Per sollevar lo spirito, consigli per la lettura

sabato 14th, marzo 2020 / 10:01
Per sollevar lo spirito, consigli per la lettura
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Reduci da un letargo invernale, i pensieri d’inverno si risvegliano al ritmo infimo e vorace del covid-19.  Praticamente a primavera. O quasi. In questi giorni di clausura, scanditi da notizie e direttive  monotematiche e monodrammatiche, potrebbe scapparci l’opportunità di ripristinare attività che per mancanza di tempo, accumuli di stress e ansie da iperproduttività ci siamo perse per strada. Prima fra tutte, la lettura.

Mentre lotto, come tutti, contro il nemico invisibile, mi sono venuti in mente alcuni titoli per sollevar lo spirito o meditare con leggerezza. Cioè, senza per forza scomodare La Peste di Camus. Non vi stupirò con autori ignoti ma brillanti o romanzi di rara e sconosciuta bellezza. Non mi sono venuti in mente. Sono tornati invece a farmi compagnia autori cari. Ecco, forse prima ancora dei libri sono arrivati gli autori della memoria.

Mi è saltato subito alla mente, per esempio, un superclassico: Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, edito da Mondadori. Libro al quale dovrete affidarvi ciecamente, superando le prime venti pagine, per dare ai personaggi, che sono tanti, il tempo di familirializzare con voi e viceversa. Gabo merita fiducia. Se gliela concedete, il suo realismo magico vi catturerà come una mosca nella tela del ragno. Per capirci, succede che proprio nel momento in cui state meditando di abbandonare la lettura vi trovate avviluppati nella tela e non riuscite più a staccarvi.

Accanto ai Cent’anni, restiamo in zona America del Sud per leggere uno dei libri, a parer mio, più belli di Isabel Allende: La casa degli spiriti, edizioni Feltrinelli, storia del Cile e della famiglia della scrittrice (Salvador Allende era il cugino di suo padre). Esiste anche una versione cinematografica pittosto azzeccata, ma fatevi un regalo: leggete prima il libro.

Ammetto di avere un debole per la narrativa sudamericana (e per il realismo magico), perciò vi butto lì anche Dolce come il cioccolato, di Laura Esquivel, edizioni Garzanti. Una commedia agrodolce di amori e abbandoni, ora tenera ora sfavillante, ambientata nel Messico di inizio 900. Anche di questo libro esiste una trasposizione cinematografica molto riuscita. Ma è imperativo leggere prima il libro. Sentite a me.

Di Maurizio de Giovanni è facile che abbiate letto i Bastardi di Pizzofalcone, o visto la serie televisiva, oppure le storie del Commissario Ricciardi che presto sarà in tivvù con il noto Guancialino nei panni del tenebroso Commissario. Ma qui e ora vi consiglio due libri meno noti dell’affabile autore partenopeo, dotato di una vena ironica tutta da scoprire. Il primo è Il resto della settimana, edito da Rizzoli. Il divertente racconto di una settimana che scorre tra una partita di calcio e un’altra nel piccolo bar di Peppe, dentro un vicolo della Napoli storica.

Il secondo è Dodici rose a Settembre, edito da Sellerio. Un giallo in cui è coinvolta la bella e procace Gelsomina Settembre detta Mina, professione assistente sociale. Un piccolo, leggiadro libro blu che intrattiene con grazia e ironia.

Tra gli autori più cari non poteva mancare il compianto (assai) maestro Camilleri di cui però non sciorinerò i titoli del famoso Montalbano. Pensavo invece a i racconti di Nenè, edizioni Melampo. Una raccolta di aneddoti autobiografici che il maestro ha raccontato ogni tanto, in occasione di alcune interviste, con quella sua straordinaria abilità di narratore prima ancora che di scrittore. Ve ne propongo un assaggio:

Mi trovo davanti un Ammiraglio in grande uniforme.
Mi guarda e mi dice: «Tu cu sì?»
«Iò sugnu Nenè Camilleri».
«To’ nonna Carolina unn’è?»
«Dorme».
«Chiamala. Digli che c’è Luigino Pirandello».
Io vado da mia nonna che dormiva, e dico:
«Nonna, di là c’è un Ammiraglio che dice che si chiama Luigi Pirandello».
«Oh Madre Santa», esclama mia nonna, quasi precipitando dal letto. E rivestendosi.

Tra i libri più recenti di un’autrice meno nota ma molto promettente, suggerisco I leoni di Sicilia, La saga dei Florio, di Stefania Auci, Casa Editrice Nord. Storia dell’ascesa sociale ed economica dell’affascinante famiglia Florio che nel 1799, in seguito all’ennesimo terremoto, parte dalla miserrima Bagnara Calabra alla conquista della prosperosa Palermo borbonica per diventare una delle famiglie più ricche e illustri d’Italia. Mi raccomando, come per i Cent’anni, anche i Leoni hanno bisogno di tempo, più o meno le canoniche venti pagine, prima che avvenga il “rapimento”.

Per gli amanti della musica e per i devoti del compianto (anche lui assai) Pino Daniele giunge voce che sia uscito il libro Resta l’amore intorno. La mia vita con Pino, di Fabiola Sciabbarrasi, seconda moglie del cantautore partenopeo, edizioni Sperling & Kupfer. Racconto intimo della vita dell’uomo-artista-padre-compagno vista con gli occhi della moglie-autrice. Non l’ho letto ma per chi ama Pino Daniele, potrebbe essere un’occasione per conoscere più a fondo un uomo che si concedeva poco, esprimendosi in pubblico solo attraverso la sua musica.

 

 

 

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