2023, CINQUECENTENARIO DELLA MORTE DEL PERUGINO: COSTITUITO IL COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI

2023, CINQUECENTENARIO DELLA MORTE DEL PERUGINO: COSTITUITO IL COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Il 2021 è stato l’anno di Dante. Il 2023 sarà l’anno del Perugino. Ricorrono infatti i 500 anni dalla morte, avvenuta nel 1523 a Fontignano, frazione di Perugia, ma a due passi da Tavernelle, Piegaro e Panicale. Il “divin pittore” morì di peste, proprio lì, nel mese di febbraio, mentre dipingeva un affresco in quella cappelletta appena fuori dall’abitato che ancora custodisce le sue spoglie.

Strano destino quello del Perugino, che per l’epoca campò abbastanza a lungo. La peste lo uccise a 75 anni, a pochi chilometri da Panicale, dove aveva dipinto uno splendido San Sebastiano, il santo che era considerato una sorta di protettore dalla peste…  Nel 2023 si parlerà molto di Pietro Vannucci detto il Perugino. E l’Umbria diventerà meta di pellegrinaggio culturale. Perché di opere del Perugino, in Umbria ce ne sono tante: a Perugia, ovviamente, ma anche a Città della Pieve, sua città natale, a Panicale, ad Assisi, a Foligno, Montefalco, Deruta, Marsciano, a Santa Maria degli Angeli… Possibile che per l’occasione si possano ammirare opere che adesso sono a Parigi, a Londra o in America, alcune finite in Francia all’apoca di Napoleone…

Per Città della Pieve il 2023 non sarà solo l’ultimo anno intero di mandato per il sindaco Risini, ma sarà anche una straordinaria occasione di promozione. La casa natale (probabilmente fasulla), le opere visitabili in città costituiscono un tour di grande interesse. E una finestra sul Rinascimento in queste terre.

Si è costituito in questi giorni, presso il presso il ministero della Cultura, il Comitato promotore delle celebrazioni legate alla figura del Perugino. Il soggetto che organizzerà gli eventi e le mostre e dunque gestirà i fondi stanziati per il cinquecentenario: una cifra che si aggira intorno al milione di euro.

Il Comitato è composto da  Ilaria Borletti Buitoni, con funzioni di presidente;  Marina Imperato, designata dal Ministero dell’istruzione;  Cristina Galassi, designata dal Ministero dell’università e della ricerca;  Sabrina Licciardo, designata dal Ministero del turismo;  Marina Balsamo, designata dalla Regione Umbria;  il sindaco del Comune di Perugia;  il sindaco del Comune di Città della Pieve;  il direttore della Galleria nazionale dell’Umbria pro tempore; Caterina Bon di Valsassina e Madrisio;  Francesco Federico Mancini e Laura Teza dell’Università di Perugia.
Solo due i sindaci designati a farne parte: quelli di Perugia e Città della Pieve. Non figura nessun rappresentante della Diocesi. I componenti del Comitato sono per lo più figure femminili e questa è se vogliamo una notizia.

Il Comitato, in particolare dovrà elaborare il programma delle celebrazioni, il relativo piano economico e il piano delle iniziative culturali “per la divulgazione e diffusione della conoscenza della figura e dell’opera del Perugino, anche con riferimento al settore della formazione scolastica, dell’alta formazione artistica, dell’università e della ricerca e del turismo”.

La macchina per le celebrazioni insomma si è messa in moto. Il 2022 servirà a fissare tutti i paletti. Tra un anno partiranno gli eventi. Sarebbe interessante sapere se i Comuni di Città della Pieve e Panicale, al di là del programma che stilerà il Comitato nazionale, hanno in mente iniziative specifiche, in proprio, sia prima che durante l’anno del quinto centenario…

m.l.

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