PROROGATA AL 30 NOVEMBRE “NATURALIA”, LA COLLETTIVA DI 8 ARTISTI A DOLCIANO

giovedì 25th, settembre 2025 / 15:31
PROROGATA AL 30 NOVEMBRE “NATURALIA”, LA COLLETTIVA DI  8 ARTISTI A DOLCIANO
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CHIUSI – Prorogata fino al 30 novembre 2025 la mostra “Naturalia Dolciano. Dialoghi tra arte e natura”, allestita nella prestigiosa Tenuta Granducale Dolciano, di Chiusi (SI).  La mostra in questione è una “collettiva” di 8 artisti: Roberta Betti, Stefano Bovi, Giorgio Bronco, Daniele Covarino, Mauro Fastelli, Guido Fei, Alessandro Marrone, Paolo Massei. E’ allestita nel parco e all’interno della villa e propone una alternanza di forme astratte e primarie con richiami alla figurazione dove tutto entra in connessione con  il contesto.  Così il critico d’arte Andrea Baffoni, curatore della mostra, tratteggia i caratteri delle opere e degli esecutori: Stefano Bovi richiama il senso del divino attraverso la simbologia degli angeli, collegandosi indirettamente all’idea francescana di relazione col Creato, proprio nell’anno in cui si celebra l’ottocentenario del Cantico delle Creature. Giorgio Bronco, stimola al principio di leggerezza espresso dal desiderio di libertà, dove personaggi immaginari sono intenti ad oltrepassare l’orizzonte, mentre altri elementi astratti giocano in relazione alle piante del parco. Daniele Covarino, esprime l’essenza primaria delle forme naturali lavorando l’argilla secondo metodi tradizionali, in dialogo con la cultura etrusca del luogo e similmente con gli elementi primordiali della terra. Anche Mauro Fastelli suggerisce una connessione con la memoria degli etruschi, proponendo sculture dal sapore metafisico dove il mistero si cela tra i colori contrastanti delle forme e le suggestioni emanate dai materiali semplici. Alessandro Marrone, esprime la forza dell’essere umano come anello di congiunzione tra cielo e terra, attraverso forme metamorfiche in cui elementi corporali si alternano a oggetti astratti di rimando cosmico. Paolo Massei, manifesta l’energia simbolica degli elementi in allusione alla capacità di manipolare una materia primordiale come il ferro, che insieme alla pietra suggerisce l’unità di minerali celesti, testimoni, fin dalle epoche più lontane, della nostra discendenza cosmica. La mostra include una sezione nello spazio ricettivo dove troviamo, in dialogo, i dipinti di Roberta Betti e le sculture di Guido Fei. Entrambi impegnati nella ricerca astratta di energie misteriose, nel primo caso, è la pittura a manifestare il senso relazionale con la materia grumosa della terra, richiamando il colore, che è vita, e il gesto pittorico come metafora di desiderio interiore. Nel secondo caso, tale ricerca si sposta sulla forma naturale delle piante, su cui l’artista opera minime trasformazioni premettendoci di assistere alla magia della bellezza che si cela dietro l’apparente casualità delle creature naturali”. 

Chi non ha visitato la mostra a Dolciano, può farlo, dunque, fino al 30 novembre. A nostro parere val bene una gita. La Villa Granducale di Dolciano è a pochi chilometri da Chiusi, vi si arriva facilmente dalla SR 326, poco prima della frazione di Montallese. Val bene una gita perché le opere esposte sono significative e gli artisti tutt’altro che banali. Alcuni sono anche autoctoni o della zona e hanno alle spalle altre esposizioni nel comprensorio, ma il contesto suggestivo di una villa granducale e di una collettiva che mette a confronto stili e tematiche diverse, offre un quadro di sicuro interesse. Mauro Fastelli è di Sarteano, Giorgio Bronco di Città della Pieve, Roberta Betti e Guido Fei sono di Chiusi.  Paolo Massei è di Bevagna, Daniele Covarino di Perugia, Alessandro Marrone di Arezzo, Stefano Bovi di Foligno. Un bel parterre insomma di “mani creative” a cavallo tra Toscana e Umbria, come è giusto e normale che sia in una “terra di confine” tra le due regioni.

La mostra è inserita nel programma delle celebrazioni dei 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo al Granducato di Toscana. Si tratta del Granduca che fece la grande Bonifica della Valdichiana, concordata, per la parte sud, la Valdichiana romana, con lo Stato Pontificio alla fine del ‘700.  All’epoca tra i due Stati c’era ancora la dogana…  E proprio dall’edificio che ospitò la direzione dei lavori della Bonifica concordata, chiamato “Callone Pontificio” o “La Fabbrica”, poco a sud di Chiusi Scalo, in territorio pievese, partirà un trekking fino alla Villa Granducale di Dolciano, cui si accompagneranno anche laboratori didattici per gli alunni delle scuole e una visita guidata teatralizzata a cura della Fondazione Orizzonti di Chiusi. Il tutto sotto l’organizzazione della Cooperativa Il Labirinto.

Info e contatti +393492267013

mail@labirinto.info – www.labirinto.info

Orari di visita mercoledì e sabato ore 16.30 su richiesta le visite sono possibili anche in altri giorni e orari

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