CHIUSI, PD E PSI ESORTANO BETTOLLINI A MANTENERE IL TIMONE

martedì 12th, novembre 2019 / 11:44
CHIUSI, PD E PSI ESORTANO BETTOLLINI A MANTENERE IL TIMONE
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI – “Non ci lasciare, Juri resta con noi!”  Sembra una canzoncina degli anni ’60, di quelle che si ascoltavano nel mangiadischi… E’ invece il senso di un appello che Pd e Psi, le due forze di maggioranza al Comune di Chiusi, hanno rivolto ieri al sindaco Bettollini, che qualche ora prima aveva adombrato l’ipotesi di dimissioni, per la “canizza” mediatica sul caso Acea e anche forse, per una situazione interna al Pd, non proprio idilliaca, dopo la diaspora dei renziani capeggiata da Stefano Scaramelli. Non si tratta nemmeno di una nota congiunta dei due partiti, quanto della soma di due dichiarazioni con le quali “il Partito Democratico e il Partito Socialista Italiano chiedono al sindaco Juri Bettollini di non portare avanti la procedura di dimissioni per il bene della Città e dei cittadini di Chiusi. La fiducia sull’operato del sindaco e di tutto il gruppo di maggioranza è, infatti, immutata e siamo certi che, anche sul progetto presentato da Acea Ambiente, sarà usato il metro del giudizio e della salvaguardia dell’interesse primario della popolazione”.  La nota inviata alla stampa segna anche una discontinuità rispetto al passato recente e per quanto riguarda il Pd, anche rispetto alla leadership renziana del segretario Cimarelli, anche lui trasmigrato a Italia Viva. Per la prima volta dopo molto tempo i due partiti riprendono la parola, come partiti. Come azionisti di riferimento della maggioranza di governo a livello locale. In qualche modo la politica riacquista un suo ruolo.

“I toni del dibattito sul progetto Acea – dichiara per il Partito Democratico Sara Marchini, assessore in carica e figura tra le più convinte della permanenza nel Pd e nel suo rilancio – hanno superato di gran lunga i confini del confronto civile e democratico. Quello a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane è un continuo attacco alla figura del sindaco organizzato ad arte al solo scopo di screditarlo agli occhi dei cittadini a fini politici ed elettorali attraverso le armi della paura e dell’allarmismo. Infatti, accanto alla comprensibile volontà dei cittadini di essere informati e di essere rassicurati sulla validità del progetto e sui suoi sviluppi, nei social si sta tentando di fare un’operazione di terrorismo mediatico attraverso bugie, fakenews e insinuazioni, che nulla hanno a che vedere con la ricerca della verità sulla questione Acea e questo non è più accettabile. Come Partito Democratico e come cittadini di Chiusi siamo i primi ad essere interessati ad approfondire ogni aspetto del progetto che Acea ha presentato e vigileremo con grande attenzione su tutto ciò che riguarda in primis emissioni e impatto ambientale perché i primi a dovere essere convinti siamo proprio noi. Attendiamo, dunque, con grande interesse l’inizio degli incontri dell’inchiesta pubblica, incontri voluti proprio dal sindaco, dove ogni aspetto sarà analizzato da persone esperte e competenti. Una società civile e moderna non può basare le proprie scelte sul “no” a prescindere, ma deve ricercare la verità in un confronto scientifico serio e non influenzato da fattori esterni. In questo percorso noi abbiamo fiducia così come lo abbiamo nelle istituzioni che lo hanno voluto e organizzato. Al termine delle sedute il quadro sarà finalmente chiaro e solo allora il consiglio comunale deciderà se far proseguire il progetto oppure no. Al nostro sindaco chiediamo con forza di tenere duro, di non dimettersi e di continuare a guidare la nostra città con lo stesso amore di sempre.  I social network sono strumenti utili, anche ai fini dell’informazione, ma purtroppo attraverso di essi assistiamo anche alla propagazione dell’odio, alla diffusione di allarmi e anche all’allusione a chissà quali fini personali, ma vogliamo ricordare a Juri che il mondo virtuale non corrisponde per fortuna a quello reale dove, invece, tantissimi cittadini hanno ancora fiducia in Juri Bettollini sia come politico, sia come amministratore sia come uomo che vive a Chiusi”.

Mentre il “il Partito Socialista Italiano chiede al sindaco di non proseguire nel percorso di dimissioni e di non abbandonare la propria città. Nel corso del mandato amministrativo l’operato del sindaco, degli assessori e di tutto il gruppo di maggioranza ha sempre guardato al bene della città e dei suoi cittadini ottenendo risultati che mai erano stati raggiunti in passato. La Città di Chiusi ha ancora un grande bisogno del nostro sindaco e non possono essere gli attacchi infondati su questa vicenda a minare l’attività amministrativa. La fiducia del Partito Socialista Italiano è immutata e invitiamo il sindaco a non ascoltare le bugie diffuse tramite social network, ma a continuare a guidare la propria città a testa alta nella consapevolezza di avere sempre lavorato con trasparenza a favore di Chiusi e dei suoi cittadini”.

Oggi pomeriggio (martedì 12, ore 15,30) si insedierà la commissione regionale dell’inchiesta pubblica sul progetto Acea e verranno nominati i “periti di parte” dell’azienda e dei comitati contrari; domani sera, mercoledì 13, l’assemblea degli iscritti al Pd farà il punto dopo la diaspora dei renziani e dopo la ricognizione fatta dallo  stesso Bettollini all’interno del gruppo consiliare, per testare lo stato della maggioranza. E domani sera, anche Bettollini dovrà chiarire, la sua posizione. Senza uleriori indugi.

Intanto ha incassato la fiducia del proprio staff (che ha sbagliato a pubblicare una presa di posizione sulla pagina ufficiale del Comune) e dei due partiti di maggioranza. Forse Bettollini voleva sentirselo dire,  come un centravanti un po’ in crisi voleva sentire la fiducia dei propri compagni di squadra e della società. All’inchiesta pubblica ci andrà più sereno. Del resto le lenzuolate possono capitare, sono capitate anche ad altri sindaci. In qualche caso hanno funzionato, in altri casi no.

Il mestiere di sindaco (e la politica in generale) non contempla solo applausi, inaugurazioni e “bene bravo bis”, è un mestieraccio che prevede anche contestazioni, momenti difficili, rotture dolorose, scivoloni su bucce di banana… La tentazione di fare il Cetto Laqualunque e gridare ai 4 venti ‘nto u culu ai lenzuoli, va! a volte può anche venire, ma è meglio sopirla e fare il possibile per far prevalere il ragionamento, la calma. E la politica.

Questo vale per il caso Acea ma anche per la vicenda interna al Pd.  Che l’inchiesta pubblica cominci, possibilmente in un clima sereno. Che il Pd faccia tutti i suoi passi, poi riparta. Le puntate successive forse saranno migliori.

 

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Consorzio di bonifica
Mail YouTube