TEMPIO CREMATORIO A CHIUSI, IL SINDACO BETTOLLINI SPIEGA…

mercoledì 20th, settembre 2017 / 13:16
TEMPIO CREMATORIO A CHIUSI, IL SINDACO BETTOLLINI SPIEGA…
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CHIUSI – In seguito all’articolo uscito ieri a proposito del progetto di un “tempio crematorio” presso il cimitero di Chiusi, in discussione oggi 20 settembre, in Consiglio Comunale, il sindaco Juri Bettollini ci ha inviato una breve nota nella quale spiega alcuni passaggi relativi alla vicenda.

“La procedura è iniziata il 3 maggio scorso con una delibera della Giunta comunale che dava mandato agli uffici comunali di verificare l’opportunità e la fattibilità tecnica dell’opera. Tale delibera fu inviata ovviamente a tutti i capigruppo. C’è stata poi a giugno una Conferenza dei Servizi preliminare, per capire quale procedura tecnica si dovesse mettere in piedi. Il Consiglio Comunale di oggi dunque non decide nulla, è solo il primo passo e anche il primo momento d discussione. Per poter lavorare sul progetto occorre infatti avviare la procedura (cosa che è chiamato a fare il Consiglio) e modificare il piano delle opere  pubbliche. Fatto tutto questo la questione dovrà  tornare in Consiglio Comunale per fare la Variante al PRG e quello  sarà un secondo momento di confronto e discussione. Poi, se la cosa andrà avanti, il progetto dovrà ottenere tutti i pareri necessari da parte dei vari enti preposti,ovvero Asl, Arpat, Autorità di Bacino dell’Appennino,Regione, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, Regione, Unione dei Comuni. Ottenuti i pareri si tornerà ancora in Consiglio per la  valutazione degli stessi e l’approvazione definitiva. Naturalmente i pareri dovranno essere tutti favorevoli, altrimenti non si potrà  fare nulla. Insomma -dice Bettollini – mi pare proprio che la discussione e le occasioni di confronto sul tema non mancheranno. Quanto alle caratteristiche e dimensioni della struttura ipotizzata dall’azienda privata proponente, la struttura prevede un solo locale con due forni (la possibilità di realizzarne tre o quattro è una bozza standard). La superficie ipotizzata è di 900 mq di cui la metà (450) completamente interrata, con la parte fuori terra appena visibile oltre il muro di cinta. Certo, la zona del cimitero è zona a vincolo paesaggistico, ma una struttura del genere dove la vai a fare, se non lì? Credo che sia la più indicata. Ammesso che arrivino tutti i pareri favorevoli. Per altri luoghi avrei personalmente delle perplessità”.

Fin qui la nota del sindaco.

Un’altra cosa che appare abbastanza ovvia è che l’ipotizzato “Tempio Crematorio” nei pressi del cimitero di Chiusi non sarebbe a servizio del solo comune di Chiusi, ma di tutto il territorio circostante che oggi si rivolge per la pratica della cremazione a Siena o Perugia. Parliamo di un’area di circa 60-80 mila abitanti, tra Valdichiana, Valdorcia, Trasimeno, alto Orvietano. Ed è altrettanto chiaro che il “consumo di suolo” per realizzare il Tempio (900 mq) limiterebbe alla lunga ampliamenti dei cimiteri.  Il problema del traffico indotto dalla struttura in una zona delicata (centro storico e strada del cimitero) e del possibile inquinamento andrà valutato attentamente. Ma i pareri richiamati dal sindaco dovrebbero garantire l’attenzione necessaria. Ovvio infine che una struttura del genere, a servizio di un territorio più ampio, porterebbe anche un certo business al Comune di Chiusi, non solo al gestore. E questo è un altro parametro da tenere in considerazione, oltre al fatto che l’aumento della pratica della cremazione è una risposta avanzata al problema della manutenzione e gestione dei cimiteri e pure una risposta avanzata in termini etico-culturali.

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