CHIUSI: BETTOLLINI VUOL DICHIARARE DECADUTA LA CONSIGLIERA “AVENTINIANA” FIORINI. FORSE SI SENTE SOLO IN CONSIGLIO…

CHIUSI – E’ un paese strano Chiusi. Per due volte si è trovato a veder partire il sindaco in carica per Firenze, prima della scadenza. Al momento non ha un sindaco, ma un vice sindaco reggente, facente funzioni. Che ha pieni poteri, ma non è, politicamente, la stessa cosa. Ha un consiglio comunale ufficialmente sciolto, ma lasciato in carica fino alle prossime elezioni. E, altra anomalia, è senza opposizioni. I consiglieri della Primavera si sono infatti dimessi, per protesta contro l’uso personalistico delle istituzioni da parte dell’ex sindaco Scaramelli, della sua giunta e della maggioranza. Prima i tre eletti, Cioncoloni, Barni e Bologni, poi, uno ad uno, tutti gli altri che figuravano nella lista e avrebbero dovuto subentrare.
La Consigliera Rita Fiorini non si è dimessa, ma, sempre per protesta e per le medesime ragioni della Primavera, si è autosospesa, e da giugno non partecipa più alle sedute del consiglio.
Adesso però, il vicesindaco reggente Bettollini dopo aver provato, senza successo a convincere qualcuno della Primavera a soprassedere alle dimissioni, annuncia l’avvio del procedimento di decadenza nei confronti della consigliera Fiorini, per reiterate assenze ingiustificate…
Ovvio che la rappresentante della lista civica che porta il suo nome, non è stata assente in questi mesi perché annoiata o stanca delle sedute consiliari, ma semplicemente come forma di protesta, di presa di distanze da una maggioranza che secondo le opposizioni, ha avuto atteggiamenti arroganti e poco rispettosi delle regole democratiche. Insomma la consigliera Fiorini si è ritirata, come si suol dire, sull’Aventino, come fecero i parlamentari antifascisti nel ’24, dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti.
Secondo la Primavera, la decisione di avviare il procedimento di decadenza di Rita Fiorini, si dimostrerà l’ennesima “cazzata” che la giunta e maggioranza dovranno rimangiarsi “come quando a forza voleva convocare il consiglio comunale il giorno prima delle elezioni regionali. Allora intervenne il Prefetto a fermarli, vedremo che succede stavolta”.
Bettollini mostra i muscoli e la faccia cattiva. Ma forse lo fa perché senza opposizioni si sente solo in Consiglio. In effetti la maggioranza non è di grande compagnia…
Il non-sindaco gioca a fare il sindaco ma ancora non ha capito che per farlo veramente prima deve presentarsi alle elezioni ed essere eletto. Oggi si deve rassegnare ad essere solo il commissario di un consiglio comunale sciolto dal presidente della repubblica e che il prefetto ha mantenuto in carica per la normale amministrazione, anche se, a dire il vero, è quello che questa amministrazione ha sempre e solo fatto: normale amministrazione.
L’assenza delle opposizioni in consiglio comunale è solo il risultato del comportamento prepotente e arrogante tenuto in quattro anni di attività e culminato nell’abbandono del sindaco Scaramelli senza mai un coinvolgimento delle opposizioni per programmare la fine del mandato, se non a cose fatte.
Comportamento prepotente e arrogante che inoltre ha provocato diverse situazioni in cui sono dovuti tornare sulle decisioni prese e dare ragione alle opposizioni, situazioni che sarebbero potute essere evitate applicando un minimo di cultura democratica che invece è mancata completamente.
Dal giorno delle dimissioni dei tre consiglieri della Primavera, peraltro annunciate in anticipo al capogruppo di maggioranza, non c’è stato nessuna richiesta ufficiale di incontro politico per capire se e come poter risolvere il problema. Se è vero che sono stati contattati personalmente alcuni candidati per far loro cambiare idea sarebbe l’ennesima dimostrazione di scorrettezza istituzionale perché la Primavera di Chiusi è una lista civica organizzata e se si voleva un accordo andava cercato con i responsabili e non con i singoli. Ma questo è chiedere troppo a chi ha dimostrato e continua a dimostrare di non conosce le basi dell’agire politico.
La dimostrazione più eclatante è il tentativo di far decadere la consigliera Fiorini che si concluderà sicuramente con l’ennesima brutta figura, per usare un termine educato.
La politica e l’amministrazione non si possono condurre con continui atti di forza ma con la diplomazia e il coinvolgimento e soprattutto con il rispetto della dignità delle persone che la possono pensare anche in maniera diversa ma non per questo sono nemici da abbattere come fossero selvaggina in esubero.
Qualche anno fa a Cetona, comune non lontano da Chiusi, si tentò di far decadere un consigliere reiteratamente assente, ma il Prefetto rispose che se l’assenza reiterata era stata motivata politicamente, dandone rilevanza pubblica (come ha fatto la consigliera Fiorini) il consigliere non poteva essere dichiarato decaduto. L’Aventino insomma è consentito e non può essere causa di decadenza.
Il fatto grave è che questi hanno una presunzione senza limiti che non permette loro di rendersi conto della loro ignoranza istituzionale e politica. Se se ne rendessero conto chiederebbero e si informerebbero prima di prendere provvedimenti di cui poi devono fare marcia indietro, come è successo diverse volte nel corso della legislatura.
Invece credono, in quanto rappresentanti istituzionali, che tutto ciò che pensano possa essere realizzato, a prescindere dalla sua conformità o meno con le leggi e i regolamenti.
ma a forza di autogol si perdono le partite…
Ce n’è un’altra di anomalie nelle istituzioni di Chiusi, oltre a quelle elencate nell’articolo. C’è un ex vicesindaco ancora in carica come assessore che è stato defenestrato dalla sua carica di vicesindaco in una notte con metodi politicamente truci. L’anomalia è che quell’ex vicesindaco non si sia dimesso, e con lui un paio di consiglieri che si mormora fossero vicini alle sue disposizioni. Con il loro comportamento hanno legittimato e legittimano quei metodi politicamente truci. Probabilmente la questione l’hanno risolta e “chiarita”, tra loro nel chiuso delle stanze, quello però è un metodo da adottare quando si discute con un amico per una questione privata, occupando ruoli istituzionali, però, le questioni andrebbero chiarite pubblicamente, così facendo vittime e carnefici si sono messi sullo stesso piano.
nel mio precedente commento, alla riga 5 è uscito un “disposizioni” che deve essere letto come “posizioni”, chiedo scusa per l’errore.
L’ex vicesindaco in questione, per la verità si pronunciò, anche pubblicamente, con una nota pubblicata da primapagina. Non nascose la sua amarezza e il suo disappunto, ma alla fine disse pure “obbedisco”. Non è stato il primo a farlo…
Caro Luca, ricordi il mio articolo a critica di tutto questo quando in pratica mi espressi in sostanza generale contro il livello di comprensione politica degli aspetti che rilevi tu adesso e che fa parte di queste nuove generazioni di anime candide? Non mi sembra di averla data tanto di fuori quando feci riferimento che non ostante le dimostrazioni avute e la situazione piuttosto pesante con la quale sembra sia stata fatta pace subito con due discorsetti liquidatori ed il peso subìto fra l’altro tutto concepibile, fra l’imbarazzo ed i giuramenti di fedeltà,credo che occorra prendere atto che questi come generazione fanno parte di un entourage che hanno un concetto della politica tale che altri sopra ci campino di prepotenza confondendo con il più normale candore il pubblico col privato,i rapporti istituzionali con quelli.della normale quotidianità personale dei rapporti.E’ la fotografia non solo di Chiusi ma anche di tanti altri Comuni dove governa tale generazione, abilmente attorniata da chi li usa.Pochi per la verità quest’ultimi, ma efficienti al punto di smuovere quella massa d’acqua per convogliarla verso altri mulini: i loro e di chi stà dietro di loro.E tutto questo lascia una scia di odore per tutte le persone comuni che normalmente non si interessano di politica e che sono numericamente i più, e che la politica non la praticano direttamente ma che comunque hanno un intuito anche se non molto raffinato ma tale da far loro comprendere verso chi vada la spartizione della torta.Ecco siamo a questi punti in italia,è sufficiente l’odore del sugo per portare da una parte milioni di persone poichè i cani molecolari sono insensibili di fronte a loro su certe tematiche. Ed i risultati si vedono, ma il tragico è che la chiamano sinistra.Domandiamoci quell’acqua a quale mulino arrivi.Una volta si diceva che a torto od a ragione mettersi in posizione critica fosse un fatto salutare soprattutto per le istituzioni e coloro che le facciano funzionare.Oggi lo stato di cose che vediamo intorno ti sembra una evoluzione od una involuzione’ E’ il nuovo che avanza oppure il suo contrario? Ma hanno detto che l’Italia riparte e che la voliera sia piena di gufi che tifano perchè non riparta.
Marco, ricordo bene la nota scritta da Sonnini, e da un punto di vista strettamente umano apprezzai la sua serietà. Politicamente però serviva un altro gesto, perché vedi se io e te discutiamo possiamo non parlarci più per tutta la vita, possiamo chiarirci e rimanere amici, possiamo semplicemente salutarci e rimanere freddi nei rapporti, ma è un problema privato nostro e ce lo gestiamo come vogliamo. Occupare un ruolo istituzionale chiama a doveri diversi, le questioni non possono essere risolte in una cena tra amici, e se Sonnini e i consiglieri vicini a lui (si mormora ce ne fossero), non si sono dimessi, con il loro comportamento hanno sottoscritto e accettato quel modo politicamente barbaro con cui il sindaco ha gestito la vicenda. Umanamente si può essere accondiscendenti e buonisti quanto vuoi, ma politicamente le decisioni che si prendono pesano e qualificano le persone. Come ho già scritto vittime e carnefici si sono messi sullo stesso piano.
su questo poso concordare… Ma Sonnini avrà ponderato la sua scelta. E avrà avuto i sui motivi… Forse si è anche “bruciato” la possibilità di rappresentare lui, non solo la minoranza del Pd, ma una eventuale aggregazione più ampia di sinistra che potesse contendere la leaderhip del partito e perché no anche del Comune ai renziani (che occupano il Pd, ma con la tradizione pregressa di quel partito c’entrano sempre meno)…
La politica italiana su scala nazionale attualmente è basata sul grado di servilismo che i politici riescono ad attuare, sul fronte interno, nei confronti della finanza e di quel poco di industria che ci rimane e, su quello esterno, sulla completa sottomissione, dimenticando che in teoria lo stato italiano dovrebbe avere una sovranità (che ridere vero?), rispetto ai diktat di oscuri burocrati che stanno a Bruxelles e rispetto ai desiderata della Sig. Merkel, la quale sembrerebbe esser sempre più palesemente la sovrana (sempre per mandato dei soliti noti) di questa Europa da barzelletta. Oramai anche le elezioni sono un optional…
Ci rimarrebbe la politica locale, quella dove in teoria, si dovrebbero trovare le soluzioni ai problemi reali e quotidiani della comunità, dove c’è poco posto per la vuota, nauseante e, aggiungo, imbarazzante retorica a fini propagandistici e manipolatori delle menti deboli che per qualche mese è andata tanto di moda nel pd (scusate per il fastidio che vi provoco con questa sigla)
Ma Chiusi, con l’avvento della gestione Scaramelli, si è, in qualche modo, investita del primato di aver aperto le porte a questo tipo di dinamiche, dove tutto è veicolato da baldanzosi slogan con dei simpaticissimi avverbi di tempo, da grandi opere (marciapiedi) che sono state realizzate grazie al fervore partecipativo del giovane leader e sul nulla cosmico in generale.
Quindi possiamo considerare questa ridente cittadina all’avanguardia rispetto ai canoni politici ed amministrativi attualmente in auge su scala nazionale.
Sul vice sindaco no comment.
Marco, mi ripeto, ma se Sonnini abbia ” ponderato o meno dentro di sè la sua scelta”, tutto questo è un fatto personale che attiene allo stesso Sonnini, ma il tutto non è esente da quanto non ha fatto altro che ribadire Luca Scaramelli, che è una considerazione politica.O no?
No, Carlo, Sonnini la sua scelta l’ha ponderata dentro di sé e in pubblico. Ha fatto una scelta politica chiara ed evidente.Tanto che fa ancora parte della giunta in carica, retta dal vicesindaco reggente… Quindi ha ritenuto opportuno non “rompere” con gli altri, nonostante i metodi “barbari” di cui ha subito le conseguenze, e non candidarsi a guidare una eventuale ipotesi alternativa, come qualcuno magari sperava. Più chiaro di così… Come diceva il vecchio “Compagno Ferrini” in Quelli della Notte, “Non capisco, ma mi adeguo”. Sonnini si è adeguato ed è rimasto lì. Gliene possiamo fare una colpa, si può accusare di non aver avuto coraggio e determinazione, di aver forse piegato alla logica del “restiamo uniti” le stesse istituzioni, ma non si può dire che non sia stato chiaro. Ha fatto una scelta politica che si può contestare, ma va rispettata.
Marco, ci mancherebbe non rispettare le decisioni di Sonnini, siamo in un paese libero. Il punto però non è se Sonnini sia stato chiaro nelle sue scelte, il punto che sollevavo io è che con le sue scelte, lui e alcuni consiglieri, di fatto hanno sdoganato e legittimato l’adozione di quei metodi barbari che hanno portato al suo accantonamento.
questo è vero.
L’ultima considerazione di Luca Scaramelli è fondamentale per capire quanto sia bassa la cultura politica di chi ci governa basandosi solo sull’arroganza e sull’improvvisazione.
La sostituzione del vice sindaco è stata una mossa dirompente nei modi e nei tempi e ha creato notevole malumore sia all’interno del consiglio comunale che del pd, perlomeno di quella parte che ancora riesce a ragionare al di fuori degli slogan vuoti del sindaco o vice di turno.
L’apertura di un dibattito esterno avrebbe avuto un valore politico fondamentale e forse molti elettori del pd avrebbero aperto gli occhi sul valore di chi li governa, in maniera sicuramente maggiore delle accuse lanciate solo dall’opposizione che comunque, anche se si cerca di sminuirle, hanno lasciato il segno.
Accettare di risolvere tutto all’interno non è stata una mossa poltica ma l’accettazione di una furbata che la dice lunga su come viene gestita la politica chiusina.
Quei politici novelli che dicono di non avere padroni e che si atteggiano a grandi strateghi hanno di fatto chinato la testa e detto: “obbedisco”.
Ora vedremo come reagiranno di fronte a questa ulteriore figura di m…. che faranno riguardo alla vicenda della decadenza della consigliera Fiorini.
Intanto tutta la politica provinciale ride di un consiglio comunale sciolto e che va avanti senza la presenza dell’opposizione e senza che sia stato fatto niente per farla rientrare.
Nemmeno una bocciofila dopolavoristica, senza offesa, sarebbe gestita peggio di così.
Marco, qui non è in ballo il rispetto o la sua mancanza nei confronti di Sonnini che come persona gli è dovuto e ci mancherebbe del contrario….ma ho già detto che la sua scelta non è solo personale ma è politica con tutte le varie derivazioni alle quali anche Cioncoloni ha fatto cenno.E come tutte le considerazioni che credo vadano fatte
per tutti coloro che dentro il PD si sono fatti venire il mal di pancia ed ingurgitato bottiglie di plasil, la sua considerazione finale è stata quella di rimanere dentro il partito e sostenerlo, cosa che da persona razionale avrà certo ponderato,ma che ha comunque contibuito a validare quello che Cioncoloni e Luca hanno detto.Il valore comportamentale e delle idee per le persone non ha mai una faccia sola, c’è quello personale ma anche quello politico dell’oggettività e delle responsabilità, alle quali Sonnini non credo abbia voluto sottrarsi.Difatti come vedi glielo hanno riconosciuto anche dalle opposizioni sia in positivo( travaglio personale) che negativo( conseguenze).Ma politicamente parlando, io come cittadino e spettatore della politica di quelle personali posso comprenderne il travaglio e lo capisco,di quelle politiche osservo anche le conseguenze.O pensi che non ce ne siano e quelle che hanno detto Cioncoloni e Luca siano aria fritta tanto la gente oggi le posiziona nel dimenticatoio ?
ma io cosa ho scritto di diverso?
No Marco , non hai scritto nulla di diverso ma alla mia ripetizione che ho fatto, hai scritto ”No, Carlo”.Forse ho interpretato male ma sia io che te mi sembra che abbiamo detto le stesse cose e che tu sia d’accordo con la critica di Scaramelli e Cioncoloni e quindi-se ho interpretato e letto bene- quel no tuo a cosa era diretto? E questo che non ho compreso.Ho apprezzato comunque molto il commento di Roberto Tistarelli che ha fatto- secondo me- la fotografia esatta della situazione di Chiusi.Ognuno ha la propria ”verità” dentro di se, ma il suo commento mi appare il più aderente e delucidativo possibile ed anche oggettivo quando definisce Chiusi e la compagine che la governa e quali siano le implicazioni politiche.Fra l’altro-quest’ultime- validate alla fine anche da coloro che debbono prendere il plasil e che devono ridere a denti stretti.Ma come dissi anch’io la questione è quella di avere o non avere ”cultura politica”, che può essere di tutti i tipi, di destra, di centro o di sinistra, ma sempre un bagaglio che consenta un modo di ragionare.Con quella ti ci confronti, chiunque tu abbia di fronte e qualsiasi sia quella di ognuno, ed è lì che casca l’asino.Quindi è un fatto preminentemente ”generazionale” secondo me, ed è proprio quella di cui si parla la generazione più sensibile a certi tipi di istanze.Punto.
quel “no Carlo” era riferito semplicemente al fatto che la scelta di Sonnini è e resta una scelta politica ponderata non solo “dentro di sé”, ma anche in sede pubblica. Quindi è una scelta del tutto ufficiale, anche rispetto al ruolo ricoperto da Sonnini nell’amministrazione… Tutto qui. Che poi ciò non abbia avuto conseguenze nel Pd e dintorni è altro paio di maniche…
Io personalmente proprio così non la penso.Che sia una scelta personale e come tale credo che tutte le persone debbano e possano fare e debbano avere tale libertà di compiere questo mi sembra normale e logico , ma non separerei tale scelta come mi sembra che tu faccia,dalle considerazioni politiche anche se queste prese razionalmente,poichè tali scelte dei valori li implicano e li producono, e se le persone tali valori non li ritengano tali da essere perorati, anche questa è una scelta valoriale ed etica perciò politica. Nel caso in questione penso che debba essere questa la luce giusta ed il giudizio giusto, sia per la persona stessa che per il fatto politico che un riscontro lo ha, anche se tanti se ne dimenticano.Apparirò contorto a qualcuno forse, ma io soprattutto in politica tendo a ragionare così e cioè che non sia vero che il personale non sia politico.Molti oggi tendono a passare nell’oblio tale questione e questa è una mancanza che purtroppo ha la politca odierna. In grande ed in ambiti più allargati coincide e provoca l’allontanamento delle persone.La politica è anche l’arte di mediare ed è vero, e come tale non ho problemi a riconoscere anche una nobiltà a tale sentimennto, ma i limiti oggettivi credo che ci debbano essere.L’esempio di un Bersani o di un Civati che hanno ingurgitato fiaschi di Plasil e che poi hanno fatto da stampella al loro partito mentre desideravano che fosse andato da un altra parte, sono sotto gli occhi di tutti. e pensare che sono passati anni.Quanto avrebbero fatto meglio a fare chiarezza dentro loro stessi sia per loro che per gli altri che avevano investito fiducia su di loro.Al contrario si possono annoverare esempi come quelli di Migliore che è la stessa storia al contrario, ma alla fin fine i due contrari si toccano e coincidono e dei valori li producono. Anche a Chiusi li conosciamo e li vediamo tutti i giorni.Spesso le parole sono parole, i fatti sono fatti. Ed allora io preferisco nella mia impostazione ed anche in quello che possa apparire la mia crudezza, altri tipi di comportamenti, perchè su tali questioni se è vero che le budella quando si torcono fanno male, allora preferisco non conviverci con tale situazione.ma non posso pretendere lo sò bene che sia così per tutti chiaramente.Dipende da tantissime cose,e senza pretese di fare la lezione di vita agli altri,credo che dipenda anche dalla sensibilità.
Io non separo alcunchè…