CHIUSI: PD, BETTOLLINI VINCE ANCHE IL SECONDO ROUND. LA LINEA CARDAIOLI MESSA IN MINORANZA ALLO SCALO. LA BASE CHIEDE LA RICUCITURA…

CHIUSI – E anche il secondo round, nei circoli Pd, lo vince Bettollini. O meglio lo vince la volontà di ricucire lo strappo e andare avanti insieme. Dopo Chiusi Città, anche il circolo di Chiusi Scalo si è pronunciato a larghissima maggioranza in questo senso. Presenti una venticinquina di iscritti, compresi gli assessori, il capogruppo, la segretaria del’Unione comunale e i segretari di altri circoli. Non una adunata oceanica, ma gli iscritti al Pd sono ormai un numero esiguo e quindi il parterre messo insieme per l’occasione non è disprezzabile.
E come nel circolo del centro storico, anche allo Scalo hanno parlato militanti che di solito non lo fanno. Ma che stavolta hanno avvertito la necessità di dire la loro, perché amareggiati dalla situazione creatasi nel partito e determinati a riportare gruppo dirigente e sindaco sul binario del confronto e del lavoro comune. Il giudizio sull’operato dell’amministrazione – sindaco e assessori – e sui risultati raggiunti è stato pressoché unanime e positivo. Solo Paolo Scattoni, che a dire la verità anche nella recente campagna elettorale aveva dichiarato il proprio voto per un partito diverso e concorrente del Pd – ha posto l’accento su alcune difficoltà della città come il calo demografico e alcune scelte a suo dire errate come il palasport a Pania o la questione Acea e si è espresso contro la ricucitura con Bettolini e una sua eventuale ricandidatura a sindaco. Ma anche lui è apparso meno tranchant, almeno nei toni, rispetto ad altre occasioni.
L’ex vicesindaco Gianluca Sonnini e Claudio Del Re non hanno risparmiato qualche frecciatina al sindaco e alla sua stagione, sottolineando sostanzialmente che “il partito non è un albergo dove si entra e si esce quando ci pare”, ma anche loro non si sono messi del tutto di traverso rispetto all’ipotesi di rimettere insieme i cocci e ripartire con Bettollini.
Il grosso degli interventi, partendo proprio dal giudizio positivo sull’amministrazione, è stato decisamente a favore della ricomposizione del quadro e del rapporto con il primo cittadino, auspicando che possa essere proprio Bettollini a guidare il centro sinistra alle elezioni 2021. Ma prima di tutto che dentro il Pd si torni a “parlarsi” serenamente e non l’un contro ‘altro armato.
In questo senso la linea (sarebbe più corretto dire l’atteggiamento, più che la linea) tenuta in questi due mesi dalla segretaria Cardaioli è stata sconfessata e ribaltata, piuttosto clamorosamente. E infatti la stessa Cardaioli ha usato toni meno rigidi e più concilianti, prendendo atto del pronunciamento degli iscritti. A questo punto la componente interna al Pd che puntava a chiudere la stagione Bettollini, nei primi due circoli, quelli peraltro più importanti, è stata messa in minoranza. Una delle “condizioni” cui il sindaco accennò in Consiglio Comunale, per poter rientrare nel partito, si sta cominciando a verificare.
La base del Pd non vuole la rottura. E probabilmente nemmeno le primarie tra Bettollini e altri candidati. Tutto ciò è anche un invito allo stesso Bettollini a lasciarsi alle spalle i risentimenti, ad ammettere qualche errore e a rimettersi a disposizione. Questo è emerso nei circoli di Chiusi Città e Chiusi Scalo. Piuttosto robusto in questo senso – racconta chi c’era – l’intervento del tesoriere Enzo Bittoni, così come improntato alla linea della “ripartenza tutti insieme” è stato quello di Andrea Micheletti.
Stasera tocca a Montallese. Ed è facile prevedere che sarà il 3-0 per Bettollini che nella frazione gioca in casa e ha lo zoccolo duro dei suoi sostenitori. Lunedì e martedì saranno chiamati a pronunciarsi i circoli di Montevenere e Macciano, ma la partita della consultazione degli iscritti sembra ormai segnata. Prima di tirare le somme sarà bene aspettare comunque la fine del giro.
Già adesso però, sia Bettollini, sia la segretaria Cardaioli e il gruppo dirigente del Pd, dovranno trarre delle conclusioni. Il sindaco non può deludere (o eludere) la volontà della base del partito che ne chiede il ritorno convinto nei ranghi; la segretaria e gli altri dirigenti non potranno ignorare che il corpo attivo del partito la pensa diversamente da loro. In casi del genere, in passato, le dimissioni e un cambio di manico sarebbero state inevitabili e immediate. Qualcuno le avrebbe chieste, di sicuro. E non è detto che non succeda.
Simona Cardaioli in questi mesi ha tenuto un atteggiamento funzionariale, burocratico, con una rigidità da Pcus brezeneviano e Bettollini si è messo sull’Aventino, estraniandosi del tutto dalla vita del Pd, considerandosi un esiliato. O autoesiliato.
Ma nelle due assemblee di circolo fin qui svoltesi, la base ha dato una lezione di stile ai propri vertici. Da segnalare infatti – sempre stando al racconto dei presenti – “il clima disteso, i toni pacati e la discussione molto libera”. Cosa questa che lascia aperti margini di ricomposizione, senza rattoppare uno strappo facendone un altro.
Come abbiamo scritto ieri, dopo l’assemblea di Chiusi Città, ribadiamo a maggior ragione dopo l’assemblea dello Scalo, che nonostante tutti i limiti strutturali e i difetti di fabbrica e di conduzione del Pd, questo passaggio si sta rivelando importante, decisivo e anche più “libero” di quanto si potesse immaginare alla vigilia. Il Pd non è guarito, non è senza peccato, sta perdendo voti come un colabrodo, ma nessun’altra forza politica locale ha mai fatto e forse mai farà una cosa del genere.
m.l.
Io c’ero e non è andata proprio così. Cambia informatore.
Spiegaci te come è andata allora
Le consultazioni sono importanti,ma spesso il problema e’ quello se si abbia una vero candidato alternativo,credibile e condiviso….altrimenti e’ meglio avviarsi verso piu’ miti consigli.
Lo farò come sempre su chiusiblog.it. Per me l’incontro poteva essere trasmesso via fb così tutti si potevano fare un’opinione.
Paolo, non sono d’accordo: trasmettere su fb un dibattito interno ha poco senso. Simona non cerca la visibilità, vuole un dibattito senza condizionamenti; mettersi “in piazza” avrebbe significato fare un’assemblea popolare, mica una riunione di partito. Cominciamo a delimitare i luoghi dove si svolgono i riti democratici: gli iscritti hanno diritto di parlare e di esprimersi in situazioni e contesti che sono deputati all’espressione. Mica si fa una diretta fb su una discussione in famiglia, o no? Se poi si vuol fare uno show, si ingaggia uno showman professionale e si gli si da’ il via. Trovo che il PD chiusino si stia muovendo correttamente, senza tanti strombazzamenti. Alla fine saranno rese note (o meno) le conclusioni. Ma il dibattito interno è e sarà salvo.
Ma che giornalismo è questo, fare il resoconto di una cosa a cui non si è assistito solo per sentito dire da qualcuno, ma per favore. Anche per Chiusi Scalo io ho sentito cose diverse da ciò che riferisci. Fai il bravo Lorenzoni scrivi di qualche grosso cinghiale che attraversa la strada che su quello possiamo essere certi tutti.
X Enzo Sorbera. Una riunio di famiglia no, ma per una iniziativa politica si. Aiuta ad evitare l’utilizzo strumentale di un’informazione troppo spesso strumentale.
X Remo. E quali sarebbero ”i più miti consigli” quelli di far finta che non sia successo nulla e presentare alle prossime elezioni chi si sia dimesso dal PD ? E’ un ”mite consiglio” questo ? Per continuare a campare così forse è un consiglio, ma gli uomini politici non sono solo quelli che per la finalità di preservarsi abbassano la testa e fanno mille contorsioni perche sperano che domani vada meglio di oggi,anzi, sono quelli che danno battaglia perchè convinti delle proprie idee.Quanto a questo bailame che la classe politica ha scatenato per il semplice motivo che ”non ha attributi e cultura politica” l’unico che si frega le mano quando sente e quando vede tutte queste crepe è solo uno:
Italia Viva che prepara la bilancia da pesca…l’ho detto più di una volta e lo ripeto,ben sapendo che non ci voglia uno scienziato.
Io noto che le tue cronache sulle vicende politiche chiusine sono acrimoniose nei confronti dell’attuale gruppo dirigente PD, in primis nei confronti della Segretaria PD di Chiusi. Ogni qualvolta il gruppo dirigente del PD locale promuove iniziative autonome come soggetto politico collettivo, le contesti come un reato di lesa maestà consumato nei confronti di una certa autorità amministrativa monocratica. Le tue cronache mi sembrano parziali o quantomeno in completa osmosi con chi presumibilmente ti informa. Non è il derby della Mole o della Madunina quello che si sta svolgendo nel PD ma un confronto serrato ed una buona pratica democratica. Il tempo del plebiscitario Uomo solo al comando è finito nel PD e qualcuno vorrebbe confrontarsi dentro il Partito! È un tradimento, oppure è la voglia di definirsi noi e non io! Se in questi anni si fosse perseguita più frequentemente questa pratica non mi troverei a scriverti! Se tu fossi più sereno ti accorgeresti che nessuno vuole escludere nessuno dentro il PD, come forse in passato è accaduto!
Paolo Giglioni, ma quando mai è successo? e quali iniziative autonome ha promosso il Pd? In questo caso ho scritto il contrario: “Ma nelle due assemblee di circolo fin qui svoltesi, la base ha dato una lezione di stile ai propri vertici. Da segnalare infatti – sempre stando al racconto dei presenti – “il clima disteso, i toni pacati e la discussione molto libera”. Cosa questa che lascia aperti margini di ricomposizione, senza rattoppare uno strappo facendone un altro.
Come abbiamo scritto ieri, dopo l’assemblea di Chiusi Città, ribadiamo a maggior ragione dopo l’assemblea dello Scalo, che nonostante tutti i limiti strutturali e i difetti di fabbrica e di conduzione del Pd, questo passaggio si sta rivelando importante, decisivo e anche più “libero” di quanto si potesse immaginare alla vigilia. Il Pd non è guarito, non è senza peccato, sta perdendo voti come un colabrodo, ma nessun’altra forza politica locale ha mai fatto e forse mai farà una cosa del genere”.
Mi pare che sia un attestato di stima, il riconoscimento di un valore, non una contestazione acrimoniosa… Sbaglio? Quanto a chi debba candidare il Pd credo spetti al Pd deciderlo, nelle forme previste o che riterrà più opportune. Anche in questo caso mi pare però che il partito inteso come insieme degli iscritti, una indicazione la stia fornendo. Anche piuttosto precisa e pressoché univoca.
È molto singolare che un non iscritto come te voglia dirmi come stare nel Partito e soprattutto voglia dirmi o resocontarmi di qualcosa che non ha vissuto di persona ma per sentito dire. Che il Partito si stia confrontando in modo sereno non aspettavo che me lo dicessi te! Te lo dico perché assurgi a Segretario Ombra. Questo confronto e questo dibattito lo ha voluto in primis la Segretaria e tutto il gruppo il gruppo dirigente e permettimi con un po di modestia anche chi ti scrive, ribadisco un concetto il PD è di tutti quelli che si vogliono confrontare realmente.
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Paolo Giglioni condivido le tue considerazioni, purtroppo ci troviamo a discutere con uno che scrive gli articoli per sentito dire. Probabilmente siamo noi che gli diamo troppa importanza, perché una cosa è avere un’opinione, altro è scrivere considerazioni a senso unico dando come certezze cose che, appunto, ha sentito dire.
No, non per sentito dire, ma sentendo le persone. E’ diverso. (e infatti non ho letto rettifiche o smentite da parte d chi c’era. Mi sono sfuggite?)
Io c’ero e ho smentito. Spero che escano presto i verbali tenuti d Simona Cardaioli e così si spera che si possa cominiciare mettere in pratica la strategia per i confronti con forze politiche ed espressioni civiche.
hai detto che non è andata proprio così, ma non hai detto come è andata
Ho pubblicato un post su chiusiblog. È l’ultimo pubblicato. Lì trovi anche un link sul testo del mio intervento.
e infatti nell’articolo si dice che tu hai fatto un intervento controcorrente. Dove sarebbe la lacuna?
“No, non per sentito dire, ma sentendo le persone. E’ diverso. (e infatti non ho letto rettifiche o smentite da parte d chi c’era. Mi sono sfuggite?)”
Hai avuto una smentita immediata da Paolo Scattoni che era presente, e hai il coraggio di scrivere un commento così. Più faziosità di così è impossibile.
dove l’hai letta?