BANCA VALDICHIANA: IL COMITATO SOCI INSISTE, BETTOLLINI INCONTRA LE PARTI SOCIALI. LA FUSIONE NON CONVINCE, MA SI AVVICINA

martedì 04th, febbraio 2020 / 16:02
BANCA VALDICHIANA: IL COMITATO SOCI INSISTE, BETTOLLINI INCONTRA LE PARTI SOCIALI. LA FUSIONE NON CONVINCE, MA SI AVVICINA
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CHIUSI – Ancora fibrillazione intorno alle strategie di Banca Valdichiana e alla possibile fusione con Banca Tema di Grosseto o altra consorella. Dopo qualche tentennamento e le pressioni per una pausa di riflessione, il patto con Tema sembra essere ormai deciso. Il Cda dovrebbe deliberare la scelta in questa stessa settimana. Ma proprio per l’accelerazione che la vicenda potrebbe subire, sale anche il vento contrario…

Il Comitato Soci, dopo il primo invito al Cda a fermare le bocce e ad aprire un confronto con tutta la base sociale, torna oggi sul’argomento con una nuova nota inviata alla stampa nella quale “dà atto al presidente Tamagnini di aver citato il Comitato come ‘organo non riconosciuto’, ma riconoscendone di fatto l’operato teso all’interesse della Banca” e insiste nel chiedere – dopo ripetuti tentativi andati a vuoto – la convocazione di un’assemblea straordinaria  dei soci

Il Comitato chiede in sostanza che il Cda “illustri preventivamente le motivazioni ed i criteri di scelta per una ipotetica fusione con una consorella per trasparenza nei confronti di tutti, soci (in quanto detentori delle quote societarie), clienti (in quanto operatori)  e tutta la comunità (in quanto Banca del territorio); faccia noti i motivi che hanno portato in pochi mesi al cambiamento dei vertici, presidente e vicepresidente del cda, disattendo sul piano etico quanto indicato dall’assemblea elettiva del maggio u.s.; comunichi la situazione, sia di clima interno sia di altre problematiche, relativa al personale dipendente (valore aggiunto per una banca locale), considerato che detto personale necessita di una maggiore attenzione.

Il Comitato si dice fiducioso che le sue richieste non vengano bollate come “inutili e velenose” perché “pongono al centro la Banca, i suoi soci, i suoi clienti, il territorio di competenza e la sua funzione sociale. Elementi questi che da sempre hanno caratterizzato Banca Valdichiana e che il presidente Tamagnini ben conosce.  Perché – anche se Presidente di recente nomina – Vicepresidente nel precedente mandato è membro del cda dal 1998”.

Una piccola frecciata dunque al presidente Tamagnini affinché non svenda o travalichi i valori di riferimento del credito cooperativo  e la storia della Banca Valdichiana essendone stato dirigente da quando si chiamava ancora in altro modo.

E anche il sindaco di Chiusi Bettollini torna alla carica, annunciando via facebook, una sua iniziativa sul tema: un incontro fissato per martedì 11 febbraio alle ore 10:30 presso la sala consiliare del Comune. All’appuntamento – scrive Bettollini – sono state invitate le categorie economiche, le associazioni sindacali e il comitato soci di Banca Valdichiana. 

Così il sindaco chiusino presenta l’iniziativa:

“Abbiamo ritenuto opportuno organizzare un momento di riflessione condivisa perché il processo di fusione di Banca Valdichiana rappresenta un passaggio troppo delicato per non essere affrontato senza un confronto costruttivo, pur nel rispetto dell’autonomia del CDA della Banca. Ad oggi non possiamo nascondere un profondo sentimento di preoccupazione sia per le notizie non incoraggianti che trapelano sia per il mancato coinvolgimento della base sociale che pure, da sempre, rappresenta la vera colonna portante per Banca Valdichiana. Nel nostro territorio Banca Valdichiana ha sempre rappresentato qualche cosa in più di un semplice istituto di credito; Banca Valdichiana ha rappresentato la realizzazione del sogno di una casa e di una famiglia per tante giovani coppie, ha significato la realizzazione del proprio talento trasformato in attività imprenditoriale e posti di lavoro, ha rappresentato investimenti pubblici per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini; ha rappresentato vero sostegno a tutto il mondo del volontariato sociale e culturale; tutto questo non solo non può essere abbandonato, ma anzi deve essere garantito e se possibile, ancor più rafforzato. Saranno questi i temi sui quali ci vogliamo confrontare in un appuntamento aperto al ragionamento civile dove non ci saranno amici o nemici da combattere, ma solo persone ed associazioni di buon senso animate dalla ricerca della migliore soluzione per la Banca e per tutto il territorio. Vogliamo anche capire se la preoccupazione che manifestiamo è solo nostra oppure è diffusa anche nelle rappresentanze. Con un umiltà ma proviamo a ragionare”

A precisa domanda sugli intenti reali del’iniziativa, Bettollini ribadisce che  l’appuntamento sarà una prima verifica o consultazione per capire se la preoccupazione che egli ha espresso qualche giorno fa, dicendosi contrario alla fusione con Banca Tema, sia solo una preoccupazione sua o se invece è condivisa dalle forze economiche e produttive locali. Dopo di che – spiega – se emergerà che anche altri soggetti nutrono le medesime perplessità, la sua intenzione è quella di coinvolgere gli  altri sindaci e le parti sociali di tutto il territorio di competenza della banca.

Insomma Bettollini fa capire che non sta giocando a “Chiusi contro tutti” e che non intende affatto isolare Chiusi rispetto al resto del mondo per quanto attiene ai nuovi possibili assetti del Credito Cooperativo e non solo.

Certo, il rischio c’è. Già all’assemblea dei soci del maggio scorso lo stesso Bettollini intervenne a difendere la “chiusinità” e la componente chiusina della banca dagli attacchi portati dal direttore generale uscente Barbi e da altri…

Adesso vuol tastare il polso alle categorie economiche, ai cosiddetti corpi intermedi, prima di lanciare eventualmente una battaglia a largo raggio.

Da quanto è stato possibile captare, altri alcuni sindaci e amministratori locali sarebbero più o meno sulle sue stesse posizioni (Castiglione del Lago, Castiglion Fiorentino, Cortona, forse anche Cetona…) mentre altri sono rimasti silenziosi e in disparte. In alcuni casi il “distacco” è comprensibile:  il sindaco di Sarteano Landi ha in giunta la moglie del presidente della Bcc Tamagnini;  il sindaco di Montepulciano Angiolini ha in giunta l’ex direttore generale Barbi… Ogni loro presa di posizione potrebbe essere letta in modo malizioso o male interpretata.

Si sa anche di una lettera ufficiale inviata dal presidente di Banca Centro Giovagnola ai vertici di Banca Valdichiana (e forse anche ad Iccrea) con la quale si chiede come mai non sia stata (o non venga) presa in considerazione una fusione con Banca Centro, che sarebbe anche più naturale da un punto di vista territoriale.

Negli ultimi giorni sembrava ci fosse stato un ripensamento del Cda, con  il rilancio dell’ipotesi di fusione adesso con Bcc Anghiari-Stia per poi andare, tra un anno o due ad un successivo patto con Banca Centro. Al momento sembra, invece essere tornata in auge l’ipotesi Banca Tema, con il Cda ormai avviato sulla via di Grosseto. Ciò anche in forza di assicurazioni sulla governance, ovvero sul mantenimento di qualche posto di vertice, tipo la vicepresidenza…

Assetti, ruoli, poltrone che certo sono importanti, ma non più importanti delle strategie complessive, del rapporto con il territorio di competenza, dei valori di fondo. Banca Valdichiana ha avuto ed ha un peso significativo nell’economia del territorio. Giusto e normale che in un momento di passaggio che potrebbe essere epocale, sia al centro di attenzioni e di pressioni.

Vedremo se le associazioni imprenditoriali e i sindacati risponderanno alla convocazione di Bettollini, vedremo a breve se i giochi sono già fatti o se ci saranno ancora margini di manovra.

di là dei sindaci – di cui abbiamo parlato – stupisce il silenzio delle forze politiche, sia quelle che governano che quelle di opposizione. La politica deve tenersi alla larga e fuori dalla banche dice qualcuno. Sì, la politica deve stare fuori dalle nomine nei Cda, non deve interferire sulle scelte operative, ma ha tutto il diritto e anche il dovere di discutere la strategia, i piani industriali, le fusioni di un soggetto rilevante come è la Bcc Valdichiana. Finora però, sul piano politico, si è espresso solo Bettollini.

m.l.

 

 

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