A MONTEGABBIONE DAL 12 AL 14 OTTOBRE L’INSOLITO “FESTIVAL DELLE SCIENZE”: OPPORTUNITA’ PER GLI STUDENTI, MA NON SOLO

MONTEGABBIONE – La stagione dei festival di solito è l’estate. Ora l’estate è finita, siamo in autunno ed è tempo di riflessioni, più che di svago puro e semplice. E in effetti il Festival che comincia domani e andrà avanti fino a domenica a Montegabbione è inusuale. Non solo perché Montegabbione è un paese di 1.100 abitanti soltanto, appollaiato su un cucuzzolo in mezzo alla campagna, al confine tra le province di Terni e Perugia, con Orvieto da una parte e Piegaro dall’altra e con Città della Pieve e la Valdichiana senese ad un tiro di schioppo. Ma anche perché non si parla di teatro, o musica rock o blues, e nemmeno di cinema o sinfonie. Si parla di Scienza. Anzi di scienze. Si chiama infatti Festival delle Scienze. Ed è alla seconda edizione. L’iniziativa che può sembrare dedicata agli studenti, ma non è solo per loro, è organizzata dal Comune e dalla Biblioteca di Montegabbione grazie al supporto della Regione Umbria, del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università degli Studi di Perugia, e della Sezione di Perugia di INFN.
A spiegarne il programma è Fabio Roncella, sindaco di Montegabbione in persona:
“Si parte venerdì 12 nelle scuole di ogni ordine, con le letture insieme alle volontarie della Biblioteca, il laboratorio di Microbiologia, gli esperimenti di Fisica, la Geometria degli origami, la Anatomia dei pesci,
la Fisica della luminescenza.
Gli studenti locali incontrano i coetanei dell’Istituto S. Giovanni Bosco di Roma; insieme parteciperanno ad un laboratorio di Astronomia sul sistema solare e ad un laboratorio di Biologia comprensivo di una escursione sul territorio. Nel pomeriggio di venerdì si prosegue con le iniziative aperte a tutti, con i laboratori presso il “Podere Comune”; a partire dalle 20 verrà presentato il progetto “Montegabbione Bio”, giunto alla seconda annualità di semina, con una tavola rotonda.
Sabato 13 si inaugurano, alla presenza delle Autorità, la “Sala delle Meridiane” e la “Sala dell’Orologio”, realizzate nell’ambito dell’intervento di rigenerazione urbana PUC3. La giornata si sviluppa poi
tra laboratori naturalistici, mostre di disegni e fotografie, l’evoluzione storica della nostra conoscenza dell’Universo, il caso Xylella, la Fisica delle interazioni fondamentali, laboratori di Apicoltura, di Biologia, di Olivicoltura, laboratori per ragazzi sulle macchine di Leonardo. La giornata si chiude con un incontro sulla Genetica nella agricoltura e con una serata astronomica, con osservazioni del cielo dalla Torre Civica.
Domenica 14 si parte con una escursione naturalistica da Faiolo al Laghetto delle Sorre, dove osserveremo e disegneremo le creature acquatiche; in contemporanea proseguono i laboratori di Olivicoltura
presso l’uliveto comunale. Nel pomeriggio il gran finale, con i laboratori naturalistici sul canto degli uccelli, con l’Archeologia sperimentale, con l’osservazione al microscopio di campioni d’acqua, con una inchiesta giornalistica su pseudoscienza e potere, con un laboratorio su Luce e Visione, con una interessante trattazione sull’evoluzione della Genomica”.
Questo dunque il cartellone. I relatori saranno numerosissimi. In ordine di apparizione: Kim Hanjii (insegnante), Massimiliano Proietti (fisico), Fabio Roncella (qui in veste di ingegnere), Leonardo Brustenga (laureando), Matteo Frasconi (laureando), Catiuscia Santucci, Daniela Gashi e Arjana Gashi (biblioteca comunale), Luc Feliziani (arborista), Mauro Gramaccia (3A Parco Agroalimentare dell’Umbria), Bettina Bussini (Rete Semi Rurali), Antonio Lo Fiego (Arcoiris), Fabrizio Fabbri (Molino F.lli Fabbri), Livia Polegri (agronoma), Mario Morellini (naturalista), Aurora Stano (scrittrice e artista), Gino Tosti (professore associato, dipartimento di fisica e geologia, astronomia e astrofisica, Università di Perugia), Livio Fanò (professore associato, dipartimento di fisica e geologia, fisica sperimentale, Università di Perugia), Simone Pacetti (professore associato, dipartimento di fisica e geologia, fisica teorica, Università di Perugia), Laura Margottini (giornalista), Salvatore Ceccarelli (genetista), Arthur Veo (laureando), Riccardo Testa (insegnante), Oreste Brondo (insegnante), Agata Amica (libraia), Dante Lamberti (ricercatore, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma).
Un bel parterre, insomma. E una serie di argomenti interessanti e pure di attualità. In un momento come questo, di fronte a gente che si oppone ai vaccini, a movimenti che sostengono addirittura che la terra sia piatta, a chi profetizza la fine del mondo in 80 giorni a causa del riscaldamento globale del pianeta o di nuove glaciazioni a seconda del tempo che fa, a chi lancia alarmi sui batteri e virus diffusi con le scie chimiche, parlare un po’ di scienza o di scienze e farlo con cognizione di causa ed esperimenti, anche a proposito di come si coltivano gli ulivi, non solo sull’osservazioneUniverso, non può che fare bene. 

E a proposito di scienze più o meno esatte, vale la pena ricordare che nel comune di Montegabbione si trova “La Scarzuola”, luogo anch’esso insolito, totalmente fuori scala e fuori contesto. Una sorta di città ideale, un po’ teatro, un po’ utopia, creata circa 50 anni fa dall’architetto milanese Tomaso Buzzi, non senza richiami esoterici, intorno ad un antico convento francescano. Questo per dire che a volte la scienza, l’ingegno e l’utopia visionaria possono abitare (anche insieme, e questo è il bello) pure in piccoli borghi silenziosi, che stanno su una collina, distesi come un vecchio addormentato…
m.l.
Finalmente un nuovo Festival della Scienza. Non sono molti in questa tribolata Italia e proprio per questo va dato atto agli organizzatori del loro impegno a diffondere il sapere, contro le stregonerie. Una buona iniziativa come risposta ai tanti ciarlatani come sono i creazionisti, che negano l’evoluzionismo darwiniano, base di tutta la biologia moderna. Per i tempi che corrono, di iniziative come questa ce ne davvero bisogno. Assistiamo da anni infatti ad un vero e proprio attacco alla comunità scientifica da parte di integralismi filosofici, religiosi e ambientalisti. Una vera e propria “congiura dei somari”, così li ha definiti lo scienziato Burioni. Basti pensare al movimento dei NO VAX, ai tanti pseudo scienziati laureatesi alla scuola di Facebook, che lamentano di complotti orditi dalla compagnie multinazionali del farmaco alle loro scoperte dirompenti su come curare con le tante acque colorate i tumori. Loro sono per la “scienza democratica”, insomma si deve decidere per alzata di mano se un mattone deve stare a galla sull’acqua. A Città di castello, qualche anno fa fu organizzato lo stesso Festival a cui parteciparono un nutrito numero di scienziati e giornalisti come Piergiorgio Odifreddi, Giulio Giorello, Corrado Augias, Armando Massarenti, Chiara Lalli, Paolo Rossi, Furio Honsell, Stefano Moriggi, nonché l’ex presidente del Comitato Nazionale di Bioetica, il cattolico Francesco D’Agostino. La polemica divampò subito tra le autorità religiose locali, la Curia in prima fila. Di tutto quel risentimento, se ne fece interprete in qualche modo Stefano Bravi (Margherita) che criticò l’amministrazione di centrosinistra per aver dato l’occasione a Corrado Augias di disapprovare il papa. Un altro segno che quella fusione politica chiamata PD, non è andata a buon fine. E che dire poi delle posizioni cattoliche sulle cellule staminali embrionali che hanno fatto sì che in Italia la ricerca in questo settore sia stata vietata per legge. Ho sottolineato più volte a tanti preti incontrati, che per essere vicini ai sofferenti, come si dichiarano sempre loro, bisogna impegnarsi affinché la ricerca scientifica sia sempre più libera e finanziata. Certo, questo comporterà che rompendosi sempre più l’incantesimo, il business dei luoghi miracolosi, delle tante Lourdes e dei tanti Padre Pio, delle tante statuette piangenti, verranno poi sempre più evitati. E’ di ieri una notizia confortante, la Procura di Roma ha sentenziato senza equivoci che non c’è nessun legame tra vaccini e autismo. Una bella dentata per i tanti mistificatori.
Come puoi capire questo versante di temi è uno di quelli che mi trova d’accordo con te nonostante le posizioni comunque tentennanti assunte dal movimento 5 Stelle ultimamente sul tema dei vaccini.Questo credo stia a significare una cosa ed è quella che anche dentro al movimento non tutti hanno posizioni univoche su certe tematiche ma non per questo io credo che occorra bistrattare le idee quando facciano riferimento a essenze verificate dalla scienza.Che poi la scienza non sia esente anch’essa da modi di manipolazione in un mondo mediatico e basato sul profitto come lo è il nostro questo credo che sia una realtà non smentibile, ed in tal caso io guardo con sospetto- pur non essendo un medico- a delle disposizioni che dicono di effettuare 10 vaccini tutti in una volta ai bambini per esempio….Come in ogni cosa ciò che evoca la scienza è di natura neutra,ma può prendere e colorarsi di diversi significati a seconda del modo di chi ne voglia approfittare per ottemperare alle proprie teorie che hanno spesso una finalità di parte ed anche sempre più spesso smaccatamente di parte.Siamo nel terzo millennio e c’è ancora gente che si raduna perchè le madonne piangono sangue e le possono vedere e da questo si può capire come nella nostra società vi sia ancora un germe strutturale di ignoranza e superstizione che frena lo sviluppo mentale delle persone e queste sfogano le loro ansie dando anche spazio mediatico a temi di carattere che riguardano e che coinvolgono direttamente anche gli aspetti più retrivi sia individuali chè sociali.Molte volte facciamo riferimento al terzo mondo, ma spesso il terzo mondo ce l’abbiamo in casa nostra perchè abbiamo assunto un tipo di mentalità che convive nella modernità anche con tali impostazioni che diventano subito di natura etica, poichè usate e sottoposte all’impatto mediatico che coinvolge milioni di persone,ed allora caro Renato anche per ciò che riguarda la politica credo che ci sia bisogno ed utilità di poter capire le ragioni dell’altro anche quando i partiti che ci sembrano espressione del qualunquismo e del populismo assumono posizioni contrarie alle nostre,ben capendo però che certi principi debbano rimanere ben fermi,sennò veramente si arriva a validare le cosiddette ”scie chimiche”.Cosa comunque diversa è la teoria economica, per la quale i criteri di scelta fanno si che si privilegi le scelte politiche,e ti rispondo indirettamente anche sul caso della dissidenza dei 5 Stelle nell’altro Post dove tu richiami le dichiarazioni del giornale La Stampa a proposito del bilancio europeo validato dal PD negli scorsi mesi,che dopo la tua indicazione ho letto solo in parte: siamo ad un punto che in Italia sembra che si stia per arrivare al ”rende rationem” e cioè alla somma algebrica del negativo e del positivo di tutti questi anni di politica trascorsa ed il risultato può essere benissimo carico di conseguenze per tutti.In tale fase credo che occorra saper vedere bene quali siano le istanze che portino a superare il muro e quali quelle per le quali saremo respinti sotto il muro che vorremmo scavalcare.In questa fase gridare alla rovina, al mostro spaziale che entra nelle nostre città distruggendo ogni cosa penso che sia una reazione irrazionale di coloro che si vedono portare via il potere usato per anni ed anni e per il quale siamo arrivati ai punti in cui siamo. Anche Draghi ieri l segnale l’ha dato, un segnale di mediazione, un segnale intelligente secondo me, che si distingue da quello lanciato da coloro che sprizzano lacrime e grida che l’Italia possa finire come la Grecia .Allora, a me uomo della strada come si suol dire, non m’interessa più di tanto se dentro ad un partito che nel suo sviluppo ha avuto rispetto ad altri delle contraddizioni anche grandi riguardo alla guida ed al ”think tank” che ha utilizzato per assurgere a primo partito nazionale basando le sue critiche su quello che hanno prodotto i partiti che formalmente non sono più al potere ma che in effetti hanno ancora le radici nelle coscienze delle persone, radici più che altro cementificate dalla autoprotezione usata verso il loro potere, e verso tutte quelle forme di assurgere al riciclarsi come è costume politico loro-le eredità parlano chiaro- che faranno ancora le primarie aperte alla società-tanto per intendersi-quella società che ha permesso non partecipando di spianare loro la via del potere. Mi fermo qui, perchè tu dici che ancora la metto in caciara,ma certe cose non posso non esprimerle poichè me le sento dentro e questo ti può sembrare uno sfogo ti prego di non considerarlo tale ma di considerarla una constatazione a causa della quale la sinistra è scomparsa dal nostro paese.Ma è scomparsa per fatti precisi dei quali la base vivendo la quotidianità non se ne è resa conto,trovandosi in casa il nuovo inquilino che non può più cacciare perchè anch’esso in casa ha messo le radici.Ma tali radici non amano essere tranciate perchè sanno che nel futuro il mondo andrà sempre più dividendosi fra chi ha e chi non ha, e la loro esistenza è come quella di un fungo saprofita,che non vuole cambiare pianta sulla quale si è attaccata ,vive e vegeta,ma sà che la sua esistenza dipende dal fatto che la pianta diventi anch’essa un fungo come è lui.Questo è regresso perchè scardina le fondamentalità della natura della pianta.Ma vedo che la società complessivamente stenta a capirlo e si rifugia nel contrasto interno ai partiti, dando spazio alle critiche soprattutto di chi resiste al cambiamento, perchè resistere al cambiamento è la sola speranza per il potere di sopravvivere.Un potere per guidare la società ci vuole sennò si sconfina nell’anarchia che è il contrario dell’ordine, ma come vedi l’anarchia c’è già, c’è già stata ed è connaturata al sistema del capitalismo : si chiama ” l’anarchia della produzione”, per la quale si producono beni e servizi non per uno scopo tendenziale di far star bene tutti e rendere la vita accettabile a tutti, ma per continuare ad usare gli stessi metodi usati fino ad adesso e cioè quelli messi in atto per dividere la società e farla funzionare sempre come sempre da decenni ha funzionato. Questo è il passato non è il futuro ed oggi è in moto una macchina per far si che si ritorni a quel passato ed anche pronta ad incolpare gli altri perchè a quel passato hanno voluto reagire.Reagire anche con idee che sembrerebbero campate in aria,forse in parte lo sono, anzi sicuramente,ma non per questo penso che sia utile soffocarle.Per il momento vedo che fanno parte della maggioranza e questo vuol dire che la minoranza non ha usato bene il tempo a sua disposizione poichè diversamente sarebbe stato il contrario.E non mi posso appuntare sulle diatribe interne che pur ci sono, esistono ed esisteranno.Ma quelle degli altri che hanno fatto sì di portare la società a tutto quanto vediamo e che ci fa indignare, stai tranquillo che è difficile dire che non debbano essere sostituite e di lottare perchè si affermino. Gli uomini che le hanno guidate sono vivi e vegeti e prossimamente faranno anche i simposi dando valore alle loro scelte. Difficilmente le cambieranno, al massimo le mimetizzeranno, come è loro costume storico. Ed io non poso essere con loro.