INCHIESTA PUBBLICA SUL PROGETTO ACEA: PARTENZA OTTIMA. CHIUSI RISCOPRE LA POLITICA E LA PARTECIPAZIONE

martedì 12th, novembre 2019 / 18:45
INCHIESTA PUBBLICA SUL PROGETTO ACEA: PARTENZA OTTIMA. CHIUSI RISCOPRE LA POLITICA E LA PARTECIPAZIONE
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CHIUSI – Parte bene, anzi benissimo, l’Inchiesta Pubblica regionale sul Progetto Acea. Una partecipazione numerosa, come non si vedeva da tempi immemorabili nonostante ci si dovesse iscrivere con 48 ore di anticipo e nonostante fosse martedì pomeriggio, cioè giorno e orario di lavoro. Il presidente nominato dalla Regione Toscana, dott. Alessandro Franchi ha esposto in maniera impeccabile le modalità di svolgimento dell’inchiesta pubblica e gli scopi. Ha spiegato che queste sono cose che si fanno solo per fatti rilevanti; che in Toscana finora ne sono state fatte altre due soltanto, questa di Chiusi è la terza. Quindi un fatto quasi straordinario. Ha spiegato che lo scopo principale è fornire alla Regione che ha in mano l’iter autorizzativo tutti gli elementi utili a dare un parere il più possibile consapevole, che tenga conto degli aspetti tecnici del progetto, delle compatibilità ambientali, delle ricadute ambientali, sanitarie ed economiche, ma anche del sentire comune, di quello che è il pensiero dell’opinione pubblica, delle pubbliche amministrazioni ecc. Ha fornito ampie e solide garanzie di par condicio tra le parti che dovranno confrontarsi e cioè quella che è favorevole all’impianto, quindi l’azienda proponente da un lato e dall’altro i comitati che invece si oppongono, con la possibilità, comunque per tutti i cittadini, enti e associazioni, di dire la loro nel corso delle varie sedute-audizioni. 

La seduta di oggi, la prima, doveva servire appunto a spiegare il quadro e a nominare due commissari che affiancheranno il presidente Franchi nell’inchiesta pubblica. E come nelle partite di Terza categoria, l’arbitro arriva da fuori (il presidente Franchi), ma i guardalinee sono stati scelti uno per squadra.

L’azienda proponente Acea Ambiente ha nominato la professoressa Sandra Vitolo docente all’Università di Pisa e residente nella città della Torre pendente, studiosa dei processi legati al riciclo e al riuso dei prodotti derivanti dal trattamento di rifiuti, depurazioni ecc. I Comitati Aria e il Riccio che si oppongono al progetto hanno invece nominato il prof. Cristiano Casucci docente all’Università di Ancona, anche lui con competenze specifiche su questioni ambientali e in particolare sulle ricadute di certi processi e prodotti nell’agricoltura. Casucci è residente a Città della Pieve, anzi a Po’ Bandino, che dista praticamente un km e mezzo non di più dal sito acquistato da Acea Ambiente ed è il marito della vicesindaco di Città della Pieve Lucia Fatichenti.

Su richiesta della platea e dello stesso sindaco Bettollini,  la seconda seduta si svolgerà non martedì 19 come inizialmente previsto, ma sabato 23 novembre, sempre di pomeriggio, con inizio alle 15,30. La terza sabato 30, stessa ora.Questo perché il sabato è giornata più confacente a garantire la massima partecipazione.

Il 23 sarà presentato il progetto da parte di Acea, Il professor Franchi riporterà invece tutte le osservazioni e i passaggi fin qui prodotti dai vari enti e quindi agli atti, i Comitati esporranno le osservazioni che hanno presentato e eventuali nuovi  argomenti sostegno della propria tesi.

Il 30 ci sarà la possibilità di interventi da parte dei comuni, del pubblico. A gennaio si terrà la seduta finale, nella quale il presidente tirerà le somme. E saranno messi agli atti e registrati tutti gli interventi, anche quelli eventualmente pronunciati a margine della relazione finale del presidente, relazione che dovrà prevedere anche un “giudizio” del presidente stesso sull’inchiesta; non un giudizio di merito sul progetto, ovviamente, ma su come si è svolta l’inchiesta e su quello che è emerso, anche in fatto di “sentiment” comune, dell’aria che tira a Chiusi.

In sostanza il presidente Franchi ha confermato in pieno il tipo di approccio che da mesi andiamo proponendo su queste colonne e in sostanza anche ciò che va sostenendo da tempo anche il Sindaco e l’amministrazione Comunale: mettiamo le carte sul tavolo, esprimiamo i dubbi e le preoccupazioni, ascoltiamo gli esperti, quelli di parte e quelli “terzi”, confrontiamo dati e valutazioni e poi tiriamo, appunto, le somme.

Oggi nella sala San Francesco gremita c’erano anche diversi sindaci e amministratori dei dintorni: Tra gli altri Cottini di Cetona, Landi di Sarteano, Lucia Fatichenti, Luca Marchegiani e Andrea Cappelletti di Città della Pieve, Emiliano Migliorucci di Montepulciano, Fabiola Ambrogi di San Casciano Bagni… Il Comune di Pienza aveva annunciato la presenza. C’era però, soprattutto molta gente comune. Quella che sta con il Comitato, ma non solo. C’erano esponenti della politica, dal Pd ai socialisti, ai 5 Stelle, per i quali c’era pure il consigliere regionale toscano Giannarelli.

Alla fine, comunque vada a finire, Chiusi dovrà ringraziare questa vicenda, perché ha risvegliato la politica e la partecipazione. Ha riportato la gente a discutere e questo è un fatto positivo a prescindere dalla posizioni in campo. Il presidente del’inchiesta Franchi ha dato l’impressione tangibile di non essere affatto un commissario del popolo inviato dal politburo toscano, e ha impostato il lavoro in modo chiaro, trasparente e imparziale, tutto il contrario di una “minestra precotta” e già pronta da servire… A noi  piaciuto molto. I due “guardalinee” che lo affiancheranno hanno curricula importanti, sembrano avere le competenze necessarie per svolgere al meglio il ruolo dei “periti di parte”, fornendo all’occorrenza il necessario supporto tecnico-scientifico.

Certo, il fatto che il commissario nominato dai Comitati Aria e Riccio sia il consorte della vicesindaca pievese mette, se non il Comitato, quantomeno il Comune di Città della Pieve che è parte in causa perché confinante con Chiusi e con l’area in cui dovrebbe sorgere l’insediamento, in una posizione scomoda. Se dovesse schierarsi contro il progetto, come in sostanza ha già fatto, la parte avversa potrebbe sempre dire che… una moglie difficilmente si schiera contro il marito… E che quindi quella posizione è sospetta perché indotta da un fattore esterno al nodo del contendere.

Ma siamo tutti grandi e vaccinati e anche questi dettagli incongrui possono essere superati se il dibattito e il confronto tecnico avverranno serenamente già dalla seduta di sabato 23.

Questa prima serata, grazie alla pacatezza e chiarezza del dott. Franchi, ha anche fatto intendere che la questione è seria e va affrontata seriamente, che il tifo da stadio non serve a niente, anzi avvelena l’aria più degli impianti industriali…

La partenza è stata buona. Speriamo sia altrettanto buono il prosieguo.

m.l.

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