PIENZA, FABRIZIO FE’ LASCIA. “LA PIAZZA” CERCA IL SUCCESSORE. L’ASSOCIAZIONE OPERA VALDORCIA: “IL MURO CONTRO MURO NON PAGA!”

giovedì 22nd, novembre 2018 / 19:30
PIENZA, FABRIZIO FE’ LASCIA. “LA PIAZZA” CERCA IL SUCCESSORE. L’ASSOCIAZIONE OPERA VALDORCIA: “IL MURO CONTRO MURO NON PAGA!”
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Il sindaco di Pienza Fabrizio Fé ha comunicato che non si ripresenterà alle prossime elezioni amministrative di primavera. Avrebbe potuto farlo, perché nei comuni sotto 3.000 abitanti è possibile anche il terzo mandato. E Pienza di abitanti ne conta poco più di 2.000. Ma Fabrizio Fè ha deciso di lasciare ad altri. “Per ragioni personali” ha detto. E ci può stare. Come ci può stare anche un po’ di stanchezza, dopo 10 anni da front man di una amministrazione anomala. Fuori schema. La sua lista La Piazza strappò il Comune al Pd. Fu una delle prime a rompere il monopolio degli eredi del Pci nel sud senese. 

Ma la Piazza non era e non è una lista di centro destra, né di stampo “populista”. Nata rossoverde, cioè come soggetto ” a sinistra del Pd” con forte ascendente ambientalista e civico, ottenne, sia la prima volta nel 2009, sia nel 2014 anche il sostegno di ambienti diversi, non estranei al centro destra. Ma tutto sommato La Piazza ha sempre mantenuto la sua connotazione iniziale. Detto questo, però è incappata anche in qualche episodio controverso, di contrapposizione proprio con alcuni ambienti ecologisti. Soprattutto dopo il dramma del crollo di una grande branca della plurisecolare Quercia delle Checche, primo monumento verde d’Italia, uno dei simboli della Valdorcia.

E infatti l’associazione “Opera Valdorcia” nata proprio dalla mobilitazione per la “querciona” mette la decisione di Fabrizio Fè di non ricandidarsi in relazione proprio a quello scontro e al muro contro muro che si è determinato. 

“È innegabile – scrive Nicoletta Innocenti, leader dell’associazione – che i clamorosi errori e l’arroganza mostrata in questi 4 anni e mezzo dal crollo della prima branca e che ha prodotto ciò che è sotto gli occhi di tutti, ha pesato considerevolmente sulla scelta di molti di risostenerlo o meno, dato che inizialmente la sua disponibilità l’aveva proposta, per quello che ci consta. Credo che questo rappresenti una grande lezione per amministratori e non, lo scontro, il muro contro muro, giungere ad atti estremi come denunce spesso sono boomerang che si ritorcono contro a chi non sa mediare, trovare strade intelligenti di conciliazione . A questo proposito – continua Nicoletta Innocenti – ricordo a chi non ne fosse venuto a conoscenza che la denuncia nei nostri confronti da parte del Comune di Pienza per esserci, in qualità di volontari, per 4 anni presi cura della Quercia delle Checche con pulizia e cura dell’area, pacciamatura, apporto idrico si è risolta in un nulla di fatto, e cioè con l’archiviazione da parte del giudice delle indagini preliminari”. 

Opera Valdorcia ricorda che  anche Ilaria Borletti Buitoni, all’epoca sottosegretaria al Ministero dei beni culturali intervenendo proprio ad una iniziativa sulla Quercia delle Checche ebbe a dire che “i gruppi volontari locali sono una straordinaria risorsa non un problema per le amministrazioni comunali”.

Ore alle “ragioni personali” (che ci stanno), ci può stare anche questa vicenda tra le cause del lancio della spugna da parte del sindaco Fè. Ma forse c’è anche altro. Un clima non più idilliaco all’interno de La Piazza, qualche screzio interno, e la voglia di alcuni di dare un segnale di rinnovamento. Tant’è che si parla della possibile candidatura di un under 30… Il nome che circola è quello di Manolo Garosi. Allo stesso tempo però c’è anche chi vorrebbe invece candidare – se proprio Fè non sarà disponibile – una figura più strutturata e robusta, politicamente parlando. Tipo Fabio Pellegrini, per esempio: figura storica della sinistra senese, verde della prima ora, docente, giornalista e scrittore (ha collaborato a lungo anche con Primapagina, fu proprio Pellegrini a tirar fuori, sulle nostre pagine, la famigerata questione della Lottizazione di Monticchiello, 7 mesi prima che Asor Rosa ne parlasse su Repubblica, facendone un caso nazionale)… Di segno diverso sarebbe l’eventuale candidatura dell’assessore Giampietro Colombini, esponente della corrente “liberal” e non sinistrorsa della lista, ma pere che anche lui, come Fè voglia dire basta alla propria esperienza amministrativa.  Vedremo. Pienza è una città nata dalla mente e dal sogno di un papa. Non le mancherà la pazienza…

m.l.

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