CRISI PD-BETTOLLINI, LE POSIZIONI DI PODEMOS E 5 STELLE. CHIESTO UN DIBATTITO CONSILIARE

martedì 04th, agosto 2020 / 19:18
CRISI PD-BETTOLLINI, LE POSIZIONI DI PODEMOS E 5 STELLE. CHIESTO UN DIBATTITO CONSILIARE
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CHIUSI – La querelle Pd-Bettollini sta diventando un ballo a cui nessuno vole rinunciare. Ma è normale che sia così. Se il partito di maggioranza implode e perde il suo pezzo più pregiato, o comunque la figura che nel bene e nel male si è esposta per 5 anni più di qualsiasi altro mettendo la propria faccia  (e anche la propria fascia) su tutte le vicende della città, svolgendo il ruolo di sindaco e al tempo stesso di supplenza di un partito totalmente assente, è assolutamente inevitabile che i detrattori del personaggio soffino sul fuoco e le opposizioni cerchino di dimostrare che avevano ragione a criticare il primo cittadino. Solo che, adesso la questione non è più solo una partita interna al pd. Sta diventando una partita collettiva, cui tutti vogliono partecipare, un po’ come la “tripartita” fra i terzieri alla Festa dell’Uva e del Vino, e come nella disputa festaiola, anche in questo caso la confusione in campo è parecchia e non si capisce bene chi fa gol e a chi lo fa.

Al momento sembra di assistere ad un Bettollini contro tutti. E rispetto al passato – vedi il caso Acea – stavolta il sindaco ha contro anche il suo partito, anzi il suo ex partito, perché come ormai è arcinoto, domenica scorsa Bettollini il Pd lo ha salutato. E oggi ha postato sul suo profilo facebook, un messaggio i cui ribadisce che andrà avanti senza alcuna tessera di partito e ringrazia gli assessori che lo accompagneranno fino alla fine del mandato.

Dicevamo che vogliono giocare tutti e infatti ci hanno messo un po’, ma oggi sono uscite alche le prese di posizione ufficiali dei Podemos e dei 5 Stelle. 

La lista Possiamo scrive: “Possiamo Sinistra per Chiusi esprime sconcerto e preoccupazione per l’evolversi della situazione che si sta determinando all’interno della maggioranza che governa la nostra città. Lo scontro politico che è in corso da giorni sulle candidature a consigliere regionale, e che ha portato alle dimissioni del Sindaco dal PD, è l’ultimo atto di comportamenti che sono degenerati in una resa dei conti, i cui effetti oggi vengono fatti pagare all’intera città. Ancora una volta assistiamo a comportamenti irresponsabili dove prevale una visione della politica e delle istituzioni usate solo per ambizioni personali, uno scontro di potere che isola il nostro Comune nel contesto territoriale e provinciale. Tutto ciò avviene in un momento di emergenza per le ripercussioni della pandemia, con aziende che rischiano di chiudere e persone che hanno o stanno perdendo il lavoro. Sarebbe necessario da parte di chi riveste ruoli istituzionali il massimo della responsabilità, impegnarsi a costruire un dibattito sui temi programmatici per il futuro della città. Non entriamo nel merito delle scelte del partito di maggioranza, ma le dimissioni del sindaco dal PD segnano una rottura con la maggioranza che lo ha proposto e sostenuto, per questo chiediamo un dibattito in consiglio comunale per verificare se sussistano le condizioni per il prosieguo del mandato amministrativo”.

Non molto diversa e distante la posizione espressa dal M5S: “Il motto che dice “tutti sono utili ma nessuno indispensabile” calza a pennello in questa vicenda. Bettollini, come molte volte abbiamo scritto, si è montato la testa pensando di essere diventato non solo indispensabile per la nostra comunità comunale ma persino per il suo partito. In tutte gli schieramenti politici c’è chi ad un rifiuto di candidatura sbatte la porta e se ne va, è successo anche a noi proprio in Valdichiana, certii personaggi la prendono come una specie di lesa maestà. Bettollini nel suo delirio di onnipotenza “ogni volta che emerge una persona bisogna dire che…” ha fatto l’elenco delle cose fatte per “il carattere” cose secondo lui giuste per altri molto meno. Tutti noi ci ricordiamo le sue parole ed i suoi post sulla questione Carbonizzatore idrotermale ” la verità verrà fuori presto” “le opposizioni sono bugiarde” ed altre frasi dello stesso tenore. Il Palapania dove la toppa è stata peggiore del buco. La questione Fondazione con un mare di debiti già da quando lui era assessore al bilancio ed ora ente completamente inutile con i bilanci consultabili fermi al 2017. Il Sindaco farebbe bene ogni tanto a guardare in maniera critica il suo operato anziché estromettere dalle sue pagine social chi non è d’accordo con il suo pensiero. Il suo carattere lo si capisce bene dal modo in cui si rivolge ai Cittadini che legittimamente criticano il suo operato, ai consiglieri di opposizione al suo non rispondere alle loro interrogazioni consiliari. Durante il periodo di pandemia, in maniera responsabile, le forze di opposizione hanno ritenuto opportuno dare la propria disponibilità ad un approccio comune per risolvere le criticità… stiamo ancora aspettando i tavoli di lavoro. Stiamo anche aspettando che il lavoro svolto nella Commissione speciale sul Carbonizzatore venga pubblicato nel sito del Comune. Noi lo avevamo capito da tempo come fosse il carattere di Bettollini ora lo hanno capito anche i suoi compagni di partito. L’uscita di scena di Bettollini come dominus della politica chiusina apre nuovi spazi di confronto tra le forze politiche.

Entrambe le forze di opposizione sembrano accreditare la possibilità (cui abbiamo accennato anche su queste colonne in altro articolo) che con un Pd debettolinizzato si possano aprire scenari nuovi e anche nuovi spazi di confronto politico, sia i Podemos che i 5 Stelle infatti a più riprese nel corso della legislatura che si va concludendo, hanno espresso critiche al personaggio, ritenendolo un ostacolo insormontabile per ogni discussione. La lista Possiamo chiede un dibattito in consiglio comunale per verificare se sussistano le condizioni per il prosieguo del mandato amministrativo. E in effetti è la stessa cosa che abbiamo scritto pure noi. Una verifica politica sulla esistenza o meno di una maggioranza in consiglio si impone e alla svelta. Il Pd non la può procrastinare a lungo. Lo stesso Bettollini, per poter andare avanti ne ha bisogno. L’abbiamo definita una conditio sine qua non.

Il M5S parla di “uscita di scena di Bettollini come dominus della politica chiusina… E questa sembra una lettura un po’ troppo ottimistica. Per ora Bettollini è uscito solo dal Pd che come partito ha lasciato parecchio a desiderare. Non dalla scena politica. Se la verifica nella maggioranza darà esito positivo, resterà in sella fino alla fine del mandato, quindi per altri 7-8 mesi e avrà tutto il tempo per riorganizzarsi e vedere se sia il caso di abbandonare (come sperano i 5 Stelle) o di continuare giocare con un’altra squadra.

Che sia uscito di scena non è vero e che ne uscirà non è detto. Il leone (ha usato lui l’immagine del re della foresta in un post anti Pd) è ferito, triste anche, per come è finita la sua storia con un partito che fino a mercoledì scorso ha sempre difeso come la propria casa, ma non è morto. Né è stato cacciato dal branco, si è solo allontanato per scelta sua. Per incompatibilità di carattere con il capobranco senese. I due si sono scambiati frasi velenose, addirittura violente (politicamente) quelle del segretario Valenti, mentre Bettollini non le aveva mandate a dire sulla consistenza della lista senese per le regionali e sul gruppo dirigente provinciale.

La partita tra i due per ora si è chiusa, con l’abbandono del campo da parte di Bettollini, ma il risultato delle regionali potrebbe riaprirla e potrebbe pesare anche sulla gestione della campagna elettorale per le comunali chiusine. Vedremo.

Forse nessuno immaginava un agosto così torrido anche dal punto di vista politico. Forse nemmeno loro, i protagonisti. Ma questo è. Il dibattito consiliare richiesto dai Podemos ci dovrà essere. Certo per il Pd la prospettiva che a gestire l’ultimo miglio del mandato amministrativo sia un sindaco che non è più dei suoi, non è una gran bella prospettiva. Ma non lo sarebbe nemmeno quella di “ammucchiare la veglia” subito e far gestire questi 7-8 mesi ad un commissario prefettizio.

Bettollini contro tutti dicevamo. Sì, a rima vista è così. In realtà tra l’incudine e il martello adesso c’è il Pd che ha perso il sindaco della città, un punto di riferimento e non ha preparato una alternativa. Quindi ad oggi non ha la benché minima certezza di rivincere le elezioni. Il rischio di perdere tutto, cioè capra, cavoli e barcone, solo per un irrigidimento sui passaggi formali e per non aver dato delle risposte chiare adesso per il Pd chiusino è molto alto. Ma è alto anche il rischio che qualcuno abbia già dato per morto e venduto la pelle dell’orso (o del leone) prima di averlo effettivamente ammazzato.

m.l.

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