CONTAMINAZIONE DA NICHEL, INDIVIDUATA LA CAUSA. IL COMUNE DENUNCIA AGENZIA GOVERNATIVA

CHIUSI – Svolta sulla vicenda della contaminazione da nichel della falda acquifera di Fondovalle. Ieri sera il vicesindaco Gianluca Sonnini, in consiglio Comunale ha presentato le relazioni della Asl 7 e della Polizia Municipale a conclusione delle indagini svolte sul campo, dopo gli articoli di Primapagina e l’esposto di un gruppo di cittadini ed alcune interrogazioni della Primavera. La novità è che sarebbe stata individuata la possibile causa dell’inquinamento. E per questo è stata presentata denuncia penale, per inquinamento appunto, nei confronti di un soggetto privato. Anzi più soggetti in solido tra loro. Ora toccherà al magistrato stabilire le effettive responsabilità e disporre le misure del caso.
La patata bollente passa dunque in altre mani.
A determinare la contaminazione da nichel della falda di Fondovalle sarebbe stato il materiale di origine organica stoccato nei Capannoni ex Nigi dal 2001 fino al 2008. Materiale che Primapagina definì all’epoca una vera e propria bomba ecologica. Che alla fine è esplosa.
Si trattava di farine animali e altro materiale organico di risulta dalla macellazione di bovini che non poteva essere smaltito con la normale procedura perché poteva essere contaminato dal morbo della “mucca pazza”, e che l’agenzia governativa AGEA (ex Aima) aveva deciso di ammassare in determinati luoghi in attesa di smaltimento e distruzione. Il materiale in questione, migliaia di tonnellate, era contenuto in di taniche di Pvc di 1 mc l’una, ammassate dentro i capannoni e nei piazzali adiacenti. Doveva rimanere lì fino al 2004, ma un contenzioso tra Agea e Nigi e l’incertezza sul da farsi allungarono i tempi di stoccaggio fino ai primi mesi del 2008.
La scheda tecnica di accompagnamento del materiale stoccato indicava la presenza di nichel in quantità rilevante.
Ma come è potuta avvenire la contaminazione della falda sotterranea?
Semplice. I contenitori esposti alle intemperie per 7 anni si sono deteriorati e il contenuto è filtrato nel terreno, fino ad arrivare alla falda acquifera superficiale. Nel 2007, dopo ripetute segnalazioni e azioni di controllo l’allora sindaco di Chiusi Ceccobao emise due ordinanze che obbligavano l’Agea e il proprietario dei capannoni e dell’area a rimuovere quei contenitori e a bonificare il sito.
La rimozione avvenne all’inizio del 2008, ad opera di una ditta specializzata, ma fu un’ecatombe. Nelle operazioni di movimentazione molti contenitori si ruppero rovesciando tonnellate di materiale pericoloso e contaminato non solo dal morbo della mucca pazza, ma anche da metalli pesanti sul terreno, causando disagi per un fortissimo cattivo odore e infiltrazioni.
Fu disposta immediata bonifica del terreno, per diverse centinaia di metri (2.000 circa) con rimozione della terra inquinata, ma ormai, evidentemente la frittata era fatta e alle infiltrazioni continue del materiale che percolava dai contenitori deteriorati, si aggiunse questo nuovo evento dirompente.
Secondo i Vigili Urbani di Chiusi che hanno condotto le indagini insieme alla Forestale di Sarteano, proprio quell’evento può essere la causa principale della contaminazione da nichel della falda di Fondovalle. La denuncia inviata al magistrato è dunque contro il proprietario dei capannoni (all’epoca la ditta Nigi) e contro l’Agenzia governativa AGEA che dovranno risponderne “in solido”.
Non sono state disposte misure cautelative tipo segnalazione e circoscrizione dell’area o emissione di divieti all’uso dell’acqua dei pozzi privati o alla coltivazione dei terreni.
La relazione della Polizia Municipale e quella della Asl, confermano che dalle indagini effettuate il depuratore di Bioecologia (dai cui piezometri è stata scoperta la presenza di nichel nella falda) e altre aziende della zona delle Biffe e della zona di Po’ Bandino sono “estranee” alla contaminazione. E che anche i rilievi fatti con il geomagnetometro nell’area dello stadio in costruzione, nella vicina cava e nel bosco adiacente hanno dato esito negativo, escludendo la presenza di rifiuti interrati illegalmente.
Segnala però, la stesa relazione che nel pozzo della ditta Euroscavi Srl , nei presi dello stadio incompiuto sono stati rilevati valori di nichel superiori alla soglia di contaminazione. Quel pozzo dista un centinaio di metri in linea d’aria dai capannoni ex Nigi, ma si trova a monte. Strano.
E se la causa scatenante della contaminazione è stata l’episodio del 2008, è strano pure il fatto che i livelli di nichel rilevati da Arpat non siano andati diminuendo, ma siano stati fluttuanti (i più alti sono stati rilevati nel 2012 e 2013). Cos’è che fa ancora alzare il livello di inquinamento dopo 5-6 anni?
Nella comunicazione al Consiglio Comunale i vicesindaco Sonnini non ha fatto alcun riferimento alla risposta inviata ai firmatari dell’esposto del 24 gennaio dal Capo di Gabinetto del Prefetto, nella quale si dice “che si attendono ancora comunicazione da parte della Asl sui rischi connessi all’uso di acqua dei pozzi privati contaminati per innaffiare orti o abbeveraggio di animali da cortile”. Noi aggiungiamo anche della selvaggina, dei funghi e dei prodotti agricoli coltivati nel fondovalle…
Il caso insomma non è chiuso, come apparentemente potrebbe sembrare. Mancano ancora risposte su alcuni aspetti sanitari (si possono mangiare le zucchine innaffiate con l’acqua di un pozzo che ha valori di nichel superiori alla soglia?) e c’è la partita giudiziaria da giocare.
E se l’imputato è nientepopodimenoché il Governo (perché l’agenzia AGEA è emanazione del Ministero delle Politiche Agricole ed è ente controllato dal ministero stesso), non sarà facile venire a capo della questione. Anzi la matassa si ingarbuglia e non poco.
m.l.
Agea, Comune di Chiusi, Ministero Politiche Agricole, nichel, Prefetto di Siena
Bel colpo! Ora siamo in causa con lo Stato?
Com’è che da più di un anno non c’è verso di conoscere i dati dei controlli Arpat presso i pozzetti di Bioecologia? Gli ultimi dati conosciuti (almeno da me) davano valori superiori di quasi tre volta la norma in due dei tre pozzetti, e si riferiscono ai controlli di gennaio e agosto 2013. I valori di quest’anno quali sono?
La questione resta aperta. Il nichel c’è ancora. I dati citati ieri sera in Consiglio risalgono a maggio-giugno 2014 e in alcuni pozzi il nichel è presente con valori superiori alla soglia. Non si sa ancora se gli ortaggi innaffiati con acqua contaminata, oppure funghi, asparagi, o animali selvatici raccolti o cacciati nella zona di fondovalle siano commestibili… Non si sa dove arriva la contaminazione… E non si capisce come fa ad essere inquinato un pozzo a monte della possibile fonte di inquinamento (quanto è profondo? può arrivare alla falda contaminata?). E adesso non sarà facile sostenere un processo penale contro una Agenzia del Ministero delle Politiche Agricole… Detto questo resta un fatto: l’allarme era ed è giustificato. E se è vero che il Comune insieme alla Forestale, si è mosso è altrettanto evodente che lo ha fatto con molta cautela e in tempi non rapidi. E probabilmente se non ci fossero stati l’iniziale denuncia di primapagina, l’esposto dei cittadini e le interrogazioni della Primavera, non si sarebbe mosso affatto. E infine erano anche giustificati i timori, più volte espressi da primapagina (e pochi altri) sulla “bomba ecologica” rappresentata da quei contenitori rimasti ammassati per 7 anni nei capannoni ex Nigi… Viene da chiedersi perché all’epoca della bonifica post rimozione (ordinata dal Comune) non emerse la contaminazione da nichel? E nemmeno un minimo allarme in tal senso?
Personalmente sono rimasto anche un po’ sorpreso dal silenzio totale della Primavera sull’argomento, nella seduta consiliare di ieri sera. Dopo aver presentato interrogazioni e dopo aver più volte sollecitato risposte da parte del’amministrazione comunale, come mai, ieri, nel momento in cui è stata indicata una possibile causa della contaminazione e annunciata un’azione legale del Comune contro i presunti responsabili (tra l’altro un’agenzia governativa) la Primavera non ha detto nemmeno una parola? Non ha fatto una domanda, non ha commentato la relazione fatta da Sonnini? Più importante la discussione sul “senso unico alternato” nei primi 30 metri di via Pietriccia?
Perché non è consentito dallo statuto intervenire sulle comunicazioni e di questo si trattava
Ok, giustificazione accolta. (Ma il sindaco, dopo la relazione di Sonnini, chiese se qualcuno aveva qualcosa da dire… Forse ho capito male? O neanche lui si ricordava il regolamento?)
Bisogna senz’altro riconoscere che senza la lunga, testarda battaglia di Marco Lorenzoni e dei cittadini che hanno fatto l’esposto alla Magistratura questo risultato per gli abitanti di Chiusi non sarebbe stato ottenuto anche perche’ l’Amministrazione Comunale mi sembra abbia brillato per la totale assenza. Continuo a ritenere che Sindaco e Assessori commettano un grave errore rifiutandosi sistematicamente di dialogare con quei pochi cittadini che si occupano della cosa pubblica. Sarebbe bene che ” cambiassero verso” al loro atteggiamento.
Caro Lele, diciamo che è stato fatto un passo. Non è ancora un risultato, perché la responsabilità individuata è tutta da dimostrare e dovrà a questo punto essere dimostrata in Tribunale. Non è che il Comune di Chiusi non abbia fatto nulla. Dopo le “giornalate” e l’esposto ha dovuto muoversi e si è mosso, ha predisposto ed effettuato controlli ed è arrivato ad una conclusione. Stupisce però il silenzio sulla questione. Neanche dopo aver relazionato al Consiglio Comunale la Giunta ha emesso uno straccio di comunicato (e ne fa almeno uno al giorno su giardini, giardinetti, premiazioni, inaugurazioni, tesseramenti ecc…). Perché tanta cautela, tanto silenzio anche su ciò che il Comune ha fatto su questa vicenda? Far sapere come c si è mossi e quali sono stati i risultati sarebbe interesse della stessa amministrazione. Ma forse i giovani leoni che governano la città pensano semplicemente che di certe cose sia meglio non parlare, rinunciando per una volta anche agli applausi… E stupisce ancora di più il silenzio (in questo caso colpevole) dei quotidiani, di Tele Idea dei vari siti che fanno a gare a pubblicare le veline del Palazzo e ospitano gli interventi di Scaramelli & C. un giorno sì e l’altro pure… Per loro il caso Nichel non esiste. Non è mai esistito (c’è eccome se c’è, invece!). E dell’acqua rossa nel lago si sono accorti solo quando è arrivato il comunicato Arpat che diceva “Tranquilli, sono solo alghe”… Per 15 giorni neanche una riga. Sul nichel nella falda di fondovalle per un anno intero, neanche una riga…
…e allora quando scrivo quei miei discorsi chilometrici, illeggibili soprattutto per la lunghezza, talvolta sgramaticati che sembrano non avere mai fine, come quello sul Post dei rifiuti e di come pensa la gente guidata dai media televisivi e da certi giornali che concorrono alla formazione della pubblica opinione, ho ragione o torto ? Ma non è che sciva così perchè gradisca la ragione pubblicamente, ma credo che scrivere le proprie opinioni su un blog o su un giornale dovrebbe servire alla gente affinchè questa apra la testa.Ma c’è chi non vuole che la gente la apra perchè se la aprisse la funzione di questi sedicenti politici sarebbe annullata e ritornerebbero dove erano prima.
Comunque, tanto per gradire e per dire che non tutti, alla fine, si limitano a titoli (e alle omissioni) dei quotidiani e delle tv, l’articolo qui sopra, sulla vicenda nichel registra ad oggi più di 8.000 visualizzazioni… Anche questo qualcosa vorrà dire…
X Marco…Si forse qualcosa vorrà dire ma poi dopo che l’hanno letto in 8000 come dici tu cosa cambia in effetti? Me lo domando ed io non sono uno di quelli che dice che tutto sia inutile, affatto. Guarda caso però se in questo caso di cui si parla se non ci fossero state quelle firme raccolte e spedite agli organi dello Stato, nulla sarebbe successo , o no ? Quindi vedi bene che il fatto che lo leggano in tanti non sposta oggi nulla, una volta qualcosa produceva, ma oggi mi sembra la cosa un po’ ridotta, ed anche oltre un po’, per non dire parecchio..Se poi mi dici con la lettura si prenda conoscenza e ci si formi le nostre valutazioni sull’accaduto questo sono d’accordo, ma se la conoscenza debba produrre idee per interventi a favore di un contesto in generale di bene pubblico , mi posso sbagliare ma se la gente ragionasse tenendo presente tutti i fatti reputati come antidemocratici- ed in una parte lo sono- che avvengono per esempio nelle gestioni dei beni pubblici come acqua, gas, elettricità, allora succederebbe la rivoluzione, ed invece nulla succede, e spesso nulla succede perchè entrano in giuoco gli atteggiamenti diversivi anche delle istituzioni amministrate e capitanate dai referenti politici.quindi oggi a proposito di quello che io ho chiamato plagio, per adesso la situazione credo che sia quella che ancora dobbiamo incominciare ad avere le idee chiare di come ci si faccia a liberare da tutto questo.E tutto questo è la classe politica che lo produce e lo sforna, perchè a Napoli dicono che ”o pesce feta da capa” ed è vero, e senza una pulizia profonda di questa non si arriva a nulla, anzi oggi si stiamo assistendo alle riproposizioni di continuare imperterriti -mi scuso per la volgarità ma quando ce vo’ ce vo’-a metterlo sotto la coda alle classi subalterne raccontando loro la storiella che così facendo si estendono i diritti anche a chi il lavoro non ce l’ha.Chissà in una società che ha per fine il profitto e che è basata radicalmente su questo come si faccia a dare quello che manca(il lavoro e la sua ricompensa) a chi il lavoro non ce l’ha. I giuochi di prestigio se i maghi rimangono gli stessi e gli spettatori una pletora di numeri manovrati,cioè gli stessi,con nulla di diverso da ciò che succede oggi,credo che noi tutti dovremmo spendere diversi soldarelli per acquistare le mutande di bandone…..che in qualche caso non bastano nemmeno…..
Ognuno fa quello che può. A noi, come giornale e testata on line, compete il compito di informare ed è quello che in questa vicenda, come su altre, abbiamo cercato di fare. Ad altri spetta di fare i passi necessari, prendere provvedimenti o anche, al limite capeggiare le proteste… Quanto alle persone che “leggono e basta e non si incazzano”, credo che invece già i numeri delle visualizzazioni dell’articolo dicano che non c’è più la solita assuefazione che c’era un anno o due fa… Che non tutti prendono per buone solo le rassicurazioni, che qualcuno almeno si informa e vuole sapere. Visto il deserto che c’è in giro, non mi pare poco. E anche questo è un passo avanti, a mio modestissimo parere…
Di mio rimango sempre molto scettico, e pur non mettendo in dubbio ciò che dici,credo che la considerazione da fare sia anche quella che agli Italiani se gli tocchi quello che considerano la propria fettina di torta s’incazzano e siamo d’accordo che di questo passo scomparirà anche la propria fettina su cui potevano contare e che leniva tutto, ma prima che le situazioni cambino ce ne vuole e certo ritengo che sia molto difficile con quello che si legge nei più diffusi organi d’informazione che la realtà sia quella rappresentata da loro.Poi è certo che non la possono coprire fino all’ultimo, ma le patate incominciano ad essere bollenti e non credo che la ricettività della gente sia tale da scoperchiare il tappo della pentola, ma almeno per adesso sul coperchio ci stanno mettendo pesi in modo che non salti, ed i pesi sono la vasellina per i più numerosi, concretizzata dai due maggiori partiti al governo della stessa pentola.Le posizioni interne al PD di Bersani, Fassina, Civati and Co. sono mesi e mesi che non mi meravigliano più, diversamente non avrebbero fatto parte di tale partito, ed alla fine più cerco di seguire il loro ragionamento più
mi appaiono facenti parte di quella numerosa schiera che cerca di fermare la perdita d’acqua da una busta fatta di pizzo all’uncinetto.