ROMA AI TEMPI DI… ODEVAINE E DELLA DINASTIA DEI TREDICINE

Poi, certo, bisogna che le accuse siano provate! Ma le cose che dice nell’interrogatorio per ilprocesso Mafia Capitale Luca Odevaine, vice capo di gabinetto di Veltroni aprono un sacco di finestre…
Odevaine (foto) racconta, per esempio, ai giudici la storia dei “camion bar” che a Roma sono dappertutto e sono un vero e proprio bancomat di politica e malaffare. Circa 500 le licenze rilasciate dal Comune . Di queste 430 sono intestate alla famiglia Tredicine-Falasca. Quasi tutte hanno origine dubbia, licenze stagionali per cocomeri e caldarroste, poi però le licenze venivano smarrite e il Municipio le rinnovava come licenza a rotazione e poi fissa…
I Tredicine finanziavano tutti i partiti, il giro d’affari era grosso, oltre 2 milioni di contanti, e tanto per non farsi mancare niente uno della famiglia Tredicine, Giordano, oggi imputato nel processo mafia capitale, si è fatto eleggere in Consiglio Comunale da Forza Italia, diventandone vice presidente.
Racconta, Odevaine della nomina da parte di Alemanno (foto sotto) di Mirko Giannotta. E’ il figlio di Carlo, fascista e segretario della storica sezione dell’Msi di Acca Larentia. E’ il fratello di Fabio, con il quale condivide una condanna a 1,8 anni nel 2005 per tentata rapina alla gioielleria Bulgari, a bordo di un carro attrezzi. Ad uno con un urriculum del genere Alemanno affida l’Ufficio Decoro del comune di Roma.
Odevaine spiega ancora che “appena arrivato, Giannotta distrusse l’archivio del comune ordine e sicurezza”.
Per la cronaca Alemanno ha assunto – tra tanti altri – all’Atac anche Francesco Bianco, pluricondannato per appartenenza ai Nar, associazione eversiva e violenta, a cui sono stati accreditati più di 30 omicidi tra poliziotti, giudici e militanti della sinistra; ha nominato Giovanni Ponzio, pluricondannato per rapina e possesso d’armi, come responsabile del servizio Relazioni Industriali sempre dell’Atac; ha nominato Stefano Andrini, con varie condanne per tentato omicidio e arresti per possesso armi e violenze varie, amministratore delegato dell’Atac; ha nominato Andrea Vattani, condannato insieme ad Andrini per l’assalto e le violenze durante un corteo antirazzista alla Sapienza, capo delle Relazioni Internazionale del comune di Roma e del Cerimoniale del comune…
Nell’interrogatorio Odevaine, che dopo aver fatto il capo di gabinetto di Veltroni, rimase per un po’ in carica anche con Alemanno, perché questi “non pensava di vincere e non aveva una classe dirigente all’altezza”, ammette di aver fatto affari con Buzzi (il principale imputato di Mafia capitale) e di aver ricevuto da quest’ultimo dei soldi in cambio dei suoi favori. Lui, dice, faceva lo “spicciafaccende” e Buzzi gli pagava l’affitto di casa della madre, della figlia e della ex moglie… Così come Buzzi e Carminati (altro “nero” invischiato fino al collo nell’inchiesta) anche Odevaine aveva fondato delle cooperative, due per la precisione, per operare nel sociale e nella gestione dell’accoglienza ai migranti e richiedenti asilo, a fianco di quelle di Buzzi…
Racconta anche altre storie l’ex capo di gabinetto di Veltroni, come quella di alcuni vigili comunali prossimi alla pensione che avrebbero svolto un servizio di vigilanza extra, fuori dall’orario di lavoro, a favore della famiglia di Totti, dopo la minaccia di rapimento del figlio del capitano della Roma (foto a destra).
Lavoro nero, pagato in nero con i soldi che però passavano da Totti a Odevaine e poi ai vigili…
Racconta di tangenti distribuite da gruppi immobiliari a esponenti della destra e della sinistra romana…. Ora, Odevaine, che in realtà si chiama Odevain è agli arresti domiciliari dopo aver assaggiato il carcere a Torino e Terni per mafia capitale. Ma ance in passato qualche problemino con la giustizia lo aveva avuto: nel 1989 fu infatti condannato in via definitiva a due anni, per reati di droga. Pena poi oggetto di indulto nel 1991 e riabilitazione avvenuta nel 2003. La e finale aggiunta al cognome riusale agli anni ’90. Forse proprio per non compromettere l’ascesa politica. Nessuno ci ha mai fatto caso, in Italia. Gli Usa però gli negarono il visto.
Il 17 novembre l’ex sindaco di Roma ed ex segretario fondatore del Pd Walter Veltroni sarà a Chiusi per presentare il suo libro “Ciao” dedicato al padre. Se Veltroni avesse fatto solo lo scrittore, il regista o lo sceneggiatore staremmo lì ad ascoltarlo per ore. Purtroppo ha fatto anche altro. E una domandina su questo signor Odevaine o Odevain, di cui si fidava ciecamente, qualcuno gliela dovrà fare, anche parlando di libri… O no?