LA RISPOSTA ITALIANA ALLA PANDEMIA: SI’, IO MI SENTO PATRIOTTICO E ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO

sabato 04th, aprile 2020 / 10:42
LA RISPOSTA ITALIANA ALLA PANDEMIA: SI’, IO MI SENTO PATRIOTTICO E ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO
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Proprio nel giorno in cui si parla del flop del sistema informatico dell’INPS e della mancanza di mascherine, ho sentito al TG della Toscana che a Massa e a Carrara sono stati allestiti due reparti di terapia intensiva in 15 giorni, per un totale di 51 posti letto. E allora ho cercato di mettere insieme due dati. A Milano Fiera in 10 giorni sono stati realizzati i primi quattro moduli (pari a 53 posti letto) del più grande Reparto di terapia intensiva del Paese. I lavori continuano per arrivare a 205 posti letto. A Bergamo è stato costruito un ospedale da campo degli Alpini in 10 giorni per 142 posti letto, con il lavoro volontario di decine di operai e artigiani della zona, molti della Curva Nord dell’Atalanta. A Crema è stato allestito in pochi giorni un ospedale da campo delle Forze Armate: dopo 3 giorni dall’inizio dei lavori ha accolto i primi 28 pazienti. In tutta Italia i posti letto di terapia intensiva sono passati da 5.090 prima dell’epidemia a 6.644 a fine marzo. E i lavori continuano perché il Ministero della Sanità ha previsto un incremento del 50% dei posti di terapia intensiva pre-Covid 19.

Protezione Civile ha emesso due bandi nazionali per medici e infermieri da inviare nelle regioni più colpite: a fronte di una richiesta per 300 medici, hanno risposto in 7.200; a fronte di 500 infermieri richiesti hanno risposto in 9.400.

Protezione Civile ha lanciato una sottoscrizione per l’emergenza sanitaria che ha già raccolto più di 70.000.000 di euro. Penso che se questi dati avessero riguardato qualunque altro Paese nel mondo, ci avrebbero stupiti. Meravigliati. Sorpresi.

A me ha colpito molto anche la compostezza e la tenuta, anche psicologica, di molti esponenti di uno dei governi più deboli di sempre. A cominciare dal Presidente del Consiglio Conte, che poco più di un anno fa era un signor nessuno della politica e adesso viene preso ad esempio da molti leader europei per la gestione della più grande crisi dal dopoguerra. Per proseguire con i Ministri Speranza e Gualtieri. Ma mi ha colpito anche il sostanziale rispetto delle stringenti norme da parte della stragrande maggioranza della popolazione italiana, tradizionalmente allergica alla disciplina. E’ successo qualcosa di incredibile. Che non avremmo potuto immaginare minimamente solo qualche mese fa. Ma che non riusciamo a dirci perché siamo troppo abituati a parlare male di noi stessi.

Siamo campioni mondiali, soprattutto a sinistra, dell’arte di “spaccare il capello in quattro” o della “ricerca del pelo nell’uovo”. E siamo allergici, per motivi storici, a tutto ciò che possa richiamare l’orgoglio nazionale. Su La Repubblica uno scrittore svedese, riprendendo una distinzione di George Orwell, spiegava come gli svedesi siano patriottici,ma non nazionalisti. E’ una distinzione fondamentale: “ il patriottismo nasce dall’amore per un certo luogo e per la vita che vi si conduce, ma che non cova mai dentro di sé il desiderio di imporre lo stesso stile di vita agli altri. Di conseguenza, il patriottismo è difensivo e pacifico. Il nazionalismo, invece, che è legato al desiderio di potere politico, può facilmente imboccare la via sbagliata”. Ecco,in questo senso oggi io mi sento molto patriottico.

Raffaello Battilana

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