CENERI DI FABRO, IL MINISTRO DEL’AMBIENTE AVVIA LA VERIFICA… I 5 STELLE ESULTANO

FABRO – “Il Ministero dell’Ambiente ha aperto un’istruttoria per verificare il deposito nella zona di Fabro Scalo di ingenti quantitativi di rifiuti costituiti da ceneri leggere. Saranno necessari tempi tecnici ma l’iter è finalmente avviato”. La notizia l’hanno data ieri i deputati 5 Stelle Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, soddisfatti per la risposta ottenuta dal ministro Galletti alla loro interrogazione parlamentare sulla questione.
“Il Ministero – sottolineano Gallinella e Ciprini – ha già provveduto ad interessare l’Amministrazione regionale, il Comune di Fabro e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell’Umbria. Sulla base degli esiti dell’istruttoria verrà stabilita l’opportunità di verificare anche lo stato di una eventuale contaminazione ambientale legata a tali depositi”.
La vicenda è quella molto discussa all’epoca e tornata recentemente alla ribalta, delle famigerate “ceneri” proveniente dalla centrale Enel di La Spezia e che tra il 1986 e il 1990 furono scaricate a migliaia di tonnellate nella zona di Fabro Scalo(laddove sorge l’area produttiva Borgo Sole), in Valnestore (Tavernelle) e nel comune di Città della Pieve.
L’argomento, come più volte ricordato, fu trattato ampiamente dalla stampa locale e in particolare prima da L’Agorà e poi da Primapagina, da vari comitati ambientalisti e anche allora finì sui banchi del Parlamento per iniziativa dei deputati Edo Ronchi e Gianni Tamino dei Verdi, sollecitati dagli ambientalisti locali. Era la fine del 1986.
La questione-ceneri fu uno dei motivi della rottura avvenuta nei primi anni ’90, all’interno del Pds fabrese che finì all’opposizione, dopo un “ribaltone” operato dal vicesindaco Fucili, che poi passò al Psi, partito del “sindaco delle ceneri” Fortinelli e anche del titolare della ditta che realizzò la zona industriale (Francesco Tamburella).
Si parlò, all’epoca, di possibili interramenti di rifiuti diversi, in mezzo alle ceneri. Di possibili contaminazioni delle falde acquifere e dei corsi d’acqua, sia a Fabro che in Valnestore, ma anche di possibili conseguenze dovute allo “spolvero” delle ceneri durante il trasporto e la posa in opera come rilevato stradale. La zona industriale di Fabro fu “rialzata” proprio con le ceneri di oltre 2 metri rispetto all’originario piano di campagna. Il solo Comune di Fabro ottenne da Enel circa 45 miliardi di vecchie lire, per aver concesso la possibilità di smaltire le ceneri… Enel pagava a peso d’oro lo smaltimento. E l’esplosione di tangentopoli fece poi capire come quel fiume di denaro finisse in buona parte anche nelle casse dei partiti. In particolare di un partito: il Psi, che gestiva direttamente le operazioni…
Ora il Ministero dell’Ambiente ha deciso, dopo l’iniziativa dei 5 stelle, di riaprire il fascicolo. “Attendiamo fiduciosi – concludono Gallinella e Ciprini – l’esito dell’accertamento avviato dal Ministero che addirittura non esclude di estendere l’indagine a tutte le regioni italiane e rendere pubblici i risultati ottenuti ai sensi della vigente normativa sull’accesso civico agli atti delle pubbliche amministrazioni. Si tratterebbe di un’azione di trasparenza non solo auspicata ma anche necessaria”.
Oggi quel partito è alleato di governo, lo era in quegli anni, lo era ancor prima.Bisognerebbe ricordare a chi vuole avere per forza la memoria corta che il suo segretario fu eletto ”per acclamazione”.Se non vi fosse stata ”Mani pulite” da parte della Magistratura, un partito nobile e di chiara tradizione progressista come era quello di cui si impadronirono i mercanti del tempio( quelli che fischiavano Berlinguer tanto per capirsi col loro segretario muto ”perchè non sapeva fischiare”-parole sue-)ridotto oggi a percentuali dello zero virgola ma pur sempre a ”testa alta con la spavalderia che li ha sempre contraddistinti”- dopo che per quasi 50 anni hanno governato l’italia insieme alla Democrazia Cristiana che dava loro molto più potere di quello che elettoralmente avevano per poter reggere, oggi sono allo stesso posto nelle stesse condizioni e dicono le stesse cose, parlando di ”progressismo”.
Gli stessi elettori Dc dichiaravano di votarli e ad un tratto sembrò che fossero elettoralmente cresciuti sfiorando percentuali del 15%.Divennero un simbolo, anche nelle canzoni di come usavano la politica.Da loro e da tale condizione venne fuor la battuta di Benigni che Craxi fosse ” l’elettricista di Berlusconi”, ricordate? Bene, allora oggi tutta questa gente che non è stata spazzata via da Mani Pulite ma che ha ripreso forza e governa l’italia insieme al PD e che è schierata per il SI al referendum (Forza Italia dice di votare NO ma vorrei essere una mosca per entrare nel segreto dell’urna e vedere quanti di quel partito lo voteranno il NO -Verdini docet – e quello che è stato ultimamente detto da parte sua che a ” destra del PD c’è una prateria sconfinata” è realtà ed è verità, perchè nessuno è fesso, figuriamoci tutti coloro che hanno campato con la politica e con i suoi intrallazzi). Ecco, in definitiva vorrei dire a coloro che hanno sempre votato a sinistra che forse l’abbaglio l’hanno preso grande, perchè ormai era evidente a tutti e da anni che il PD di sinistra non aveva nemmeno l’odore, anzi che aveva aiutato-sinistra connivente-a frantumare le speranze della povera gente.E’ un altra sinistra, che di sinistra non conserva neppure il nome, ma che si fa chiamare di centro-sinistra-per indurre la gente al consenso e facendo funzionare meglio i meccanismi che riproducono la ricchezza verso l’alto. Ognuno giudichi col suo, sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ritornando sull’argomento delle ceneri, mi sembra di ricordare-se non mi sbaglio- che al tempo fosti proprio tu Marco a telefonare al numero scritto sui cartelli nella località dove quei lavori si stavano eseguendo, e lo facesti per informazioni giornalistiche che riguardavano il tuo giornale.Chi rispose dall’altro capo del filo ?