L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA VALDICHIANA: PICCOLE SCOSSE E PASSI AVANTI VERSO UNA BANCA DIFFERENTE

lunedì 13th, maggio 2019 / 13:09
L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA VALDICHIANA:  PICCOLE SCOSSE E PASSI AVANTI VERSO UNA BANCA DIFFERENTE
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POLEMICA IN DIRETTA DA PARTE DEL DIRETTORE GENERALE BARBI: “SONO STATO LICENZIATO!” INTERVENTO PESANTE DEL SINDACO DI CHIUSI

CHIUSI –  Si è tenuta ieri l’assemblea dei soci di Banca Valdichiana che ha approvato il bilancio 2018 ed ha eletto il nuovo Cda. Un bilancio tornato in attivo, con un utile di 1.040.000 euro, dopo due esercizi post fusione chiusi in perdita (anche a causa della “importante attività di svalutazione dei crediti deteriorati posta in essere dopo la fusione del 2016. Al 31 dicembre 2018, le masse complessivamente amministrate per conto della clientela – costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito – ammontano a 1.161 milioni di euro, gli impieghi lordi a clientela si attestano a circa 770 milioni di euro al netto delle cessioni ed estinzione delle sofferenze effettuate nell’anno, con nuove erogazioni per un ammontare complessivo  di circa 86,7 milioni di euro. “Quest’ultimo dato, – ha detto il presidente Capeglioni – conferma il continuo sostegno alle famiglie ed al tessuto economico del nostro territorio”.

Quanto al Cda, l’assemblea (un po’ meno partecipata del solito), ha praticamente rieletto il management uscente. A partire dal presidente Carlo Capeglioni.

Exploit di Valentina Frullini che ha ottenuto 533 preferenze personali, solo 6 meno di Capeglioni. Esce di scena l’ex presidente Mara Moretti, non più tra i candidati, sostituita da Vincenzo Albanese (353 voti). Per il resto confermati Paolo Bittarelli, Fabio Tamagnini, Cinzia Alimento, Marco Margheriti, per l’area ex Chiusi e Giovanni Marcocci, Eros Nappini, Cosimo Vessichelli e Enzo Micheli per l’area poliziana. Esce Omar Pellegrini ed entra nella compagine l’ex sindaco di Montepulciano Piero Di Betto. Una new entry pesante. Non ce l’hanno fatta invece ad entrare Paolo Brancaleoni (presidente Avis Castiglione del Lago) e l’ex sindaco di Cetona e consigliere regionale Sirio Bussolotti.

Da segnalare i 118 voti andati all’ex direttore Fulvio Benicchi, che non figurava nella lista dei candidati. Voti “liberi” che in qualche modo suonano come un segnale.

A dimostrazione che al di là del risultato migliore dei precedenti sul fronte del bilancio, il clima interno alla Bcc Valdichiana non sia ancora idilliaco è arrivata la polemica in diretta del direttore generale uscente Beniamino Barbi che ha voluto sottolineare che il suo non è un pensionamento, ma un licenziamento vero e proprio, annunciatogli per lettera il 26 febbraio scorso… Da come si è espresso, sembra volesse intendere addirittura un “licenziamento ritorsivo”. Ci sarà una coda legale?

Il presidente Capeglioni non ha raccolto la polemica, limitandosi a dire che l’avvicendamento era nei patti di fusione stipulati 3 anni fa…  A tal proposito Capeglioni ha anche affermato che la nomina del nuovo Direttore Generale Danilo Trabacca, è avvenuta sì su indicazione del Gruppo Iccrea, “ma non è stata imposta da nessuno. E’ stata una proposta alla quale noi abbiamo semplicemente aderito”, ha sottolineato, per dire, tra le righe, che non si tratta di un commissariamento. O quasi.

Di certo comunque non è un avvicendamento “interno” alla banca, come avvenne tra Benicchi e Barbi. E i patti post fusione non prevedevano un direttore “calato dall’alto”. Ma adesso, rispetto al 2016 è cambiato lo scenario, Banca Valdichiana fa parte come molte altre Bcc, del gruppo bancario nazionale Icrea. Il che significa che  una banca diversa da prima. E quindi anche le nomine dei vertici operativi adesso possono seguire logiche diverse.

A richiamare l’attenzione sul ruolo di banca di comunità e sul rapporto con il territorio e con Chiusi in particolare (anche in risposta ad alcune “sparate” del direttore Barbi) è stato il sindaco di Chiusi Bettollini che non si è limitato a portare il saluto dell’Amministrazione Comunale e della città all’assemblea. Bettollini  ha esposto quella che ha definito “la  sua visione strategica”.  “Banca Valdichiana – ha detto dal palco – deve tornare, pur essendo all’interno di un grande gruppo nazionale come Iccrea, ad essere la banca delle opportunità e favorire le famiglie e chi crede ed investe nel nostro territorio” Bettollini non le ha mandate a dire a Barbi: “Ho sentito parole non condivisibili. I chiusini hanno lavorato e lavorato correttamente. Noi abbiamo costruito dei ponti proprio per dare senso al termine  ‘Banca di comunità’. La banca della Valdichiana è sempre stata una banca delle opportunità per tutti. La discussione c’è stata perché manca il fatto che non sia ancora il perno dello sviluppo dell’intero territorio ed è su questo progetto che va rinnovato il Cda. Non è tardi per una condivisione del progetto e noi, come amministrazione di Chiusi, faremo la nostra parte, insieme alla banca!”

In sostanza Bettollini ha difeso Chiusi e la chiusinità, ha richiamato tutti ad una maggiore unità, ha anche citato espressamente i nomi dei 5 candidati chiusini (Capeglioni, Frullini, Albanese, Margheriti e Augusto Crezzini) non solo – crediamo –  per galanteria, ma per farli votare. Alla fine uno solo è rimasto fuori. Chiusi la sua parte l’ha fatta. Ha dato un segnale di compattezza. Non era scontato.

Resta sullo sfondo il nodo (irrisolto) della scarsa rappresentanza nel Cda dell’area aretina e dell’area umbra.Alla lunga può diventare un problema. Forse uno sforzo maggiore per allargare il giro e favorire una presenza dei due territori poteva esser fatto. A monte, prima dell’assemblea, anche rinunziando a qualcosa da parte delle due componenti maggioritarie.

Il presidente Capeglioni nella replica ha sottolineato come in questi tre anni ci sia stato uno sforzo del Cda per costruire ponti, mentre qualcuno erigeva muri. Ogni riferimento all’atteggiamento tenuto dal direttore Barbi e a chi ha aizzato la guerra tra le due componenti di Chiusi e Montepulciano è apparso tutt’altro che casuale. Capeglioni ha anche affrontato la questione spinosa delle recenti sanzioni spiccate da Bankitalia nei confronti del vecchio Cda di Banca Valdichiana pre fusione (quello di Chiusi) e di alcuni funzionari, affermando in sostanza che s è trattato di un atto sbagliato, ma compiuto a fin di bene, per consentire ad una azienda di superare momenti di difficoltà. Insomma il Cda e i funzionari si comportarono da banca di comunità… Per questo Capeglioni ha anche annunciato che i sanzionati presenteranno ricorso. 

Con le elezioni avvenute ieri escono di scena alcuni personaggi chiave del passato come Mara Moretti e Beniamio Barbi, il quale dopo il pensionamento anticipato di Fulvio Benicchi, avvenuto nel 2016, viene a sua volta pensionato e sostituito. Carlo Capeglioni rimane saldamente al timone, sempre più come figura di garanzia unitaria. Entrano nel Cda Vincenzo Albanese e Piero Di Betto che non sono, per esperienze maturate, due “figurine” messe lì a riempire due caselle vuote. Banca Valdichiana adesso è un’altra banca. Forse adesso è davvero differente, come recitava una vecchia pubblicità… ed è differente  non solo perché è entrata a far parte della Holding Iccrea.

m.l.

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