CHIUSI, ELETTI I SEGRETARI DEI CIRCOLI PD. MA CECCOBAO & C. DICHIARANO GUERRA

DURA BATTAGLIA ALL’ASSEMBLEA DI CHIUSI CITTA’. TRE EX SINDACI E IL SEGRETARIO USCENTE NELLA “FRONDA” CONTRO I RENZIANI VINCITORI
CHIUSI – “Con il 93% dei consensi espressi e ben 253 voti assoluti la nostra Pamela Fatighenti è stata eletta segretario del Pd di Chiusi!Una chiara e forte legittimazione espressa dagli iscritti del pd chiusino”. Con questo post su Facebook il Comitato Renzi chiusino annuncia la vittoria congressuale e la conquista del partito nella cittadina di Porsenna. Il quel “la nostra”, c’è la sottolineature, che quella di pamela Fatighenti sarà stata anche una candidatura unitaria e condivisa, ma alla fine sono i renziani che hanno vinto. Lo dicono loro. Se la segretaria ha ottenuto il 93% dei consensi significa che al voto hanno partecipato complessivamente 270 iscritti.
Tutto secondo copione e senza scosse a Chiusi Scalo, a Montevenere, a Macciano e a Montallese. Scintille (ed è un eufemismo) invece nel circolo del centro storico, dove la componente non renziana che ha visto coagularsi Ciarini e Ceccobao, Marco Socciarelli e Fabio Poggioni. Tre ex sindaci e il segretario uscente del circolo medesimo, non proprio bruscolini… Il garante inviato dalla Federazione, Giancarlo Pagliai, di Acquaviva, ha faticato non poco – pare – a tenere il congresso sotto controllo. Ad un certo punto una parte dei presenti (i non renziani) ha cercato di evitare il voto, chiedendo la modifica della lista per l’Unione Comunale e c’è stato il rischio, molto concreto, che saltasse il banco… La candidata alle segreteria dell’Unione Comunale, Pamela Fatighenti, ha faticato anche lei a leggere il proprio programma, tra urla, improperi e intemperanze delle diverse componenti, l’un contra l’altra armata.
Come dicevamo, è finita con la vittoria dei renziani che non hanno fatto prigionieri e si son presi tutto. Segretaria e comitato dell’Unione Comunale. E pure i circoli. Il circolo di Chiusi città avrà come segretario Fausto Bardini, ex vicesindaco e sindaco reggente tra il 2010 e il 2011, ex Dc e figura non iscrivibile alle truppe di Matteo da Firenze, ma nemmeno a quelle degli altri. Avrà un bel da fare adesso per dirimere la diatriba e evitare che la guerra dichiarata da Ceccobao & C. al congresso di ieri si trascini anche in futuro. Tra l’altro saranno pochissimi i non renziani nell’organismo dell’Unione Comunale del Pd. Una di queste è la giovane Sara Marchini, di Montevenere, consigliere comunale. Quindi lo scontro, se avverrà, avverrà altrove, in altre stanze.
Una cosa è certa, ora la giunta Scaramelli il partito dalla sua parte ce l’ha. Ma avrà contro una fronda agguerrita, tanto più agguerrita perché sconfitta, quasi umiliata. E quando forze nuove e alla prima esperienza politica, come sono molti di coloro che faranno parte degli organismi dell’Unione comunale e dei circoli, si troveranno a confrontarsi con figure esperte, navigate, abituate a stare a galla sia con la bonaccia che con le mareggiate, non sarà facile per i nuovi uscirne indenni… I pescecani, si sa, sanno essere feroci. E pare siano pure vendicativi.
Certo, nel Pd, in questo Pd, che somiglia sempre più alla vecchia Dc nei metodi e ad un comitato elettorale più che a un partito, nella forma, si vota molto, si tifa moltissimo, ma si discute poco. Di idee, proposte, progetti per l’Italia, per la città, neanche l’ombra. Poco male, problemi loro, verrebbe da dire, se non fosse che il Pd non solo è il partito di maggioranza a livello locale, ma l’unico partito presente sulla piazza. Sempre più asfittico e risicato, anche nei numeri (300 iscritti in tutto il comune non sono un granché come rappresentanza, su un totale di 7.000 elettori), ma l’unico che ha dei circoli, degli organismi dirigenti, dei segretari. Per lo più però – lo dicono con orgoglio i vincitori della battaglia interna – gente nuova, persone che non si sa come la pensano, perché non hanno mai parlato in pubblico, non hanno mai espresso un’opinione, un pensiero, una critica fuori dalle stanze di partito… Se gli “altri”, i vecchi arnesi sono ormai politicamente poco credibili per i danni che hanno prodotto (basti pensare solo allo scandalo Mps, per rimanere nel nostro territorio), del nuovo che avanza si sa troppo poco per fidarsi ciecamente. Non basta insomma essere giovani, trendy, cool… Però, questo è un fatto, il Pd anche a Chiusi non è più, da sabato scorso, quello di prima. E non è nemmeno parente dei Ds, del Pds, per non parlare del Pci di cui mantiene solo le sedi. Meglio o peggio si vedrà, ma è un’altra cosa.
Quanto alla minoranza uscita sconfitta, non è chiaro che cosa succederà. Una parte, quella degli ex leader, ha provato senza riuscirci a mantenere qualche posizione di comando, quantomeno di controllo. Solo questo ha fatto. Una battaglia di autoconservazione. E ha perso. Ma c’è una bella fetta di quello che era il popolo del Pd (ed ex popolo Ds) che ora è fuori dal partito, alla finestra, che non ha partecipato alla conta congressuale (perché solo di una conta si è trattato). Gente che sembra aver rinunciato non solo alla lotta, ma anche alla speranza, gente che non si riconosce più nel Pd e preferisce andare a funghi. Ecco, che farà questa gente? Continuerà ad andare a funghi?
ma se invece di andare a funghi si provasse a ricostruire un nuovo partito che ritrovi almeno lo spirito dei DS? Bisogna ammettere che per chi viene dall’esperienza del PCI il PD è stata un’esperienza deludente e da concludersi. Ho la vaga impressione altrimenti che questo PD si troverà come il PSI degli anni ’80 che a Chiusi aveva più tesserati che voti. Lasciamo il PD ai transgender renziani, che anche a detta loro non sono più neanche PD, e proviamo a ritrovare quelli che tra noi credono ancora nei principi Democratici e di Sinistra.
Qualcosa si può tentare di fare, ma certi personaggi che hanno ridotto la sinistra in questo modo, anche se vengono dai Ds, li lascerei volentieri a casa o a cercar funghi. Forse bisognerà ricominciare da qualcosa di diverso dalla politica tradizionale. Qui non siamo più in mezzo al guado, ma in mezzo ad un deserto… Serve ripartire dall’abc, da qualcosa che viene prima della politica: la voglia di ragionare, di confrontarsi, di dire la propria… E bisognerà anche prendere atto che se cerchi qualcosa di sinistra non puoi trovarla nel Pd, ma neanche nel resto che passa il convento (Vendola, per esempio…). Il nuovo vero e non quello di plastica, se c’è, è sotto la cenere…
Quando si parla di PD è come ritrovarsi sotto una pioggia battente a discutere se serva o no l’ombrello. E’ una discussione assurda e inutile, perché quello che succede ora non poteva che essere così, viste le premesse manifestatesi con tutta evidenza ancor prima che si costituisse il Partito. Chi insiste a dipingere il PD una forza di Sinistra fa solo il gioco di Berlusconi. Con Renzi anzi, si avrà una grande occasione: sostituire il berlusconismo con il renzismo cosa che, francamente, avrebbe di gran lunga solo lati positivi. In questo lodo si lascerebbe uno spazio chiaro per una costituenda vera forza di Sinistra che, fra breve, dovrà gestire l’emergenza sociale dovuta allo scivolamento progressivo della classe media a neo-proletariato (per giunta senza prole) e il dramma della disoccupazione giovanile cronica, forse la sciagura più grande e dalle conseguenze più durature che ci sovrasta.
Un lettore ha inviato un commento via facebook. “Una ventata di aria nuova, spazio e fiducia ai giovani leoni…”. Già se fossero gatti selvatici sarebbe un bel passo avanti… (non necessariamente verso sinistra, ma comunque un passo avanti)…
Non vorrei insistere ma, secondo la mia umilissima opinione, dato il totale distacco dei politici dalla realtà, l’unico movimento che potrebbe avere una funzione di pressione sulle istituzioni e di rappresentanza cittadina riconosciuta è quello cittadino. La politica dovrebbe ripartire da lì
ognuno nel suo territorio, vuoi dire?
Territoriale e nazionale. In verità già esiste.è cittadinanzattiva, con sedi locali che fanno capo ad una sede unica. Una grande associazione che si basa sul lavoro di cittadini attivi nei diversi settori di scuola, sanità etc.. Chiunque può farne parte. In Toscana, come abbiamo scritto, si stanno attualmente occupando dell’oneroso aumento dei trasporti. A livello nazionale hanno fatto il sondaggio sulla fatiscenza delle scuole e chiedono ora che venga stilata una “mappatura” esatta di tutte le scuole su cui bisogna intervenire. Basterebbe farne tutti parte per diventare un movimento immenso, di sicura tutela dei cittadini perchè composto da cittadini.
tra l’altro, non tutti i cittadini sanno che esiste un’associazione di questo tipo.
lo faremo sapere…