EMMA VILLAS: VIA ZANINI, AL TIMONE TORNA CICHELLO

martedì 22nd, gennaio 2019 / 19:43
EMMA VILLAS:  VIA ZANINI, AL TIMONE TORNA CICHELLO
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SIENA – A volte ritornano. Fin troppo facile l’incipit questa volta. La cura Zanini non ha funzionato, la Emma Villas ha continuato a perdere e a perdere quasi sempre di misura, mostrando limiti più caratteriali che tecnici. Anche se di errori tecnici la squadra ne fa parecchi, ma sempre per la questione di testa di cui sopra. E dopo lo sfogo amaro di fronte alle telecamere nel post partita con Perugia (3-0 per gli umbri) il presidente della Emma Villas Siena Giammarco Bisogno ha preso il toro per le corna. Ha dato il benservito a Zanini, che si è rivelato un flop e non ha dato la “scossa” sperata alla squadra e ha richiamato in panchina Juan Manuel Cichello.

Il coach argentino esonerato il 17 dicembre scorso, da domani mattina tornerà ad allenare i “Leoni biancoblu” con la speranza che possa darla lui la scossa necessaria, quella scossa che faccia giocare Marouf & C. “con il fuoco dentro”, come ha detto Bisogno, cosa che finora non si è mai verificata. Anzi, le decine di battute sbagliate, anche nei momenti topici della gara, i set persi quasi sempre sul filo di lana, con il minimo scarto, sono lì a dimostrare che la squadra è forte, che tecnicamente è in grado di giocarsela con ogni avversario, ma dicono anche che quando c’è da tirare fuori gli artigli e dare la zampata decisiva abbassa la testa e si nasconde… Scappa di fronte alle proprie responsabilità. E questo a Giammarco Bisogno non va giù. Lo abbiamo già scritto.

Il presidente vuol vedere i suoi giocatori lottare con il coltello tra i denti dal primo all’ultimo pallone, perché la cavalcata della Emma Villas dalla serie C alla Superlega in soli 5 anni questo richiede… E perché il pubblico di Siena (e di Chiusi) ha sempre risposto “presente”. Domenica scorsa per la partita con i campioni d’Italia di Perugia c’erano quasi 4.000 persone al palaestra. “Non possiamo dare l’impressione di essere dei cacasotto, di non lottare per la maglia e per la città”, dice ancora Bisogno, che richiama al timone il coach che ha portato la squadra dalla A2 all’Olimpo del Volley, che ha riportato Siena alla ribalta di una massima serie nazionale, dopo i fasti e il fallimento del basket.

Cichello conosce bene i giocatori. Quest’anno, prima dell’esonero, non era riuscito a infondere la giusta cattiveria nella truppa, a volte è apparso un po’ in confusione pure lui. Ma quando le cose non vanno è facile perdere la bussola… Zanini, chiamato per rimettere la nave in linea di galleggiamento, non ce l’ha fatta. Nè sul piano dei risultati, né su quello della grinta, della determinazione, dell’adrenalina. Succede. Vediamo se ci riuscirà il Cichello bis, che in questo mese di stop avrà avuto modo di riflettere a mente fredda sugli errori e sui limiti evidenziati dalla squadra.

La prova del nove si avrà domenica prossima a Verona. Squadra ostica e forte, che però non è Perugia, né Trento. All’andata Savani giocava nelle file veronesi, stavolta gioca per Siena. Per l’ex capitano azzurro sarà un “incrocio pericoloso”, ma toccherà probabilmente proprio a lui, se non altro per l’esperienza e il carisma, suonare la carica della truppa senese.

D’ora in avanti, per la Emma Villas ogni partita sarà una finale. I Cichello boys dovranno portare a casa punti più punti possibile, anche dalle gare più difficili e proibitive. Per fare questo serve certamente la tecnica, serve la condizione atletica e un buon manico in panchina, ma soprattutto serve una squadra con “il fuoco dentro” e gli occhi cattivi.

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