GAZA, LA FLOTILLA, LE NAVI MILITARI ITALIANE CHE NON INTERVERRANNO SE… DI COSA STIAMO PARLANDO?

venerdì 26th, settembre 2025 / 11:22
GAZA, LA FLOTILLA, LE NAVI MILITARI ITALIANE CHE NON INTERVERRANNO SE… DI COSA STIAMO PARLANDO?
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Il ministro della Difesa Crosetto, parlando alla Camera, ha dichiarato che l’Italia non potrà garantire la sicurezza della Global Sumud Flotilla se entrerà “nelle acque di un altro Stato, che considera questa operazione quasi un atto ostile” cioè Israele. 
Ma le acque davanti a Gaza non sono israeliane e le Nazioni Unite non hanno mai riconosciuto tale status
La Convenzione Onu sul diritto del mare del 1982 stabilisce che ogni territorio costiero possiede dodici miglia nautiche di mare territoriale e il blocco navale imposto da Israele è stato più volte condannato
Nel 2024 la Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato a Israele di garantire il libero accesso degli aiuti umanitari a Gaza.
Quindi Crosetto, dicendo che la Marina Italiana non interverrà se la Flotilla entrerà in acque israeliane in sostanza ammette e sostienela legittimità della violazione del Diritto e delle norme internazionali da parte di Israele. Perché è Israele che non può impedire la navigazoione in acque territoriali non sue e non può attaccare chi si avvicini a Gaza via mare attraverso le acque territoriali palestinesi.

Quindi l’invio delle due navi da guerra per portare aiuto e soccorso agli italiani imbarcati sulla Global Sumud Flotilla, nel caso di attacchi, decisione presa eveidentemente dopo le grandi manifestazioni di lunedì 22 settembre, è  un atto “monco” che di fatto viene svuotato dalla dichiarazione successiva qui riportata.

Le navi umanitarie navigano in acque internazionali e hanno come destinazione un territorio che ha diritto al suo mare, non violano alcuna legge e chi le attacca commette un atto di guerra, peraltro non dichiarata.

Quella in atto a Gaza non è una guerra e a questo punto non è neanche la reazione all’attacco del 7 ottobre 2023. E’ una invasione di un territorio altrui. Ed è essenzialmente un massacro di civili, perché è vero che a Gaza c’è Hamas che è un movimento armato, ma Hamas non è un esercito, come quello Ucraino che resiste ai Russi, per fare un esempio. A Gaza non si fronteggiano due eserciti. Di eserciti in campo ce ne è uno solo ed è quello israeliano. Bombardare a tappeto Gaza, radere al suolo intere città e villaggi, compresi gli ospedali, le scuole, tagliare acqua, luce, gas, impedire l’arrivo degli aiuti umanitari e sparare sulla folla in fila per un pezzo di pane e una pentola d’acqua, evacuare i civili e deportarli verso sud, in aree che sono camnpi di concentramento è un atto di guerra unilaterale contro una popolazione. Ormai anche gli organismi internazionali lo definscono genocidio. Quello che sta facendo Israele nella striscia di Gaza per “estirpare Hamas” è come se lo Stato Italiano decidesse di inviare i carriarmati e gli aerei a bombardare a tappeto la Sicilia, perché in Sicilia, come è noto, si nascondono i mafiosi di Cosa Nostra. E se ci vanno di mezzo 20 mila bambini, pazienza.

Solo che la Strisca di Gaza non è neanche come la Sicilia. E’ un territorio piccolo: misura 365 kmq: 50 km circa di lunghezza e meno di 10 di larghezza il punto più largo della Striscia è di 12 km. In pratica è poco più della metà della Valdichiana senese che misura 691 kmq. Diciamo che è come la Valdichiana Senese senza i comuni di Trequanda, Pienza, e San cascian Bagni. Sostanzialmente da Sinalunga a Cetona. E’ solo 3 volte il Lago Trasimeno. Questo per dare un’idea delle dimensioni.

Dentro la Striscia di Gaza vivono più di 2 milioni di persone. Che ovviamente non sono2 milioni di terroristi. Una organizzazione di 2 milioni di terroristi metterebbbe a ferro e fuoco il mondo intero… L’equazione che fa Israele Palastinesi= Hamas è semplicistica e aberrante e nasconde l’intento di eliminare non solo Hamas, ma l’intero “problema palestinese”, e infatti ci sono ministri di Netanyahu che parlano apertamente di “soluzione finale”, senza alcuna remora ad usare la stessa espressione che usavano i nazisti nei confronti degli ebrei. Oggi, qui e ora, i nazisti sono i capi di Israele: Netanyahu, i suoi ministri, i generali dell’Idf. Ed è aberrante e irrecevibile anche l’accusa di essere antisemita rivolta a chiunque osi criticare la politica genocidiaria e suprematista dei sionisti israeliani.

In due anni, dal 7 ottobre 2023, Israele ha praticamente distrutto tutto ciò che c’era sulla striscia di Gaza. Ha massacrato almeno 70 mila persone, di cui secondo stime Onu, 18 mila bambini. Adesso con l’invasione da terra sta spingemdo i palestinesi verso sud, Rafah e il confine con l’Egitto, dove vorrebbe concentrare i civili dentro “città umanitarie” che sarebbero però dei campi di concentramento, appunto, lager, da cui non potrebbero uscire… Ci sono già colonne interminabili di profughi, perché questo sono, diretti verso sud con le poche masserizie che riescono a portarsi dietro… Portare loro aiuti è un dovere civile e umano.

Che la Global Sumud Flotilla sia un’operazione più propagandistica che concretamente umanitaria si può dire. La quantità di aiuti che sta portando a Gaza è irrisoria, è ovvio che l’intento era ed è quello di tenere i riflettori accesi sulla situazione a Gaza. E anche quello di fare da “scudi umani” mettendo delle vite a rischio, pur di dimostrare che il blocco imposto da Israele è illegittimo e si può e si deve rompere. Definire l’operazione “pericolosa e irresponsabile” come ha fatto la premier Giorgia Meloni è un giudizio sprezzante che dice chiaramente da che parte sta il governo italiano, che manda due navi perché non uò farne a meno, ma poi precisa che queste non faranno niente se la Flotilla entrerà in acquie israeliane, sapendo benissimo che quelle acque non sono israeliane, ma palestinesi. L’operazione Flotilla è senza dubbio pericolosa, ha anche degli aspetti critici e discutibili, ma non è irresponsabile. Al contrario è una assunzione di responsabilità da parte di persone che intendono rimanere umane. E stanno facendo ciò che avrebbero dovuto e dovrebbero fare i governi. Irresponsabile è chi continua ad armare e a sostenere Israele nonostante il genocidio in corso. Chi non ferma l’espansionismo suprematista israeliano. Chi usa due pesi e due misure parlando di aggredito e aggressore in Ucraina e inviando armi all’aggressore in Palestina…

m.l.

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