LA CORSA DI SCARAMELLI, I TANTI CANDIDATI CHIUSINI E L’INCOGNITA “NON VOTO”

Mancano pochissimi giorni all’appuntamento con le urne per l’elezione del presidente e del consiglio regionale, ma la cosa non solo non scalda gli animi. Ma sembra non interessare nessuno. Tranne, al massimo i candidati e i loro più stretti supporters, che girano come trottole con auto e camper. Pochi anche i manifesti elettorali affissi negli appositi spazi. Quelli istituzionali con le liste e i simboli delle forze in campo, in alcuni paesi sono stati affissi solo ieri, lunedì 26 maggio. Già che c’erano potevano affiggerli dopo le elezioni. Eppure i partiti e i movimenti in lizza dovrebbero essere preoccupati. I sondaggi più o meno riservati, dicono che l’affluenza sarà piuttosto bassa, forse addirittura sotto al 50% anche in Toscana e Umbria. Possibile che non sentano il vento cattivo che soffia? E che non se ne preoccupino? No. Non gliene frega niente a quanto pare. Tanto non è che c’è un quorum da raggiungere. E meno gente vota più si alza la percentuale dei partiuti… In Umbria non c’è nemmeno il ballottaggio. In Toscana sì, ma la soglia è fissata al 40% non al 50%, quindi il partito di maggioranza ovvero il Pd dovrebbe farcela ad evitarlo. Con la soglia al 50% magari avrebbe faticato…
Pochi manifesti, dicevamo. Ma anche e soprattutto poche iniziative. Solo volantinaggi nei mercati, qualche incontro con le categorie e i “gruppi di pressione”, ma di confronto aperto tra candidati di parte avversa, o con la popolazione, nemmeno l’ombra. Più monologhi che dibattiti. Soprattutto sul versante toscano. In Umbria dove la partita sembra meno scontata e più aperta (i soliti sondaggi danno lo sfidante Ricci, centro destra, a soli 2-3 punti dalla governatrice uscente Catiuscia Marini) c’è stata una maggiore propensione all’ascolto e al confronto da parte sia della capolista che dei singoli candidati.
In Toscana e a Siena in particolare di iniziative vere e proprie se ne son viste davvero poche. A Chiusi, per esempio nemmeno una, nonostante un numero di candidati locali mai visto in precedenza. Oltre al sindaco Stefano Scaramelli, figurano in lista anche Rita Fiorini Vagnetti per Forza Italia, poi Antonella Reali per i 5 Stelle e Miranda Fuccelli Felici per “il popolo Toscano” ovvero i socialisti che appoggiano Rossi, unica lista alleata del Pd. Con le ultime due che, con tutto il rispetto, sembrano effettivamente candidature un po’ estemporanee, senza troppe pretese, più per far numero che altro: nomi pressoché sconosciuti, nessuna storia politica alle spalle, nessuna battaglia condotta a livello locale… Nomi che però, insieme a quello di Rita Fiorini, qualche preferenza a Scaramelli in quel di Chiusi, possono grattarla.
Ma lo stesso Scaramelli non sembra troppo in ambasce per questo, visto che finora si è dedicato in massima parte ad altri territori, da Colle Val d’Elsa all’Amiata, dalla val di Merse alle Crete che ha battuto palmo a palmo con il camper elettorale. Non teme evidentemente la concorrenza, che in effetti appare abbastanza al… ribasso. Quasi che anche i 5 Stelle, che pure qualche chances di fare un buon risultato ce l’hanno, abbiano deciso di non giocare la partita fino in fondo. Non per vincere almeno, non per portare Rossi al ballottaggio. Altrimenti avrebbero scelto candidature più forti, dirompenti e riconoscibili, ovunque. Se non lo hanno fatto vuol dire che si accontentano. E che non intendono misurarsi con la sfida del governo, sprecando così anche questa occasione come altre in passato.
Nel collegio senese oltre alla chiusina Antonella Reali figurano in lista Eva Reali di Torrita di Siena, Paolo Pajer di Castelnuovo Berardenga, Monica Sottili di Colle val d’Elsa, Simone Franchi di Monteriggioni e Luca Furiozzi di Siena, capolista. Nessuno dei quali pare un capopopolo. Anche i grillini, quanto a iniziative pubbliche sono rimasti abbastanza defilati, più banchetti che incontri: domani a Chiusi, in linea con l’andazzo generale, faranno una “apericena”, con qualche battuta su rifiuti, turismo e microcredito… Dicono di voler abolire le regioni e che questo sarà il loro primo obiettivo. E non è obiettivo da poco. Basterà essere “facce nuove” per sbaragliare il campo da quelle vecchie e dalle incrostazioni?
Ma non ci sono solo i 5 Stelle e non c’è solo Chiusi. Il resto della Valdichiana vede in corsa due giovani di Montepulciano, Alice Raspanti (Pd) e Gianfranco Maccarone, area Casaggì, candidato per Fratelli d’Italia. Sinalunga ha la candidata Rossella Cottone (Pd), mentre il sarteanese Mario Marrocchi è in lista con SI Toscana a Sinistra, l’aggregazione stile Tsipras, con Sel, Rifondazione e altri movimenti, questa volta almeno non alleati con il Pd (un passo significativo rispetto ala passato e anche rispetto ad altre regioni, Umbria compresa).
L’unico candidato, che – piaccia oppure no – ha un “curriculum” tale da giustificarne la candidatura al consiglio regionale, sulla carta è Scaramelli. E’ sindaco, dirigente nazionale di partito, leader provinciale della “corrente” di maggioranza… Ed è anche l’unico, sempre sulla carta, che sembra in grado di essere eletto. Un certo pedigree, una certa storia, ce l’ha anche Rita Fiorini. Gli altri meno.
Per Scaramelli la concorrenza da battere sarà quella di Marco Spinelli e Simone Bezzini, i due esponenti della “vecchia guardia” che in questa campagna elettorale il sindaco di Chiusi ha spesso preso di mira accusandoli del disastro del “sistema Siena” crollato insieme al Montepaschi… Ha usato spesso parole dure Scaramelli nei confronti dei due compagni di lista e di partito, che certo in un passato neanche troppo lontano avrà pure votato o contributo ad eleggere, uno in regione e l’altro in Provincia… Ma ormai la politica si fa in modo brutale con poco riguardo per la memoria. E per la “casata” di appartenenza…
Stefano Scaramelli sembra intenzionato a tagliarsi i ponti alle spalle, ad accreditarsi come il leader di un Pd diverso da quello conosciuto fino ad ora, anzi come leader di un qualcosa che potrebbe anche non essere il pd, o non avere nulla a che fare con la storia da cui il Pd è nato… Spera infatti di prendere un bel po’ di voti anche destra, Scaramelli (una destra allo sbando, orfana di Berlusconi e divisa, frantumata, in cerca di nuovi approdi), sapendo che a sinistra qualcosa per forza di cose perderà. La “fronda” interna al partito farà resistenza, e magari in attesa di uscire dal Pd, concentrerà le preferenze su qualcuno che possa ostacolare la corsa del sindaco chiusino super renziano, qualcosa perderà a vantaggio della sinistra a sinistra del Pd e dei 5 Stelle… La riforma della scuola, il jobs act, le pensioni, la fiducia sulla legge elettorale sono ferite aperte che sanguinano ancora… Poi ci sono le esperienze passate, quelle dei consiglieri Bussolotti, Pugnalini e dell’assessore Ceccobao mandati in regione a furor di popolo, senza però che il territorio ne abbia ricavato effetti tangibili… La scottature bruciano e lasciano il segno.
Quella che in partenza sembrava una corsa in discesa, senza ostacoli (e senza concorrenti all’altezza), potrebbe rivelarsi per l’ambizioso e determinato Scaramelli più dura e faticosa del previsto. E Chiusi non è più la sua roccaforte, lo sono ormai più Torrita, Asciano e Sinalunga… A Chiusi la politica dell’annuncio continuo, l’ostentazione propagandistica, le fughe in avanti e alcuni scivoloni, come quello recente del palasport, hanno reso il clima intorno al sindaco-candidato meno idilliaco… Sono calati anche i “mi piace” su facebook. E questo per chi ha fatto dell’uso dei socialnetowork una religione, è un segnale da non sottovalutare.
m.l.
Stupisce che un giornalista ancora si chieda chi siano i 5Stelle. Sono cittadini normali, i vicini della porta accanto che con senso civico hanno deciso di occuparsi della cosa pubblica in prima persona dopo le troppe malversazioni e ruberie di questi partiti. Dei perfetti sconosciuti, soprattutto alle procure non avendo conti da regolare con la giustizia perché l’onestà non è uno slogan ma uno stile di vita.
Cittadini che fanno la politica non per far carriera (dopo due mandati si torna al lavoro) o per intascare i sostanziosi appannaggi che la casta si è attribuita. Gente che studia e che vuole vederci chiaro su come vengono spesi i nostri soldi come è avvenuto qui da noi per il sistema dei rifiuti toscano di cui ora si sta occupando la Corte dei Conti.
Io penso che non si possa più parlare di politica in Italia se non partendo dalla lotta alla corruzione e alla mafia; e sotto questo aspetto i 5Stelle sono gli unici che danno ampie garanzie. E’ l’unico movimento politico antisistema in questo momento. O noi o loro non è una semplificazione ma un dato di fatto. Gli altri sono tutti soci in affari.
Suvvia, ” state sereni ”, un aiutino lo darà il mese mariano, con fiori e seggiole che appaiono ogni sera davanti alle Edicole Madonnesche che a Chiusi sono tante,più di quante non si pensi e con la gente che prega e che dice il rosario seduta davanti. Prima non si vedevano, ma si vede che adesso nuove esigenze si sono impossessate delle menti,… . ……talvolta mi domando: ma era peggiore o migliore prima questo paese o è peggiore o migliore adesso ? Era più unito quando la gente in fondo era più semplice e la vita era più calma e si discuteva nelle sezioni di partito o nei bar, oppure è migliore o peggiore adesso quando la gente che dice di pensare agli altri pensa quasi continuamente alla scalata sociale, ai soldi , all’apparire e non essere e si fa vedere dagli altri -perchè tutto serve- nell’esercizio della recita di preghiere davanti alle edicole delle Madonne, cosa questa che potrebbe fare benissimo in casa propria o dentro di se ? Non è che non sia lecito farlo davanti ad una edicola – vorrei vedere- ma sono cose queste che fanno riflettere ed anche pensare che questo futuro e questo ”nuovo che avanza” al contrario di quello che viene detto,sia cominciato mica tanto bene,soprattutto se si guarda alla ruota che apre la pompa spargitrice di plagio, perchè il costume sociale più evidenziato nei comportamenti si nutre di questo.Plagio veicolato consapevolmente od inconsapevolmente in maniera costante,crescente, ed a giudicare dal rumore del motore sempre più veloce,fino al ” fuorigiri”.Segno è che la fase di cottura è già a buon punto.Ma di questo c’è chi si frega le mano e non è mai colui che appare in prima persona.Quello è solo un mezzo,uno che affitta la propria mente ad un pensiero non partorito dalla sua,affinchè gliene venga merito. Almeno forse così crede lui….ma è anche bene che lo pensi sennò il mondo finirebbe, No ??!!.
Non so se le “madonnine” e le veglie di preghiera del mese mariano c’entrino qualcosa con la campagna elettorale per il consiglio regionale… Certo la proliferazione delle edicole mariane nelle piazze e in luoghi pubblici di una paese dalla lunga e onorata tradizione laica è un fenomeno recente e un segnale abbastanza inquietante…
Che sia un segnale recente è abbastanza vero, ma siccome ormai quelli della nostra generazione hanno i capelli bianchi o quel che resta dei capelli ,mi piace ricordare che nei primi tempi della cosiddetta ”Guerra Fredda” anche dalle nostre zone partivano bus organizzati e diretti a Santa Maria degli Angeli che tutti sanno dov’è, per vedere la Madonnina che in vetta alla cupola si muoveva, e c’erano centinaia e centinaia di persone, capitanate da chi lo si può intuire.Ero piccolo ma andando dietro mio padre sempre in giro per il suo lavoro,una di queste volte ricordo che passando vidi il piazzale davanti che era pieno all’inverosimile di gente con gli occhi rivolti verso la sommità della cupola e ricordo bene il movimento che attraversò la folla di inginocchiarsi e di pregare, fra le urla di stupore.Ognuno è libero di fare ciò che vuole nella liceità delle iniziative personali che riguardano le proprie convinzioni religiose e morali ma rendiamoci conto che nella storia è sempre servito tutto, e come possa pesare questo c’è chi lo sa. Quindi io direi che la cosa c’entra perchè la normalità è che ognuno di noi quando pensa,pensa con il proprio e spesso è anche facile confrontarsi con il proprio, non è che si deve fare un grande sforzo intuitivo per capirlo perchè in quel modo siamo noi stessi che cerchiamo l’imput e cerchiamo la risposta, e così facendo si diventa un tutt’uno, si sfogano le ansie, serve a vivere, ma tutto questo non è asettico, qualcosa produce.Volevo dire solo questo,nulla di più, tante volte ci fosse chi pensasse che le scelte siano totalmente libere in questo mondo dove nessuno ci obliga a farle, così almeno ci raccontano nelle democrazie occidentali.Per il segnale che tu definisci inquietante questo in verità non mi è dato di saperlo, semmai l’inquietante o l’inquietudine alla quale tu fai riferimento, che dir si voglia sarebbe tutta a carico di chi tali cose le concepisce. Personalmente non mi tangono ed il mio scritto era tanto per evidenziare un fatto che personalmente metto direttamente in connessione a ciò che ho detto prima quando ho parlato del buon livello di cottura di tutta questa umanità, e che qualcosa produce.Ecco perchè ho parlato del plagio moderno, quello antico era la stessa cosa, si espletava diversamente e/o con le stesse caratteristiche di fondo a quelle odierne, ma era esattamente la stessa cosa, perchè le esigenze interiori delle persone non sono cambiate se non molto ma molto lentamente e con grande fatica.
Carlo, secondo me, nell’Italia laica e repubblicana è inquietante il semplice fatto di riempire piazze e piazzette pubbliche con le statue della madonna. Nel proprio guardino ognuno ci mette le statue che vuole, ma nei luoghi pubblici la cosa è un po’ diversa. Questo volevo dire. Solo questo. Indipendentemente dalla campagna elettorale.
Condivido codesto pensiero Marco, ma credo che una cosa sia basarsi sulle parole (Italia Laica e Repubblicana) un altra molto diversa è la realtà, indipendentemente da ciò che stà scritto sulla Costituzione.Le enunciazioni servono a dare un senso alle cose ed ai pensieri ed a forniore uan base di ragionamento, altra cosa è la realtà contingente. Gli ex Democristiani e quella grande area di trasversalismo che ora è quasi tutta nel PD sono forti del loro pensiero- e secondo me hanno ragione- che quel partito rappresenti il modo di ragionare e di essere per l’80% degli italiani.Non c’è da dare loro torto perchè è vero, quella è la realtà, ed essendo quella non c’è da stupirsi se la gente non sappia fare la distinzione fra ciò che è pubblico e ciò che è privato.Quando precedentemente si parlava di penetrazione nello Stato dei partiti, in questo caso solo di uno- la Democrazia Cristiana che ha governato per 60 anni – si parlava di questo e ciè dello spargimento a piene mano dei concetti che i più furbi e preparati erano pronti a recepire ed il popolo bue si accodava. Oggi è la stesa cosa, e tali realizzazioni(le edicole di cui si parla) sono state realizzate anche perchè la sinistra è diventata centro, incurante di quello che sarebbe successo, ma questa è questione culturale principalmente.In paesi come la Francia non sarebbe successo.Chiediti il perchè ripensando a ciò che aveva detto il povero Monicelli. Ecco perchè un po’ di tempo fa ho annoverato ciò che disse il Manzoni, che rende proprio l’idea in tre parole di cosa è stata ed è ancora l’Italia: Un paese di colonizzato dal consumismo, dall’individualismo.dal si salvi chi può, e chi se ne frega se tutt’intorno a me crolla, basta che io mi salvi….: ”un volgo disperso che nome non ha ”.Purtroppo occorre prenderne atto. In quello che è il concetto tanto caro al centro destra/centro -sinistra è l’Amministrazione della Complessità. Aministrano la complessità certamente, ma nello stesso tempo mentre piangono fottono anche, tirandolo in tasca alla maggioranza della gente che li applaude e che oggi crede in loro, domani chissà, ma le prospettive sono quelle che in altro modo e sotto altre apparenze la sostanza non cambi.Siamo noi che abbiamo sempre pensato che dovesse cambiare, facendo anche errori madornali.In conclusione e scoprendo l’acqua calda chi ha la possibilità di veicolare i propri messaggi con i media ha il polso della situazione e vince quuasi sempre, perchè segna il modo di pensare.
Il fatto che la gente “non sappia fare distinzioni tra pubblico e privato” c’entra poco. Le statue della madonna nelle piazze pubbliche non le ha messe la gente. Le ha messe l’istituzione pubblica. Con una scelta precisa e – ritengo – ponderata. Ed è una scelta che a mio avviso cozza o quantomeno stride, con la definizione di Stato laico, con la laicità delle istituzioni sancita dalla Costituzione. In sostanza è una forzatura…
Non vorrei fare a rincorrere le responsabilità sennò si può rischiare di scendere sul ridicolo-che già mi sembra sia stato promanato dall’Istituzione publlica su tale tema- quando è diventata permeabile a tali richieste non sò se dall’interno o dall’esterno dell’assembramento politico e questo la dice lunga su chi porta avanti tali fatti che a prima vista non sembrano politici e sembrano ”normali” ma che a lungo andare assumono la funzione di una condizione abitudinaria e diventa consuetudine, contraria alle regole(Parlo del luogo pubblico e non di un luogo privato beninteso). Se la gente non reagisce e non capisce la differenza e la sua espressione e volonta che si riflette poi necessariamente nel pubblico-cioè la Pubblica Amministrazione- non nsi fa altro che diventare permeabilia certe istanze, E’ la gente che poi suggella o vanifica con il voto la sua appartenenza e conseguentemente condivide o non condivide ciò che il pubblico mette in atto.Se una cosa del genere passa sotto silenzio vuol dire che anche alla gente non interessa nulla o non interessa trovare la differenza, Spesso per la gente tutto questo risulta ”normalità” mentre normalità non è. ecco perchè ”iL PUBBLICO” E’ SEMPRE L’ESPRESSIONE DELLA GENTE. E l’Italia è così perchè è la gente che è cosi.e tale gente porta la propria cultura e volontà inevitabilmente anche nel Pubblico. ”E questo si raccatta” diceva Monicelli.
Marco, rimuginando un momento riguardo a ciò che hai scritto sul Post ( e non voglio parlare delle Madonnine ai crocicchi perchè ne abbiamo parlato abbastanza e dei devoti che pregano davanti di sera )vorrei ritornare un momento sul fatto del quale parli relativo ai candidati senza storia politica personale alle spalle.Ti dò ragione quando dici che non hanno una storia politica ed è vero perchè non se ne è sentito mai parlare, ma forse sarebbe opportuno riflettere che proprio per questo forse perchè giovani e slegati dalle pastoie politiche e dalle mafiosità e dalle decisioni delle segreterie dei partiti possono essere benissimo più attendibili se non altro in fatto di onestà morale di chi si candida per i soliti noti partiti.Questa è gente comune ed è di questa anche che l’Italia ha bisogno.Fra l’altro gente come i 5 stelle hanno messo nero su bianco di rinunciare alla metà del loro stipendio se eletti e non è demagogico questo.Gli altri non l’hanno fatto che mi risulti, ma non è solo per questo che uno potrebbe votare in questi tempi di riduzioni di spesa pubblica dove tutta l’Italia sembra avverrita e scagliarsi contro per gli stipendi della casta e poi vota i soliti.Lo sò che i 5 stelle anche per me e per la gente della nostra età che ormai è una vita che ha professato ideali e partecipato parallelamente alla politica diretta possono essere anche ”merce composita” e che dentro ci sia tutto ,ma attualmente credo che siano l’unico partito ” contro sistema” e che si produce anche nel fare le ”scopertine” ai difetti della politica, e di sollevare ed informare l’opinione pubblica. I partiti del calderone chiaramente li emarginano, salvo servirsene per scopi di parte a tempo alternato: PD, Forza Italia, Lega, che quando loro conviene prendono spunto da ciò che i 5 Stelle sollevano per rinfacciarsi ciò che non và e per farsi la guerra tra loro.Io comunque credo che occorrerebbe incominciare a capire che la soluzione ai problemi dell’Italia non vada ricercata fra coloro che tale situazione l’hanno prodotta e che con la faccia di bronzo parlano di rottamazione e poi nei provvdimenti che prendono si assiste che confindustria ed i settori più retrivi vanno verso di loro a braccia aperte.Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei…è sempre valido questo detto, forse in attesa che a sinistra si formi uno schieramento più consapevole e che possa raggruppare anche la parte più cosciente della sinistra vera, vera però,che possa essere rimpinguata dai 5 stelle o anche ad essi unita forse anche.E’ l’onestà intellettuale che manca oggi in Italia nella politica e se guardiamo alle forze minori alle quali tu facevi riferimento io spero che il segnale ci sia in queste elezioni, che comunque vadino sono di estremo segno politico.Parlo del segnale diretto contro l’establishment del sistema irrazionale che produce miseria per parecchi e che nel divenire inizi a scalzare quel muro a protezione di tale sistema.Me lo auguro e se la via è quella che anche se le forze minori grattano a quelli che sono in pista da sempre, questo ben venga perchè secondo il mio modesto pensiero grattano solo per diminuire la negatività.Ecco perchè mi sono sentito di dire che ormai anche la sinistra si deve rendere conto che di sinistra dentro al PD ci sono rimaste solo le parole.Come era pari pari la DC che diceva di essere per la stragrande maggioranza della gente e di difendere l’interclassismo economico e politico, salvo poi che il tutto confluiva nel trasversalismo che per farla regnare come regina per 60 anni era costretta a fare la distribuzione dei pani e dei pesci ai suoi soci in affari. Acqua, Luce, Gas, gestione dei rifiuti sono i capisaldi oggi che i partiti si sono procurati per assicurarsi la gestione della complessità.ma contro la stragrande maggioranza dell’interesse della gente, ecco perchè ritengo che alla luce di questo la gente dovrebbe convincersi di cambiare per davvero.Al peggio non c’è mai fondo ma una situazione peggiore di questa dove tutti rincorrono i dati economici e li smentiscono il giorno dopo è difficile che possa arrivare.
I rattoppi che permettono alle grandi multinazionali dei servizi e delle materie prime che ci stanno sul collo a livello territoriale non li hanno permessi i 5 stelle dicendo che per migliorare i servizi quella era l’unica strada.La gente si deve ricordare che la permeabilità della cosa pubblica è permeabilità a favore del privato e dei suoi azionisti se fatta nel modo di come viene adesso espletata.In un contesto tutto privato sarebbe normalità ma non in quello pubblico.Non si può tarpare la speranza di cambiamento dando fiducia a coloro che tali discrasie nel tempo hanno prodotto.Questo è quanto !
Non sono d’accordo. L’onestà e la dirittura morale non risiede nel semplice fatto di essere giovani e “nuovi”. Quella se mai è “illibatezza” politica, che è altra cosa. Poi, non si è “giovani” a vita, a 40-50 anni come nel caso di alcuni candidati “nuovi” (anche dei 5 Stelle, ma non solo) si è già adulti e scafati abbastanza. E se nessuno ti ha mai visto né sentito nonostante tu abbia già un’età non proprio verde, qualcosa vorrà dire. Infine ci sono candidati giovani, nuovi e “politicamente illibati” anche nel Pd e negli altri partiti tradizionali, compresi quelli di destra o della sinistra a sinistra del Pd. Ciò che li frega è che stanno in quelle liste lì, sotto quei simboli. Ma non per questo, credo, possono essere definiti politicamente disonesti. Magari illusi. Nell’articolo in sostanza volevo dire che se una forza politica si pone come alternativa credibile al “sistema” (e,nel nostro caso al Pd), avrebbe l’obbligo, a mio mooestissimo parere, di scegliere candidature in grado di far riconoscere questa “alternativa”… Se non lo fa la credibilità scema di conseguenza. E inesorabilmente.
Io trovo che con codesto discorso si arriva a correre il rischio di giustificare tutto e che si rischi di dare una visione di certe cose che non possa essere quella giusta dal momento che si parla di appartenenza misurata con la moralità politica che non deve essere scambiata con ”l’illibatezza politica” del perchè uno sia giovane. Se uno è giovane questo fa sì che spesso possa anche meglio di altri mediamente capire il mondo dove si trova, questo ti prego di considerarlo.Bisogna vedere da che punto di vista guardi il mondo , tutto lì, e non è poco questo..Molti giovani dei partiti più grandi pur essendo giovani non sono per nulla migliori di altri più anziani degli stessi e/o degli altri partiti. Secondo me quello che conta è l’appartenenza ed i principi ed i valori per i quali tale appartenenza si
espleta nella politica.Qui nella nostra discussione si parla di persone che sono sì adulte ma che non si sono mai accostate alla politica attiva ed hanno sentito ad un certo punto della loro vita lo slancio di mettersi insieme e condividere certe istanze per fare qualcosa che secondo loro è positivo per loro stessi e eper la società dove vivono. L’appartenenza segna anche il valore in ogni campo.Io posso pensarla anche contro uno di Forza italia per svariate ragioni quali l’esaltazione per uno come Berlusconi che posso giudicare disdicevole e fedifraga per i motivi ed i valori che io stesso possiedo ma è il confronto sui valori stessi che è prioritario, Il fatto che molte persone dei 5 Stelle non si siano mai sentite e che si siano accostate solo adesso alla politica secondo me non depone affatto a loro svantaggio e non è detto che che siano da scartare o considerare come gente fuori dal mondo, mentre questo che ho detto adesso passa dentro l’opinione pubblica abbeverata alla fonte dei media..Se nelle passate elezioni si è dimostrato il secondo partito come adesioni su una piattaforma valoriale anche ben precisa che è stata quella di opposizione e soprattutto quella di tener duro non ostante gli ammiccamenti anche feroci da parte del PD soprattutto del non mischiarsi ai partiti tradizionali, qualcosa questo vorrà dire.Non sò in futuro a cosa si arriverà e non lo può sapere nessuno oggi.Con tutte le sue incongruenze che non è difficile non riconoscergli, ritengo comunque che sia l’unico partito a portare avanti una lotta contro tale stato di cose. Non ho problemi a riconoscegli che abbia nel suo seno anche grosse e confuse motivazioni, talune molto criticabili per essere costruite nel proseguo del tempo, che anche in futuro potrebbero rivelarsi disdicevoli per l’italia ma fin’ora sono senz’altro più difendibili di tutti i partiti e degli apparati di questi che hanno detto bene e razzolato male, e su tale male è indiscutibile riflettere tanta è l’evidenza.Sono questi ultimi i partiti che non sono affatto difendibili, questo mi pare chiaro. Ma come, oggi si tuona tanto contro l’ingabbiamento dei giovani che sono senza speranza ed assistiamo ai ricatti morali del Job Act, della Sanità e dei suoi tagli , della scuola spacciati per progressismo, sull’eliminazione di diritti perchè ci dicono che così si estendono a tutti e tutto questo si noti viene fatto e messo in campo dai principali partiti che ti hanno detto che destra e sinistra non esistono più e che destra e sinistra governano insieme senza essere stati eletti ed i giovani di tali partiti si vorrebbe che fossero tutti euguali sul piano valoriale dell’adesione politica ? Uso una battuta e mi perdonerai ma per me un ”piccolo abitante di creta”- alias cretino- è un” piccolo abitante di creta” sia nel PD, nei 5 Stelle sia nella lega od in Forza Italia. Se ci si fa bacare il cervello dalle mosche si accomodino pure ma credo caro Marco per la nostra generazione che ha anche assistito a dei grandi sconvolgimenti economici e politici, l’appartenenza valoriale soprattutto sia fondamentale ed oggi secondo me, non ostante le discrasie che tale Movimento 5 Stelle spesso non lesina, è oggetto di attacchi furiosi quasi al limite dell’isterismo da parte di tutto l’establishment.Secondo te questo non vuol dire nulla ? Secondo me minimo minimo questa gente ha paura di essere sconvolta nei suoi programmi, nelle sue istanze di fare abbassare il capo di fronte all’interesse di quelle che si chiamano multinazionali, che la sinistra, sedicente sinistra, ha detto sempre di dover combattere ed ha abdicato tale funzione.Io non so cosa succederà in futuro ma se continuano a rinforzarsi questi alla guida del timone dell’italia che ci sono adesso la situazione non potrà che peggiorare.Di questo ne sono abbastanza sicuro ed allora non mi faccio bacare il cervello dalle mosche,Molte volte sbagliamo quando andiamo al voto perchè crediamo di darlo a fin di bene ed invece dopo risulta il contrario visti i risultati, ma i giovani dentro l’establishment non è vero che non capiscono il diritto dal rovescio.Lo capiscono eccome. Guarda Chiusi e guarda le recenti paure dei soliti tartassati e guarda e misura i loro pensieri e le loro istanze. Riconoscono le incongruenze però sono ricattati, ricattati anche moralmente, di perdere quel po’ che hanno e che il convento passa, mentre i capi del convento ad alta voce si fanno intervistare e sparano fumo totale, fandonie. fanno scivoloni-lo hai detto anche tu molte volte- ma non pagano lo scotto, sono sempre quelli che con il ditino alzato ti dicono ”sommessamenmte” come debba andare la storia.Noi eravamo un po’ diversi, sbagliando spesso ma ci abbiamo provato ad avere un atteggiamento supportato da idee diverse nei nostri anni giovanili. E se tali idee diverse oggi le hanno anche gente come i 5 stelle, non sono censurabili od accostabili ad altri ai quali vanno contro o perchè sono novizi e perchè non si sono mai accostati alla politica.Forse da un tale punto di vista sono stati bravi e fortunati. Meno fortunati e decisamente meno bravi sono coloro che hanno lavorato per produre quello che vediamo intorno, vecchi e giovani e che ancora a detta loro vorrebbero continuare in tali direzioni e tutto questo supportato da quella che ho detto che si definisce ”appartenenza”-lecita sul piano del pensiero, forse meno sul piano di ciò che con quei pensieri è stato realizzato.Questi ultimi sono gli ultimi difendibili, sia chiaro.