CHIUSI, GUERRA APERTA TRA COMUNE E PRESIDE DELLE SCUOLE. DURISSIMA NOTA DELL’ASSESSORE MARCHINI

martedì 09th, luglio 2019 / 17:30
CHIUSI, GUERRA APERTA TRA COMUNE E PRESIDE DELLE SCUOLE. DURISSIMA NOTA DELL’ASSESSORE MARCHINI
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CHIUSI – E’ di nuovo guerra aperta e dichiarata tra Comune e preside dell’istituto comprensivo Graziano da Chiusi. Stavolta è l’assessore Sara Marchini e non il sindaco a sbottare e intimare al preside di fermarsi e parlare con l’Amministrazione. E se sbotta, addirittura in maniera clamorosa, una ragazza pacata, quasi timida, mai fuori dalle righe o in sovraesposizione mediatica, la situazione deve essere rovente davvero. Al di là dei 40 gradi all’ombra. Il nodo del contendere è sempre quello che portò due mesi fa al famigerato blitz di Bettolini presso la segreteria della scuola, ovvero la decisione di andare avanti con il tempo pieno nonostante le problematiche evidenziate dal Comune riguardo il servizio di trasporto pubblico degli alunni… L’assessore Marchini ha diffuso proprio oggi un durissimo comunicato. Un attacco frontale al preside che con la sua decisione sta – secondo quanto afferma l’assessore – avrebbbe cancellato una classe prima dalle elementari di Chiusi Città,  costringendo le famiglie a iscrivere i figli ad un plesso diverso. Ecco il testo del comunicato:

Abbiamo appreso dai genitori dei bambini iscritti alla futura classe prima della scuola primaria Edmondo De Amicis di Chiusi Città dell’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi che è intenzione della scuola non formare la classe prima nel plesso del Capoluogo. Tale notizia ci lascia esterrefatti, per più aspetti. Nel gennaio scorso i genitori degli alunni interessati ricevono, per mezzo mail, la conferma dell’avvenuta iscrizione al modulo da 30 ore nel plesso di Chiusi Città, iscrizione registrata e confermata anche nel portale del MIUR. Come una doccia fredda il 5 luglio, invece, tutti i genitori sono stati nuovamente contattati telefonicamente e informati che la classe non verrà formata, ma che tutti i bambini iscritti alla prima classe di Chiusi Città avrebbero dovuto iscriversi al Tempo Pieno (40 ore settimanali) a Chiusi Scalo. La scuola vuole obbligare, quindi, 15 famiglie a iscrivere i propri figli in un plesso diverso da quello prescelto e con un tempo scuola diverso, che non è adatto per tutti i bambini. Inoltre, la conferenza zonale dell’educazione e dell’istruzione, in accordo con le scuole, ha dato indicazione per il dimensionamento scolastico di Chiusi di formare per il prossimo anno scolastico tre classi prime: una a tempo pieno a Chiusi Scalo e due a tempo normale una a Chiusi Città e una a Chiusi Scalo, tre classi che sono state regolarmente concesse.

I numeri delle iscrizioni e il tempo scuola scelto dalle famiglie sono noti da mesi alla Scuola e soltanto adesso ci si rende conto delle problematiche che sono nate per un’elevata richiesta di tempo pieno? Per quale motivo obbligare 15 famiglie a questa scelta che comporta oggettivamente anche più costi per le famiglie e un’organizzazione familiare diversa? Tutte queste scelte sono fatte, inoltre, senza alcuna programmazione per i prossimi anni, non considerando gli spazi a disposizione nel plesso di Chiusi Scalo e non valorizzando il bel plesso di Chiusi Città e i suoi insegnanti. Come Comune faremo tutto il possibile, secondo le nostre capacità, affinché le famiglie possano vedere rispettata la propria scelta e che il plesso delle primarie di Chiusi Città non venga sminuito ed aggredito in questa assurda ed incompetente maniera“.

Ma l’assessore Sara Marchini continua dando un giudizio pesantissimo sulla gestione scolastica del preside: “La gestione scolastica di questo anno, in mano a questo dirigente “reggente”, è stata la più drammatica che si possa ricordare nella storia didattica di Chiusi. Il consiglio di istituto inerme e silenzioso non può e non deve acconsentire supino alla disfatta dell’Istituzione Scolastica di Chiusi, che sempre ha vantato elementi di eccellenza e che sempre è stata considerata punto di riferimento di tutta la zona. Prima di pensare a pirotecnici cambi di orario, prima di pensare alla settimana breve, si tuteli e si difenda il Plesso di Chiusi Città, si tuteli e si difendano tutti i plessi chiusini nella loro diversificazione dell’offerta didattica, si tuteli e si difendano i sacrosanti diritti delle famiglie e si ascoltino le loro esigenze. Il Comune sarà al fianco delle Famiglie e si farà sempre portavoce della loro difficoltà”.

Sembra che le due parti siano ormai ai ferri corti. La battaglia sta diventando campale e sembrano esserci anche pochi margini di ricucitura. Il Comunicato dell’assessore non è solo una presa di posizione su una decisione, è una bocciatura senza appello del preside su tutta la linea, ed è anche un j’accuse verso una gestione definita “fallimentare” e “drammatica”… Parole grosse, clima cupo e preludio di scontro ulteriore. Con la scuola trasformata in terreno di battaglia e gli alunni soldatini inconsapevoli e incolpevoli. Qui siamo oltre la diatriba sulla settimana corta e sul si può fare oppure no, qui siamo al corpo a corpo. E, come dicevamo, se anche la pacata e timidina Sara Marchini si mette l’elmetto e parte lancia in resta vuol dire che la misura è ritenuta colma. La dichiarazione di guerra è stata consegnata. A questo punto o il preside si arrende e si ritira, oppure l’attacco sarà violento e voleranno pure gli stracci dalle finestre…

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