PANICALE: IL “VORREI MA NON POSSO” DEI 5 STELLE. E ADESSO CON CHI SI SCHIERANO I GRILLINI?

domenica 28th, aprile 2019 / 12:43
PANICALE: IL “VORREI MA NON POSSO” DEI 5 STELLE.  E ADESSO CON CHI SI SCHIERANO I GRILLINI?
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PANICALE – Sono state presentate ieri, sabato 27 le liste elettorali per le comunali. A Panicale saranno due: quella capeggiata dal sindaco uscente Giulio Cherubini che fa capo al Pd e Rifondazione Comunista e quella capeggiata da Virgnia Marchesini, aggregazione civica sostenuta più o meno da tutte le forze di opposizione e presentata in conferenza stampa da Francesca Caproni, già vicesindaco Ds con Daniele Orlandi, poi per  3 legislature consigliera di minoranza, in contrapposizione al Pd.

Il Movimento 5 Stelle che era presente ne consiglio comunale uscente (all’opposizione), questa volta, come avevamo anticipato, non parteciperà alla corsa. E per chiarire la propria posizione al di là delle illazioni  ha inviato alle redazioni il comunicato stampa seguente:

“Il movimento 5 stelle di Panicale-Tavernelle, seppur legittimamente titolare del simbolo, è stato costretto suo malgrado a non presentare una Lista Elettorale alle prossime elezioni Amministrative nel Comune di Panicale in quanto nonostante avesse individuato i 12 candidati da presentare nella propria lista, nessuno di essi, per vari motivi,  ha potuto accettare la Candidatura a Sindaco. Di conseguenza ci è stato impossibile presentare la Lista Elettorale. In merito infine ai rapporti con altre forze politiche, l’unica nota degna di questo nome sta nel fatto che il MeetUp di Panicale-Tavernelle, di propria iniziativa ha preso contatti con il referente della Lega nel Trasimeno, il Senatore Briziarelli, nel Giugno 2018. E’ stata ipotizzata una lista civica con la partecipazione di entrambe le forze politiche, una lista in stile “”governativo””. La direzione nazionale del nostro movimento, in ottemperanza all’attuale statuto ed all’attuale codice etico, ha escluso in qualsiasi modo l’utilizzo del simbolo in liste che non siano espressione esclusiva del movimento oltre che sostenuta da personaggi pentastellati. Resta comunque ferma l’intenzione degli attivisti e simpatizzanti del movimento 5 stelle di Panicale e Tavernelle di partecipare attivamente alla campagna elettorale dando indicazione precise ai propri simpatizzanti di quali possano essere le scelte possibili.” Firmato Meet Up M5S Panicale-Tavernelle.

Ci pare che il comunicato confermi pienamente ciò che avevamo scritto. Lo ha inviato però il Meet Up panicalese, non Roberto Lilli indicato in un precedente articolo come il leader locale del movimento. Lilli – fa sapere lui stesso – non è né il leader né tantomeno il portavoce dei grillini panicalesi. Anzi, a dire il vero sembra che sia pure in rotta con il essi.

IL Comunicato non dice apertamente che i 5 Stelle appoggeranno Virginia Marchesini, ma un eventuale sostegno al sindaco uscente Cherubini sarebbe un vero e proprio “ribaltone” rispetto alla linea politica tenuta fino ad oggi. E’ vero che i rapporti tra Di Maio e Salvini a livello nazionale sono tesi come una corda di violino e che il governo stesso sembra appeso ad un filo sempre più tenue, è vero che i due sembrano cercare pretesti per smarcarsi l’uno dall’altro, ma sul piano locale per 5 anni i 5 Stelle si sono battuti contro l’amministrazione Pd su tutti i fronti, quindi essendo solo due le liste in lizza per la conquista del Comune è facile ipotizzare che il sostegno dei pentastellati andrà, alla fine alla lista Marchesini. Almeno in parte. Perché Virginia  Marchesini ha una connotazione marcatamente di destra e nel movimento 5 Stelle della Valnestore c’è anche una componente che di destra non è. A Piegaro, paese confinante e “gemello” per esempio i 5 Stelle si presentano con una lista propria e con candidato a sindaco Luca Sargentini, che è un “ecologista-movimentista” della prima ora, tutt’altro che destrorso.

Da oggi è campagna elettorale vera. La corsa è partita. E le corse uno contro uno sono sempre incerte. A Panicale l’esito non è scontato. Ma dopo anni in cui in tanti ci hanno raccontato che destra e sinistra non esistevano più, che il bipolarismo era finito e che ormai la sfida era tra i 5 Stelle (il nuovo) e la Lega (il conservatorismo e la destra ridisegnata), adesso siamo di nuovo alla sfida tra una sinistra che sembra aver abbandonato le suggestioni renziane e una destra sempre più marcatamente fascistoide, razzista, revanscista, coi 5 stelle tornati al ruolo di sentinelle (come a Piegaro) o convitati  di pietra (come a Panicale). Qualcuno dirà che il Pd stesso a Panicale è immerso una faida interna infinita e sanguinosa (politicamente parlando) e che anche questo è un elemento che aggiunge incertezza al risultato. Certo. Ma è dal 2004 che il partito di maggioranza – prima i Ds, poi il Pd – arriva al voto comunale spaccato in due. La cosa non fa quasi più notizia.

r.c.

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