STAZIONE ALTA VELOCITA’: OGNUN PER SE’… MA E’ SOLO PROPAGANDA

venerdì 01st, agosto 2014 / 11:33
STAZIONE ALTA VELOCITA’: OGNUN PER SE’… MA E’ SOLO PROPAGANDA
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IL SINDACO DI TORRITA DI SIENA GRAZI A SOSTEGNO DELL’IPOTESI CHIUSI

CHIUSI – Contestualmente alla firma del protocollo d’intesa tra le due regioni Umbria e Toscana sull’opportunità di realizzare una stazione per l’alta velocità nel tratto Firenze-Roma e per la precisione tra Arezzo e Chiusi, con indicazione di massima per la zona di Farneta-Terontola nell’aretino, ma più baricentrica rispetto a Perugia, il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli ha invece avanzato la candidatura di Chiusi in un incontro con il viceministro alle infrastrutture Nencini.  Poco dopo, i sindaci di Città della Pieve e Fabro, Fausto Scricciolo e Maurizio Terzino hanno invece diffuso una nota in cui rilanciano l’ipotesi Ponticelli, chiedendo su questa anche l’appoggio di Chiusi.

Tre ipotesi, una diversa dall’altra avanzate da soggetti diversi (ognuno tira l’acqua al proprio mulino: l’assessore regionale toscano è di Arezzo e quindi punterà sull’aretino, Scaramelli punta su Chiusi e i suoi colleghi di Città della Pieve e Fabro su Ponticelli, che è vicino a Chiusi ma in Umbria…), ma la cosa singolare è che tutti i soggetti fanno capo al Pd. Quando si dice le idee chiare e l’unità di intenti.

Ieri anche il sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi, si è schierato in favore della “battaglia” per l’alta velocità nel territorio senese. Precisamente a Chiusi che rappresenterebbe un luogo baricentrico rispetto a molte realtà: Siena, Arezzo, Perugia, Orvieto.

Scrive  Giacomo Grazi: “Non può che piacerci l’idea e la possibilità di realizzare una stazione dell’alta velocità a Chiusi – commenta il sindaco torritese –. Così potremmo anche valorizzare e dare nuova vita alla linea Chiusi-Siena. Si tratta di un punto strategico anche per noi, la nostra stazione potrebbe essere sempre di più la fermata della Valdorcia. Anche noi puntiamo su questo progetto. La mia speranza è che si vada avanti in questa direzione. Da Torrita in quindici minuti siamo a Chiusi e in altri trentacinque-quaranta minuti arriveremmo a Roma con l’alta velocità. E’ quasi superfluo dire quale opportunità di sviluppo rappresenterebbe questa nuova stazione, potrebbe essere una svolta per tutti noi. E in questo modo potremmo anche valorizzare la nostra stazione, che è a due passi dal centro storico e in un’area densamente abitata e piena di uffici e negozi”.

Ognuno dice la sua insomma, come un fiume che via via si ingrossa. Ma nessuno che porti due dati a conforto della propria tesi, nessuno che prenda in considerazione l’ipotesi di fare non una battaglia per la nuova stazione, ma una battaglia per quella esistente. I treni AV, volendo, possono già fermarsi adesso alla stazione di Chiusi (quella esistente) utilizzando per entrare e uscire dalla linea AV le connessioni di Ponticelli  a sud e Montallese a nord. Lo stesso si può fare a Orvieto e ad Arezzo. Tutto questo senza spendere un euro e senza consumare un metro di territorio o di cemento.  Se già adesso ne fermassero due o tre a Chiusi, due o tre ad Orvieto, due o tre ad Arezzo i problema per il territorio sarebbe risolto.

Quanti treni AV s dovrebbero fermare alla nuova stazione in linea di Chiusi (o dovunque si facesse)? Né Scaramelli, né Grazi, né gli altri lo dicono. Che fermino tutti è impensabile.  E quanto ci mette in termini di tempo un treno AV a frenare, a uscire dal binario di corsa e a fermarsi alla stazione in linea? Quanti minuti guadagnerebbe rispetto ad una fermata a Chiusi, con uscita a Montallese e rientro a Ponticelli e viceversa?

E inoltre: quanti sono attualmente i passeggeri di questo territorio che usano l’alta velocità e quanti quelli che usano invece i treni regionali o Intercity?  Quante persone di questo territorio considerando nel terrritori anche Perugia, Siena e Orvieto, hanno realmente necessità di raggiungere Milano (perché l’alta velocità ha senso per le ratte lunghe) in tempi rapidissimi?

E quale tipo di utenza potrebbe usufruire dell’alta velocità, visto il costo del biglietto? I manager senza dubbio, qualche politico senz’altro, alcuni imprenditori certamente… Ma quanti sono in tutto questi manager e imprenditori? E poi? i turisti? Difficile. Tendono sempre a spendere il meno possibile. Gli studenti? neanche per sogno. I pendolari? Forse quelli che lavorano nei ministeri o in qualche banca come funzionari o direttori.  Il resto neanche a pensarci…

Il sindaco di Torrita di Siena, Grazi, parla di indotto per i paesi come il suo… Ma la stazione in linea, dovunque si facesse, sorgerebbe in mezzo alla campagna (come è in mezzo alla campagna quella di Reggio Emilia, unica esistente in Italia) e dunque servirebbero anche una serie di infrastrutture di supporto: posteggi, autolinee di collegamento, taxi, negozi… Sì perché i negozi in mezzo alla campagna di solito non ci sono. Quelli sono nelle città, nei paesi. A Chiusi Scalo o ad Orvieto o ad Arezzo ci sono. Anche davanti alle stazioni.

E le strade per questo flusso di viaggiatori (ammesso che ci sia) in direzione delle nuova stazione, sarebbero adeguate? Avete presente la SR 71 tra Terontola e Chiusi, la Fondovalle tra Chiusi e Fabro, la Sr 146 tra Chianciano e Chiusi, la 326 da Sinalunga a Chiusi, o la ’75 del Trasimeno, la E 45…  Già adesso sono piene di frane, buche, avvallamenti, semafori provvisori; alcune sono ai limiti della praticabilità e hanno il limite di 30 km orari, imposto dalle condizioni del manto stradale. Allora: avrebbe senso arrivare da Roma a Chiusi in 40 minuti e poi perderne altrettanti per arrivare che so a Fabro, a Castiglione del Lago  o a Chianciano?

Ci piacerebbe che i sindaci, se vogliono lanciarsi in certe battaglie, lo facessero con cognizione di causa, con dati alla mano, con un minimo di conoscenza del territorio.  Può darsi che i dati convincano anche gli scettici, come noi. Finora però abbiamo assistito a molte sparate, ma di dati nemmeno l’ombra. E anche la conoscenza del territorio pare quantomeno un tantino approssimativa e difettosa…

Ecco, ci piacerebbe insomma discutere della cosa, ma seriamente. Fuori dalla propaganda e da logiche di bottega. Invece per ora solo propaganda e logiche di bottega. Tanto per dire: non ci risulta che l’amministrazione di Chiusi abbia risposto all’appello dei sindaci di Città della Pieve e Fabro sull’ipotesi Ponticellli. A noi non convince nemmeno quella, ma perché Scaramelli non risponde a Scricciolo e Terzino? Sono anche compagni di partito oltre che dirimpettai…

 

 

 

 

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