MONTEPULCIANO, GIOVANE DI COLORE CACCIATO DAL PIAZZALE DI UN SUPERMERCATO. QUANTA GENTE FOLGORATA SULLA VIA DI PONTIDA!

CHIUSI – Per tre giorni a Chiusi si è dibattuto sulla Costituzione, su come “restare umani” e a Chiusi, alla festa della Costituzione organizzata dall’Anpi, c’era tutta la Valdichiana progressista, almeno quella che al di là delle sigle di partito, si batte da sempre per l’uguaglianza, la solidarietà, l’accoglienza… Si aveva la sensazione di essere in tanti, e in buona compagnia, con professori, giornalisti, parlamentari, giuristi e persone di buona volontà unite da una visione del mondo e della società diversa da quella basata sulla paura, sulla chiusura dei porti e dei confini…
Eppure sono passate meno di 24 ore dalla chiusura della festa Anpi di Chiusi che a Montepulciano, sempre in Valdichiana, a 25 km di distanza, un ragazzo di colore, di quelli che stazionano davanti ai supermercati e ti aiutano caricare la spesa in macchina è stato sbeffeggiato e qualcuno ha chiamato i carabinieri “perché la sua presenza sporcava il decoro”. Quel ragazzo che si chiama Costantino si è messo a piangere. Da anni stava lì davanti a quello stesso supermercato. Si è sentito rifiutato, oltraggiato. E’ un fatto grave. Che, come ha scritto Carlo Pasquini, regista teatrale poliziano su Facebook, “non è successo per caso. Niente avviene mai a caso”. Chi ha chiamato i carabinieri per far allontanare Costantino lo ha fatto perché si è sentito legittimato a farlo, in forza di una propaganda martellante, ossessiva, neanche scalfita, evidentemente, dai discorsi alti della festa di Chiusi.
Conosco persone, amici di una vita, che posseggono archivi sconfinati di foto e documenti sulla Resistenza e sulla guerra di Liberazione, altri che sono stati per decenni parte attiva della sinistra e di quella sinistra mai allineata, critica, attenta, che nei tre giorni della Festa della Costituzione non si sono fatti vedere. Neanche per mezzo minuto. Neanche di passaggio. Spero abbiano avuto altro da fare magari, non solo raccogliere le firme per il Comitato Aria contro il Carbonizzatore alla Fiera di Chiusi Scalo, perché lì c’erano.
Spero che non siano venuti alla festa dell’Anpi per motivi insormontabili e non perché adesso stanno coi 5 Stelle e nel pacchetto devono difendere pure Salvini e le sue fobìe.
Avrei voluto vederli alla Festa dell’Anpi, scambiare con loro delle opinioni sui temi trattati, sugli interventi dei molti e qualificati oratori. Niente, non c’è stato verso. Come se la Costituzione fosse una questione di una parte soltanto della popolazione, solo di chi vota Pd o a sinistra del Pd. Come se l’Anpi fosse una “accozzaglia” di irriducibili e inguaribili nostalgici della sinistra che non c’è più e che tentano di ricreare qualcosa al posto di partiti assenti o latitanti…
Magari qualcuno di questi miei amici, che se la son presa pure con il povero Mimmo Lucano (come ha fatto Salvini), adesso posterà qualche commento sui social contro quel ragazzo allontanato dal supermercato di Montepulciano, perché una ragione si trova sempre, magari dicendo che quei ragazzi che chiedono l’euro del carrello della spesa sono lì ad ingrassare il racket che ce li spedisce davanti ai supermercati. E la cosa può anche avere un fondo di verità, ma non è prendendosela con Costantino e allontanando lui che si combatte il racket e il nuovo caporalato…
Mi è dispiaciuto molto non aver visto facce che qualche anno fa sarebbero state in prima fila ad una manifestazione come la Festa della Costituzione. Amici e compagni che hanno fatto la battaglia referendaria del 2016 contro la riforma costituzionale prevista da Renzi e che adesso disertano la festa della Costituzione. Come se si parlasse di due cose diverse.
Mi dispiace vedere questi amici e compagni, un tempo menti lucide e critiche, assumere posizioni e atteggiamenti di assoluto allineamento al nuovo potere. Dopo averli sentiti per anni chiedere (con ragione) autocritica al Pd, a Renzi, a Bersani, a D’Alema e pure a Scaramelli e Bettollini, mi dispiace e mi stupisce vederli silenziosi e acquiescenti anche dopo una batosta elettorale come quella subita dai 5 Stelle alle Europee, batosta superiore perfino a quella subita da Renzi nel 2018…
Qualcuno di sicuro non avrà partecipato alla festa della Costituzione per non confondersi con i sindaci Pd, con la sinistra un po’ vetero che ancora si ostina a cantare Bella Ciao e a parlare di fascismo e antifascismo, con una sinistra che predica bene e razzola male… Ci sarà pure chi dirà che la festa Anpi è stata folklore con un pizzico di retorica e pure un po’ troppo “partigiana” nel senso che gli interventi erano tutti più meno orientati dalla stessa parte. Ci sta, ma era una ragione in più per partecipare e offrire un contributo critico. Sarebbe stato utile.
Ognuno naturalmente è libero di andare alle manifestazioni che più gli aggradano. E non andare alle manifestazioni che non gli piacciono. O a concerti o agli spettacoli teatrali. Non è obbligatorio partecipare sempre e comunque. Solo che non vedere più quelle facce familiari laddove io trovo la mia gente, laddove si prova a tirar fuori qualche riflessione, ogni volta mi sorprende. Ormai non ce le trovo quasi mai… La cosa mi lascia perplesso. E mi dispiace. Mi fa male al cuore. Non so se questo effetto lo fa solo a me o anche ad altri. Ma io lo vivo con un certo dolore.
La sinistra in questo paese ha smarrito la bussola e fa fatica a ritrovarla. Io stesso lo scrivo da anni, pur ostinandomi a cercarla. Qualcun altro ha perso non solo la bussola, ma anche la strada di casa, mi pare. E la memoria. Tra l’altro assumendo posizioni e atteggiamenti “incattiviti” senza averne motivi reali e con buoni o buonissimi stipendi o pensioni in saccoccia. Cosa che in questi tempi grami è già molto. E non è una banalità.
Sarà anche vero che destra e sinistra sono categorie superate, che fascismo e antifascismo non possono essere oggi il metro del confronto, ma almeno sul restare umani oppure no si può trovare una linea comune? Questo per me è uno spartiacque, e non c’è muro o paura che tenga… E se Salvini prende il 35% non vuol dire che abbia ragione. A me viene da dire Not in my name, please! E a voi, amici e compagni folgorati sulla via di Pontida, cosa viene da dire?
Marco Lorenzoni
Dire sinistra e P.D non equivale a dire la stessa cosa. La teoria deve andare di pari passo con la pratica. Se hanno perso consenso la colpa non e’ di certo di chi ci governa ma di chi ha deluso in questi anni una parte del proprio elettorale che poi ha votato il partito della Lega e M5S. Ed inoltre se una parte dell’elettorato era di sinistra forse avrebbe votato per il partito comunista. Ma in verita’ non e’ andata cosi. Dirsi compagni per la maggior parte oramai equivale a qualche festa dell’unita’ perche fa comodo per attirare ancora qualche nostalgico…..poi in verita abbiamo visto che di ‘sinistra’ hanno fatto ben poco.Non basta andare a 2 giorni di manifestazione per farsi un overdose di valori costituzionali quando la scuola non insegna….non basta avere la tessera dell’a.n.p.i per capire i valori della resistenza. La scuola e la famiglia dovrebbero educare a certi valori. Altrimenti tutto si esaurisce e diventa un incontro fra intellettuali costituzionalisti
Un ragazzo africano che “sporca il decoro”? Ormai si sprecano parole in totale libertà. Si dovrebbe procedere contro chi quelle parole avrebbe messo nero su bianco. La polemica su chi c’era o non c’era all’iniziativa dell’ANPI c’entra assai poco con il fattaccio di squisito sapore razzista.
forse era il caso di pubblicare il nome di chi ha chiamato i Carabinieri
Io non conosco il nome di chi ha chiamato i carabinineri. Secondo me il fatto c’entra invece e non poco, anche con chi c’era o non c’era alla festa Anpi, perché per tre giorni di queste cose si è parlato alla festa. E si sapeva da prima quali sarebbero stati i temi. Chi ha evitato di partecipare evidentemente di certe cose non vuol parlare né sentir parlare. Amen.
P.S. l’articolo comunque non è su chi c’era o non c’era, ma sul perché gente (amici) che qualche tempo fa ci sarebbe senz’altro stata, adesso al contrario non partecipa più a certe iniziative. E quando dico “tempo fa” non parlo del secolo scorso, ma del 2016, della battaglia referendaria, per dire. Che cosa è successo per passare dalla difesa della Costituzione dall’attacco di Renzi all’indifferenza di fronte ad una festa della Costituzione? Salvini e gli amici suoi non la stanno attaccando e mettendo in discussione? A sentire gli oratori presenti alla festa sì… Sarà mica questo il motivo?
La polemica su chi c’era e chi non c’era la trovo francamente incutile e incomprensibile. Io, che credo di poter far parte dell’elenco di quelle persone che secondo te ci dovevano essere e non c’erano, avevo altro da fare, ma dato che non sono abituato a fare gli esami del sangue alle persone, non accetto nemmeno che mi si facciano, se questo era lo scopo del sermoncino. Io e tanti che non c’erano abbiamo una storia alle spalle, rispetto a questo argomento, che non può essere messa in discussione, e francamente essere lì, magari con fazzoletto al collo di ordinanza o non esserci, rispetto a come sono o siamo, quelli che eravamo assenti, non cambia niente. Il problema è semmai il contrario, molti di quelli che presenziano con il fazzoletto al collo di cui sopra per i restanti 364 all’anno non fanno una “beata minchia”. E magari poter ricondurre le tristi vicende legate ai migranti esclusivamente a una questione di leghismo o 5 stellismo, sai quanti ne conosco di persone che con una tessera “di sinistra” in tasca sti “negri” li rimanderebbero volentieri tutti a casa a calci in culo. Sulle questioni preferisco “sporcarmi le mani” per tutto l’anno e nei giorni in cui sfila in pubblico chi pontifica starmene da un’altra parte, fermo restando che comunque l’iniziativa era giusta ben programmata e con personaggi di valore.
No, Luca, il mio richiamo non è riferito a te (anche perché mi pareva di averti intravisto, mi sono sbagliato?), ma a quelli che “hanno fatto parte della sinistra, quella critica peraltro, e adesso sono allineati con il nuovo potere”. Non credo che tu sia tra questi… Quindi il ragionamento mio era un altro. Resta il fatto -a mio avviso – che iniziative come la festa della Costituzione, non dovrebbero essere disertate o ignorate da nessuno, soprattutto da chi sta da una certa parte. E questo indipendentemente dal giudizio sull’organizzazione o gli organizzatori. Io pert esempio, dopo aver contribuito due anni fa a rimettere in piedi a sezione ANPI di Chiusi mi sono defilato. Ma alla Festa ho partecipato volentieri. Quasi come un dovere. Per Carlo: devi copiare il commento e ri-postarlo di nuovo sotto l’articolo giusto. La redazione può cancellarlo non spostarlo.
Concordo con Luca Scaramelli e chiedo venia per una mia risposta erroneamente andata a finire sul post titolato “” Elezioni comunali la sinistra perde città della Pieve e Fabro ..” che chiedo alla redazione di poter spostare su questo Post poiché a questo era il riferimento.Grazie . Carlo Sacco.
Quello che avrebbe detto chi ha chiamato i carabinieri è riportato nell’articolo fra virgilette: ‘ha chiamato i carabinieri “perché la sua presenza sporcava il decoro”. Secondo me è una frase razzista e doveva essere sanzionata dal carabiniere che ha raccolto la segnalazione. Sono d’accordo con Luca Scaramelli, purtroppo certe affermazioni si sentono anche in sedi dipartiti dove non dovrebbero proprio risuonare e le proteste di quelli come me sembrano ottenere una tiepida attenzione.
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Basta andare in qualsiasi supermercato per sentire frasi come quella con la quale sono stati allertati i Carabinieri a Montepulciano. I quali, pare – da testimonianze poliziane – che si siano limitati a controllare il ragazzo e a chiedergli i documenti, senza cacciarlo via. Ma oggi davanti a quel supermercato il ragazzo non c’era.
Un suggerimento al solerte cittadino amante del decoro di Montepulciano. Visto che ha il numero chiami i carabinieri per segnalare le auto che invadono i marciapiedi in via Bernabei e in via Mencattelli, dove è difficoltoso transitare anche a piedi, e che se non ci sono le auto ci sono gli escrementi dei cani. Ma forse questo non fa notizia poiché i trasgressori hanno la pelle bianca..
C’è una legge che stabilisce che il razzismo è reato. Che molti lo commettano non vuol dire che non debba essere sanzionato, soprattutto alla presenza di forze dell’ordine chimate a far rispettare la legge.
Concordo. Purtroppo oggi i commenti razzisti sono frequenti. Un tempo lo erano di meno perché i partiti, i sindacati, le parrocchie facevamo argine, ci si vergognava a dire cose razziste e a mostrarsi razzisti. Oggi non è più così, ci si sente legittimati. Quasi orgogliosi del razzismo latente. E chi dovrebbe vigilare e tutelare, talvolta è acquiescente o tollerante verso certi atteggiamenti. Ma, come ha scritto Carlo Pasquini, tutto questo non avviene per caso.