CHIUSI SCALO: RIECCO LA PUZZA DEL DEPURATORE

DOPO LA DENUNCIA DI ALCUNI CITTADINI NEL MAGGIO SCORSO IL GESTORE BIOECOLOGIA ASSICURO’ CHE NON SAREBBE PIU’ SUCCESSO, INVECE…
CHIUSI – Qualche mese fa, tra maggio e giugno, alcune persone – abitanti e operatori economici – della zona delle Biffe-Cardete a Chiusi Scalo si rivolsero al carabinieri per segnalare le esalazioni maleodoranti provenienti dal depuratore di Bioecologia che si trova all’interno dell’ex centro carni. Un odore (meglio, una puzza) acre, dolciastro, fastidioso…
Partì una denuncia. E il 22 giugno, anche per rispondere alle proteste l’azienda Bioecologia aprì le porte del depuratore ai cittadini: un “open day” che doveva servire a far conoscere il processo produttivo dell’impianto, le garanzie di sicurezza e a sgombrare il campo da dubbi e polemiche. “Nessun problema – dissero allora i gestori e l’amministrazione comunale -, se c’è stata qualche esalazione è stato per situazioni straordinarie e contingenti, non si ripeterà. E in ogni caso si ratta di esalazioni innocue”. Proprio così, assicurarono, prima di invitare tutti alla visita guidata e al rinfresco conclusivo…
Al di là del fatto che le esalazioni, innocue o no, non dovrebbero esserci per niente (secondo la legge), la tregua è durata poco. Da qualche giorno infatti la “solita puzza” è tornata a farsi sentire, soprattutto nelle ore serali e notturne, non solo nella zona delle Biffe e delle Cardete, ma anche nel cuore di Chiusi Scalo. Potenza del vento, evidentemente.
L’odore acre e dolciastro, a naso più “chimico” che… organico, è lo stesso del mese di maggio. E che provenga dal depuratore di Bioecologia non vi soo dubbi, visto che più ci si avvicina all’impianto, più la puzza è forte…
Cosa è successo di recente al Depuratore? Qualche altra “situazione straordinaria e contingente”?
Ripetiamo: per legge l’impianto non deve emettere alcuna esalazione molesta, né immettere liquami non depurati nei fossi circostanti. Il problema è serio. E dire che si tratta di esalazioni innocue non basta e non significa niente: 1) perché non può essere l’oste ad assicurare che il vino è buono; 2) perché se il depuratore emette esalazioni, vuol dire che non funziona come dovrebbe; 3) perché le rassicurazioni fatte durante l’open day da Bioecologia hanno trovato rapida smentita, dimostrandosi quantomeno ottimistiche.
I cittadini e gli operatori che si mobilitarono in primavera sono di nuovo sul piede di guerra e non intendono subire in silenzio il disagio causato dalla puzza del depuratore (che non si sa se è innocua). A questo punto le affermazioni del gestore non bastano. Tocca al Comune, alla Asl, all’Arpat, ai Carabinieri verificare il perché di quelle esalazioni e quali effetti possano avere sulle persone e sull’ambiente.
Non ci si può indignare quando si vedono i servizi Tv sulla “terra dei fuochi” nel casertano e non dare risposte se il problema si presenta in casa propria.
Un paio di cittadini hanno chiamato in redazione (e li ringraziamo) per segnalare che “forse la puzza che si avvertiva ieri sera a Chiusi Scalo era dovuta non al depuratore, ma alle concimazioni dei campi”. Non possiamo escluderlo. Però, come abbiamo scritto, più ci si avvicinava al depuratore, più la puzza diventava forte e insopportabile. Che sia stata causata dalla concimazione dei campi vicini al depuratore? (per inciso: quella è zona industriale, non agricola e di campi coltivati non ce ne sono molti… ). In ogni caso, se chi di dovere ci facesse sapere da cosa derivava quell’odore acre, saremmo tutti più tranquilli…
Non sempre, ma nelle sere d’estate quando ceno in terrazza(l’ho scritto già due volte), spesso capita che -per la puzza forse condotta dal vento- sia costretto ad interrompere e che debba continuare a cenare in casa a porta finestra chiusa con gli occhi che mi lacrimano.Ed abito a più di 1 Km di distanza in linea d’aria.Non sò da dove provenga codesta puzza ma il suo sapore è strano, dolciastro e persistente nell’aria.Anch’io arrivai in ritardo il giorno dell’Open Day di Bioecologia ma ricordo che assicurazioni furono date che ”era tutto a posto”. Evidentemente sembrerebbe il contrario.Mi sembrerebbe molto strano che la concimazione dei campi possa spandere la puzza fino a questa distanza e come dice Lorenzoni i campi non sono molti.
Cosa si può fare ? Il problema c’è, esiste ed occorre risolverlo.Le autorità preposte alla tutela della salute e dei cittadini ci sono ed è bene che vengano attivate al più presto possibile fino alla risoluzione totale e per sempre del problema. Sempre d’estate fra l’altro,ritornando da Città della Pieve di notte e percorrendo la strada in macchina sopra le curve di Pobandino si sente in maniera forte tale odore, che è sempre lo stesso perchè a questo punto ho il naso abituato a saperlo distinguere anche da altri (per esempio quello dell’allevamento dei suini all’altezza dell’esse sotto San Litardo che emana un fetore nauseante) A proposito di tale puzza prodotta da tale allevamento,io non sò come facciano gli abitanti della zona a sopportare quel fetore che ben si distingue di quale natura e quale provenienza abbia.Sia all’andata che al ritorno si debbono chiudere i finestrini dell’auto perchè il fetore è notevole,prepararsi ad entrare in apnea per circa 500-600 metri e poi aprire nuovamente il finestrino per far uscire la puzza dalla macchina.E questo quasi sempre. Ma è mai possibile che un normale cittadino debba avere la vita disturbata pur stando in casa propria dalle conseguenze del profitto altrui ? Tutto questo è un segno di inciviltà prima di tutto da parte della proprietà che disturba il contesto ma anche da parte delle autorità che dovrebbero controllare e far cessare l’inquinamento insalubre dell’aria.C’è poco da fare, con la puzza non si può convivere!
Qualche giorno fa ci è stata segnalato un forte odore nauseabondo nella zona di Moiano (in direzione Paciano).Anche quello persistente e decisamente fastidioso, ma mai avvertito in precedenza. Quando siamo andati sul posto a verificare il fetore non si avvertiva più, ma più cittadini hanno confermato di averlo avvertito nei giorni precedenti. Probabile che si sia trattato di fertirrigazione o concimazione dei campi, ma qualche chiarimento in proposito non guasterebbe.
Marco, tu usi il condizionale, ma io dire”che guasterebbe” se non facesssero accertamenti approfonditi. Chi l’ha detto che la concimazione dei campi con fertilizzanti di una natura tale che l’aria ne possa essere impestata non possano essere fortemente nocivi ?
Siamo in un mondo che qualsiasi cosa che vada contro il sistema economico e possa bloccare iniziative finalizzate ad un profitto privato viene considerata oggi quasi una eresia.Salvo poi osservare l’impennata della curva delle malattie oncologiche irrimediabili da parte delle persone.Quindi il condizionale non dovrebbe apparire, ma solo la certezza che vengano fatti i necessari controlli e non ci deve essere contiguità fra analizzzatore ed analizzato diversamente avviene quello che succede in certe aree della Campania dove
costantemente viene messo in atto un Bluff storico facendo apparire in televisione la consultazione dell’oste sul tema se sul proprio vino abbia qualcosa a che ridire, mentre i camion della camorra riversano tonnellatedi rifiuti tossici fatti sparire al nero dalle industre chimiche, che poi sono quelle che chiedono alla politica che la legislazione su tale materia sia cambiata ma a favore loro.L’Italia è un luogo a delinquere sempre più esteso.
Hai ragione, ho usato il condizionale “non guasterebbe” ma non per sminuire il problema. Essendo l’invito rivolto alle pubbliche autorità (non certo alle sole aziende private interessate) quel “non guasterebbe” equivale a “sarebbe necessario”, anzi indispensabile. Il condizionale forse è uscito dalla tastiera per un riflesso condizionato: la certezza che tanto nessuno quel chiarimento lo fornirà. E nessun altro lo chiederà… Insomma “non guasterebbe”, anzi “sarebbe necessario”, ma non ci sarà…
…ed allora se è come dici tu cosa succede ? Che la gente deve convivere con la puzza ? Fin’ora in pratica c’ha convissuto.Ma è possibile che una condizione tale non si possa ” schiodare” perchè la politica quando gli conviene fà da nesci oppure in certi momenti prende iniziative che poi si risolvono in un nulla di fatto ?
Ma in altri luoghi, del tipo Germania, Francia, Svizzera ma succede lo stesso ? Io credo di no.Perchè allora i partiti pompano tanto e promettono in fase elettorale poi si rimangiano tutto e la gente non dice nulla ? Forse è così perchè tanto ha capito che nulla cambia ma duplice fregatura: se non si va a votare a questa gente gli fai un favore.Si assottiglia la base dei voti ed in corrispondenza aumenta la percentuale del loro peso.Scontenti e mazziati….
Qualche mese fa, all’inizio dell’anno Primapagina pubblicò una serie di servizi sull’allarme diffuso tra la gente per l’aumento delle malattie (tumori, leucemie, patologie respiratorie ecc…), il tutto facendo notare come nella zona in questione (le Biffe, il fondovalle, Po’ Bandino, Ponticelli…) si fossero verificate in passato o esistessero attualmente situazioni ambientali “a rischio”: sversamenti di materiali pericolosi, il depuratore, elettrodotti ecc… La Asl rispose che “i dati sono nella norma” (ma erano troppo diluiti, cioè riferibili ad un ambito più vasto, per essere attendibili al 100%). Ma la gente, pur confermando l’allarme non mostrò una particolare incazzatura…I partiti, come sempre, fecero finta di niente… Così come sono rimasti in silenzio sulle vicende del depuratore delle Torri, dello stadio, del depuratore di Bioecologia… salvo mostrare i muscoli sul progetto del Biogas alle Coste, perché quello era in casa d’altri…