CHIUSI, I 5 STELLE DEMOLISCONO IL NUOVO PALASPORT. MA C’ERANO ALTERNATIVE?

CHIUSI – Questa sera alle 21,15 il sindaco Bettollini risponderà in diretta Facebook alle domande dei cittadini. E’ molto sicuro di sé Bettolini, perché la diretta in prima serata in concomitanza con la prima puntata della serie Tv “I Medici” (girata a Pienza, San Quirico e Montepulciano) e con la partita della Juventus in Champions League a Lione è sicuramente da temerari. Chi preferirà Bettollini a Dustin Hoffman e Miriam Leone e a Dybala e Higuain?
“Focus” della serata facebook con il sindaco, Piano regolatore e Palazzetto dello sport. E sulla scelta di quest’ultimo argomento c’è forse un motivo preciso.
Proprio ieri è uscita una nota della consigliera 5 Stelle Bonella Martinozzi che “demolisce” la scelta e anche il progetto della nuova struttura. Parla, la consigliera Martinozzi, di “toppa peggiore del buco”. E di “un Palazzetto in costruzione sui ruderi del mai nato stadio di Pania”. Per i 5 Stelle un progetto pieno di incongruenze che prefigura “uno spreco di denaro pubblico per non ammettere gli errori commessi”. E sul piano tecnico Bonella Martinozzi ironizza sulla copertura della struttura che sarà realizzata con “un tendone simile a quelli dei circhi” il che significa che “solo per il riscaldamento invernale i costi potrebbero arrivare a 400 euro al giorno, almeno 50.000 euro l’anno…” Ancora peggiore, sempre secondo la consigliera pentastellata, il discorso acustica: “3 volte peggio del Palamontepaschi di Chianciano”… Insomma una bocciatura senza appello: “alla fine della fiera avremo un tendone tra i campi che sarà costato quasi 4 milioni di euro. Un gioiello solo nel prezzo”.
I 5 Stelle sono all’opposizione e non può certo stupire che contestino un’opera governativa. Peraltro con una storia lunga e travagliata. Discutibile e molto discussa. Usano toni duri e sarcastici i 5 Stelle. Alcuni anche un po’ “forzati”. Perché, per esempio, i manufatti fin qui realizzati per lo stadio mai nato non sono “ruderi”, ma tribune, spogliatoi, bagni, sale per palestre e altri servizi, centrale termica, tutti perfettamente agibili e funzionanti. Ci sono pure la rubinetteria e gli asciugacapelli a muro…
E’ legittimo che una forza di minoranza si dica contraria o faccia la bucce al progetto, ci mancherebbe. Anzi è meritorio. Ma la questione è un’altra. Al punto in cui siamo, con le decisioni assunte dalla Giunta (condivisibili o meno, ma già prese) sul cambio di destinazione da Stadio a Palasport, con la decisione di spendere il residuo del mutuo acceso per lo stadio nel 2006, l’unica alternativa al Palasport era lasciare andare in malora e far diventare veramente dei ruderi tutti i manufatti fin qui realizzati, mandando in fumo 1 milione e 800 mila euro già spesi. Delle due l’una. Altre opzioni non sono più sul tappeto. O palasport o niente. Naturalmente il residuo del mutuo non avrebbe potuto essere speso diversamente.
I 5 Stelle chiusini avrebbero preferito non fare il palasport e abbandonare tutto? Oppure avrebbero adottato soluzioni progettuali diverse? E se avevano soluzioni diverse, più efficaci sotto il profilo termico e acustico, le hanno prospettate alla giunta dopo che sono entrati in Consiglio Comunale? Perché parlare di “ruderi” e tendoni da circo”, senza fornire elementi a sostegno sembra mera propaganda, come quella che spesso ci propinano gli amministratori.
Il giudizio sull’operazione stadio non può che essere negativo (questa testata lo dice da quando fu prospettato per la prima volta all’inizio degli anni 2000 da Ceccobao), ed è giusto che le opposizione ne chiedano politicamente conto a chi l’ha voluta, ma nella situazione data c’erano soluzioni diverse praticabili per chiudere la partita e non disperdere al vento i soldi spesi?
Una poteva essere quella d realizzare comunque un campo da calcio, meno faraonico. Ma avendo il Comune deciso di cambiarne la destinazione e di realizzare un palasport anche questa ipotesi è stata superata dagli eventi. Questa sera il sindaco Bettollini su facebook risponderà ai cittadini. Speriamo che spieghi meglio anche la questione del tendone… Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, in occasione dell’apertura del cantiere il 5 ottobre scorso, lui e i tecnici dissero cose diverse: parlarono di tensostruttura a doppio strato, testata per migliorarne la tenuta termica e la sicurezza, e di accorgimenti per l’acustica. Forse abbiamo capito male e sarà solo un tendone da circo. Che rimbomba.
m.l.
Di toppe peggiori del buco è piena la storia, e non sono toppe realizzate da gente che faceva apposta a fare i buchi.Chi l’ha detto che che fosse opportuno ”salvare” il tutto perchè salvare il tutto significava salvare anche il ”fatto male” perchè ciò rappresentava il salvataggio di soldi pubblici? Il sistema di immettere aria in una nave che affonda per tenerla a galla se costa uno sproposito serve a chi ? A coloro che pompano l’aria e basta , oppure al pubblico, oppure la mia è cecità ? Quelle problematiche evocate da Bonella Martinozzi, sono riconosciute vere oppure è roba campata in aria? Sono queste le risposte che una amministrazione deve dare e spiegarne i perchè. Purtroppo il tempo passa e molti non hanno memoria, vedremo quale sarà l’assorbimento di soldi pubblici di questa struttura alla quale per salvarla sarà messo un tendone.Talvolta, credo che si ragioni anche al di fuori di quanto possa sembrare utile, dando ad una utilità che si vorrebbe rivilitalizzare un alto valore, ma non curandosi di altri aspetti economici di quanto possa costare il tenerla in piedi.Intanto vengono pagati i progetti con i soldi di tutti, poi vediamo se sia economico o meno la gestione del tutto.Poi ne riparliamo. Naturalmente nella mia incompetenza mi posso sbagliare ma il buon senso talvolta direbbe che sia meglio lasciar perdere, comperare un altro paio di calzoni che quello di metterci una toppa per allargare quelli mai messi e che non si portano più perchè stretti.Ma invece mi pare di sentire sento che tutti giù a crederci che i calzoni rattoppati siano una buona cosa. Io intanto chiederei responsabilità-come l’ho già scritto tutto questo- a coloro che hanno deciso che si facesse uno stadio di quelle dimensioni.Si vedrebbe allora che prima di decidere che una cosa tiri l’altra pagata con i soldi di tutti, forse si ridimensionerebbe, perchè le responsabilità credo sia giusto che vedano risponderne le persone di ciò che hanno fatto.Anche perchè credo che non sia più sopportabile che nessuno possa pagate le scelte scellerate fatte e che coloro che vengano dopo si sentano obbligati-in virtù di cosa?-perchè sennò la gente non ha spazi per lo sport.Questo è il mondo che hanno creato, ma se non sta a i cittadini di cambiarlo, i cittadini sono destinati a sopportare anche peggio.Il peggio che vediamo arrivare.
Se capisco bene la posizione dei 5 Stelle, tradotto in soldoni sarebbe questa: “meglio lasciare andare in malora tutto, per non spendere altri soldi pubblici in una cosa fatta male”. Allora cerchiamo di ragionare: 1) è giusto gettare a mare manufatti costati 1.800.000 euro e perfettamente funzionanti? 2) sarebbe giusto lasciarli lì in mezzo alla campagna dove tra qualche anno sarebbero il rudere di una incompiuta, a inquinare anche visivamente quella zona? 3) 1 milione e 300 mila euro si può considerare una cifra spropositata per realizzare un palasport comunque utile e necessario (perché il palasport attuale è congestionato e le società sportive utilizzano impropriamente le palestre delle scuole) e recuperare i manufatti e i soldi spesi in precedenza? 4) i 5 Stelle che parlano di “falle nel progetto” (ma senza citarne gli aspetti tecnici) avevano o hanno soluzioni diverse, alternative e meno “fallaci” per realizzare il palasport? 5) al momento attuale (con le decisioni fin qui prese) c’era una possibile alternativa al palasport, se non quella di abbandonare il tutto? La discussione sull’opportunità o meno di fare lo stadio e poi il palasport a questo punto è virtuale e superata dagli eventi. Le opposizioni potranno farla valere alle prossime elezioni come elemento di giudizio sull’amministrazione. Ma adesso è una discussione oziosa. A questo punto, forse, anche mantenendo un giudizio negativo sull’operazione, meriterebbe spostare il dibattito su come far funzionare il nuovo palasport, su come renderlo efficiente e produttivo, su come gestirlo… E se qualcuno ha elementi per dire che le soluzioni progettuali e costruttive individuate presentano delle falle o incongruenze, si discuta di quelle. Ma con dati alla mano e con serenità, non con le battute sui tendoni da circo… che quelle sono propaganda spicciola come certe sparate di Bettollini & C.
L’errore di pensare alla costruzione di un nuovo stadio è stato talmente grande che non ci sono soluzioni razionali che possano risolverlo. Questa della costruzione mancata dello stadio dovrebbe essere una lezione per tutti gli amministratori d’assalto che governano solo con il metodo della propaganda e dei grandi proclami, e col solo desiderio della propria personale carriera. Dovrebbe essere anche un monito a tutti i cittadini boccaloni che a quei proclami credono. Adesso tutti sono d’accordo che quel progetto era una colossale cazzata e che con quei soldi si potevano risolvere i problemi di tutte le società sportive di Chiusi, la maggior parte delle quali naviga in brutte acque, per lo meno da un punto di vista della gestione dell’attività.
Ma sembra che le lezioni del passato non servano, se appena un anno fa sono stati spesi 53000 Euro per l’inutile rinnovo del parquet del palazzetto per salvaguardare le gambe di atleti che oggi nemmeno si allenano più a Chiusi. La razionalità è morta da un pezzo.
La discussione non è per niente oziosa. Il M5S (da me mai votati) dicono cose che meritano una risposta.
1) Non si venga a dire che quel manufatto servirà per i concerti perché non ci sono fonoassorbenti che lo permettono. Un elemento della propaganda del Bettollini andrebbe a farsi friggere. Vogliamo rispondere si o no?
2) Il costo per il riscaldamento sarebbe insostenibile perché il progetto non conterrebbe alcuna misura di isolamento termico ed essendo un semplice tendone un riscaldamento invernale 7 giorni su 7 (come dovrebbe funzionare) costerebbe circa 50.000 euro all’anno.
Se le cose stanno così non c’è alcun bisogno di aspettare le elezioni. Si può rispondere subito.
Inoltre il M5S ci dice che tutte le nuove opere richiederanno molto d più del mutuo residue di 1.300.000 euro.
Mi sembrano domande legittime visto che si tratta dei nostri soldi.
Assolutamente legittime. Chi lo nega? C’è scritto anche nell’articolo. Anzi spero che i 5 Stelle facciano presto una conferenza stampa o una iniziativa per spiegare dati alla mano (perché la nota citata nell’articolo non li fornisce) gli elementi di criticità che hanno rilevato. E’ ozioso, al punto in cui siamo, discutere sull’opportunità o meno del palazzetto, sullo stadio ecc.. Se ne può parlare in sede di valutazione politica., ma tornare a ragionare del sì o no mi pare ormai inutile. Sugli aspetti tecnici della costruzione in corso invece sarà bene discuterne, perché se vengono meno i presupposti e la struttura non potrà funzionare come previsto e non potrà ospitare gli eventi che fin qui sono sempre stati indicati (concerti, convegni, eventi sportivi nazionali ecc..) è bene saperlo, magari per correggere il progetto. E dire, a ragion veduta, che l’amministrazione ha fatto l’ennesima cazzata, raccontando balle. Ma le battute da sole o una cifra buttata lì en passant non bastano.
http://www.comune.chiusi.si.it/home-comune/servizi/lavori-pubblici-e-ambiente/progetti/1207-nuovo-complesso-sportivo-di-chiusi-scalo-palazzetto-dello-sport.html
Personalmente non ho strumenti e conoscenze tecniche tali da poter fare valutazioni sui vari aspetti del progetto. Finora infatti ho parlato della questione per quello che è stato pubblicamente riferito, da parte del Comune e delle opposizioni. Se il Mov. 5 Stelle ha rilevato incongruenze, errori, o criticità nel progetto depositato del Palasport,renda pubbliche tali valutazioni. Gliene saremo tutti grati. Personalmente sono favorevole alla soluzione palasport per recuperare i manufatti realizzati per lo stadio, e non disperdere i soldi già spesi, e perché un palasport può essere utile, ma a patto che il nuovo palasport funzioni e possa essere produttivo, ospitando eventi sportivi nazionali ed eventi di altro tipo (concerti, convegni ecc.) al di là dell’attività sportiva locale. Quindi riscaldamento e acustica sono elementi fondamentali. Al punto in cui siamo, di questo si può e si deve discutere. Poi ognuno trarrà le sue conclusioni.