IL DISCORSO DI BERLUSCONI. LA REAZIONE DI DI PIETRO

mercoledì 18th, settembre 2013 / 22:48
IL DISCORSO DI BERLUSCONI. LA REAZIONE DI DI PIETRO
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SIENA – Innumerevoli, come era immaginabile, le reazioni al videomessaggio di Berlusconi. Con la domanda ironica se siamo nel 1994 o nel 2013, riceviamo e pubblichiamo la doppia reazione dell’ex PM Antonio Di Pietro che ha annunciato che domani si recherà presso la procura della Repubblica per presentare un esposto in cui si denuncia la violazione dell’articolo 290 del codice di procedura penale. Sono due videomessaggi. Di seguito il primo :
“Silvio Berlusconi non si smentisce mai. Anche oggi è riuscito a commettere un  reato. Egli, infatti, ha violato l’articolo 290 del Codice penale che recita: ‘E’ punito chiunque pubblicamente vilipende la Repubblica, le Assemblee legislative o una di queste, ovvero il Governo o la Corte Costituzionale o l’ordine giudiziario. Se provate a risentire l’intervento di Berlusconi  vi renderete conto che, riferendosi alla magistratura, ha affermato che ‘è un contropotere dello Stato’ e che ‘siamo diventati una democrazia dimezzata, alla mercé di una magistratura politicizzata’. In sostanza Berlusconi accusa la magistratura, contrariamente al vero, di utilizzare il proprio ruolo non per far rispettare la legge, ma per violarla. Siccome questo non è vero ha commesso il reato indicato all’articolo 290 del Codice penale. Per tale motivo, noi dell’Italia dei Valori abbiamo preparato un esposto che, domani stesso, presenteremo alla Procura della Repubblica contro Silvio Berlusconi, affinché questa proceda penalmente nei suoi confronti per attentato a un organo costituzionale, in particolare a quello giudiziario, per averlo squalificato mentre questo svolgeva il proprio lavoro. Credo sia arrivato il momento di iniziare a far rispettare le leggi e di fidarsi solo di chi le rispetta.”
Ecco il secondo videomessaggio di Di Pietro:
“Salve, ho appena finito di ascoltare il video di Silvio Berlusconi, o meglio il suo comizio, il suo spot elettorale, trasmesso da tutte le emittenti, pubbliche e private, senza pagare nulla. Sono stato preso dall’indignazione e ho sentito il bisogno di parlare alla Rete, ormai l’ultimo baluardo della libertà d’espressione. Avete visto cosa è successo in questi giorni? Berlusconi, nascondendosi dietro la scusa di dover fare un discorso alla Nazione, come se fosse uno statista invece di un pregiudicato, ha raccontato una quantità enorme di stupidaggini. Ha voluto far credere che tutto ciò che è accaduto nel nostro Paese sia colpa dei magistrati che lo hanno inquisito e non sua che ha commesso i reati. Ecco, rispetto a tutto questo vi chiedo: fino a che punto dobbiamo permettere che, a causa del vergognoso conflitto d’interessi, vi sia un controllo totale e globalizzante dell’informazione pubblica e privata, da parte di Silvio Berlusconi, che gli consente di raccontare ai cittadini cose che non hanno alcun fondamento di verità? Egli, infatti, ha addirittura affermato che è innocente, mentre  in realtà è stato condannato, ha detto di essere stato ingiustamente condannato a dover risarcire i danni per la vicenda Mondadori, ma sappiamo bene che ci sono prove documentate e sentenze che provano che  è  colpevole.  E’ stato lui il mandante di tutto ciò che è accaduto. Si è proclamato innocente ma, fino ad oggi, l’ha fatta franca solo perché ha modificato la legge sulla prescrizione, ha cancellato il reato di falso in bilancio ed ha utilizzato la sua carica pubblica per farsi gli affari propri ed oggi ha lanciato un partito che vi chiede di votare. Cari italiani, io mi rivolgo a voi adesso: fino a che punto volete far finta di non capire, fino a che punto l’indifferenza o la non conoscenza possono essere giustificate e non si corre il rischio, invece, di essere complici? Io non mi preoccupo più del Berlusconi che c’è in lui, ormai lo conosciamo bene, ma mi preoccupo molto di più del berlusconismo che si è radicato nella società, sicuramente non in me perché non soffro di sindrome di Stoccolma. Mi rivolgo soprattutto a coloro che, in buona fede, lo hanno votato, invitandoli a riflettere sul perché questo signore si è messo a fare politica. Ha lanciato questo videomessaggio perché vuole far passare in secondo piano il suo status di pregiudicato. Perché vuole che tutti gli organi di informazione parlino di questo presunto nuovo partito, ma che di nuovo non ha nulla perche è formato dalle solite facce. Berlusconi cerca solo di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla condanna definitiva a suo carico.  Egli ha detto che vuole continuare la sua attività politica. Anche io, Antonio Di Pietro, con la nostra Italia dei Valori, continuerò la mia attività politica per raccontarvi un’altra verità, quella che Berlusconi fa di tutto per nascondere. Lo faremo soprattutto attraverso la Rete, perché non abbiamo i mezzi che hanno altri e non possediamo nessuna televisione. Vogliamo sperare che, al più presto, possa essere approvata una nuova legge elettorale che vi permetta di scegliere chi mandare in Parlamento. E ci auguriamo che questa volta voi possiate scegliere a ragion veduta. Nessuno di voi potrà più dire di non sapere chi era quest’uomo e quali danni ha arrecato al Paese. Noi dell’Italia dei Valori non ci arrenderemo e continueremo a protestare  contro questo spregiudicato uso dei mezzi d’informazione, che vuol far credere che la colpa di quanto è accaduto è dei magistrati e non di chi commette reati. Berlusconi è stato giudicato come tutti gli altri italiani, perché la legge è uguale per tutti, e non è colpa dei giudici se ha commesso dei reati”.
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