INTEGRALISMO ISLAMICO? IL PROBLEMA E’ NELLA NATURA DELLE RELIGIONI. TUTTE LE RELIGIONI

Quelle matite alzate, quelle fiaccole, quei milioni di cittadini che in tutto il mondo si sono mobilitati, commossi, dinanzi a tanta fanatica barbarie, fanno ben sperare. Sono d’accordo con Marc Augé quando afferma: «Islam, dire pace non basta». Così come c’è bisogno urgente che la cultura occidentale rinverdisca i propri valori, come il diritto di criticare e ironizzare su tutto e tutti.
«È evidente», spiega il celebre antropologo, «che abbiamo bisogno di un nuovo illuminismo. La comunità islamica ha condannato le violenze, ma dovrebbe fare di più: riconoscere il diritto assoluto di criticare la religione». Purtroppo le religioni specie quelle monoteiste, sono guerrafondaie per loro intrinseca natura. Non è un’esagerazione fare quest’affermazione, è semplicemente una constatazione. Per questa ragione condivido il ragionamento che fa lo studioso, quando afferma: “La verità è che le religioni in sé, e soprattutto i monoteismi che sono sempre state fedi di espansione verso l’esterno, non sono sinonimo di convivenza pacifica. Non voglio dire che l’Islam è aggressivo. Ma che in esso si può trovare tutto e il contrario di tutto. E pronunciare la parola ‘pace’ non basta. Bisogna dire no a tutti gli attentati e alle offese contro chi non è religioso.
Voglio mettere in evidenza che tutte le religioni partono dal principio che “Io ho la verità, tu devi essere convertito”. Il loro primo comandamento è simile in tutte e tre le religioni, “non avrai altro Dio al di fuori di me”.
Con questi presupposti, i pensieri religiosi non possono che portare ad una conflittualità perenne. Le religioni, tutte, devono riconoscere la cultura laica come principio supremo. Devono riconoscere ancora la Carta dei Diritti dell’Uomo dell’ONU. Tutto questo ancora non lo hanno fatto. Poi il grande inganno dei musulmani cosiddetti “moderati”. Provate a dire loro che le loro mogli debbano vestire liberamente, e piantarla con quella imposizione ridicola del velo sulla testa. Vedrete cosa rispondono e con che toni. Dobbiamo smettere di parlare di cultura religiosa in grado di arricchire l’esperienza umana. Quei pensieri sono ancora oggi portatori di assolutismi dogmatici. Non riconoscono alcun diritto di autodeterminazione del singolo uomo. Sentenziano e condannano senza alcun rispetto per nessuno. Tutte le religioni ancora pensano al gregge guidato dal pastore o dal capo gregge. Ecco perché riescono ad attirare intorno a loro tutte le menti psicolabili disposte a fare quello che hanno fatto in questi giorni a Parigi.
Quello che non riesco a capire perché delle donne siano disposte a lottare affinché si affermi uno stato islamico universale. Ritengo siano delle masochiste senza limiti. Battersi per l’affermazione di un pensiero che le considera meno dei vermi, è davvero indecifrabile, lascia sgomenti. Un abbraccio ancora a quei martiri veri, che sono caduti per aver voluto testimoniare fino in fondo il loro amore per la libertà.
Renato Casaioli
Renato, trovo che ci sarebbe molto di cui discutere sul tuo scritto. E te lo dice uno che come ben avrai capito in tutti questi anni ha assunto nei confronti della religione pensieri molto fermi che in gran parte sono anche aderenti a ciò che hai scritto, ma la mia prolissità la fa sempre da padrone e quindi cercherò di essere breve,anche se sò già di non riuscirci.Ciò che condivido ? Presto detto: condivido quando tu parli dell’assolutismo della religione, di tutte.Punto.Prendiamo un argomento a caso e cioè quello della condizione femminile per esempio, che dici di non spiegarti. Io me lo spiego invece pur non condividendo del tutto la tua impostazione. E’ una questione di ignoranza, una questione per la quale hanno ricevuto una investitura ”morale ed educativa”da piccoli, quando gli è stato fatto vedere che la loro posizione sia diversa da quella dell’uomo, che tutto può su di loro.Falle crescere in un ambiente dove contano il diritto di critica, dove pesa il paragone ed il ragionamento, poi probabilmente vedrai che assumerebbero connotati diversi.Infatti in quei paesi il movimento emancipatore fortemente attaccato dalle autorità religiose è riservato e si verifica solo nelle elite economiche ed in gente che ha potuto studiare,nei poveri nemmeno per sogno, come dappertutto. I poveri sono quelli più prostrati e più inclini ad essere credenti in quelle forme..Sono bersaglio fin dalla nascita delle menti obliterate ed interessate dei mullah in Afghanistan e Pakistan e tutti di coloro che nel loro emisfero si chiamano col nostro nome di preti.C’è diversità, ma la sostanza non è grande e la stessa si adatta alle condizioni, perchè prima del 1789 erano con tutte le caratteristiche ambientali e culturali simili anche nel nostro emisfero,questo da tenere ben fermo, anzi esisteva anche la concezione di Stato Confessionale, che è rimasto al suo posto, mentre ancora oggi diversi tendono a farsi anche Stato. In quei paesi anche dove i capi supremi sono satrapi da generazioni( Re, Famiglie, Dittatori ) c’è una rete culturale per la quale la gente viene educata a non mettere in discussione nulla.Siamo noi la terra dell’illuminismo, purtroppo costantemente rimangiato giorno dopo giorno mentre loro sono passati dal medio evo all’età della globalizzazione in 50 anni.Di quali diritti vuoi che si facciano portatori ? Per loro che ignorano la storia del nostro paese e che appare il mondo del bengodi il nostro(mica lo sanno che è costato rivolte, proteste anche violente, lutti e repressioni subite dai ceti non abbienti, messe in atto da padroni,agrari,feudatari e monopolisti moderni,per portare permanentemente nelle leggi repubblicane diritti generalizzati, proprio quei diritti dei quali quei satrapi nella loro terra ed una pletora di preti negano alle stesse donne, ed anche agli uomini.Tutto è relativo ma i diritti di libertà agli uomini ed alle donne dal momento che nascono ”liberi” dovrebbero essere garantiti.Fra poco non riusciamo a garantirli noi quà figuriamoci in quegli emisferi.Si tratta come vedi-lo dirò fino alla noia- sempre del solito principio che anche se non è l’unico questo,ritengo che sia quello più importante di tutti ed è quello della ripartizione della ricchezzza.Ad un povero e senza nulla, insegnagli a vivere in un mondo dove esiste il rispetto umano e vedrai che avrai fatto un operazione molto più vantaggiosa sia per lui che per tutta la società.Vi sono grandi dighe contro tale movimento di emancipazione anche qua nella civile Italia,dove spesso si verifica che gli immigrati pretendano livelli di status pur non comprendendo cosa sono costati ai nostri padri e spesso non gliene importa neanche tanto, dando così origine alle campagne diffamatorie del loro status sociale e di immigrati,ai loro stati lavorativi, portati avanti da razzismi e da ignoranza autoctona ma di quella pesante.veramente Io, per concludere credo-da laico quale mi reputo e non credente- che il primo diritto violato sia quello che ha sede nel ricatto morale dell’aspirazione insita nell’uomo che è quello della sopravvivenza dopo la morte.L’antitesi alla limitatezza umana si manifesta nel pensiero di essere portati a sperare,credere e pensare che possa esistere una sopravvivenza alla morte.Questa è la prima forma di ricatto morale alla limitatezza umana, la prima forma di anti-umiltà che scaturisce impetuosa dai nostri pensieri e che fa a meno della ragione. Ci dicono infatti che possediamo un anima e che questa sia una nostra prerogativa e che è un dono divino e che l’anima non morirà.Pensa già da questo a cosa veniamo sottoposti ed a quale condizionamento.Stanno incominciando a cambiare questi paletti anche nelle dottrine religiose più evolute ma non tanto per intima convinzioni delle folle ma per volontà di aggiornamento delle dottrine della Chiesa perchè chi la comanda sà bene che chi non si aggiorna è destinato ad estinguersi.Mentre In quelle dei paesi più arretrati pensa che potere condizionante hanno del cervello umano e che chiede riscontro di tutto questo solo a se stesso proprio per condizione esistenziale tutta umana e non davvero divina..Il primo scalino che ti imbriglia e che non ti lascia più è quello che ho detto.La maggioranza vive e cresce con tale idea nella testa e si comporta di conseguenza.Tutto il resto è ciò che vediamo oggi, ma nel tuo discorso la laicità che tu pretendi che si affermi in tali status è anche condizione a garantire il libero pensiero di chi vuol credere, perchè è nella storia e dalla storia che vediamo che sono esistiti uomini che si sono convertiti ed hanno accettato di spontanea volontà il bisogno che gli si è manifestato di credere.Codesta è una libertà che uno Stato che si dica laico garantisce anche a chi laico non lo è. Il contrario guardando indietro ed anche intorno al giorno d’oggi è parecchio più difficile,quasi impossibile e se manifesto cercato nda sempre di essere impedito.con ogni mezzo..Daltronde Renato in una siffatta Italia chiediti perchè ci sono stati 20 anni di fascismo e 60 di democrazia cristiana e perchè ancora oggi si continua in tal senso.A qualcuno porterà acqua tale condizione o no ? E mica potrai pensare che in 80 anni non pesino 2000 di storia? Il discorso sarebbe davvero lungo anche perchè ancor oggi tali forze siedono al centro, dicono di essere di sinistra ,ma governano con l’aiuto della destra, ed il futuro va in questa direzione.Il futuro non voglia che anche noi dovessimo prendere una matita in mano,ma di fronte all’efferato delitto contro l’umanità che è successo a Parigi(perchè è un delitto contro l’umanità), nessuno di coloro che giustamente reclamano gridando ”libertè, egalitè, fraternitè” poichè in casa loro e nostra è successo quello che è successo,ma li hai mai sentiti che si fossero mobilitati quando i nostri ed i loro aerei,quelli della NATO sganciano le bombe sulle famiglie inermi ? Questa che dico non è una travisazione della verità, perchè tale situazione esiste ma non dà adito a proteste guarda caso, ma il cambiamento di atteggiamento dei media è stato quasi repentino in tutti questi anni perchè ci si è accorti che far filtrare notizie soprattutto dai fronti di guerra sarebbe stato controproducente per coloro che mandano i droni sopra le teste delle persone e poco pigiando un bottone da dietro un tavolino arriva il missile sull’obbiettivo, che spesso è anche di civili. Ed allora, ciò non giustifica che dei terroristi compiano quello che è stato compiuto, non solo perchè è un attentaton contro l’umanità, ma serve a validare le politiche di intervento che vedremo aumentare da parte nostra verso i loro stati in un prossimo futuro,soprattutto con la ”stretta” che si prepara in occidente, visto che con gli interventi militari le situazioni non si sanano ed è chiaro il perchè, ed è altrettranto chiaroa chi convenga tutto ciò.Capire questo non mi sembra tanto difficile.Allora penne in alto sì, ma mettiamo in discussione i motivi per i quali gruppi di uomini prendono il mitra e sparano all’impazzata.Vuoi vedere che se fossimo stati in casa nostra con gli eserciti e con gli aerei certe cose forse le avremmo evitate tutti ed anche loro avrebbero evitato le morti di centinaia di migliaia di uomini,donne e bambini ? Ed allora perchè questo non appare in nessun organo di stampa ? Le matite sono anche per noi, o no ?