SOTTOSCRIZIONI PER SALVARE I BENI CULTURALI: PER I 5 STELLE VANNO BENE A CHIUSI MA NON A SIENA

SIENA. Che la città del Palio sia una delle più belle d’Italia e una delle più ricche di arte è risaputo. Che l’arte, anche a Siena, non se la passi troppo bene è altrettanto noto. Ma dal 2015 a Siena c’è Art Bonus, ovvero la possibilità per imprese e cittadini privati di contribuire alla manutenzione, al restauro e alla protezione di beni artistici, architettonici o istituzioni culturali attraverso erogazioni liberali, con deduzione fiscale. Quindi con un vantaggio immediato, non solo in termini di immagine e marketing…
La norma, spiega il Comune di Siena, “è destinata a promuovere la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo attraverso la partecipazione attiva di tutti i cittadini e delle imprese, riconoscendo un credito d’imposta pari al 65% di quanto donato nell’anno 2015 e al 50% per il 2016 per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. Si tratta, quindi, di una grande opportunità per le imprese, ma è anche un’occasione, per ogni cittadino, di contribuire al recupero di uno dei beni che l’Amministrazione Comunale ha scelto per riportare all’originario splendore parti significative della città”.
In sostanza una cosa molto simile a quella che a Chiusi hanno proposto due settimane fa i 5 Stelle locali, a proposito della Fortezza Paolozzi, un antico maniero con torre medievale e parco annesso, off limits per i cittadini dal 1939 e ora messa in vendita dalla proprietà. Una sottoscrizione pubblica per riacquisire l’immobile e destinarlo ad uso pubblico.
A Siena l’iniziativa Art Bonus è già operativa ed è del Comune a guida Pd. A Chiusi, sempre in provincia di Siena, per ora è solo una proposta e a farla sono stati i 5 Stelle.
A Siena però il capogruppo dei 5 Stelle in consiglio comunale, Michele Pinassi bolla così l’idea Art Bonus: “Prima il nostro patrimonio storico artistico viene regalato agli amici “politici” di Civita e Coopcultura, senza contare il carrozzone della Fondazione Musei Senesi, e poi il Sindaco ha pure la faccia tosta di chiedere l’obolo per il mantenimento…. i cittadini senesi già mantengono la loro città attraverso il pagamento delle TASSE, tra le più alte d’Italia: si vedesse di usare meglio questi soldi invece di sprecarli in mille rivoli?”
Una bella bocciatura. Un po’ come ha fatto il vicesindaco reggente di Chiusi Juri Bettollini (Pd), che in una intervista a Primapagina, a proposito della proposta dei grillini sulla Fortezza, ha dichiarato: “i partiti e movimenti dovrebbero fare proposte e su quelle chiedere voti, non soldi ai cittadini”.
Strana la politica, a volte. Bastano 70 chilometri per trovare maggioranze e opposizioni a parti invertite sullo stesso tema. Qualcosa sfugge… E’ vero che tra Siena e Chiusi non c’è mai stata molta sintonia politica, neanche ai tempi di Scricciolo e del Pci. Pare però che ce ne sia poca anche ai tempi (e dalle parti) dei 5 Stelle.
m.l.
Nella foto: la torre medievale della Fortezza di Chiusi in una cartolina anni ’80.
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Sono due questioni e soprattutto due situazioni completamente diverse.
Mi sembra proprio che qui stiamo parlando, veramente, di due cose ben diverse! la proposta dei 5 Stelle di Chiusi è quella di riappropriarsi di una grande parte del centro storico, di notevole importanza storica e renderla accessibile alla popolazione! perchè i cittadini di Chiusi sono i primi ad avere diritto ad usufruire della fortezza e del suo parco in quanto questa nei secoli passati è stata edifica con le forze dei nostri antenati per un bene comune! Mentre la situazione di Siena descritta da Michele Pinassi mette alla luce il vecchio sistema della politica targata PD, creare i soliti carrozzoni con il nome di fondazioni, cooperative… per gestire beni pubblici dei cittadini che come al solito sono sempre al rosso, poi i cittadini indirettamente con tasse sono costretti a colmare. Un esempio lampante nella Città di Chiusi è il carrozzone di nome Orizzonti….
L’articolo non contesta le posizioni di Pinassi, né che a Siena sia stata fatta una gestione a dir poco disastrosa dei beni culturali (e non solo di quelli) da parte del Pd e dei suoi alleati.Propone solo un confronto tra l’iniziativa proposta dai 5 Stelle chiusini per “riacquisire” la Fortezza Paolozzi ad un uso pubblico e l’iniziativa del Comune di Siena a guida Pd, denominata Art Bonus per garantire manutenzione, tutela e valorizzazione di beni storici, artistici e architettonici o di enti culturali… Due cose diverse, ma non molto. Almeno nello spirito. La finalità alla fine è la stessa: garantire la sopravvivenza e la fruizione dei beni storico-artistici e culturali. E delle due quella del Comune di Siena sembra, oggettivamente, più praticabile e perseguibile se non altro per l’immediato ritorno fiscale, oltre che di immagine, per chi farà delle donazioni… Quella proposta dai 5 Stelle a Chiusi, pur essendo suggestiva, appare invece, almeno a me, poco praticabile soprattutto per un motivo, molto semplice: l’importo elevato da raccogliere con la sottoscrizione (si dice poco meno di 3 milioni di euro, salvo che il proprietario non decida di svendere) in una realtà come Chiusi falcidiata dalla crisi. E poi perché non è chiaro come e con quali risorse una volta acquisito il bene, questo verrebbe ripristinato e reso fruibile…Il fatto che la proposta nelle modalità sia ancora piuttosto nebulosa è un problema secondario che sarà chiarito più avanti. Ma i primi due mi sembrano scogli piuttosto difficili da aggirare o superare… E quanto all’Art Bonus del Comune di Siena l’articolo si riferisce a come questo viene presentato sul sito ufficiale dell’Ente, se poi dietro alla norma c’è anche qualche altro obiettivo come quello di far pagare i debiti ai cittadini è un altro paio di maniche. Diciamo che sarebbe un uso improprio di un’idea non del tutto balzana…