TRASIMENO, I SINDACI SUL PIEDE DI GUERRA PER IL DECLASSAMENTO DELL’OSPEDALE DI CASTIGLIONE DEL LAGO

venerdì 07th, ottobre 2022 / 18:20
TRASIMENO, I SINDACI SUL PIEDE DI GUERRA PER IL DECLASSAMENTO DELL’OSPEDALE DI CASTIGLIONE DEL LAGO
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CASTIGLIONE DEL LAGO – Gli otto sindaci del Trasimeno sono sul sentiero di guerra contro la Regione Umbria. Nodo del contendere il declassamento dell’ospedale di Castiglione del Lago: «Disattesi tutti gli accordi, la Regione vuole cancellare l’ultimo presidio rimasto nel territorio». Così i primi cittadini dell’area lacustre che annunciano mobilitazione.
L’allarme al Trasimeno è scattato dopo dopo la pubblicazione della delibera della Giunta Regionale sulla razionalizzazione del sistema ospedaliero dell’Umbria. La preoccupazione dei sindaci si aggiunge a quella del personale sanitario, riunitosi in assemblea spontanea fuori dall’ospedale di Castiglione del Lago.
«La trasformazione in “Ospedale di comunità” della struttura di Castiglione del Lago comporterebbe – spiegano i sindaci a partire da Matteo Burico, Presidente dell’Unione dei Comuni e primo cittadino di Castiglione del Lago – la chiusura del pronto soccorso e il declassamento generale delle funzioni della struttura. L’esatto opposto di quelli che erano gli accordi intercorsi fino ad ora con le autorità sanitarie regionali”. I sindaci chiedono un incontro immediato con la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei per avere chiarimenti, sottolineando fin da ora che come rappresentati del territorio sono pronti “a mobilitare le comunità locali contro un vero e proprio attacco al diritto alla salute:” Continua insomma  lo smantellamento della sanità territoriale.

Fortuna che i progetti finanziati a suo tempo da altre amministrazioni stanno giungendo a termine, dice ad esempio la lista di minoranza Città della Pieve in Comune, citando a tal proposito “i  lavori edili sbloccati e Città della Pieve, come deliberato dalla USL 1, sarà la prima Casa di Comunità a partire in Umbria, con il recupero di posti letto e l’acquisto di una nuova TAC di ultima generazione, con spesa di oltre 500.000 euro già programmata, il 118 ed il Primo Soccorso saranno potenziati anche con Posti Letto di osservazione”.
Ma su questo, dice il gruppo consiliare di opposizione pievese “sarà necessario vigilare costantemente e non limitarsi alle generiche affermazioni, anche per la grave crisi nazionale dovuta allo scarso numero dei medici (e purtroppo ancora in costante calo), collegato al definanziamento della formazione, con politiche sbagliate di privatizzazione in questo settore”. Ma adesso la deliberà che declassa l’ospedale castiglionese a Ospedale di Comunità, riducendo di fatto le possibilità di risposta alla domanda sanitaria del territorio, pesa come un macigno sul futuro prossimo. Gli “aggiustamenti” previsti per il presidio di Città della Pieve non compensano la perdita complessiva, che si determinerà con il depauperamento della struttura castiglionese.
Si apre un braccio di ferro Comuni-Regione. Si torna alle “barricate” per la difesa degli ospedali nei territori. La giunta di destra in Regione sta riportando l’Umbria indietro di 30 anni…
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