere o della sanità territoriale, “sequestrate” o ridotte ai minimi termini per rispondere all’emergenza covid. I dati ci dicono che all’emergenza covid se ne sta aggiungendo un’altra, che è quella di assicurare comunque assistenza e cure anche a chi il covid non ce l’ha, ma magari ha problemi oncologici o cardiaci, o il diabete, l’ipertensione, la depressione…“.

Giovedì 12 novembre nel presentare l’iniziativa lanciata da Milano dal nostro amico e collaboratore Alessandro Lanzani sottolineavamo proprio come “Medicina Solidale” (questo il nome dell’iniziativa) sia “un servizio di consulenza medica on line, aperto gratuitamente a tutti coloro che necessitano di consulti medici nelle aree di medicina generale, ortopedia, patologie croniche come diabete ipertensione obesità ipercolesterolemia. Insomma anche solo per controllare una lastra, leggere un referto, avere un consiglio… Tutte cose che di questi tempi con la depressione che incombe e i reparti ospedalieri normali chiusi o ridotti ai minimi termini, per dare priorità all’emergenza covid, possono risolvere un problema e dare una parola di conforto. Anzi un conforto concreto. Che è più di una parola”.

Anche alla nostra redazione arrivano segnalazioni, ogni giorno, da parte di cittadini che lamentano difficoltà ad accedere a visite, prestazioni o cure nelle strutture sanitarie pubbliche che, messe sotto pressione dal Covid, stanno riducendo o sospendendo molte attività, e quelle ancora attive vedono tempi di risposta abbastanza lunghi. Alcune associazioni locali come il gruppo Fb “Sosteniamo Nottola” hanno sollevato il problema.

I dati del Ministero della Salute sulle morti in eccesso tra settembre e novembre confermano questa emergenza nell’emergenza. A Perugia, per esempio le morti in eccesso causate da covid sono state la metà del totale del periodo. Questo significa che si muore di più anche per patologie extracovid.

Intanto, a conferma di quanto detto fin qui, in Toscana “In piena emergenza Covid19, arrivano i tagli ad un servizio fondamentale per i cittadini come è la continuità assistenziale notturna, la cosiddetta guardia medica”.

Lo denuncia la FISMU, Federazione Italiana Sindacale Medi Uniti: “Dalle ore 24 alle 8 l’assistenza sarà solo una consulenza telefonica il che produrrà accessi impropri nelle strutture ospedalieri e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso”.

Secondo la Fismu, “Il servizio di guardia medica è strategico sul territorio e viene organizzato appunto per garantire l’attività assistenziale per l’intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana come continuità di assistenza nelle cure primarie, da assicurare senza soluzione di continuità”, ciò è menzionato proprio fra gli adempimenti dei Livelli Essenziali di Assistenza-LEA. Lo stesso ‘Patto per la salute’ per gli anni 2014-2016 invitava a tenere distinti la continuità assistenziale e l’emergenza per assicurare percorsi differenziati coerenti con l’assistenza in emergenza urgenza e per la gestione dei codici di minore gravità (…). La condizione di pandemia può legittimare un completo stravolgimento dell’orario lavorativo, come contrattualmente stabilito, oltre che lasciare i cittadini di interi territori spesso disagiati da un punto di vista orogeografico, senza la consueta risposta assistenziale della Guardia Medica? Sul piano pratico poi, non è fatalmente prevedibile che l’interruzione della continuità dell’assistenza alle ore 24 crei tutti i presupposti per un sovraccarico del 118 prima e dei Pronto Soccorso?” Sempre secondo la citata organizazione sindacale, appare piuttosto palese come il problema del Covid19 possa rappresentare un pretesto per introdurre un modello assistenziale diverso… che, individuato come lecito nel particolare contesto legato allo stato emergenziale in cui ci troviamo, non può che ritenersi invece del tutto illegittimo in quanto non esiste alcun riferimento normativo che lo contempli”.

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube