GRANDE CORTEO A CHIANCIANO: CASA POUND NON SEI BENVENUTA!

domenica 04th, settembre 2016 / 19:50
GRANDE CORTEO A CHIANCIANO: CASA POUND NON SEI BENVENUTA!
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CHIANCIANO TERME – E stata una bella manifestazione. Una grande manifestazione. Come non se ne vedevano da anni. Forse da decenni. Non meno di un migliaio di persone secondo alcuni agenti delle forze dell’ordine, forse allora un po’ di più. Non era scontato. Tante facce note, gente che frequentava i cortei degli anni ’70 e si è ritrovata ancora una volta dopo 40 anni in piazza a fare argine contro il neofascismo che rialza la testa e cerca legittimazione. Nel caso specifico il neofascismo di casa Poun che terrà a Chianciano un raduno nazionale nel prossimo week end.  Ma anche tante bandiere diverse e tanti giovani. Giovani dietro le bandiere dell’ANPI: sono loro che hanno preso in mano il testimone della discriminante antifascista, della lotta per la difesa della democrazia e della Costituzione. E l’ANPI, da associazione di combattenti e reduci della Resistenza, ormai tutti novantenni, sta diventando il baluardo più robusto di questa battaglia. Non più solo testimone della memoria, ma sentinella vigile e movimento che vista l’assenza spesso colpevole dei partiti, si sta assumendo l’onere di tenere la posizione e non mollare.

C’erano oggi in piazza, a Chianciano, con  le loro bandiere  sezioni ANPI di tutto il centro Italia, di Siena e di Arezzo, di Perugia e di Bagno a Ripoli, di Colle Val d’Elsa e di Chiusi… E c’erano tanti sindaci della Valdichiana e del senese, i consiglieri regionali Bezzini e Scaramelli, ma c’era tutta la sinistra diffusa e dispersa, gente che un tempo stava quasi tutta nello stesso partito e oggi è dispersa in mille rivoli, in qualche caso anche su banchi opposti nei consigli comunali…

Tutti gli interventi hanno sottolineato la forza e la determinazione del corteo e della piazza di Chianciano, ma anche il fatto che tra i partecipanti non tutti la pensano allo stesso modo su tante questioni, dal lavoro al referendum costituzionale, dalla scuola alla politica estera… Lo ha detto Giampiero Giglioni dell’ANPI Valdichiana nell’introduzione, lo hanno ribadito la presidente dell’Anpi di Siena e il segretario della Cgil. E qualcuno tra gli oratori ha anche criticato il tentativo un po’ goffo di alcuni giornali di mettere il cappello del Pd alla manifestazione.

Tante le bandiere, dicevamo. Per lo più rosse. Di Rifondazione Comunista, del ricostituito Partito Comunista, della Cgil, dell’Unione degli Studenti, poi quelle gialle di Legambiente, quelle bianche del Pd… Ma c’erano tante associazioni attive nel sociale, c’era tutto il Teatro Povero di Monticchiello e altri teatranti, musicisti, e molti ex: ex sindaci, ex segretari di partito, ex parlamentari…

Al sindaco di Chianciano Marchetti, che non ha aderito, anzi ha dichiarato la neutralità della sua amministrazione, rispetto alla questione Casa Pound saranno senz’altro fischiate le orecchie. Più forte, senz’altro,  quando tre giovani di un centro culturale romano hanno ricordato  presentando un libro a fumetti, alcune “imprese” di Casa Pound a Roma e in giro per l’Italia. Imprese fatte di botte, coltellate e morti ammazzati. Non solo di saluti romani e stemmini col fascio littorio…

Insomma oggi Chianciano, la Valdichiana, la Toscana e non solo hanno detto forte e chiaro che Casa Pound e i neofascisti non sono benvenuti in queste terre.  E che chiunque inneggi al fascismo, utilizzi e ostenti richiami ideologici, parole d’ordine e simbologia riconducibili al fascismo è da considerarsi fuorilegge e dovrebbe essere perseguito. Non solo: la manifestazione di oggi, pacifica, colorata, serena, ma non “fatta tanto per fare”, ha anche ribadito che il fascismo non è solo quello che si richiama a Mussolini o alla Repubblica di Salò, ma è anche la prevaricazione quotidiana, il razzismo strisciante, la xenofobia, l’odio per le minoranze e i “diversi”; che il fascismo è anche nella riduzione degli spazi di democrazia e di partecipazione, nel potere delle oligarchie… E qui, saranno fischiate le orecchie anche ai sindaci e ai dirigenti del Pd… Che comunque c’erano. E hanno fatto bene ad esserci.

 

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