ELEZIONI REGIONALI TOSCANA: SONO PARECCHI I CANDIDATI DELLA VALDICHIANA. ECCO CHI SONO E QUANTE CHANCES HANNO

giovedì 25th, settembre 2025 / 19:51
ELEZIONI REGIONALI TOSCANA: SONO PARECCHI I CANDIDATI DELLA VALDICHIANA. ECCO CHI SONO E QUANTE CHANCES HANNO
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Si avvicinano le elezioni regionali in Toscana. Manca meno di un mese, si vota il 12-13 ottobre. Gli elettori della Valdichiana troveranno sulla scheda per il collegio senese un buon numero di candidati locali. Come è noto in Toscana si possono esprimere due preferenze purché siano un uomo e una donna. Si può anche esprimere “voto disgiunto”  e cioè votare ad esempio il candidato presidente del centro sinistra Giani e dare il voto di lista e preferenze ad una lista e a candidati che non fanno parte della coalizione di centro sinistra ma appatengono allo schieramento di centro destra o alla lista di Emanuela Bundu, di “Toscana rossa” cioè della sinistra radicale. E viceversa.

Dicevamo che sono in buon numero i candidati locali. Ne segnaliamo alcuni. I più noti.

Per quanto riguarda il Centro Sinistra, che ha come candidato presidente Eugenio Giani, pronto a fare il bis, troviamo nella lista Giani-casa riformista il chiusino Stefano Scaramelli, già due mandati alle spalle e una voglia matta di fare il tris, in quota Italia Viva. Sarà capolista anche nella circoscrizione di Grosseto. Se dovesse riuscire nell’intento dovremmo annoverarlo fra i top players della categoria. Nella stessa lista anche il poliziano Giorgio Del Ciondolo, esponente e dirigente storico del Psi senese, dai tempi di Craxi, ma – questo va detto – rimasto coerentemente e pervicacemente coi socialisti senza mai scivolare né verso Forza Italia come fecero in tanti, né verso il Pd come hanno fatto tanti altri. E anche la sinalunghese Emma Licciano, già assessore in comune, ai tempi della giunta Agnoletti.

Nelle file del Pd figurano l’assessore uscente alla sanità Simone Bezzini (e questa ricandidatura si presta a due interprtetazioni: 1) Giani vuol farlo fuori dalla sanità, dato che gli assessori debbono essere tutti “esterni” e non eletti; 2) sicocme ha lavorato abbastanza bene la candidatura serve a raccattare voti, poi se mai di dimetterà da consigliere come fece nel 2021, lasciando il posto al primo dei non eletti) e la consigliera uscente Elena Rosignoli, di Torrita di Siena, che il Pd Valdichiana propone di votare in ticket con Bezzini. Gli altri sono il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni, l’uscente Anna Paris, l’ex sindaco e ora segretario del Pd di Castellina in Chianti Marcello Bonechi e infine Tiziana Fregoli, infermiera a Le  Scotte, impegnata nella RSU, una candidatura quest’ultima che nasce – scrive il Pd – “in accordo con le categorie sindacali e in rappresentanza del mondo del lavoro”.

La lista Alleanza Verdi Sinistra (AVS) presenta tra gli  altri due ex M5S: Mauro Bianchi  ex consigliere comunale e candidato a sindaco per i grillini a Montepulciao nel 2019 e Elena Boldrini di Sovicille.

Il M5S avrà come capolista Bonella Martinozzi, consigliera comunale a Chiusi dal 2016 al 2021. In lista anche Ilaria Gabrielli, origini chiusine anche lei, ma residente ed ex consigliera comunale a Città della Pieve, Umbria.

Nel campo opposto, fra le liste a sostegno del candidato presidente del centro destra Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, troviamo nella lista Fratelli d’Italia, Andrea Marchetti, ex sindaco di Chianciano dal 2014 al 2024. Nella lista Noi Modeati invece c’è Gian Maria Rossi di Sarteano.

Sicuramente avremo dimenticato qualcuno, ce ne scusiamo. Ma, come detto in premessa, ci siamo limitati ai più noti. La doppia preferenza uomo-donna aiuta, ma la concorrenza di candidati (nello stesso campo o nel campo avverso) del medesimo territorio, al contrario renderà le cose più complicate. Per tutti i candidati citati, la campagna elettorale non sarà una passeggiata d salute. Dovranno tutti pedalare e parecchio, perché la strada sarà in salita. Tranne forse Bezzini, nessuno infatti ha l’elezione assicurata. Scaramelli e Marchetti sono i due che hanno sulla carta più chances tra gli altri in corsa.

Avs e M5S non fanno parte della coalizione di maggioranza uscente. Se per Avs la collocazione a fianco del Pd è abbastanza naturale, per i grillini il voto sarà una sorta di prova del nove sulla scelta di passare dall’opposizione all’alleanza con il Pd per governare. Non è la stessa cosa chiedere voti per dire di no e chiederli per dare una mano a coloro che prima contestavi… Però ormai anche a livello nazionale e in altre regioni, il rapporto Pd-M5S-Avs sembra consolidarsi. La lista di Emanuela Bundu, Toscana Rossa, potrebbe trarre qualche vantaggio da eventuali scontenti o elettori poco convinti del campo largo. Intanto per ora a tre settimane dal voto, la campagna elettorale nel territorio langue. Iniziative poche. Rarefatte.  Scaramelli è tra i più attivi. Ma lui sa come si fa.

m.l.

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