ABORTO FARMACOLOGICO, DOMENICA 21 A PERUGIA MANIFESTAZIONE FEMMINISTA CONTRO LA GIUNTA TESEI

PERUGIA – E adesso tutte in piazza. Se non ora quando? La delibera della giunta regionale umbra che cancella la possibilità dell’aborto farmacologico e obbliga all’ospedalizzazione per 3 giorni ha fatto da detonatore e ha risvegliato la coscienza e il movimento femminile e femminista. In Umbria e in tutta Italia. La libertà delle donne non si tocca,anche perché nessuno gliel’ha regalata, ma è frutto di battaglie lunghe. Appuntamento dunque in Piazza IV Novembre a Perugia, domenica 21 giugno a partire delle ore 17,oo. La manifestazione è convocata dalla RU2020, Rete umbra per l’autodeterminazione, “animata dalle numerose realtà associative femministe e da singole donne dell’Umbria” come si legge nel comunicato che annuncia l’iniziativa.
“Riteniamo che questa scelta – spiegano le organizzatrici della manifestazione – non sia a tutela della salute delle donne, come sostenuto dalla presidente Tesei, ma che vada nella direzione esattamente opposta: prevedere un ricovero ospedaliero di tre giorni, forzato e inutile, rende il momento dell’interruzione della gravidanza ancor più difficile e doloroso. Peraltro il tutto avviene in un momento particolarmente delicato per il sistema sanitario regionale, a causa dell’emergenza Coronavirus”.
La delibera Tesei è la causa scatenante, la miccia che ha innescato l’incendio, ma è chiaro che non è un fatto isolato, ma risponde ad una linea politica, portata avanti da esponenti e formazioni dell’estrema destra reazionaria e dell’oscurantismo cattolico, cui le amministrazioni locali targati Lega mostrano di prestare orecchio, un po’ per motivi elettorali, un po’ perché anche a Lega è intrisa posizioni maschiliste, oscurantiste e retrive.
Le donne della rete umbra per l’autodeterminazione chiedono a contrario che non si torni al Medioevo e che la pillola RU486 venga somministrata nei consultori e fino a 9 settimane di gestazione.
“Il problema, ancora una volta, quando si parla di aborto – spiegano – è sempre lo stesso, la pretesa della politica di trasformare un fatto personale in pratica di dominio pubblico, decidendo cosa sia giusto o sbagliato per le donne. Per queste ragioni domenica saremo in piazza per dare visibilità alla straordinaria risposta che in questi giorni le donne di tutta l’Umbria e non solo hanno dato di fronte a questo attacco ai nostri diritti e libertà”.
Le organizzatrici fanno sapere che la manifestazione dovrà tenersi nel rispetto delle misure imposte dall’emergenza-Covid. Per questo chiedono a tutte e tutti i manifestanti di venire in piazza muniti di mascherine e di osservare le disposizioni la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra.