OSPEDALI DEL TRASIMENO: BATINO “RASSICURATO” DALLE PAROLE DELLA GOVERNATRICE MARINI. SOCIALISTI E RIFONDAZIONE: “SPETTACOLO VERGOGNOSO!”

lunedì 20th, gennaio 2014 / 19:19
OSPEDALI DEL TRASIMENO: BATINO “RASSICURATO” DALLE PAROLE DELLA GOVERNATRICE MARINI. SOCIALISTI E RIFONDAZIONE: “SPETTACOLO VERGOGNOSO!”
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CASTIGLIONE DEL LAGO – «Finalmente si sta concludendo positivamente la lunga questione dei servizi sanitari al Trasimeno». Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago sembra rincuorato dalle parole della governatrice Catiuscia Marini pronunciate qualche giorno fa nell’affollata assemblea pubblica presso il Cinema Caporali di Castiglione del Lago.  La Marini, insieme al direttore regionale della sanità Emilio Duca e al direttore della Usl 1 Giuseppe Legato, ha spiegato nel dettaglio il futuro dei tre ospedali di Castiglione del Lago, Città della Pieve e Passignano, della Residenza Protetta per anziani non autosufficienti di Panicale e dei servizi sanitari in generale. «Castiglione del Lago sarà il nosocomio centrale di riferimento – ha sottolineato Batino – con medicina, chirurgia, la conferma del Punto Nascita e un Pronto Soccorso completo, efficiente e sicuro. Altrettanto importante, con la precisa conferma da parte del dottor Legato, è l’impegno attivo dell’Usl 1 e della Regione a costruire il nuovo Centro di Salute di fronte al Centro commerciale Agilla, finanziato anche attraverso la vendita dell’ex dispensario di via Roma ed i risparmi derivanti dalla cessazione dei canoni di affitto dei locali di via Carducci, che ospitano attualmente il Distretto Sanitario». Il sindaco di Panicale Luciana Bianco, comune capofila per l’ambito sociale, ha spiegato il forte impegno, anche con estenuanti confronti, messo da tutti gli otto sindaci del Trasimeno nel chiedere alla Regione il rispetto per cittadini di questo territorio: «Il Documento annuale di programmazione prevede il rimodellamento dell’assetto sanitario in modo tale che i cittadini del lago si sentano considerati “uguali” agli altri umbri, con pari diritti e stessi servizi». Per l’ospedale il Sant’Agostino di Castiglione del Lago il progetto definitivo deve obbligatoriamente essere approvato entro il prossimo settembre per evitare «la perdita delle risorse economiche previste dal Governo» ha dichiarato il direttore regionale Emilio Duca. «Questo preciso aspetto – ha confermato Batino – mi rassicura perché costituisce il giusto stimolo a fare bene e in fretta. La nostra comunità non può più aspettare e si merita il meglio nei servizi socio-sanitari e assistenziali». Alla fine quindi niente più ospedale unico al Trasimeno ma una rete capillare di servizi, sostenibili per le casse della Regione e si spera di ottima qualità.

Ma se Batino si sente “rassicurato” dalle promesse della governatrice Marini e dai vertici della Asl, non tutti sono dello stesso avviso. E’ di oggi una nota congiunta e molto dura di Rifondazione e Partito Socialista di Città della Pieve che definiscono l’assemblea di mercoledì scorso “uno spettacolo vergognoso”. “I rappresentanti dei due partiti – ricorda la nota diffusa oggi – erano presenti all’incontro e hanno sonoramente contestato gli interventi dei vertici regionali della sanità, che, senza l’ufficialità del documento di riorganizzazione sanitaria del Trasimeno, hanno esposto con dovizia e nel dettaglio i servizi che sono stati individuati per i due plessi ospedalieri di Città della Pieve e di Castiglione del Lago.

Ps e Prc contestano anche la disparità di trattamento tra Castiglione del Lago e Città della Pieve, da parte della Regione:  “La gravità è che l’Amministrazione comunale e i partiti della coalizione che la sostengono stanno aspettando ormai da mesi la proposta ufficiale da parte della Regione sulla riorganizzazione sanitaria territoriale, mentre, ancora una volta, questa viene presentata in via ufficiosa e solo a Castiglione del Lago. I cittadini e le Istituzioni pievesi, che da mesi chiedono un incontro con la Presidente Marini, forse non sono degni di avere risposte certe sul futura della sanità pievese? Una politica seria deve avere come presupposto la condivisione delle scelte, quindi non sono accettabili proposte calate dall’alto in modo unilaterale senza il coinvolgimento di tutti le parti, soprattutto dopo impegni assunti pubblicamente ma puntualmente disattesi. E’ bene ricordare infatti che è stato firmato un Protocollo d’Intesa nel 2005 dove veniva annunciata la realizzazione dell’Ospedale Unico, posizione ufficializzata pubblicamente anche dalla Presidente Marini appena due anni fa a Città della Pieve. L’anno scorso, poi, apprendiamo solo a mezzo stampa, che l’Ospedale Unico non sarebbe più stato realizzato per carenza di risorse economiche e addirittura oggi veniamo a conoscenza, ancora ufficiosamente, che i contenuti del Protocollo sono stati del tutto stravolti”.

Detto questo, Socialisti e Rifondazione chiedono “l’urgente invio del documento sul quale è necessario e doveroso avviare un ampio confronto con le Istituzioni e i cittadini pievesi”. Ma soprattutto si aspettano “importanti investimenti per l’Ospedale pievese, investimenti che ne tutelino la storia, l’importanza strategica territoriale, le professionalità già presenti e che garantiscano alti livelli di assistenza sanitaria che avevano fatto dell’Ospedale di Città della Pieve uno dei fiori all’occhiello della sanità umbra”.

Il Partito Socialista e Rifondazione sottolineano il fatto che anche loro fanno parte della maggioranza che governa la Regione, ma nonostante questo – scrivono – ” sono ormai anni che ci battiamo in ogni sede per tutelare il diritto alla salute dei cittadini pievesi, che sono stanchi di essere presi in giro e di essere considerati come l’ultima ruota del carro, e di essere ricordati solo durante la campagna elettorale”.

Posizione dura. Senza troppi peli sulla lingua. Ma non pare che i due partiti siano intenzionati a trarne le conseguenze uscendo dalla maggioranza regionale. Per ora è solo un segnale di fumo…

 

 

 

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