IL 9 FEBBRAIO WU MING A CHIUSI. LA SVOLTA A SINISTRA DELLA POLITICA CULTURALE LOCALE E’ CONCLAMATA

giovedì 31st, gennaio 2019 / 12:05
IL 9 FEBBRAIO WU MING A CHIUSI. LA SVOLTA A SINISTRA DELLA POLITICA CULTURALE LOCALE E’ CONCLAMATA
0 Flares 0 Flares ×

NUOVO APPUNTAMENTO CON GEC & BOOK, CON OMAGGIO AL “COMPAGNO PAOLO VINTI”  FIGURA SUI GENERIS DELLA SINISTRA UMBRA

CHIUSI – La svolta a sinistra nella politica culturale a Chiusi è ormai conclamata. Se una città apre la stagione teatrale invernale con “Pueblo” di Ascanio Celestini, il primo indizio è forte. Se per il Giorno della Memoria metti in scena “Lo zio coso” di Alessandro Schwed rivisto da Manfredi Rutelli, un testo apparentemente sul negazionismo, ma alla fine sui tentativi, anche attuali, di rigirare la frittata, di usare narrazioni al contrario, per far passare messaggi palesi e subliminali tendenti a ridurre al minimo il senso critico, anche il secondo indizio conferma…

Poi, se la rassegna Gec & Book organizzata dal Gruppo Effetti Collaterali Gec (quello che organizza il Lars Rock Fest) insieme alla Biblioteca Comunale che da anni propone presentazione di libri ed eventi su musica e letteratura, musica e arte, mette in programma, per il 9 febbraio, la presentazione del libro “Proletkult” di Wu Ming, allora il terzo indizio è una prova. Come diceva Agatha Christie.

La rassegna Gec & Book si tiene di solito presso pub, negozi, bar, insomma in location che sono già luoghi di incontro. In questo caso, per l’appuntamento del 9 febbraio con Wu Ming è stata scelta la saletta della CGIL a Chiusi Scalo (ore 17,30). E questo sarebbe il quarto indizio, in pratica la prova del 9. Appunto.

Wu Ming non è uno scrittore cinese. E’ un collettivo di scrittori con base a Bologna. Esperienza significativa di “letteratura alternativa” iniziata nel 2000, sull’onda del “Luther Blisset Project”, che riecheggiava, 20 anni dopo, la controcultura del ’77, il punk italiano diciamo… E non a caso il gruppo Wu Ming ha anche una sua rock band (o meglio una sua rock-punk band) che si chiama Wu Ming Contingent e un blog intitolato Giap, in onore, manco a dirlo, del leggendario generale vietcong Vo Nguyen Giap.

Wu Ming significa senza nome, ma i nomi anagrafici dei componenti il Collettivo sono noti e riportati pure sul sito ufficiale: Roberto Bui (Wu Ming 1),Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2), Luca Di Meo (Wu Ming 3), Federico Guglielmi (Wu Ming 4), Riccardo Pedrini (Wu Ming 5). Di Meo e Pedrini sono usciti nel 2008 e nel 2013.  Uno amichevolmente, l’altro un po’ meno.

Wu Ming 4, ovvero Federico Guglielmi, sarà presente all’iniziativa di Chiusi. Anche il titolo del libro Proletkult non lascia dubbi sull’argomento:

Siamo a Mosca, nel 1927. Mentre fervono i preparativi per celebrare il decennale della Rivoluzione d’Ottobre e si avvicina la resa dei conti tra Stalin e i suoi oppositori, Aleksandr Bogdanov, scrittore di fantascienza, ma anche rivoluzionario, scienziato e filosofo,  riceve la visita di un personaggio che sembra uscito direttamente dalle pagine del suo romanzo. È l’occasione per ripercorrere le tappe di un’esistenza vissuta sull’orlo del baratro, tra insurrezioni, esilio e guerre, inseguendo lo spettro di un vecchio compagno perduto lungo la strada. Una ricerca che scuoterà a fondo le convinzioni di una vita.

Insieme a Wu Ming 4 ci sarà anche Giovanni Dozzini, giornalista e scrittore perugino, autore di “E Baboucar guidava la fila”. Nel corso dell’incontro, l’attrice Caterina Fiocchetti accompagnata da Gianluca “Prinz” Liberali e Daniele Pampanelli presenteranno anche alcuni estratti dallo spettacolo “CON EMOZIONE ALTISSIMA – Omaggio al grande Compagno Paolo Vinti sui suoi testi filosofico-poetico-rivoluzionari”. Paolo Vinti (foto a sinistra),  morto prematuramente nel 2010 e fratello di Stefano Vinti segretario regionale di Rifondazione Comunista e consigliere regionale, era una figura sui generis della sinistra perugina e umbra: poeta di strada e performer, chiosatore dei classici del marxismo, tenace sostenitore dell’ipotesi comunista (“ipotesi” era forse la sua parola preferita), un teorico visionario e… “un compagno ‘strano’ come “strana” è tanta ‘sana’ sinistra, ma una persona che tutti sentivamo ‘fratello’, subito ed istintivamente”. Così si legge su una sua biografia.

L’omaggio a Paolo Vinti è il quinto indizio, inequivocabile, della citata virata a sinistra negli eventi culturali chiusini. Ed è anche un “ponte” che Chiusi apre ancora una volta verso la vicina Umbria con una attenzione particolare verso figure con radici profonde nella storia di queste terre, ma anche animate da passioni straordinarie e da una concezione visionaria, quasi mistica della politica e della società.  Se  la Fondazione Orizzonti, il Gruppo Effetti Collaterali e i loro partners continueranno di questo passo ci sarà da divertirsi al prossimo Lars Rock Fest. Chissà chi chiamerà il nuovo direttore artistico Lukasik. Siamo proprio curiosi.

m.l.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×