LA REGIONE TOSCANA CANCELLA UN COMUNE. E ORA RISCHIANO TUTTI QUELLI SOTTO A 5.000 ABITANTI

FABIO DI MEO: “MOBILITIAMOCI, PRIMA CHE TOCCHI ANCHE AI NOSTRI PAESI!”
FIRENZE – Il Consiglio Regionale della Toscana ha appena cancellato dalla storia il Comune di Abetone, contro la volontà dei propri cittadini che si erano espressi per il NO alla fusione con Cutigliano nel recente referendum consultivo.
Chiuso dunque con un atto d’imperio della Regione. Su 35 votanti hanno detto sì alla fusione 21 consiglieri, 14 hanno votato no, nessuno si è astenuto.
Che lo hanno fatto a fare il referendum, se poi hanno deciso ugualmente per l’accorpamento di Abetone con Cutigliano?
Nel 2013 per esempio nell’Isola d’Elba solo il Comune di Port Ferraio disse sì al comune unico, tutti gli altri si epsressero contro e la fusione non ci fu. Passò invece quella tra Figline e Incisa Valdarno, e quella tra Pian di Scò e Castelfranco di Sopra, perché il referendum le ratificò. Non passò in Umbria quella tra i 5 comuni dell’alto Orvietano.
Stavolta Cutigliano ha detto sì e Abetone ha detto no, ma la Regione Toscana ha voluto procedere lo stesso, in barba al parere della cittadinanza di Abetone.
“Una decisione antidemocratica di cui i 21 consiglieri regionali immagino andranno molto fieri”, la definisce Fabio Di Meo, ex sindaco di Cetona ed esponente della sinistra Pd… “Mi pare sempre più evidente – continua D Meo – come ci sia un attacco da parte delle classi politiche di origine cittadina, che trovano espressione soprattutto in Parlamento, ma anche nei Consigli regionali, alle autonomie locali ed ai territori in nome di un concentramento delle risorse pubbliche verso i centri urbani dove esse reclutano il loro consenso. Dobbiamo mobilitarci prima che arrivino anche nei nostri Comuni!”.
Anche Cetona, infatti a questo punto è a rischio. Anche perché è in discussione una proposta di legge per la modifica dell’art.13 del Testo Unico di cui al D.L. 18.08.2000 n. 267. Modifica che si condensa nell’aggiunta di un brevissimo comma: “Un comune non può avere una popolazione inferiore a 5.000 abitanti”. Quindi accorpamenti e fusioni obbligatorie per i comuni al di sotto di tale soglia: solo nella nostra zona oltre ai citati comuni dell’alto orvietano che ci avevano già provato (Fabro, Ficulle, Parrano, Monteleone d’Orvieto e Montegabbione), la cosa riguarderebbe anche Cetona, San Casciano Bagni, Pienza, Trequanda, forse anche Sarteano che è a quota 4.900 sul versante senese e Paciano, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno per il versante perugino.
Di Meo chiama alla mobilitazione. Eva Barbanera, sindaco di Cetona smonta la proposta di legge: “La motivazione forte della proposta di legge è che i comuni sotto i 5.000 abitanti sono inefficienti per definizione, allora una volta approvata finirebbe paradossalmente per essere una iattura per i comuni più grandi che si vedrebbero obbligati, in caso di vicinanza territoriale, ad inglobare queste i situazioni disastrose”.
Non è detto che la proposta passi. Ma ciò che è successo nel Consiglio regionale della Toscana è un segnale che va in quella direzione. Quello dell’accorpamento o fusione dei comuni può essere un argomento di discussione. Ma si è visto che non è una discussione facile, e il risultato non è scontato, neanche quando sono i cittadini ad esser chiamati a decidere. Se poi i cittadini decidono in un modo e la politica fa come gli pare, a prescindere, la democrazia e la partecipazione ne escono a brandelli. E la prima cosa che viene in mente non è la rivoluzione francese, ma il… Marchese del Grillo: “io so’ io e voi nun siete un cazzo!”
m.l.
Sarebbe interessante conoscere come hanno votato i Consiglieri senesi Bezzini e Scaramelli
La “fusione” è stata votata a maggioranza, il Pd ha votato compatto, si legge nel sito della Regione. La cosa singolare è che anche l’esito del referendum nei due comuni è stato considerato a maggioranza, cioè si è considerata la somma dei Sì in entrambi i comuni e la somma dei no in entrambi i comuni… I sì erano stati complessivamente di più anche se ad Abetone aveva vinto il no. In Umbria nel 2014, nei referendum per la fusione dei 5 comuni dell’alto orvietano non si usò questo criterio, ma semplicemente la volontà espressa dall’elettorato di ciascun comune. Il che francamente appare più normale e più… democratico… Non si sa se Scaramelli e Bezzini erano presenti in aula. Hanno votato 31 su 40 consiglieri.
Questo è il PD … il partito democratico dei democratici … quelli che difendono la costituzione, la… https://t.co/s9TKXuKJse
Ad una lettura superficiale, la questione potrebbe essere classificata come una lotta tra una concezione moderna e quella medievale della difesa del campanile. Che poi tanto campanilistica non è, perchè i nostri Comuni sono, per la maggior parte, ampiamente estesi e comprendono già diversi “campanili”, accorpati da Leopoldo nel 1777. Il problema è il mantenimento sui territori dei servizi minimi che solo la presenza del Comune riesce (con fatica) a preservare: scuole, poste, carabinieri. Laddove la fusione l’hanno fatta questi problemi stanno venendo fuori, come a Castelfranco Piandiscò sulle scuole, in altri è toccato alle poste dato che il “lungimirante” Scajola ha permesso loro di dover tenere aperto almeno un ufficio postale per Comune nel capoluogo. E’ pur vero che nessuno ci obbliga a stare in questi territori e pretendere di usufruire dei servizi minimi assicurati agli altri italiani. Accorpare ancora di più, ad esempio le scuole significa far viaggiare sui pulmini per un paio di ore al giorno anche i bambini della materna o delle elementari; significa rendere impossibile la vita a tantissimi anziani che già oggi trovano difficile coniugare la propria scarsa mobilità con la distanza dei servizi sanitari. I cinque comuni sotto i 5mila abitanti della Valdichiana Senese si estendono, complessivamente, per 418 kmq, cinquanta in più della Provincia di Prato, dove fra i 7 comuni che la compongono non c’è soluzione di continuità. Se in quel caso si ritiene che debbano coesistere sia i Comuni che la Provincia per assicurare i servizi a 680 abitanti a kmq, qui si ritiene quasi una concessione un solo ente per 30 abitanti a kmq. La logica vorrebbe che si tenesse conto della dimensione territoriale invece che la sola popolazione. Sarebbe forse molto meglio replicare il sistema francese e magari definire in modo puntuale e preciso chi deve fare cosa, evitando inutili sovrapposizioni. Non è nemmeno possibile che, ad esempio, sulle strade debbano intervenire tutti: Stato, Regione, Provincia, Comuni e privati, con triplicazione di costi per la dotazione di mezzi, operai, ecc. Se ci fosse un solo ente che se ne occupa lo farebbe meglio, ottimizzerebbe i costi e avrebbe le professionalità giuste. Creare periferie delle periferie, non farà altro che dare il colpo definitivo allo spopolamento di vasti territori, con conseguente ripresa della “migrazione” verso le aree metropolitane (le uniche ad oggi ad essere garantite e tutelate), con buona pace di coloro che predicano la riduzione del consumo di suolo sul fronte urbanistico. I nostri territori hanno un surplus abitativo, basterebbe renderli sufficientemente collegati ai centri lavorativi, garantire un minimo di quei servizi che ne rendano possibile la vivibilità (a volte manca anche la semplice connessione internet o la copertura della telefonia mobile) e potrebbero tornare ad essere vivi e alleggerire la pressione abitativa nei centri urbani, spostarsi per lavoro alla fin fine non è più un problema insormontabile oggi, ma per scegliere di vivere in questi territori è fondamentale sapere che i propri figli hanno una scuola dove andare ad una distanza a misura di bambino, che un anziano possa andare dal dottore senza che i figli debbano prendere un giorno di ferie anche per fargli misurare la semplice pressione.
Ma alla fine, purtroppo, vincerà sempre il Marchese del Grillo.
E dire che i Comuni esistevano quando non esisteva l’Italia, i Comuni esistevano quando non esisteva l’Europa, esistevano quando non esistevano le Regioni, esistevano quando non esistevano le Province.
Ora un partito senza un briciolo di dignità come il Pd vuole cancellare con un colpo di spugna secoli e secoli di storia di tantissime Comunità che con tanta dignità sono sopravvissute a tanti eventi positivi e negativi che non hanno fatto altro che rendere sempre più forte nel senso del “far parte di un Paese”. Ma qui c’è un forte odore di soldi, c’è quel forte aroma di “finanziamenti che dopo qualche anno comunque finiranno”, quei finanziamenti che prima di essere spesi chissà quante tasche piddine e non devono riempire. Questa storia della fusioni dei Comuni è solo una porcheria, dicono che così si combatte la crisi quando la crisi l’hanno creata proprio quei politici viziosi e arraffoni che adesso dietro una comoda scrivania vogliono dare la colpa di tutto il marciume italiano ai Comuni.
E poi cosa cambierebbe se unisci ad esempio 3 paesi?….nulla…se prima si affrontavano i problemi di un paese ora i problemi saranno moltiplicati per 3, non cambierà nulla, l’unico cambiamento sarà la creazione politica di un “paesone” senza storia in cui saranno costretti a vivere delle persone considerate solo dei numeri. Anzi no, da questa storia il portafoglio di molti esponenti del Pd (e non) sarà molto più pieno e in più molti di questi “politici” del Pd (e non) si atteggeranno a grandi statisti che hanno creato nuove città. Magari si fanno pure un monumento alla memoria (con i soldi dei finanziamenti…che dopo qualche anno finiranno), con relativo selfie.
La politica, o meglio “questi politici” sono il cancro del’Italia.
Cari Massimilianozapata Durruti e Francesco, invece di chiedersi cosa potrebbe avvenire e le ragioni giuste della gente che sarà costretta a vivere in un territorio senza nome,frammentato e con meno identità (i risparmi saranne relativi da parte della pubblica Amministrazione)mi chiedo ma non sarebbe meglio pretendere dal governo di far pagare le tasse a tutti, recuperare i famosi 140 miliardi di evasione annua italiana, anche in maniera molto coercitiva e èpienare con quei soldi i buchi di bilancio di uan amministrazione fallimentare? Tutti verbi coniugati al condizionale:” sarebbe”, ”potrebbe”ma la realtà è un altra ed è quella che la gente ha votato delle forze che sono come quelle della prima repubblica mascherate, si sonmo innestate in un lasso temporale in cui la situazione del paese è qyuella dello scatafascio,ed ancora insistono a veicolare messaggi di speranza e chi si oppone a questi è un gufo che vuole il male dell’Italia. Se non vi renderete conto che bisognerebbe cambiare musica da subito e dare un segnale forte e di piazza alla distruzione che incombe sopra la testa dell’Italia, la gente che crede alle streghe, alle sirene di tutti i partiti nessuno escluso, avrà di che pentirsene presto.Il dramma è cfhe la gente comune non sà chi incolpare per questo e si sta via via formando una miscela esplosiva che sarà maneggiata sempre dagli stessi.Si chiama ” nuovo fascismo” ma a farne le spese come sempre saranno le classi subalterne e saranno loro l’innesco.Finchè ci saranno masse enormi senza idea o ideali, chi condurrà le danze saranno i potenti e la chiesa, sì anche quella moderna,pronta a lavare menti e coscenze ed a far formare eserciti con i quli si permette l’avvento di quelle politiche.Il nuovo Medio Evo incombe e sarà difficile evitarlo.Gufo? No,realista……
ma chi pensa che l’accorpamento dei comuni per decreto sia una cazzata, che non serva e sia solo un modo per ridurre spazi di democrazia e poteri di controllo, perché non avvia una discussione sul tema, senza lasciarlo in mano a Renzi e ai suoi colonnelli? Facciamone un argomento di discussione, laddove si voterà a primavera e non solo… La cosa non può essere un tabù, ma di certo non può essere gestita come ha fatto a Regione Toscana con il Comune di Abetone… Che ne pensano di queste fusioni a freddo la sinistra a sinistra del Pd, i 5 Stelle, i cittadini che non votano ecc. ecc.?
(P.S. non ho capito bene cosa c’entri e come possa entrarci, la Chiesa con la fusione dei comuni)…
Te lo dico in due parole cosa c’entra.Si chiama SENSO DI APPARTENENZA e per coloro che fanno confluire le loro istanze nel PD e nel suo nuovo corso renziano è un incanalamento a pensare ( o non) dal momento che la gente vota tenendo presente”il partito,i rapporti fra persone e famiglie,l’appartenenza, la banda ed i contrari sono tutti quelli che contrastano tale problema,Il discorso mentale confluisce inevitabilmente nel senso che le cose non si giudicano più da quello ivi contenuto e non se ne fa una critica del perchè vengano fatte.Serve per risparmiare,è stato detto che serve per questo? Ed allora si vota per appartenenza non per merito.E’ un estremismo a senso unico e fin’ora è stato vincente.L’appartenenza è il risultato nel riconoscersi dentro allo stesso schieramento di interessi e quindi si vota. Cosa c’entra la Chiesa? Credi che viva su marte la Chiesa? Certo non sono più i tempi che dal pulpito partiva l’imboccata del prete alla gente a comportarsi come era d’uopo comportarsi. Oggi c’è la televisione a quasi esclusivo vantaggio di tutta tale compagine. E’ estremismo questo mio od è disegno della realtà reale?. Possa piacere o non piacere ma è così.quindi la Chiesa c’entra direttamente ed indirettamente sennò nemmeno nei nostri piccoli paesi avremmo assistito a gente che preferiva il PCI e che dentro le sezioni più di 30 anni or sono faceva il rivoluzionario ed adesso va con la candela in mano cantando in processione.Se ci sono state trasformazioni di questo tipo nel cervello della gente vuole dire solo che la gente si è trasformata così perchè è moda? Non credo proprio.Sono istanze alle quali culturalmente sono statai giorno dopo giorno portati dalla cultua o sottocultura promanata.E chi l’ha promanata se non i media? E’ o no la TV anche un media o solo sono i giornali?Prendiamo l’interezza del discorso, non la parzialità che faccia comodo a dimostrare il contrario.Se è cambiata situazione-e si può anche cambiare nessuno lo vieta- ma siccome si parla di milioni di persone e non di poche migliaia, ti chiedi cosa c’entra la Chiesa? Ma non vedi che tutti tranne una minoranza sono prostrati, proni, incazzati anche verso le politiche del governo, ma gli stessi ”tutti” sono oggetto della MANIPOLAZIONE DI MASSA” che serve allo scopo di sostenere il sistema? Chi lo vuol sostenere lo sostenga, non c’è problema, ma le cose e le analisi le dovrebbe fare ”diritte” sennò si fa come Renzi che dice un giorno sì e l’altro pure che l’italia che fa lo 0,6% in più è ripartita e tutto il resto sono gufi che tifano per lo sfascio.E’ che pian piano stanno venendo al pettine questioni insolute della Storia d’Italia e delle ragioni di come pensa il popolo italiano e da cosa questo sia influenzato e manipolato La Chiesa non c’entra nulla? Uno può essere credente, ci sono problemi? Non credo, ma dietro all’intelaiatura di questo stato nato in un certo modo e che non ha mai fatto i conti con cose basilari del suo passato, e che oggi offre il fianco all’infiltrazione di mafie, camorre, congreghe politiche,massonerie, rastrellamento di soldi dai poveri cristi che perdono i loro esigui risparmi affidati ad una banca qualsiasi,si assiste al maggiore partito che cambiato nome,sembianze, aspetto,STRUTTURA VALORIALE E GENETICA, controlla le masse portandole via via verso il precipizio.Il tutto con un candore che talvolta ha dello strabiliante non per chi lo compie che fa i propri interessi,ma per chi lo condivide, ci crede o fa finta di crederci per propria convenienza. Personalmente ritengo che tale misura sia colma, ma se per la stragrande maggioranza della gente non è colma perchè ragiona sempre col solito modo e difendendo sempre i soliti interessi, si accomodi pure.Ricordo a molti che questo è un popolo che non proprio tante decadi addietro ha dato origine al fascismo, difendeva a spada tratta il regime ed i suoi capi, salvo poi appenderli a testa in giù a Piazzale Loreto, avendo cominciato la guerra con i nazifascisti e finita con gli anglo-americani..Non mi sembra che sia cambiato proprio tanto, anche perchè sono due generazioni fa solamente.Ed il perchè di questo c’è, non è tanto nascosto.Che c’entra la Chiesa? Chiediti perchè tale cosa non è stata fatta in Francia, in Inghiletrra od in altre parti dell’Europa.La Chiesa c’era e c’è anche lì, o no? E’ il lavaggio delle menti basato sulla formazione dell’APPARTENENZA.Oggi hanno trovato che funziona, ma è la cultura della gente a permetterlo questo.Tu dici sempre a me ”cosa c’entrino i media?” è ricorrente Marco questo discorso fra me e te, ed alla fine dai la spiegazione sempre che sia la gente che non legge nessun giornale, gente che non ha mai letto un libro, gente che nelle questioni non sà di cosa si parli, ma se la gente ragiona come ragiona la televisione ritieni che i media non c’entrino? L’hai visto e sentito come funziona Ballarò ? A cosa ti portano a pensare conduttori prezzolati e pagati con i nostri soldi? Cosa pensi di chi siano al servizio? Quando c’era Berlusconi al Governo erano tutti o quasi sui suoi libri paga, oggi si assiste al contrario o quasi, in maniera più subdola e meno riconoscibile ai più ma il fine è quello veicolato dalla sublimazione fatta in modo più soft proprio al fine di celare, non parlarne mai se non quando convenga a loro della dipendenza dai media e di tutte le questioni, nulla e nessuno escluso. Il Pd è sulla breccia per salvare l’italia, tutto il resto o è incompetenza, improvvisazione oppure volontà di affossamento.Forse affossamento è la parola giusta ma sarebbe altrettanto giusto dire che sarebbe necessario l’affossamento del loro sistema indifendibile, perchè porta la più grande responsabilità di aver creato tale situazione in cui tutti ci dibattiamo.Io ai nuovi democristiani il voto non l’ho mai dato,non è così per tutti che votavano a sinistra.Ed allora chi difende chi e chin è cvhe abbia fatto cambiare questi.Sono milioni:Poi danno del populista a Grillo.Renzi ieri ha detto riguardo al referendum sulle riforme.” alla fin fine vedremo da quale parte stiano gli italiani”. Per tale risposta non ho problemi: dalla parte sua.Votarono a milioni sulla concellazione della contingenza e furono gli operai stessi a scegliere di non poterla più percepire e furono convinti che tale fatto abbia portato a trasformazioni positive per chi lavorava …. oggi lo vorrebbe anche la CGIL , ma è un sistema difendibile questo? Forse se mi permetti si è capito poco bene con chi si ha a che fare e cosa voglia dire Democrazia Cristiana.Questa è l’Italia e dico sempre io stesso: E’ un grande paese, pieno di arte, cultura, storia, ma il cemento che tiene insieme tutte queste cose è l’ignoranza.
LA REGIONE TOSCANA CANCELLA UN COMUNE. E ORA RISCHIANO TUTTI QUELLI SOTTO A 5.000 ABITANTI https://t.co/ks9a7UVFFt
Nessuno si rende conto di aver messo in mano il ” POTERE “ad un despota !Questo non sente nessuno,che sia una cosa giusta o sbagliata, si fa e basta ! Poi tutti pronti a sventolare la bandiera della democrazia ! Ma quale democrazia,questa è una “DITTATURA ” dare potere a questo “FIGURO ” è stato un colpo di stato.Poveri quelli che lo seguono,quando cadrà cadranno insieme a lui !
Niccolò credo purtroppo che ti sbagli.Questo che dici riassume in se la spocchia e la boria proprie della novellina che il popolo bue vuole farsi recitare ”dell’uomo giusto al posto giusto”. Ha avuto bisogno di essere sostenuto quando da ex scout giovanile ha effettuato l’ingresso in Provincia, dalla Provincia al Comune e dal Comune al Governo. Mica si penserà che in qualche anno si diventi capo del Governo in un luogo come è l’Italia ?Chi gli è stato dietro e l’ha supportato ha una mente raffinata e di buon livello.Ha sapientemente acceso il proiettore per proiettare il film del ” fare” verso i ceti medi che da tanto non vedevano gente giovane che si riprometteva di svecchiare la politica.In quell’aureola e nuvola di consenso ha sferrato colpi micidiali -guarda caso- a favore di confindustria dicendo che si trattava di una sicurezza per chi lavorava(job act e regalini da 36-38 miliardi che confindustria nemmeno pensava di averli mai…..) e così ha fatto ripartire l’Italia(dice lui) predendo spunto dai dati che in un primo momento gli sono stati favorevoli e sottoposti agli occhi della gente tutti i santi giorni mattina e sera (tipo gli 80 euro, meglio quelli che nulla diceva la gente) ha prodotto l’idea che ripartire era possibile.Adesso fà la voce grosssa dentro l’Europa,magari in teoria dicendo cose anche giuste ed apprezzabili, ma nella realtà senza alcun seguito, spandendo etere all’interno.Non è come dici te, ancora durerà perchè coloro che danno consensi a questa ubriacatura si dividono in due categorie: chi ha fiutato di poter ritornare ai tempi della DC sotto altre spoglie e rivestire abiti di sinistra per gabbare la gente comune e gode di settori potentissimi come la Chiesa e le sue connessioni ed organizzazioni, e dall’altra parte i boccaloni che abboccano credendo che sono politiche di sinistra che finalmente ci volevano….. L’Italia è fatta principalmente da questi milioni di persone, dobbiamo convincerci che sono così.Quindi io credo che assisteremo al fatto che possa durare, non perchè risolva i problemi ma perchè con i suoi discorsi inibisce i boccaloni ma comprende e dà spazio anche ai furbini del deserto che sarebbero coloro che corrono dietro all’aereo per stare all’ombra.Ed in Italia questi ce ne sono fino all’inflazione.L’ultima manovra è accreditarsi di politiche di sinistra fatta con l’irremovibilità dell’approvazione della Cirinnà. Politica da Mago Silvan, ma ai numeri dell’Istat e della banca Europea non sfugge,e questi non lo premiano,quindi questo fatto dovrebbe essere osservato anche dal suo popolo con occhi meno disincantati.Fin’ora ha attuato la politica del rimando,preso in considerazione problemi molto relativi e non sostanziali,rimandato,attaccando e nello stesso tempo facendo discorsi che sembrano progressisti in maniera alternata, oggi contro e domani a favore, per e contro il sindacato,ma la situazione interna si sta riproponendo come la crudezza delle cifre dimostra.Reggerà perchè il popolo italiano è così, un popolo che non ha mai cambiato, magari cambiato casacca, ma riproponendo la storia di sempre.Pensa te, ha suscitato la meraviglia , lo stupore e la contrarietà di Bersani e dei Dem per il fattore ”Verdini” e questi ancora si ostinano a pensare che anche se non hanno la maggioranza, il capo faccia bene, perchè dicono. ”ognuno ha le sue ragioni ed il partito tiene conto di tutti”. Pensa te a quale punto di cottura sono arrivati,e lui lo sà bene, ma se ne serve. E le ragioni di tutto questo,esistono e non sono evanescenti,hanno nomi e cognomi, tutti riconducibili a ragioni di culture dominanti che sono durate 60 anni ed ancora oggi sotto falso nome governano a barba di chi ci crede e che pensa che domani starà meglio lui, la famiglia ed i figli. Se gli parli del danno che hanno prodotto ti vivono come un nemico.
Personalmente ormai l’ho ripetuto più volte.ogni popolo merita il governo che ha.
Continua.No Niccolò, lui cadrà, ma gli altri che gli hanno permesso tutto questo votandolo, non cadranno insieme a lui.Occuperanno i posti, si organizzeranno, spinti dal trasformismo tutto Italiano.La cultura di questo paese è questa e ne trovano anche la ragione di tutto questo.Poi danno del populista a Grillo……