CHIUSI, ELETTI I SEGRETARI DEI CIRCOLI PD. MA CECCOBAO & C. DICHIARANO GUERRA

lunedì 28th, ottobre 2013 / 09:32
CHIUSI, ELETTI I SEGRETARI DEI CIRCOLI PD. MA CECCOBAO & C. DICHIARANO GUERRA
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DURA BATTAGLIA ALL’ASSEMBLEA DI CHIUSI CITTA’. TRE EX SINDACI E IL SEGRETARIO USCENTE NELLA “FRONDA” CONTRO I RENZIANI VINCITORI

CHIUSI – “Con il 93% dei consensi espressi e ben 253 voti assoluti la nostra Pamela Fatighenti è stata eletta segretario del Pd di Chiusi!Una chiara e forte legittimazione espressa dagli iscritti del pd chiusino”. Con questo post su Facebook il Comitato Renzi chiusino annuncia la vittoria congressuale e la conquista del partito nella cittadina di Porsenna. Il quel “la nostra”, c’è la sottolineature, che quella di pamela Fatighenti sarà stata anche una candidatura unitaria e condivisa, ma alla fine sono i renziani che hanno vinto. Lo dicono loro. Se la segretaria ha ottenuto il 93% dei consensi significa che al voto hanno partecipato complessivamente 270 iscritti.

Tutto secondo copione e senza scosse a Chiusi Scalo, a Montevenere, a Macciano e a Montallese. Scintille (ed è un eufemismo) invece nel circolo del centro storico, dove la componente non renziana che ha visto coagularsi Ciarini e Ceccobao, Marco Socciarelli e Fabio Poggioni. Tre ex sindaci e il segretario uscente del circolo medesimo, non proprio bruscolini… Il garante inviato dalla Federazione, Giancarlo Pagliai, di Acquaviva, ha faticato non poco – pare – a tenere il congresso sotto controllo. Ad un certo punto una parte dei presenti (i non renziani) ha cercato di evitare il voto, chiedendo la modifica della lista per l’Unione Comunale e c’è stato il rischio, molto concreto, che saltasse il banco… La candidata alle segreteria dell’Unione Comunale, Pamela Fatighenti, ha faticato anche lei a leggere il proprio programma, tra urla, improperi e intemperanze delle diverse componenti, l’un contra l’altra armata.CECCO 4
Come dicevamo, è finita con la vittoria dei renziani che non hanno fatto prigionieri e si son presi tutto. Segretaria e comitato dell’Unione Comunale. E pure i circoli. Il circolo di Chiusi città avrà come segretario Fausto Bardini, ex vicesindaco e sindaco reggente tra il 2010 e il 2011, ex Dc e figura non iscrivibile alle truppe di Matteo da Firenze, ma nemmeno a quelle degli altri. Avrà un bel da fare adesso per dirimere la diatriba e evitare che la guerra dichiarata da Ceccobao & C. al congresso di ieri si trascini anche in futuro. Tra l’altro saranno pochissimi i non renziani nell’organismo dell’Unione Comunale del Pd. Una di queste è la giovane Sara Marchini, di Montevenere, consigliere comunale. Quindi lo scontro, se avverrà, avverrà altrove, in altre stanze.

Una cosa è certa, ora la giunta Scaramelli il partito dalla sua parte ce l’ha. Ma avrà contro una fronda agguerrita, tanto più agguerrita perché sconfitta, quasi umiliata. E quando forze nuove e alla prima esperienza politica, come sono molti di coloro che faranno parte degli organismi dell’Unione comunale e dei circoli, si troveranno a confrontarsi con figure esperte, navigate, abituate a stare a galla sia con la bonaccia che con le mareggiate, non sarà facile per i nuovi uscirne indenni… I pescecani, si sa, sanno essere feroci. E pare siano pure vendicativi.

Certo, nel Pd, in questo Pd, che somiglia sempre più alla vecchia Dc nei metodi e ad un comitato elettorale più che a un partito, nella forma, si vota molto, si tifa moltissimo, ma si discute poco. Di idee, proposte, progetti per l’Italia, per la città, neanche l’ombra. Poco male, problemi loro, verrebbe da dire, se non fosse che il Pd non solo è il partito di maggioranza a livello locale, ma l’unico partito presente sulla piazza. Sempre più asfittico e risicato, anche nei numeri (300 iscritti in tutto il comune non sono un granché come rappresentanza, su un totale di 7.000 elettori), ma l’unico che ha dei circoli, degli organismi dirigenti, dei segretari. Per lo più però – lo dicono con orgoglio i vincitori della battaglia interna – gente nuova, persone che non si sa come la pensano, perché non hanno mai parlato in pubblico, non hanno mai espresso un’opinione, un pensiero, una critica fuori dalle stanze di partito… Se gli “altri”, i vecchi arnesi sono ormai politicamente poco credibili per i danni che hanno prodotto (basti pensare solo allo scandalo Mps, per rimanere nel nostro territorio), del nuovo che avanza si sa troppo poco per fidarsi ciecamente. Non basta insomma essere giovani, trendy, cool…  Però, questo è un fatto, il Pd anche a Chiusi non è più, da sabato scorso, quello di prima. E non è nemmeno parente dei Ds, del Pds, per non parlare del Pci di cui mantiene solo le sedi.  Meglio o peggio si vedrà, ma è un’altra cosa.

Quanto alla minoranza uscita sconfitta, non è chiaro che cosa succederà. Una parte, quella degli ex leader, ha provato senza riuscirci a mantenere qualche posizione di comando, quantomeno di controllo. Solo questo ha fatto. Una battaglia di autoconservazione. E ha perso. Ma c’è una bella fetta di quello che era il popolo del Pd (ed ex popolo Ds) che ora è fuori dal partito, alla finestra, che non ha partecipato alla conta congressuale (perché solo di una conta si è trattato). Gente che sembra aver rinunciato non solo alla lotta, ma anche alla speranza, gente che non si riconosce più nel Pd e preferisce andare a funghi. Ecco, che farà questa gente? Continuerà ad andare a funghi?

 

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