QUANDO GLI AMICI E COMPAGNI DI UNA VITA DIVENTANO “PASDARAN”

CHIUSI – Sono passati 40 anni da quando sentii pronunciare per la prima volta la parola “pasdaran”. Erano i giorni della Rivoluzione Komeinista in Iran. Il popolo che rovesciava il regime dello Scià e si affidava ad un anziano ayatollah e all’integralismo islamico. I pasdaran erano i “guardiani della rivoluzione”, le truppe scelte, i più fanatici sostenitori del nuovo regime… Da allora la parola pasdaran è diventata di uso comune anche in occidente, per definire “i fedelissimi” di qualcuno, di un leader, di un partito, di un movimento… Su Primapagina ad esempio la usammo per definire un gruppo di militanti del Pds, che ai tempi di Ceccobao sindaco di Chiusi, faceva quadrato ogni volta che qualcuno provava, anche sommessamente, a criticare. Poi alcuni di quei pasdaran di Ceccobao li abbiamo ritrovati al nostro fianco, successivamente, nella Primavera. Alcuni anche nei Podemos. Il tempo cambia la percezione delle cose evidentemente.
A dirla tutta “i pasdaran” anche qui da noi ci sono sempre stati. C’erano nel Pci. Erano quelli sempre fedeli alla linea, qualunque fosse la linea. Erano quelli che stavano sempre coi vertici della Federazione, contro chiunque provasse a dissentire. C’erano nel Psi ai tempi dell’On. Scricciolo. Con la differenza che lì qualcuno faceva il pasdaran anche per convenienza e per il posto di lavoro che Scricciolo da uomo di potere quale era elargiva a piene mani ai suoi vassalli, valvassini e valvassori. Diceva lui che lo faceva a fin di bene, per sistemare le persone, e anche per rafforzare il partito creando un esercito di beneficiati nei secoli fedeli. Poi si capiì (e lo capì anche Scricciolo) che la fedeltà e soprattutto la riconoscenza dura poco, ha una scadenza, come le mozzarelle. Usammo la parola “pasdaran” per definire gli integralisti cattolici che mandavano lettere anonime e facevano la “fronda” al vescovo di Montepulciano, Chiusi e Pienza Rodolfo Cetoloni, considerato “un comunista in abito talare”.
Questa storia dei pasdaran sempre pronti a difendere il verbo del potere e a rintuzzare ogni “deviazione” però sembrava una cosa di quei tempi lì… roba da vecchi partiti ormai morti e sepolti.
Roba che nella politica deideologizzata e pragmatica di oggi, pensavo (pensavamo), non potesse avere cittadinanza. E invece ecco che nel movimento più nuovo, moderno, trasversale e meno ideologico che ci sia mai stato… i “pasdaran” non sono solo le truppe scelte. Sono la massa. Nei 5 Stelle sono tutti pasdaran. Dai parlamentari che non sanno parlare l’italiano (peggio di Razzi) ai rappresentanti locali, tutti, nessuno escluso sono lì, pronti a saltare addosso con improperi e accuse (generiche per lo più) a chiunque ne critichi l’azione, ne rilevi una omissione o un cedimento, a chiunque chieda loro di spiegare cosa intendano fare.
E’ successo anche ieri, in seguito ad un nostro articolo sulle amministrative a Montepulciano, nel quale ci chiedevamo cosa faranno 5 Stelle, se presenteranno una loro lista oppure daranno forfait come a Siena nel 2018, per favorire la Lega… La contraerea si è subito dispiegata definendo le congetture giornalistiche fantasie, imprecisioni, falsità… non uno che avesse detto quale sarà la posizione del Movimento a Montepulciano e negli altri comuni che andranno alle urne a primavera.
Io sono cresciuto nelle sezioni del Pci, ma sono sempre stato un animale di minoranza, quasi sempre controvento e contromano. Stavo nel Pci, ma non è che del Pci mi andasse tutto bene, anzi… Ed eravamo parecchi a pensarla così.
Oggi, vedere amici e compagni di una vita, cresciuti e invecchiati anche loro con quella cultura di fondo da minoranza critica, diciamo di stampo gramsciano, diventare dei pasdaran (nella fattispecie dei 5 Stelle, ma se fossero di Renzi sarebbe uguale) mi fa davvero specie. Mi lascia fortemente perplesso. Non tanto il fatto di vedere nei 5 Stelle una possibilità, una alternativa, un passo avanti, quello ci sta. Del resto la sinistra ha fatto disastri e si è suicidata da sola. E’ il fatto di esserne dei pasdaran che stona, che non torna, che cancella di colpo 40 anni e passa di storia personale e collettiva. Possibile che a questi amici non venga il dubbio (anche minimo) che difendere Salvini perché è nel “pacchetto” con Di Maio e attaccare Mimmo Lucano o le Ong sia una cazzata? Possibile che dopo tanti anni passati insieme a ragionare sull’informazione libera, non venga il dubbio che dare dei bugiardi o dei venduti o nella migliore delle ipotesi dei “fantasiosi” ai giornalisti, sia un’altra cazzata? Possibile che amici e compagni da sempre atei o agnostici (per cultura, non per pigrizia), mai stati integralisti, che sorridevano al “non avrai altro Dio all’infuori di me” dei cattolici, adesso “non hanno altro Dio all’infuori di Grillo e Casaleggio”? Possibile che gli vada bene tutto: dagli strafalcioni, alle marce indietro, dalle omissioni ai cambi di direzione, dalle posizioni antiscientifiche alla deriva sovranista.
Per loro il, problema è sempre uno e uno soltanto: il Pd e i danni che ha fatto. Anche adesso che il Pd è ridotto a partitino residuale di terza fascia.
Io non sono mai stato filogovernativo, per costituzione, neanche ai tempi dei governi Prodi e D’Alema. E neanche questi amici lo sono mai stati. Lo sono diventati adesso. Ora sono filogovernativi (anzi governativi) come lo erano i democristiani ai tempi di Scelba, Fanfani e Rumor, i socialisti ai tempi di Craxi, i berlusconiani ai tempi di Berlusconi e i renziani ai tempi di Renzi. Tralascio Mussolini, ma anche allora…
Da animali di minoranza, sono diventati in poco tempo guardiani della rivoluzione, maggioranza silenziosa e truppe scelte nello stesso tempo. Fedeli alla linea, con dedizione e devozione piena alla causa e sprezzo del pericolo, sono sempre al pezzo (la contraerea di cui sopra), pronti a ribadire il concetto con raffiche di commenti. Ccon il solito mantra: e allora il Pd?
Chi sono questi amici? loro lo sanno e i lettori possono intuire. Basta anche leggere i commenti agli articoli di primapagina sul sito e sui social.
Che i 5 Stelle sarebbero diventati maggioranza nel paese era quasi scontato e prevedibile, che persone di sinistra, deluse e incazzate, potessero cambiare partito e anche idea, lo potevi mettere nel conto. Che questi amici di una vita diventassero dei veri e propri pasdaran, no. Questo io almeno non l’avevo previsto. Perché quello del pasdaran è un mestiere che si addice ad altre figure, a gente che non si fa molte domande e che ragiona per slogan, non a chi per decenni ha ragionato, argomentato, litigato per affermare la necessità e l’importanza del senso critico, del dissenso, del confronto.
Non so quanto durerà l Governo giallo-verde. Non so quanto dureranno i 5 Stelle (potrebbero avere un brusco risveglio già alle europee e alle amministrative di Primavera). E se qua e là qualche crepa si apre, qualche certezza comincia a vacillare, i miei amici diventati pasdaran li vedo ancora allineati e coperti con fede incrollabile e mitraglia in mano, più degli stessi rappresentanti ufficiali del Movimento, spesso più cauti..
So già cosa risponderanno alcuni: e allora tu che adesso fai il tifo per Bettollini? C’è differenza amici. Anzi ce n’è più d’una: a) Bettollini non è alleato di Salvini e dei fascioleghisti; b) nel Pd ha via via cambiato atteggiamento e posizioni, spostandosi sempre più marcatamente verso sinistra e prendendo le distanze dal suo stesso passato (che è recente); c) nel territorio si sta muovendo discretamente e con qualche risultato; d) il mio (e di primapagina) non è un appoggio acritico e definitivo a Bettollini, se mai è il riconoscimento e l’apprezzamento di alcuni passi nella direzione giusta, tenendo sempre la guardia alta, come Gramsci ci ha insegnato a fare… E credo che l’opposizione di sinistra al Comune di Chiusi dovrebbe fare delle valutazioni su questi aspetti.
Comunque, detto questo, anche fare il pasdaran non è reato. Ci mancherebbe. E’ una scelta che non mi piace e non mi convince, una scelta che non farei mai. In ogni caso, amici come prima. Ne riparleremo, se mai, più avanti, sperando che vengano tempi migliori.
Marco Lorenzoni
Forse troppo lungo, ma ti do ragione su tutto. Personalmente non rispondo più a quelli che alle mie critiche dicono: e allora il Pd? Come se io fossi stato del PD, a cui ho rivolto critiche più aspre di quelle che faccio ai 5Stelle. Ma tant’è, l’informazione il pregiudizio e il settarismo stanno diventando pane quotidiano per gli italiani. Teniamo duro e andiamo avanti. Prima o poi qualcuno sbatterà il capo contro il muro. Renzi docet.
Condivido lo sconcerto di Marco Lorenzoni, ed anche l’amarezza, nel vedere amici di una vita difendere a spada tratta questo Governo giallo-verde. Anche nelle decisioni più truci. Tempo fa ho cercato anche di darmi una spiegazione. Che provo a sintetizzare. Intanto bisogna partire dal dato di fatto che le loro condizioni di vita e le loro biografie non giustificano affatto la “perenne incazzatura” contro il “sistema”, all’interno del quale hanno trovato, anche loro, un comodo ristoro. Quindi c’è qualcosa di più. Ci sarà sicuramente anche un sincero sentimento di vicinanza e di solidarietà nei confronti degli italiani che hanno subito di più gli effetti della lunghissima crisi economica. Ci sarà sicuramente anche il disgusto per la caduta etica di molti amministratori locali del centro-sinistra, o meglio del PD, nella passata legislatura. Ma credo ci sia anche dell’altro. A partire da ormai antiche vicende locali che hanno frustrato legittime ambizioni di protagonismo politico, che è rimasto pertanto inespresso. Senza trascurare il bisogno di dare sfogo ad una certa aggressività, seppure temperata da solide letture e da maniere civili. Per continuare con l’innesto del pensiero di autori eterodossi su una matrice culturale fortemente anticapitalistica con venature giustizialiste. Da qui l’incontro con la richiesta di onestà dei 5 Stelle, che sembravano promettere l’estirpazione del “male” dalla politica italiana e la rigenerazione della società. Dopodiché c’è stata anche l’adozione dello stile 5 Stelle: irrisione degli avversari (anzi dell’avversario, il PD), sospetti su tutti (tranne loro stessi), certezza di avere la verità in tasca, presunzione di superiorità morale ed altro. Una volta entrati in questo vortice, è facile farsi prendere la mano e molto più difficile rendersi conto che si sono incamminati su un pendio scivoloso, in fondo al quale potrebbe esserci anche il rischio di accettare derive autoritarie, come denunciato da autori da loro un tempo apprezzati come Zagrebelsky o Luciano Canfora.
Caro Lele, grazie di aver fatto il mio ritratto,ma non solo il mio, anche quello di altri con cui sono in buona compagnia in questo viaggio,senz’altro non senza contraddizioni -lo dico subito-e non sono adirato o risento alcunchè su quello che hai detto,anche perchè è grazie al tuo intervento che mi permetti di spiegare almeno su certi argomenti che hai toccato,-speriamo questa volta sinteticamente-ma non sò se ci riuscirò e chiedo scusa anticipatamente per le lunghezze come al solito manifeste.Ma permettimi un momento di contestare molto bonariamente ma anche fermamente quello che hai detto iniziando dal primo argomento che è quello di cui non ti spieghi il perchè quello che tu definisci il ”comodo ristoro” dovrebbe lenire le tensioni e l’incazzatura verso il mondo e contro chiamiamolo l’establishment. Credo che questo tuo discorso mostri molti ma molti limiti,soprattutto culturali ma anche di carattere politico,materialistico ed anche sulla morale che possa riguardare il modo di essere delle persone perchè nei miei riguardi quello che tu intendi come ”comodo ristoro” lo era anche da prima e durante gli ultimi 50 anni della mia vita dal momento che come te, ho fatto lo stesso lavoro,a gradi diversi di responsabilità,ma abbiamo fatto lo stesso percorso anche se diversamente retribuito.Si vede che tu magari hai concepito l’influenza di quello che tu definisti(ancora mi ricordo le parole) come ”ascensore sociale” sufficiente per abbracciare anche criticamente-perchè no-l’idea che tu fossi immerso in un sistema che ti possa benefiare i meriti professionali e le intelligenze ritenendo che un sentimento di riconoscenza e di devozione possa essere normale di poterlo mostrare verso lo stesso sistema che ti ha permesso questo.Mi permetto di dire cosi perchè altrimenti sono io che non comprendo chiaramente quali possano essere le idee ma soprattutto diciamo ”i fondamentali” che facciano cambiare le persone. Credo di averti dato da parecchio tempo ormai che scrivo rispondendo a Lorenzoni che io possa ignorare-e lo dico emblematicamente-che nel 1989 sia caduto il muro di Berlino con tutta la riflessione che questo abbia implicato e che come dice Lorenzoni solo i pasdaran rimangano della loro idea,quasi questa fosse un fatto che rasenti la religione.Ti dico subito che in questo senso se così fosse la tua idea, tu ti sia sbagliato su di me, non lo è mai stato così, perchè al di là delle convinzioni e del vissuto, ho vissuto anche con gli altri vicino a me ed ho-forse presentuosamente- creduto di capire quanta e quale fosse la forza del sistema perchè certe idee fossero alla fine erose.Le ho dovute sottoporre a critica ma la sostanza di quelle idee è rimasta dentro di me mentre mi sembra spesso che dentro gli altri non sia rimasta ma sia stata spazzata via dalle esperienze della vita e per carità la vita è cambiamento ed adattamento certamente e cambiare idea è lecito, ma esistono persone che la cambiano più facilmente ed altre meno facilmente, come esistono persone che di fronte al successo ed alle carriere in politica o nel lavoro la cambiano molto spesso,a seconda delle opportunità ma spesso di tutto questo se ne fanno anche una ragione e non sorgono loro problemi di natura diversa che riguardino la morale, la politica, il sociale.Con questo non voglio entrare nel personale di nessuno perchè non è giusto giudicare su cose e fatti di cui non ne conosciamo la ragione, ma quanto al tema del Post è significativo il fatto che si dica che siano i compagni di una vita ad aver cambiato giacchetta.Mi domando cercando di appplicare detto pensiero sulla mia persona a cosa sarebbe dovuto tale cambio di giacchetta intendendo non tanto l’esteriorità ma la sostanza che uno abbia dentro ed il peso di quanto possano valere le idee che aveva.Io non ho avuto nulla da perdere o da guadagnare tu lo sai bene e lo sanno altrettanto bene coloro che mi conoscono, non ho cambiato vita, ho fatto quella di sempre,non ho dovuto nulla a nessuno e da ringraziare nessuno, anzi molte cose nel campo del lavoro l’ho espressamente rifiutate e rifiutato con estrema chiarezza speranze di carriera e di soldi perchè ho concepito il lavoro come una parte molto importante della vita che mi ha permesso di farmi esperienze e di vivere condizioni che altrimenti non avrei potuto vivere senza lavorare, ma lo stesso lavoro l’ho concepito come una parte della vita e dopo il lavoro per me ci sono state diverse cose da fare e da poter vivere,tu lo sai bene perchè abbiamo frequentato lo stesso ambiente e sappiamo bene sia io che te quanto fosse importante l’assiduità e la correttezza altrimenti ci avrebbero gia sbolognato da subito e mandati a casa,come è successo a diversi.Su questo tema mi sono sempre sentito un fortunato soprattutto perchè ho conosciuto nella mia vita persone molto in gamba che non hanno avuto l’opportunità di vivere ciò che io ho vissuto non senz’altro per bravura,e non dico questo per falsa modestia ma perchè la sento come verità vera….Non vedo le implicazioni alle quali possano far riferimento le ragioni di essere simpatizzante e non iscritto del Mov. 5 Stelle.Forse una di queste è quella che ho ritenuto che il PD non rappresentasse un coacervo di idee e di fatti che rispettassero quelle che avevo io che valutavo essere di sinistra. E’ uno scherzo? Le idee non sono uno scherzo ma non ho mai accettato quello che è stato detto del Mov. 5 Stelle dai partiti dell’establishment che fosse come la peste o che fossero una armata brancaleone di sbandati.Se guardiamo alla storia della sinistra quante incongruenze ed errori politici e non solo politici ma anche tattici ha commesso tale sinistra nel suo evolversi fino a 30 anni or sono? Moltissimi,ed ancor più da 30 anni a questa parte secondo me.E sono stati tali questi errori per i quali la sinistra è stata frantumata soprattutto intenzionalmente.Nei confronti di quanto essa era prima è il fatto presente che quello che dava sostegno morale e politico alle persone erano le idee dei fondamentali.Ecco quelle idee dei ”fondamentali” la sinistra le ha smarrite per una somma di ragioni ed ho interpretato e criticato tali ragioni cercando di farlo da un angolo visuale con un metro marxista, forse primordiale, forse meno conosciuto, e da italiano tenendo ben presente la storia del maggior partito della classe operaia che era il PCI, soprattutto di coloro che erano stati i dirigenti Gramsci e Berlinguer, ed oggi mi si accappona la pelle sentendo i vari Calenda ma anche molti altri Renzi compreso che sono stati ministri del governo passato che chiamano in causa ed inneggiano senza arrossire a persone come è stato Berlinguer. Non mi sono sentito più di dare fiducia a quello che veniva detto e fatto. Non ti parrebbe che da sinistra sia stato normale che abbia nutrito più simpatie politiche più per i 5 stelle che per il complesso social-democristiano frantumatore che alla fine ha ridotto a nulla sia le persone sia le costruzioni della sinistra stessa smontandole pezzo per pezzo ?Personalmente non ti sembrerebbe giusto e normale che se pur non avendo avuto grossi problemi di natura economica grazie al lavoro, uno non possa concepire il mondo che ha attorno come un castello ingiusto e fare qualcosina per cambiarlo,anche facendo politica?L’ho fatto questo, non a Chiusi come ben sai ma a Napoli ed a Firenze da semplice militante e partecipando per almeno 25-28 anni-tu lo sai bene- ed in parte per tale frequentazione e tempo dedicato ho messo anche in crisi il rapporto di convivenza che hai anche tu conosciuto-tu le sai queste cose-probabilmente anche sbagliando.Ma queste sono ragioni personali,comuni a molte persone e non c’è nè da vantarsene nè da vergognarsene. Io su questo piano sono rimasto me stesso ma mi sembra che non siano rimasti se stessi coloro che oggi hanno ormai da anni sostanzialmente(e dico sostanzialmente) difeso gli ultimi 20 anni di questa politica che c’è ancor oggi nel centro sinistra(ripeto CENTRO-SINISTRA) ed ancor oggi seppur fra critiche negative che muovono e riconoscano a parole tale politica, la difendono in sostanza ancora ed ancora la appoggino. Sono cose di noi umani queste, e le differenze come ben sai fra gli individui ci sono, anche sul come concepire le stesse cose anche dentro a correnti di pensiero che sono parallele ed omogenee. Non capisco invece i riferimenti che avrebbero dato adito a decisioni scivolate e prese da letture che hanno concorso a variare il pensiero.La vita è cambiamento e quindi anche cambiamento delle idee e questo lo dico con estrema convinzione altrimenti la vita sarebbe vissuta invano se uno rimanesse legato acriticamente alle stesse idee tutta la vita ed analizzasse la vita non tenendo conto della realtà mutevole che cambia intorno alle persone, proprio anche perchè ce l’ha insegnato Gramsci ma non solo lui, che occorra nelle nostre critiche tener conto della realtà e partire da questa per andare più lontano ma che non si possa prescindere da questa.E’ vero il detto che ” si rimanga se stessi nella misura in cui si riesca a cambiare” ma molti consapevolmente di tale detto ne abusano e spesso sono annoverati nella categoria grande e numerosa degli opportunisti per i quali non è un gran trauma il cambiamento perchè poi alla luce degli intenti (solitamente quelli di prevalenza e dell’emergere su altri che sono vicino e sulle cose alle quali ci si adegua senza nessuna fatica ed alcun turbamento etico o morale bensi con astuzia) si finisce talvolta con nonchalanche ad adeguarsi.Sinceramente non prendo il tuo discorso come un processo rivolto a me proprio perchè credo che quel mistero che credi di aver intravisto nelle ragioni interiori di aver simpatizzato con i 5 stelle(guarda che non sono nè un iscritto nè partecipo allo scambio di informative con loro)ma quando vedo che li si attacca in maniera strumentale e che non si perda occasione della sistematicità di attacchi anche talvolta giustificati ma che tendono con espresso e malcelato livore sin dalla loro creazione come movimento a metterli in cattiva luce mi sento di reagire,soprattutto per il fatto che tale tiritela venga espressa guardando alle discrasie del PD ma eliminandole subito dalla discussione dicendo che ormai sono un partito inesistente ( pensa a quante volte Lorenzoni ha detto che Bettollini era solo e che non aveva il partito dietro, cosa questa che ho sempre contestato dicendo a lui che serviva per i soliti panegirici ) ed oggi che il renziano non è più presentabile con le sue idee di rottamazione perchè le condizioni sono cambiate ha pensato di sdoganarlo agli occhi dei suoi e della pubblica opinione dicendo che era- come dichiarato- per Zingaretti ed in 15 giorni ha anche esordito dicendo che fosse meglio in quel modo che e cioè che avesse abbracciato la sinistra a forza di passettini -mi vien di che ridere-e comunque sempre meglio così che se fosse rimasto dove era. Io questo e l’ho anche scritto l’ho chiamato riciclo e non altra cosa ma non tutti lo chiamano così.uno di questi tutti è Lorenzoni nella sua iconoclasta battaglia di difesa che tutti possono leggere nel giornale sul quale a dire il verto mi sono trovato solo io che ho preso la figura del ”bastian contrario”. E per forza.Che poi è quello che viene a fare la morale e si risente se talvolta io assumo la parte di colui che gli fà le bucce poichè mi rendo conto che almeno su certi argomenti sono io che intigno e non altri, perchè non c’è nessuno che lo controbatte ed anche coloro che lo condividono sono rintanati, non si esprimono quasi mai, ma-e questo è il bello- che forse forse dentro di lui non si spiega nemmeno il motivo di tutto questo. Ora Lele è bene rispettare le idee di tutti ma queste secondo me non hanno nulla a che fare con le idee di cui si parlava prima , anzi sono idee di un certo tipo ben preciso che servono a chi le sforna (la crescente e perpetua descrizione dei successi di Bettollini sul suo giornale la si nota anche senza volerlo notare,tanta è,ma l’ho sempre detto non è una colpa, può essere anche un modo di pensare(a quale scopo non m’interessa, ho le mie idee e me le tengo ed anche posso arrivare dentro di me a giustificarle )ma quando sento che trova ragioni per cadere sempre in piedi e che non perda l’occasione per prendere per i fondelli sulle condizioni degli altri e che a questi non perda occasione di fare le bucce dico e penso che tutto sia plausibile ma non quello della presa per i fondelli.Per finire caro Lele- e come al solito l’ho fatta veramente lunga ma mi si accetti come sono- io non ho nulla da guadagnare nè da perdere quando esprimo certe idee e le congetture di natura psicologico-politica su di me o di altra natura che possano riguardare la morale o sentimenti sono del tutto fuoriluogo, purtuttavia le accetto e le leggo e le commento con fondamentale curiosità perchè mi fanno vedere e riflettere sui meccanismi che formano il pensiero delle persone.sarà ed è senz’altro quello che avviene anche dalla parte opposta e che non mi condivide ma talvolta mi dispiace, talvolta ci rido, talvolta dico a me stesso-ed è lecito domandarselo- quale idea avranno gli altri di me.Mi dispiacerebbe un po’ se avessero l’idea che diceva Starace a quelli che lo portavano in trionfo e la ometto per decenza.
Caro Carlo, tu dici di riconoscerti nel ritratto che ho fatto, ma quello che ho scritto riassume alcune caratteristiche proprie di più persone, accomunate dal sostegno incondizionato al ”sentiment” attualmente dominante. Nessuno nega a nessuno il diritto di cambiare idea. A partire dal sottoscritto. E nemmeno mi sembra incomprensibile la scelta dei 5 Stelle per persone che hanno dato importanza al valore dell’onestà, a cominciare dalle loro storie personali. Semmai mi può dare fastidio un atteggiamento manicheo che attribuisce a tutti gli altri la disonestà. Ma quello che sconcerta me, e credo anche Lorenzoni, è l’accettazione acritica di tutto quello che questa maggioranza decide da parte di persone abituate a spaccare il capello in quattro, a fare i distinguo dei distinguo. O, ancora peggio, la sostanziale condivisione di decisioni inumane, come quelle riguardanti i migranti lasciati in mare aperto o sgomberati da Castelnuovo di Porto con metodi non molto dissimili da quelli usati dai fascisti all’indomani delle leggi razziali. Oppure la sottovalutazione dello sdoganamento ricorrente di Salvini nei confronti di posture e linguaggio che si richiamano al fascismo. O la mancata contestazione di un decreto sicurezza che allontana i migranti dagli Sprar costringendoli alla illegalità, e quindi producendo maggiore insicurezza sociale. O la rimozione dei gravi deficit di democrazia presenti all’interno del Movimento 5 Stelle, per non parlare del ruolo quantomeno improprio di una società di capitali come la Casaleggio Associati. O la indifferenza verso il pericolosissimo iter di una Legge di Bilancio che ha impedito per la prima volta alle Camere non solo la discussione, ma anche la conoscenza degli articoli che sono stati votati alla cieca. Poi ognuno si sceglie i propri nuovi compagni di viaggio. I vecchi non possono che prenderne atto. A volte con dispiacere.
1) nomi e cognomi dei pasdaran di Ceccobao che facevano parte della primavera e che fanno parte di Possiamo (a proposito, una volta per tutte: si chiama Possiamo la nostra lista, Podemos è altro con cui non abbiamo a che fare) mica per niente ma per amor di verità storiche, se no si può scrivere tutto e il contrario di tutto;
2) il sermoncino sui pasdaran fatto da uno che è divenuto il primo pasdaran del sindaco Bettollini, francamente fa sorridere, anzi ridere proprio, per uno che parla sempre di scivoloni è un discreto scivolone.
Passare da Renzi a Zingaretti in poche settimane più che uno spostamento a sinistra o fare i conti col passato si chiamava e si chiama secondo me triplo salto mortale e voglia di voler stare a galla per forza anche quando la storia ti ha dato torto, te lo dice uno che come piace a te è stato sempre in minoranza.
Sorridi pure, ma nel frattempo rifletti… Pensaci bene e rifletti… Se ti trovi bene, a tuo agio e in sintonia coi pasdaran sono contento per te. Vuol dire che non hai angustie. Io ce l’ho e me le tengo, come ho sempre fatto. Quanto al termine “podemos” che uso sempre ti dò ragione. E’ inappropriato. Come “Possiamo” però. Il termine appropriato sarebbe “Potevamo”. Non ce l’abbiamo fatta caro Luca. Ci siamo incartati. Tutti quanti. Ora a mio avviso bisognerebbe ripensare la questione, come ho scritto, e guardare avanti più che indietro. E in prospettiva, amico mio, per quanto mi riguarda trovo più affinità e unità di intenti con Bettollini (e quello he dice) che con gli amici diventati Pasdaran a cui va bene anche Salvini. Tutto qui. Poi ognuno la vede come vuole…
Su quello che fa Bettollini francamente sono affari suoi, mi colpisce un po’ che tu sia sempre e comunque pronto a dirgli bravo, e questi sono affari tuoi, io se ho 5 minuti sbircio qualcosa e se ho voglia dico la mia. Sul farcela o non farcela il discorso sarebbe molto lungo ma non mi interessa farlo qui (non credo sia la sede giusta), ognuno, giustamente ha la sua opinione e se la tiene.
Manca però nel tuo commento la risposta al punto uno che ponevo nel mio precedente commento, spero sia una distrazione, su questo rimango in fiduciosa attesa.
i nomi li conosci meglio di me… basta rileggere quelli dei consiglieri o candidati con Ceccobao e magari anche con Ciarini e quelli dei candidati della Primavera e poi dei Potevamo… Ma non è questo il punto. Anzi, smettere di essere dei pasdaran e cambiare atteggiamento, linea e anche schieramento, se necessario, è un merito e segno di intelligenza e sensibilità. Di cui prendo atto, apprezzando. E’ l’essere pasdaran o il diventarlo in età matura che non quadra…
No Lele,non ci siamo proprio.Hai fatto un lungo elenco di cose e fatti veri ma passi sopra un fatto principale che secondo il mio modo di vedere e di sentire li sovrasta tutti per quanto mi riguarda : e chi ti ha detto a te che io sia cosi’ disumano e disumanitario da apprezzare un Salvini per il solo fatto che i 5stelle ci hanno fatto il governo insieme perché costretti da una legge elettorale fatta appositamente affinché nessuno potesse governare se non alleandosi ad un altro,in questo caso anche di diversa natura,quasi opposta? Il superamento politico
dei sensi di autocastrazione della sinistra in una società globale alla fine hanno avuto certi risultati,criticabili certamente ma di espressa volontà di cambiamento di quanto è successo nelle ultime due decadi che hanno visto 4 governi non eletti andare a governare senza il parere della gente.E ti dico di più e te lo dico con forza:tutti gli elenchi delle discrasie che hai fatto che li riconosco veri compreso i fatti che possano apparire disumanitari verso i deboli non sono nella loro espletazione politica superiori per importanza negativa a quanto è stato prodotto antecedentemente per il
il semplice motivo che le responsabilità anche del comportamento di Salvini ci sono e sono più che altro di carattere politico-culturale e pensi erroneamente che in quattro e quattr’otto il mio giudizio sui fatti ne abbia disinvoltamente scavalcato l’essenza, ma mi dovresti rispondere che una volta effettuati i salvataggi quale fine fanno e quale destinazione gli facciamo fare a detti profughi visto che l’Europa nicchia e si è sempre rifiutata di spartirseli e che anche se li avesse spartiti al proprio interno qui siamo in presenza di un flusso ininterrotto proveniente da terre dove la lotta per la sopravvivenza non guarda in faccia a nessuno e così si scivola nella disumanizzazione, compiuta in primo luogo da noi occidentali, Francia ed USA in testa che hanno rovesciato tonnellate di bombe e smembrato nazioni innescando le polveri proprie che covano sotto la miseria.Allora quando si parla di responsabilità nel conto bisogna metterci tutto e non si possono scavallare le cose con le parole e pensi che io non lo sappia che il ragionamento che hai sentito dalle mie parole possa essere stato portatore di quello che Lorenzoni identifica come sostegno a Salvini?Ed allora se io dicessi lo stesso verso il Pd ed i partiti suoi alleati ed anche delle destre che hanno governato non sarebbe forse una valutazione peggiore dei fatti che accadono oggi visto che siamo io e te ad elencarli ? L’hai messa sul piatto della bilancia la spinta che in un sistema dei soldi il fatto di amministrare i poveri cristi sia un lucro per l ‘associazionismo religioso con i soldi di tutti e che spesso serve alla delinquenza di poter avere un materiale umano quasi inesauribile da sfruttare per scopi per i quali è meglio non parlare ? Perché all’interno dell associazionismo che si serve di soldi pubblici il prezzo di assistenza di un immigrato sia in Italia di 35 euro ed in Germania di 25 euro e che questo faccia incazzare gli italiani ti è noto o non ti è noto e che si possa riferire che ci siano organizazioni che direttamente od indirettamente s’incarichino del trasporto dei profughi salvandoli dal mare e scaricandoli in Italia ? Ma cosa avete difeso nei precedenti governi che vi stavano tanto a cuore ed anche oggi sembra che vi stiano a cuore dalla posizione che avete assunto verso questi problemi ben sapendo che dopo il tutto si trasforma in una marea di soldi fruiti dalle organizzazioni umanitarie legate a stretto filo alla politica ed ai partiti? Ma è vero quanto dico oppure bestemmio e do’i numeri? Ho premesso sempre nei miei discorsi che su tale tema che quelli che sono in mare occorre salvarli ma li deve salvare per forza una organizzazione privata
perché si chiama ONG e che oggettivamente è tutto così pulito ed è tutto così garantito che non esistano interessi dietro tutto questo? Allora posto che sia vero come È VERO che non siamo di fronte ad una invasione perché le invasioni sono ben altra cosa e che Salvini si sia fatto pubblicità con questo e che da questo abbia tratto i suoi consensi dall’ignoranza degli Italiani,credo fermamente che i governi precedenti abbiano direttamente ed indirettamente pigiato sull acceleratore per non risolvere il problema o quantomeno per non fare la faccia dura verso chi sfrutta tali sistemazioni.Ma sotto ci sono i soldi lo vogliamo capire o no che è la stessa cosa è quella dov’è esistonogli stessi motivi del perché se uno stato ha le risorse energetiche sufficienti per far sviluppare il quadruplo di abitanti che ha, diventa automaticamente bersaglio di organizzazioni fondate sul concetto sistemico della rapina da parte di stati più potenti che spingono perché tu schianti dall’interno o che spingono perché tu possa cadere nelle loro misericordiose braccia da dove dispensano prodotti, consumo, pane e non solo e se quello stato riesce a buttarli fuori con le elezioni a maggioranza di popolo gli vengono create le condizioni per le quali debba cessare l’ostracismo ad essere depredati e che nello stesso tempo da parte della democratica Europa si inneggia al fatto che magari sia il presidente affamatore del suo popolo e non le multinazionali degli Stati Uniti che non aspettano altro di rientrare in casa d’altri e prendersi il boccone del petrolio e ripartirselo al loro interno ? I governi precedenti questo hanno prodotto soprattutto con le alleanze politiche instaurate con chi depredava ed ancora oggi la ragione del profitto riesce a piegare la ragione dell’autonomia di una nazione?Quei governi -parlo dell’Italia- nello stesso tempo si facevano chiamare di centro sinistra. poi si viene a dire e portare esempi sulla disumanizzazione.Finiamola qui perché ci sarebbe tanta di quella materia da mettere sulla brace al confronto della quale zse si facesse la somma dei morti dalle bombe,dalla fame e dalle malattie altro che il libro nero del Comunismo edito da Berlusconi e scritto da coloro che sono al suo libro paga…..La verità della fotografia della situazione è quella che dicevo e che ho riferito nell’ altro post che è uscita dalla bocca di Montanelli che è quella che sugli uomini liberi che non esistono ed appunto quello che mi dà più fastidio è il fatto che molte persone di tale verità ne siano coscienti e purtuttavia insistono nel portare esempi slegati l’uno dall’altro e presi a se stanti proprio per dimostrare l’inconsistenza delle ragioni degli altri ben sapendo che in un dibattito argomentato si debba considerare e pesare ogni cosa ed ogni aspetto.e considerando.Sinistra? Questo è il maggior supporto culturale ad una destra latente e presente nel popolo italiano, ammantata di falsa e prezzolata benevolenza ed ipocrita fino alle radici dell’anima. D’altronde sappiamo quale stato sia contenuto all’interno dell’italia e quanti secoli della sua cultura
abbiano prodotto ciò che è lItalia oggi e visto che il riscatto da parte di una sinistra non è stato possibile perché con la sottocultura del capitalismo si è fatta avviluppare e tramortire ritenendo che questo sviluppo di cui siamo stati
spettatori potesse durare quasi all’infinito ma la gente spesso come succede oggi cerca alternative ed è. Hiaro che non si rassegni. Ecco svelato l’arcano e certo non solo questo beninteso ma questo secondo il mio pensiero è quello più importante di tutti.E mi dispiace, la lezione da chi accetta questo stato di cose e lo giustifica anche se criticandolo ma al fondo poi poi dice che meglio questo che un salto in quello che identifica buio perché ormai è passata la considerazione che buio sia e ne riconosce la maggiore attendibilità e la difende, questa lezione non l’accetto, Salvini o non Salvini anche proprio perché uno dei fondamenti della sinistra ormai dimenticata recita che seppur non si mangi con l’utopia occorra avere il coraggio di perseguirla .Anche perché nell’elenco che hai fatto nella tua risposta sai quanti Salvini ci sono stati qui in Italia ed anche all’estero che hanno direttamente od indirettamente prodotto le situazioni di bisogno, di miseria ed anche di morte! E quello che possa sembrare essere qualunquismo ti assicuro che non lo e’ affatto nonostante le considerazioni fatte da tutta gente legata al sistema e che lo riconosce valido e tenta di mantenerselo. Allora questo mio è un atteggiamento da voltagiubbe?Qualcuno anche amico mi ha detto che mio zio Solismo Sacco che tu hai conosciuto si rivolterebbe nella bara se sapesse che suo nipote simpatizzi per i 5 Stelle.Lo dico da immodesto, ma credo che sia un fatto culturale il perché vengano dette queste cose ed anche in questo caso il paragone e l’accostamento con Salvini non c’entra un bel nulla, non lo so ‘ se mi sono spiegato visto che si dice che lo difenda.Mai stupidaggine più grossa è stata detta secondo me è secondo il mio sentimento.Non mi piacciono le citazioni ma non mi ricordo il nome di quell’economista che sicuramente non è Zingales che ha detto:
“ il secolo precedente ha prodotto sfruttamento,sviluppo, industrializzazione, fame e miseria e guerre e ricchezza amministrata semprepiù grande e sempre da un numero minore di persone.Nel prossimo si torna a Marx” Allora caro Lele tutto è opinabile ma nel mio caso credo che non ci siano sospetti sul perché molti dicono che abbia cambiato bandiera.Credo sommessamente che tale azione l’abbiano fatta altri che oggi piangono sulla disumanizzazione del sistema che hanno contribuito a produrre, sia con gli atti politici sia con le loro convinzioni dando la loro fiducia alla validazione di tale sistema che vediamo.Poi ognuno è responsabile in queste cose prima di tutto verso se stesso e non sono queste parole giustificazioniste che si dicono tanto per scavallare le questioni poiché si crede – e certi lo credono- ma di solito sono gli opportunisti- che affermano che con la propria coscienza si faccia presto a farci pace.Guarda caso io che mi ritengo materialista e fortemente anticattolico non condivido molto tale pensiero.E’ buffo il mondo…..
quanti secoli della sua cultura
più
più potenti
avete difeso nei precedenti governi la povertà non è per rinfacciare chi sia stato più delinquenziale o meno ma è proprio il rifiuto che è penetrato nelle coscienze e nel modo di pensare di tanta gente che oggi non permette di dare le responsabilità vere a chi dovrebbero essere addossate.Le persone con il loro carattere e le loro idee rimangono quelle che sono sempre state nonostante i cambiamenti, ma spesso vanno dietro ad una bandiera che si rifiutano di vedere che sia cambiata profonmente in questi 30 anni e ne riconoscono i fondamenti che ne stanno dietro.E’ la natura del vessillo che è cambiata l’esatta conseguenza Se tu fossi stato dei 5 stelle cosa avresti fatto tu che hai detto sempre che ci si debba mettere anche nella condizione degli altri? Nessuno mi ha risposto al fatto che ho notato è presente da mesi e mesi sulla polemica dell’assistenza ai profughi riguardo al fatto di dove erano quelli del Pd quando cadevano le bombe sulla testa dei libici e degli iracheni che poi sono arrivati a centinaia e che l’europa ha sempre e fin’ora fatto orecchi da mercante soprattutto sulle regole di Dublino.Gran parte di quello che tu contesti a me proviene da questi atteggiamenti e da questi avvenimenti e come vedi cosa poi si è prodotto che l ‘Italia che è stata da sempre un paese identificato non razzista si sia svegliato con addosso una buona dose di razzismo.Nessuno mi ha contestato che la stessa Italia non debba essere incazzata per la spesa dei 35 / 38 euro a migrante mentre paesi come la Germania ne spendono 25 per ogni persona. Queste cose nella libera stampa non vengono mai messe in evidenza ed allora un problema di democrazia esiste o non esiste?Ma che paese è questo te lo sei mai chiesto al di là della compassione per i poveri cristi? Non me ne può fregare di meno della ripetuta diatriba sulla Srl che fa capo ai 5 Stelle sulla quale si sono scatenate le cose più indegne che hanno promosso la formazione di idee nei loro confronti che siano comandati da oscure forze delle quali non si sa’ chi ci sia a capo.Non mi sorprende che le reazioni siano state queste anche e di fronte ad un movimento che sicuramente ha delle discrasie al proprio interno e che per tali discrasie possa dipendere da fatti non assimilabili a gestioni democratiche del consenso.Pero’ dimentichi che la sua esistenza ha permesso anche che masse di gente non abbiano militato in fazioni border Line di natura insurrezionale ed anche terroristica.Pensi davvero che se c’e stata gente che non abbia votato più per la sedicente sinistra questo sia stato caratterizzato da un fatto che non abbiano ragionato sugli argomenti in questione è che abbiano fatto il salto della quaglia in maniera leggera e che dentro di loro non avessero le ragioni profonde di tale cambiamento e che perdipiu’ dopo anni che hanno creduto a certi valori possano essere state queste scelte fatte a cuor leggero? Io credo che diversi che si sono mantenuti ancora a credere ed a difendere dentro loro stessi l’indifendibile -perché è l’indifendibile fatto a none della sinistra che ha portato la situazione ad essere quella che è e non davvero i 5 Stelle seppure li addebito anche di pressappochismo ed anche tanto altro, ma sono una armata che si è formata sulle rovine di altri che in decadihannofatto il bello e cattivo tempo ed infine. Anche quello che è più recondito nella sottoculturai dividualista degli italiani viene fuori.Ed allora mi dovresti dire quando parli degli italiani
Chiedo scusa a tutti ma nella stesura come al solito chilometrica mi è sfuggita una parte da correggere e che avevo già scritto da un tablet e non da uno strumento dove sia facile identificare i tasti di battuta .Desidererei quindi che chi fosse interessato a leggere l’intervendo si fermasse alla frase “ è buffo il mondo”. Chiedo nuovamente scusa perché capisco che non sia facile leggere con normale continuità una serie di pensieri siffatti.
Eh no amico mio te hai scritto una cosa precisa,nessuno nella primavera e ora in Possiamo è stato sostenitore di Ceccobao, le dichiarazioni fumose non vanno bene. Io sono certo di quello che dico te l’hai sparata senza fondamento.
Se scrivi a caso noi saremo anche potevamo ma te che sei allora.
Si guardiamo al futuro, ma quando ci sono conversioni improvvise bisogna tenerne conto. D’altra parte si ricomincia male se un’iniziativa di partito viene pubblicata sul sito del comune (http://www.chiusiblog.it/?p=35145). Analfabetismo politico che preoccupa e spiega il passato e il presente. Per il futuro chi vivrà vedrà.
Un’iniziativa di partito pubblicata sul sito del Comune è uno “scivolone”, non è il primo e non sarà l’ultimo, perché frutto di una cultura politica approssimativa e di una “scuola” che è stata devastante. E anche di un certo modo di concepire gli uffici stampa istituzionali. In un passato recente però era ancora peggio e le “commistioni” ancora più frequenti ed eclatanti. Giusto rilevarlo e chi è dentro i meccanismi di partito farebbe bene a chiedere di non scivolare più in questo tipo di situazioni. ma guardiamo avanti… Se si cominciasse a parlare e a confrontarci – tutti – più serenamente anche su queste cose, una strada meno accidentata e con meno rischi di scivolamento si potrebbe trovare, no?
Comunque, anche per gli amici e compagni diventati pasdaran di qualcos’altro, consiglio questo appuntamento: domani, sabato 9, aletta Cgil Chiusi Scalo, dalle 17,30. Si parla di letteratura e di politica e di come si faceva (e forse si dovrebbe fare): https://www.primapaginachiusi.it/2019/01/il-9-febbraio-wu-ming-chiusi-la-svolta-sinistra-della-politica-culturale-locale-e-conclamata/
Per chi volesse saperne di più, su Primapagina c’è anche un’intervista all’autore Wu Ming 4. Consiglio anche quella…
La rigorosa separazione fra amministrazione e partito non è da discutere, ma è una precondizione. Il politico in questione dovrebbe prima studiare un manuale di educazione civica. Non ricordo che sia capitato con altri sindaci. La mancanza di cultura istituzionale è anche il sintomo di un’evidente analfabetismo politico.
… un evidente analfabetismo ….
E’ capitato con altri sindaci di Chiusi e non solo di Chiusi. E’ quasi una costante. Non te le ricordi le cronache di Marrucci nell’era Ceccobao? Sai quante volte a primapagina abbiamo ricevuto e-mail dagli addetti stampa dei comuni che annunciavano o commentavano iniziative di partito? E se gli facevi notare che la cosa era quantomeno impropria, ti rispondevano candidamente: “perché, che problema c’è?”… Non andava bene prima e non va bene adesso. Non scommetterei cifre folli (che non ho) sul nuovo corso del Pd, ma questa mi sembra una delle pochissime cose che ragionandoci un po’ su potrebbero cambiare… L’analfabetismo si combatte e si supera con la… scuola. Ma la scuola giusta, non quella basata sulla propaganda e sui pasdaran a guardia della rivoluzione, qualunque sia la rivoluzione…
Questo caso mi pare molto diversa. Qui nel sito ufficiale del Comune c’è roba ESPLICITAMENTE di partito. Se fossi il politico in questione non dico uno di diritto pubblico (troppa grazia!) ma un più modesto manuale di educazione civica lo comprerei. Poi c’è anche la protervia che caratterizza il personaggio. Perché aspetta ancora a far rimuovere l’articolo magari con due righe di scuse? I cinghiali che caccia a confronto sono raffinati intellettuali :-))
Alcuni miei amici, non solo locali, sono passati dalla sinistra classica, in particolar modo PD che è anche la mia storica area di provenienza con molti distinguo soprattutto negli ultimi anni, al M5s. Purtroppo non ho potuto seguire con loro il travaglio che li ha portati a questa scelta e spero che possa esserci l’opportunità per un franco dialogo a quattrocchi, magari davanti ad un buon bicchiere di vino. Quello che colpisce non è la scelta legittima e sacrosanta, anche se per me è stata una forte delusione, ma ciò che la rende dolorosa è stata la totale assenza di attenzione, distinguo, critica ad un Movimento ed ad un Governo che di segnali pericolosi e drammatici né ha dati tanti ed evidenti e sono sotto gli occhi di tutti. Questa che stiamo vivendo non è certamente una rivoluzione, né un’ evoluzione piuttosto sembra proprio una pericolosa deriva che senza cambi dirotta ci porta in vicoli ciechi, in punti di non ritorno, in sostanza diritti sugli scogli.